sabato 31 dicembre 2016

come vengono presi per il culo i tifosi della FSSPX

Citazione:
Una “quinta colonna nemica”, anche se apparentemente “simpatizzante”, si è infiltrata all’interno del mondo tradizionalista, che ultimamente ha mostrato una certa superficialità di spirito e uno spensierato ottimismo nei confronti della crisi che travaglia l’ambiente ecclesiale e il mondo intero, ed esercita su di esso un influsso implicitamente “modernizzante” per fargli accettare in cambio di “un piatto di lenticchie” (la “sistemazione canonica” e la “piena comunione”) la bontà del Vaticano II, della Messa di Paolo VI e della neo-religione olocaustica, lette - secondo l’ermeneutica della continuità - alla luce della Tradizione. Questa “quinta colonna” è tanto più efficace quanto più si presenta apparentemente anti-modernista.
https://doncurzionitoglia.wordpress.com/2016/12/22/mutamento-teologico/

Purtroppo l’iren/tradizionalista, frettoloso e irritabile come ogni utopista non vuol sentire ragioni né consigli e si infuria contro chiunque cerchi di impedirgli di cadere nella trappola del “mutamento teologico inavvertito” e così, come Pinocchio che schiacciò il grillo parlante, diviene vittima di se stesso e del “modernista dal volto umano”.

venerdì 30 dicembre 2016

il cattolico, dal necessariamente militante al necessariamente assente


“Il cattolico ‘militante’ degli anni 30 e 40 si proponeva la conquista. Dopo la guerra ha ripiegato sulla testimonianza. Con i preti operai ha tentato la presenza. Dopo il Concilio ha scoperto il dialogo. Poi ha cominciato a dire che voleva limitarsi a far compagnia. E adesso teorizza la necessità dell’assenza. Così il cerchio si è chiuso, finendo nel nulla”.
(trovata qui

Tracce, il mensile ciellino, è scaduto ai livelli delle riviste Jesus e Famiglia Cristiana:

http://www.campariedemaistre.com/2016/12/sulle-tracce-di-lutero.html


Il marxista Boff è quello che fu spretato nel 1992:

http://www.marcotosatti.com/2016/12/27/boff-ho-aiutato-il-papa-a-scrivere-la-laudato-si-fara-una-grossa-sorpresa-forse-preti-sposati-o-donne-diacono/

giovedì 29 dicembre 2016

altri articoli da segnalare

Per la serie: Dio alcuni papi li dona, altri li tollera, e altri ancora... li infligge:

http://www.maurizioblondet.it/la-rivoluzione-bergoglio-ignoranza-dispotica-anche-contagiosa/


Per la serie: vendette della mafia episcopale. Non appena è stato estromesso mons. Léonard (una mosca bianca: vescovo che andava alle marce per la vita), in Belgio hanno silurato e licenziato un docente di religione (fino a quel momento difeso da Léonard) perché ha difeso i miracoli di Lourdes e - addirittura! - insegnato che Cristo è davvero risuscitato:


http://www.marcotosatti.com/2016/12/19/il-disastro-della-chiesa-belga-leonard-e-il-professore-licenziato-da-una-scuola-cattolica-difendeva-lourdes-e-i-miracoli-del-vangelo/


Riepilogo: la bidonata in arrivo ai tifosi del Fellay:

http://www.campariedemaistre.com/2016/12/motus-in-fine-velocior-un-riepilogo.html

lunedì 12 dicembre 2016

Fate largo: arriva la CLAC in parrocchia

Fondere Comunione e Liberazione con Azione Cattolica: ecco l'obbiettivo dei grandi giocatori del Piccolo Chimico.

Non è una boutade da blog. Insisto: assicuro che non è complottismo da sagrestia, questi fanno sul serio. E i vertici di CL non solo ne sono perfettamente al corrente, ma addirittura collaborano senza scrupolo né vergogna - a cominciare da don Julián Carrón, presidente della Fraternità di CL, da qualche anno tutto preso dal sacro furore di convertire il movimento al "dialogo" e di contrapporre la "testimonianza" alla "militanza".

Tale chimera - mostruoso amplesso forzato tra l'obesa e dispeptica CL e la perennemente putrescente AC - meriterebbe forse di chiamarsi “CLAC, la claque delle parrocchie”, comatose proporzionalmente al loro trasformarsi in circoli ricreativi per gente che ha tempo da perdere. Wag the dog, àgitalo tu il cane defunto per far sembrare che sia ancora capace di scodinzolare. CL ha esattamente tutto ciò che manca all'AC: forze, disciplina, entusiasmo, organizzazione, presenza in università e nel mondo del lavoro, politici, soldi, gente...

Li ha almeno in teoria. I mal di pancia ciellini crescono proporzionalmente al patetico appiattire CL sulle cretinate che per interi decenni in CL erano state immancabile oggetto di motteggi, barzellette e sberleffi: l'Azione Cattolica, l'esser succubi alla lobby gay, la fissazione sul "dialogo", l'ossessivo incensare quelli che contano... Ma che diavolo (è proprio il caso di dirlo): un Memor Domini dovrebbe consacrare la propria vita al "dialogo" e a quello tsunami di emerite cazzate? (non a caso i Memores diminuiscono vistosamente: gli ingressi registrano ogni anno un nuovo "minimo storico" e un nuovo "saldo negativo"). Dopo interi decenni di insistenza sui libri di don Giussani, vuoi vedere che ai ciellini toccherà "formarsi" su quelli di Tagore, Gandhi, Tonino Bello e tutta la serqua di cagate mondiali?

Il progetto della CLAC parrocchiale, nato su qualche importante scrivania, è cominciato prima dell'attuale pontificato. L'obsolescenza programmata di CL e la sua fusione-acquisizione in AC sono intese a sterilizzare il movimento per eccellenza e a dare un po' di ossigeno alle parrocchie. Il progetto ha un solo difettuccio: presume che l'intero parco buoi ciellino sia profondamente desideroso di lasciarsi abbindolare.

Sempreché i mal di pancia non sfocino in una scissione... o, al buon Dio piacendo, in un ravvedimento di Carrón.

attenti al trucco del "fil di ferro"

Nessuno ancora ha mangiato la foglia? Scusate, ma cos'altro vi ci vuole per rimettere in funzione il cervello?

Il grande "regalo" che ci ha fatto il papa gesuita (doveva essere un ossìmoro, stando a sant'Ignazio di Loyola) è averci abituati alla mentalità secondo cui «anche un Papa può tipicamente dire cazzate» (quanti papi ci vorranno per estirpare questo virus?).

Ed è salito al soglio precisamente dopo il Papa che guadagnava più citazioni e tifoserie nei blog e su facebook.

La riconoscete? È la nota tecnica del "fil di ferro": non potendolo spezzare con la sola forza, lo pieghi sempre sullo stesso punto, una volta troppo in là, una volta troppo in qua. All'improvviso, quando meno te lo aspetti, cede.

E quel punto è l'errore di confondere l'ufficio del Papa con la persona del Papa.

domenica 11 dicembre 2016

Massoni e gesuiti uniti in una sola carne: è giunta l'apocalisse per la Chiesa cattolica?

L'articolo qui sotto è stato inviato dal lettore Alfonso.

Dopo la lettura dell'articolo di don Elia "Scacco matto?", mi sono deciso a inviarti questo scritto. Che si fosse giunti alla tragica fine della partita per scacco matto è stata la consapevolezza più volte provata nella storia della Chiesa cattolica. Ma si facevano sempre "i conti senza il Soprannaturale". La Chiesa di Cristo ha continuato a vivere seppure continuamente aggredita e ferita. Forse che oggi la sua metamorfosi e la sua deriva verso l'annichilimento è senza speranza?

Dum exsistit vita, exsistit spes.

Ero a Milano, pioveva, avevo tempo e sono entrato in una Chiesa sulla via per la stazione centrale. Seduto sulla panca, sfogliavo il libro delle preghiere e dei canti. Fra le mani mi sono ritrovato un foglietto su cui era scritto a mano:
"Qualcuno affermò: quando le due sette saranno una carne sola, la Chiesa Cattolica diventerà, sic et sempliciter, ciò contro cui Gesù predicò e contro cui insegnò ai suoi discepoli a combattere. La parola cristianesimo non avrà più significato. Ci si ricorderà a mala pena che è esistito un ebreo della Galilea di nome Gesù, che morì sulla croce. Ecco, questo è il tempo del sacrilego connubio: massoni e gesuiti finalmente uniti nella carne. Misera Chiesa, come potrai più resistere alla forza distruttiva della Massoneria, essendosi realizzata la sua intima fusione con la falsa forza antagonista per eccellenza, ovvero l'Ordine dei Gesuiti. Passati e lontani sono i tempi in cui nei silenziosi e remoti saloni dei palazzi i sovrani, simulando di essere cattolici, accoglievano "di notte tempo i liberali ... e i nemici dei gesuiti". Voci sante hanno gridato e messo in guardia sul pericolo massonico che infiltrava la Chiesa, ma a nulla è valso. Come si potrà ora permanere nella fede cristiana, frequentando questo luogo ove il Signore è dileggiato e si proclama che Dio non esiste?"
Per quelle coincidenze che ti meravigliano, ma che tornano utili, avevo portato con me per leggerlo durante il viaggio un libricino edito circa 150 anni fa, che riportava anche una conferenza sulla massoneria. Rientrato a casa, ne ho voluto riassumere il contenuto, considerandolo attualissimo. 
"La storia e la dottrina di quella setta universale, che s'intitola dei Framassoni, ne svelano lo scopo che è "l'abbrutimento di tutti i popoli e il trionfo di tutte le più scellerate passione", principalmente "coll'abbattimento di tutte le religioni".
"Come suole avvenire per l'ordinario, anche le società dei liberi muratori crebbero in potenza e fortuna, e si diffusero rapidamente per tutto il mondo. Se non che, invece di progredire nel primitivo e nobile scopo, per cui erano surte, incominciarono ad ammettere nel loro seno uomini d'ogni fede e d'ogni principio, a tal segno, che in manifeste propagande degenarono di grossolani errori e di dottrine sociali perniciosissime".
La "ribalda setta dei Frammassoni, che sparsi in tutto il mondo, sebbene con differenti maniere, tendono ad abolire qualunque specie di superstizione, per cui essi intendono la religione; di abolire ogni tirannia, che per essi significa ogni autorità di governo; di stabilire la libertà, ossia la confusione e il disordine; di proclamare la fratellanza, che vuol dire il pubblico libertinaggio, la comunanza delle donne, e la distruzione della famiglia; di predicare finalmente a tutti gli uomini l'uguaglianza, che in altri termini non è altro che la distruzione dei beni e l'universale saccheggio dei ricchi".
"Lo scopo della Framassoneria non è più un mistero per nessuno. Essa vuole l'abolizione d'ogni culto e la distruzione d'ogni potere", che non sia quello suo proprio, "ma vela le sue mire e nasconde le sue intenzioni sotto li speciosi nomi di rigenerazione, di progresso, di nazionalità, e d'indipendenza. E con questa maschera, è con questa ipocrisia che essa giunse a guadagnarsi gli animi di un Federico re di Prussia, di un Giuseppe II imperatore d'Austria, di Caterina imperatrice di Russia, dei re di Polonia, di Danimarca, di Svezia, e della maggior parte dei principi di Germania.
Appena la Framassoneria giunse a conquistare alle sue perverse dottrine gli uomini più eminenti della politica, e le teste coronate più ragguardevoli dell'Europa, appena "ebbe attirata intorno a sé la più alta classe della società ed "ebbe corrotti i filosofi e i letterati più insigni, essa ... incominciò subito le sue declamazioni e le sue invettive contro le superstizioni dei popoli e il fanatismo delle moltitudini. Incominciò ad assalire col ridicolo e colla calunnia tutte le cerimonie sacre, e specialmente la liturgia romana, e tutto ciò che contribuiva a mantenere vivo nel clero e presso i fedeli il rispetto e l'ossequio verso il romano Pontefice e la sua Sede. Tutte le armi, che seppero loro somministrare la erudizione, la scienza, le arti, la filosofia, la debolezza dei principi e la complicità, tutte furono adoperate con arte dai Framassoni. Assunsero essi tutte le forme e tutti i toni. Dal burlesco al patetico, dal leggiero opuscolo al pesante foglio, dal serio trattato al dilettevole romanzo. I teatri per ordine loro risuonarono delle parole tirannia, dispotismo, superstizione. Nelle scuole cuoprivano il furibondo loro odio sotto il velo del patriottismo, della filantropia e della libertà dei popoli. Usando questi metodi, i framassoni ordirono e accesero le rivoluzioni,  inferocirono i popoli, abbatterono le dinastie.
"Un'associazione composta d'uomini di tutti i paesi, di ogni religione e di qualunque rango, legati fra loro sotto la fede del giuramento di mantenere in un modo inviolabile il segreto della loro intera esistenza, sottoposti a delle forme e lugubri prove, occupantisi di cerimonie fantastiche e notturne, ecco ciò che chiamasi la Framassoneria. Ѐ vero che l'Ordine Massonico parlava di sommessione alle leggi e di rispetto ai sovrani; che negli stati monarchici portava dei brindisi ai sovrani, e nelle repubbliche ai maestranti supremi. Ma queste riserve e queste apparenze gli erano comandate dalla prudenza, e dal sospetto, che già destava nei governi. Nella Massoneria eravi un'ombra, un mistero, un giuramento terribile da pronunciare, un segreto da custodire sotto pena di essere condannati alla esecrazione ed alla morte. Eranvi dei segni particolari, con cui i fratelli si riconoscevano alle due estremità della terra. Essa trovò nei nobili e nei pricipi più protettori, che nemici. Nel mentre essa precipitava le masse a tutti gli eccessi, circondava l'infelice Luigi XVI, e gli prodigava proteste della più ardente fedeltà. Essa riuscì a strappargli per tal modo tutti i mezzi per afferrare il potere. Impiegando a vicenda la forza e la minaccia, l'ipocrisia e l'adulazione, giunse a tenere in mano tutta l'autorità dello stato. Il potere legislativo, il potere esecutivo, tutto era nelle mani dei Framassoni, anche l'armata. Giunti a tal punto, i Framassoni gettarono per un momento la maschera. Proclamarono i famosi diritti dell'uomo, rinchiusero il re al Tempio e ve lo fecero miseramente morire. Dal momento che la Framassoneria trionfò,  non vi ebbe più in Francia altro culto che quello della Ragione.  La ghigliottina restò in permanenza. S'imprigionò, si esigliò, si fucilò, si mitragliò, si fece guerra, si quadriplicarono le imposte, si rovinò il commercio, si piantarono gli alberi della della libertà, si esposero da per tutto i simboli della framassoneria. Mentre la miseria giunse al suo colmo, i framassoni si arricchirono e governarono. Essi erano felici: il voto di Voltaire erasi adempiuto. Essi avevano distrutto l'infame (la Religione di Cristo)! Ma mentre i governi erano rovesciati, le chiese profanate, gli altari distrutti ed il popolo languiva di fame, o tremava d'orrore, mentre tutto il mondo si cuopriva di rovine e di lutto, la setta infernale decretò che non eravi Dio; e invece della fede cristiana, ordinò che si adorasse una prostituta!"
"Ma Dio non paga sempre il sabato. La Framassoneria è abile, è potentissima per rovesciare e per distruggere corone e imperii; ma è debole, è inetta per guidare a buon termine le opere sue." Il destino dei maestri delle prime loggie è di subire le stesse pene che hanno fatto patire agli innocenti.
"Umiltà, progresso, incivilimento, libertà, eguaglianza! Ecco le magiche parole, le seducenti esclamazioni, che suonano oggi sulle bocche di tutti; che echeggiano più frequentemente nelle aule parlamentari; che ingemmano quasi sempre i proclami dei ministri e i discorsi delle corone. Ma che in realtà non servono ad altro mai, che ad ingannare i semplici ed a sedurre le moltitudini.
Sono parecchi anni che ci si ripete all'orecchio da falsi apostoli e da sedicenti filosofi, che è prossima l'ora dell'universale riscatto, e che i diversi popoli del mondo formeranno tra breve una sola famiglia di fratelli. Eppure la società non ha offerto giammai spettacolo più miserando e più desolante di quello che ci presentano i tempi nostri. Dal giorno in cui con voce beffarda e con ipocrita commozione ci profferirono per la prima volta quelle rimbombanti parole, allo scroscio delle bipenne, che facea rotolare sul patibolo le teste dei re, l'umanità è diventata preda del più ributtante egoismo e della più sfrontata ambizione. Egli è appunto allorché più enfatico odesi il grido di libertà, che ribadisconsi più duramente le catene ai popoli. Ѐ quando si strombazza di continuo eguaglianza e fraternità, che infierisce più cinico il monopolio e che impazza più furibonda la umana cupidità. Ѐ allor che predicasi più costantemente progresso, incivilimento, istruzione, che con maggiore ruina la società si sfascia, l'intelletto offuscasi, e alla ignoranza, alla barbarie degli umani primordii e regni e popoli si riconducono.
L'umanità, la beneficenza, l'incivilimento, il progresso non sono ... straniere merci nel mondo. Sempre si videro, ma sempre facili a contraffarsi."
"La prima e vera emancipazione dell'uomo è quella ... delle sue passioni. Senza di questa è impossibile ogni altra; e dessa è opera del solo Iddio". "Ivi è libertà, ove è lo spirito di Dio."
Eroi dei nostri giorni, ercoli del secolo decimono, emancipatori dell'odierna Italia .. voi pretendete stendere la mano agli schiavi di tutto il mondo e di portare la fiaccola dell'incivilimento e pel il progresso nelle più remote contrade, proprio voi cui l'ambizione, la crapula, la licenza snervano l'intelletto, offuscano la ragione, e isteriliscono gli affetti?"
Ovunque "le loggie massoniche si propagarono, vi si propagarono di conseguenza la licenza, il libertinaggio, l'insubordinazione e l'empietà. Uomini perversi, appartenenti alla Massoneria, poterono impunemente spargervi il veleno delle loro dottrine, e impunemente proclamarvi lo scellerato voto "che colle budella dell'ultimo dei preti si dovesse strangolare l'ultimo dei re!"
Ditemi voi se quanto riassunto sopra non si addice perfettamente alla situazione d'oggi nella Chiesa Cattolica, per cui giustamente è stato scritto da don Elia: "I massoni non hanno mai voluto uno di loro sul soglio pontificio: sarebbe diventato troppo potente e, oltretutto, avrebbe potuto ricattarli. Ora, dunque, secondo i loro progetti, i massoni hanno piazzato sul soglio di Pietro non un membro delle logge, ma un uomo che ha le loro idee. Non c’è più bisogno di ricattare il Papa né di fare ostruzionismo come al successore: l’eletto ha superato le attese, perché è proprio convinto di ciò che fa e dice. Se negli ultimi due predecessori si poteva lamentare una certa influenza di correnti filosofico-teologiche franco-germaniche, qui raccogliamo i frutti più maturi – o meglio marci – del movimento modernista: è il non-pensiero e la non-dottrina che stanno trionfando, avvolti in un’aura di gnosi iniziatica e popolare al tempo stesso: con il pieno sviluppo dei germi gettati nel ’68, una società giunta ad un avanzato stato di decomposizione è ormai disposta a inghiottire qualsiasi assurdità, salvo poi ringhiare rabbiosa perché l’esistenza è diventata invivibile… Niente paura: la bonaria figura del nuovo “profeta” sta finalmente ricreando la Chiesa come la vuole lui, una Chiesa “spirituale” in cui ognuno può sentirsi accolto senza condizioni perché non ci sono più né dogmi né barriere né condanne, ma solo ponti, abbracci, sorrisi e pacche sulle spalle. Poco importa che, nella realtà, le parrocchie in cui ancora va qualcuno siano spesso ambienti estremamente conflittuali e litigiosi: il peccato, i problemi, le divergenze non esistono più, è bastato cambiare le parole." "L’uomo nuovo della gnosi massonica si libera così da quelle pastoie che gli impedivano di giungere al culmine della propria evoluzione e di farsi dio."

Sembrerebbe che si sia realizzata la previsione di Max Stirner: 
"All'inizio dell'età moderna sta l'uomo-dio. Alla sua fine scomparirà soltanto una parte dell'uomo-dio, e cioè il dio? Ma può veramente morire l'uomo-dio se in lui muore soltanto il Dio? Non si è riflettuto su questo problema, poiché si pensava di aver già fatto tutto portando vittoriosamente a compimento, ai giorni nostri, l'opera dell'illuminismo, il superamento di Dio; non si è notato che l'uomo ha ucciso Dio soltanto per diventare lui stesso - unico Dio nei cieli: L'aldilà fuori di noi è stato certo spazzato via e la grande impresa degli illuministi è compiuta; ma l'aldilà dentro di noi è diventato un nuovo cielo che ci invita a nuove scalate celesti."
Siamo allo scacco matto?

lunedì 5 dicembre 2016

il capo di CL esorta a tifare Bergoglio

Il tragicomico dramma di Comunione e Liberazione in questi ultimi vent'anni è l'aver confuso a furor di popolo l'ubbidienza a Pietro con l'esibirsi come tifoseria papista. Il tifoso, in quanto tale, si contenta di inneggiare nelle grandi occasioni al suo goleador, senza aver bisogno di accendere il cervello per maturare uno sguardo leale sulla realtà e un giudizio sui "cambiamenti", attività sempre più sgradite ai cattoliconi da salotto.

Per trasformare il movimento di Cielle da calamita di sprangate e molotov ad un innocuo club di parrocchia è bastato lusingarlo e indurlo a ridursi a tifoseria del Papa. Era stato facile per i ciellini fare i tifosi di Giovanni Paolo II, era stato addirittura comodo esser tifosi di Benedetto XVI. Quando nel 2013 è giunta la duplice doccia fredda delle dimissioni di quest'ultimo e della salita al soglio dell'impresentabile gesuita argentino, ai ciellini satolli non è venuto in mente altro che aggiornare le figurine del proprio album.

Non suonerà strano che il pesce puzzi dalla testa.

L'intervista che Carrón concede a Credere il 29 novembre 2016 inizia con un paio di interessanti sottintesi:
«Il cambiamento che sta avvenendo nella vita del movimento e della Chiesa sconvolge e non tutti reagiscono allo stesso modo. Questo, talvolta, mi porta a patire incomprensioni nella vita del movimento. Personalmente vivo tutto questo in pace, anche se certe cose mi feriscono. Ma ho la fortuna di girare molto in Italia e fuori e mi trovo ripagato in tanti incontri significativi che mi accadono».
Oh, poverino: "patisce incomprensioni". Il sottinteso è che lui non ha da interrogarsi: sono i suoi incomprensori a doverlo fare. Lui è quello che dice sempre che bisogna lasciarsi sfidare dalla realtà, ma è una legge che vale solo per i ciellini, non per il capo di Cielle. Se la realtà lo sfida - specialmente quando gli vengono fatti notare i suoi errori - lui, poverello, "patisce", quelle cose lo "feriscono": per sua fortuna può distrarsi un po' andandosene gironzolando (a spese del fondo comune) in modo da sentirsi "ripagato". E se ne vanta pure. Avvertite anche voi un incipiente culto della personalità o almeno un vezzo da aristocratico di corte?

Il secondo sottinteso è l'obbligatoria passività sul cambiamento che sta avvenendo nella Chiesa. Dopo che per decenni i ciellini ci hanno fatto un tarallo così sul maturare un giudizio sulla realtà e a non ridursi ad un fascio di reazioni, grazie a Carrón il movimento cambia rotta di centottanta gradi: il Gran Mogol si interroga tutto pensoso sulle reazioni al "cambiamento" che - toh, chi l'avrebbe mai detto? - sono "diverse". Carrón sembra quasi deluso, sembrava quasi aspettarsi che tutti ubbidientemente si sconvolgessero e reagissero "allo stesso modo".

Con un incipit così la voglia di cagare è già alle stelle ma siccome una dozzina di amici ciellini s'è autoincaricata di inviarmi su tutti i canali possibili quell'intervista, prevedendo le scartavetrate dei cosiddetti ingrano la terza dell'autoflagellazione e proseguo nella lettura.

Per chi non avesse capito fin dal primo paragrafo che è in corso una guerra civile interna a Cielle, c'è per fortuna questo secondo a rincarare la dose con allegra sviolinata dell'intervistatore:
Don Julián Carrón è alla guida di CL (...) Da allora il sacerdote spagnolo sta conducendo il movimento alla riscoperta del suo carisma originario, in una fase storica travagliata, che l’ha visto, talvolta, affrontare tensioni anche interne, al punto che qualcuno l’accusa persino di disperdere l’eredità del «Gius».
Quando sento le parole "riscoperta del carisma originario" metto mano alla pistola, perché in ambito ecclesiastico sono o il frivolo proclama di secolarizzati annoiati, o l'indorare la pillola di un cambiamento epocale calato dall'alto a forza. Le "tensioni interne", come ammette a mezza bocca l'intervistatore, riguardano il disperdere l'eredità di don Giussani: potrebbe magari aver avuto un fantozziano leggerissimo sospetto dopo aver visto troppe volte Carrón citare il libro di Carrón, l'articolo di Carrón e l'intervista di Carrón, perfino quando c'è in ballo un testo di Giussani.

Don Giussani non aveva mai inteso fondare nulla: la nascita e la tumultuosa crescita di Cielle furono anzitutto dovute alla diffusa allergia a quel parolame chiesastico tanto enfatico quanto inconcludente e prono al mondo, anche quando tappezzato di paroloni cristiani. In questi ultimi anni e in particolar modo in epoca bergogliana, Carrón si è adeguato alla moda:
«Siamo davanti a una situazione storica inedita, “un cambiamento d’epoca”, come dice il Papa. La questione cruciale oggi è come rendere attraente la fede e la vita cristiana, in un mondo in cui il valore supremo è la libertà: non c’è altro modo di comunicare il vero che non passi per la libertà. È la lezione del Concilio...
Di inedito ed epocale c'è solo un gesuita sul soglio di Pietro, con tutte le inenarrabili conseguenze del caso. Se tra i ciellini non si fosse diffusa da decenni l'epidemia del ridurre il sub Petro alla tifoseria papista, sulle desolanti esternazioni bergogliane sarebbe bastato un velo di sobrio silenzio o, nei casi più gravi, qualche pacata ma puntuale osservazione.

Don Giussani soleva dire che per aver presentato gli aspetti più elementari del cristianesimo si è ritrovato attorno un popolo. E ora invece vediamo Carrón che si fa paladino del "come rendere attraente la fede": alla ricerca della Strategia Pastorale Vincente, come nei convegni pastorali delle diocesi di periferia.

Anche più grave è l'equivoco sulla libertà: il "mondo in cui il valore supremo è la libertà" la intende infatti come liberazione da qualsiasi ordine e qualsiasi umanità, e ce lo testimoniano gli aberranti fatti di cronaca di ogni giorno.

Piovono quindi i cavoli a merenda, con la solita inevitabile menzione del Concilio Vaticano II. È come se Carrón fosse svegliato ogni mattina dall'incubo di un Bergoglio che gli dice: "voi ciellini siete contrari al Vaticano II, io ora vi chiudo il movimento e ti sbatto a fare il viceparroco ad Orgosolo!" (Un pochino è vero: per esempio nel movimento si motteggiava sul Concilio dicendo che ciò che ha di buono non è nuovo, e ciò che ha di nuovo non è buono).

A giudicare dal coro ultrà della tifoseria (sentite che roba: "riafferma con forza la sintonia", come un candidato alle regionali), più che un incubo ricorrente dev'essere proprio un'ossessione:
Carrón riafferma con forza la sintonia tra Cl e papa Francesco: «Chi ha preso parte all’incontro del movimento con papa Francesco il 7 marzo 2015 e ha ascoltato le sue parole, ha potuto toccare con mano quanto gli siano familiari certe espressioni di don Giussani. Per noi è una gioia constatare che la modalità di concepire il cristianesimo cara a Giussani coincide con quanto il Papa propone». E aggiunge: «Che poi noi siamo in grado di vivere fedelmente tutto ciò è un altro paio di maniche. Anzi: una scommessa».
In realtà il 7 marzo 2015 il Bergoglio diede una memorabile strigliata ai ciellini. Dopo aver detto che «il carisma originario [di CL] non ha perso la sua freschezza e vitalità» (spiegatelo al Carrón tutto proteso alla necessità di "riscoprire" - cioè sterilizzare - tale carisma), insinuò che nel movimento anziché tener vivo il fuoco si adorassero le ceneri, che i ciellini fossero «autoreferenziali» e che curassero una «spiritualità di etichetta». Sì, lo disse proprio al movimento dove più alligna la tifoseria papista e dove più si fa ironia contro l'autoreferenzialità e le etichette, sgattaiolando via subito dopo (i gesuiti hanno sempre avuto il dente avvelenato con CL). Immaginatevi la faccia dei ciellini in piazza san Pietro, con le occhiaie per la levataccia, le parecchie ore di pullman e di applausi e canti, di fronte alla gratuita sferzata.

"Che poi noi non siamo in grado di vivere... categoria di ambiente... periferie... Chiesa in uscita...": Bergoglio, ti salutiamo con la nostra faccia sotto i tuoi piedi, proprio il massimo, senza chiederti nemmeno di stare fermo, puoi muoverti! (tifoseria papista).

Lo stesso Carrón che alacremente lavora per castrare il movimento, perorando Scola come vescovo di Milano qualche anno fa lamentava un cristianesimo ridotto a «intimismo e moralismo», difendeva l'«operosità» e attaccava il «neocollateralismo della Curia» sinistrorsa, l'«autoriduzione dell'originalità del cristianesimo», le «posizioni relativistiche», che contribuivano a «confermare una sostanziale irrilevanza di giudizio della Chiesa rispetto alla mentalità dominante». È una personalità bipolare, o un voltagabbana? Quale sarà la vera agenda del Carrón che sta contrapponendo "militanza" a "testimonianza" (cioè contrapporre l'acqua all'H²O) e brutalizzando le voci delle "incomprensioni"?

domenica 4 dicembre 2016

varie segnalazioni Blondet

Dai Fratelli Maggiori (non per modo di dire) arriva un nuovo film per far accettare l'inaccettabile:

http://www.maurizioblondet.it/le-vecchia-fiabe-fanno-male-ai-bambini-questa-no/


Afragola e Caivano come Saronno: esempi pratici della liberazione a cui inneggiano la Cirinnà e la Boldrini:

http://www.maurizioblondet.it/trionfi-della-liberta-dellammore/


Bergoglio, la banda dei maltesi impostagli da Washington, Bertone ancora in auge, l'immensa liquidità dell'APSA (pari solo alle ricchezze delle diocesi tedesche) e la misteriosa Pax Bank:

http://www.pierolaporta.it/bergoglio-predica-poverta-inquatta-denari/


A proposito di film e libri per "preparare l'opinione pubblica":

http://www.maurizioblondet.it/francesco-prodotto-sintetico-fiction/

giovedì 1 dicembre 2016

cybertheology: "I'm so edgy!"

Edgy: termine del gergo giovanile americano traducibile con "ganzissimo" - attributo che si danno i ragazzini quando pensano di averla fatta talmente grossa da essere considerati finalmente adulti. Vedi foto:


Il caso di oggi è quello del gesuita Roberto Spadaro, Direttore della gesuitica Civiltà Cattolica, che:

- ha creato fin dal 2013 (inb4: "uno solo"?) un account Twitter falso e "protetto" (non leggibile se non dai suoi stretti contatti);

- dal quale ha twittato in tre anni ben tre volte, per poi "retwittarsi" dal proprio account Twitter "ufficiale";

- l'ultimo di questi tweet attaccava i quattro cardinali che tolgono il sonno al gesuitismo gesuitante attualmente in vigore, in modo da attaccarli senza usare il proprio vero nome:

https://mahoundsparadise.blogspot.com/2016/11/popes-mouthpiece-spadaro-used-fake-sock.html


Nostro commento: look, mom: I'm so edgy!! (vedi foto in alto)

Ancor meno delicato il commento di Mahound's Paradise su Spadaro e gli altri Yes-men del Papa: «si comportano da ragazzine».

Ecco il tweet dello Spadaro sotto mentite spoglie, che si "ritwitta" da solo. Notare l'odio preconciliare: non "anni '60", ma "primi anni '60", quando non c'erano ancora le canzoni "non trite" (cioè lo stile dei vari Sequeri, Kiko, ecc.):

«I quattro cardinali... sembra il titolo di un
complesso rock'n'roll dei primi anni '60
che cantava canzoni trite e ritrite...»



Lezioncina per l'Hacker Ethic in Relation to Cybertheology e Gesuita 2.0 e Direttore della Civiltà Cattolica e per i suddetti Yes-men: la prossima volta che create un account falso per attaccare chi non è d'accordo con voi (e per ritwittarvi nella speranza che altri, vedendo che siete in tanti, vi diano man forte), fatelo con una email diversa da quella che usate per lavorare...!

venerdì 25 novembre 2016

con chi si fanno le battaglie...

Interessante lettura a proposito delle maschere dei buoni indossate dai cultori della morte (anche in ambito ecclesiastico, «latori di una doppia verità: una da professare ad intra, un’altra da spendere ad extra»):

http://www.riscossacristiana.it/misericordia-et-misera-e-la-marcia-per-la-vita-il-commento-di-un-lettore-e-la-risposta-di-elisabetta-frezza/

«Un tempo si facevano le battaglie con la Chiesa; poi le abbiamo fatte senza la Chiesa; alla fine ci ritroveremo a farle CONTRO la Chiesa»

mercoledì 23 novembre 2016

un gesuita ancora in preda all'isteria

Un gesuitico gesuita già nell'occhio del ciclone per aver avuto in subappalto la denigrazione dei quattro cardinali scaglia la pietruzza e nasconde la manuzza, lanciando un tweet in inglese che utilizza Tolkien per dare del "lingua di verme" a quei quattro:

https://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2016/11/padre-antonio-spadaro-definisce-i-4.html

Commento di un sacerdote tolkeniano:
Accettando il terreno di battaglia, l'universo letterario immaginato da Tolkien, sarebbe facile rilevare come la più evidente somiglianza sia quella tra Bergoglio e Saruman. Come Saruman, Bergoglio è il massimo rappresentante del Bene, per ufficio, ma è anche strumento, per scelta, del male. Come Saruman, Bergoglio opta per il compromesso con lo spirito del mondo, etc. ... Se Bergoglio è Saruman, a ben vedere potrebbe essere proprio p. Spadaro il Grima della situazione.

martedì 22 novembre 2016

archiviate le accuse a Manelli: dunque perché snaturare i FFI ?

Citazione:
Siamo persuasi del fatto che contro questo Istituto si è abbattuta una persecuzione diabolica: lo diciamo chiaramente perché abbiamo visto all’opera la cattiveria satanica, l’odio verso la vita condotta in santità, la menzogna più velenosa, l’ingiustizia camuffata da meschina ambiguità e malvagità. Obiettivo: distruggere questi religiosi appartenenti alla Madonna Immacolata e soffocare le loro opere di bene.
In altre parole questi Francescani con il voto all’Immacolata si sono trovati, forse persino inconsapevolmente, alla testa della Chiesa autentica di Cristo, in opposizione a quella falsa protestantizzata. Lo scontro violento era inevitabile: troppo pericolosi questi religiosi agli occhi della neo chiesa modernista e al suo progetto perverso di scristianizzazione. Perciò riteniamo che i traditori di Padre Stefano Manelli (figlio spirituale di Padre Pio e fondatore dei F.I, sul quale sono piovute vergognose malignità di ogni tipo e pesantissime calunnie) già covavano da tempo oscure trame sovversive: mancava soltanto il pretesto per dare esecuzione al loro piano satanico. Ciò è avvenuto quando la spiritualità dell’Istituto si stava decisamente orientando verso il recupero di quel tesoro immenso che è la Tradizione e la celebrazione della Messa in rito antico: da lì la situazione è precipitata. Un vero e proprio cataclisma di violenza si è scatenato sull’Istituto a tal punto da gettare nello scompiglio e anche nel terrore molti religiosi, alcuni dei quali, proprio perché impauriti ed esposti a pressioni psicologiche pesantissime, hanno ceduto ai vili condizionamenti dei religiosi ribelli e ai ricatti “misericordiosi” provenienti da Roma.

La citazione è da qui:
https://allchristian.it/2016/11/17/i-francescani-dellimmacolata-ultima-puntata/

Le accuse contro padre Manelli definitivamente archiviate (e ora chi glielo dice al Bergoglio?):
https://allchristian.it/2016/11/21/padre-manelli-archiviate-le-accuse-contro-il-fondatore-dei-francescani-dellimmacolata/

In compenso, due mesi fa, l'ordine dei Francescani dell'Immacolata è stato completamente snaturato.

Piccolo promemoria:
Siamo in grado di riferire – grazie a due diversi testimoni che indipendentemente l’uno dall’altro hanno riferito il fatto, avvenuto un giorno imprecisato fra maggio e giugno scorso, a cui erano presenti (ah, caro hotel Santa Marta!, benedetti i tuoi spifferi!) – che il cardinal prefetto abbia chiesto al Papa: allora, quali sanzioni vogliamo dare ai Francescani dell’Immacolata? Dopo due anni di commissariamento….La logica era quella del Kgb: una volta che ti aveva arrestato, mica poteva riconoscere che eri innocente; doveva darti almeno “un quartino”, 25 anni di Gulag. Però nel cardinalone promotore della religione unita mondiale, c’è forse un’eco della frase di Pilato: “Non trovo colpa in quest’Uomo…Dopo averlo severamente castigato, lo rilascerò”.
Ma quale pena, ha risposto “Francesco della misericordia”; non penso a sanzioni, l’ordine va’ semplicemente soppresso. E questo anche, secondo i testimoni oculari, “con una certa forza e durezza”.
http://www.corsiadeiservi.it/it/default1.asp?page_id=1341

lunedì 21 novembre 2016

promemoria per i normalisti che gridano "scisma" ad ogni pié sospinto

I normalisti e certi modernisti amano accusare di "scisma" chiunque non si esibisca come tifoso ultrà di Bergoglio.

Piccolo promemoria:
Lo scisma sussiste quando si rifiuta l’autorità del Papa, ossia non lo si riconosce come il Vicario di Cristo avente potere supremo, diretto e immediato sulla Chiesa universale. La disobbedienza agli ordini del Papa se non comporta la negazione del suo Primato di giurisdizione, ma se è fatta solo per non compiere ciò che viene comandato non è un peccato di scisma, ma di disobbedienza (cfr. L. Billot, De Ecclesia Christi, Roma, Gregoriana, V ed., 1927, vol. I, Thesis XII, p. 310 ss.; S. Tommaso d’Aquino, S. Th., II-II, q. 39; Cajetanus, In Summ. Th., in IIam-IIae, q. 39). 
Ora l’eresia rompe il vincolo della fede, mentre lo scisma quello della carità, ma l’unità della fede precede e presuppone quella della carità (Leone XIII, Enciclica Satis cognitum, 1896; Pio XI, Enciclica Mortalium animos, 1928). Quindi è chiaro che lunità della fede prevale e primeggia su quella della carità. Perciò se non si obbedisce ad ordini, direttive o esortazioni che vanno contro la fede non solo non vi è scisma, ma l’atto è doveroso perché obbedire significherebbe ledere la fede.

citato da qui:

http://doncurzionitoglia.net/2016/10/19/modernismo-perverso/

venerdì 18 novembre 2016

gustatevi la scena: gesuita in escandescenze

È un raro piacere vedere un gesuita preso da una crisi isterica.

Significa che i quattro cardinali hanno centrato fin troppo bene il bersaglio.

p.s.: quando dice che Amoris Laetitia è un atto di magistero, gesuiticamente evita di specificare "infallibile" o "criticabile".

Riporto qui sotto la pagina originale su Chiesa e Postconcilio giustamente intitolata: Chi è che fa finta di non capire?


Leggo su OnePeterFive:
Padre Antonio Spadaro - "portavoce del papa" - ha scritto su Twitter :
#AmorisLaetitia: Il Papa ha "chiarito". Coloro che non amano quello che sentono fanno finta di non sentirlo! 

Pare che questo tweet sia scomparso; ma è sostituito dai seguenti:
Spadaro risponde ai quattro cardinali. È vero che non lo fa certo a nome del papa, ma è anche vero che il detto gesuita non sbadiglia neppure senza il permesso del gesuita vestito di bianco. Ottima la replica del giornalista Steve Skojec: "Ti stai opponendo a Cristo. Per quanto tu abbia potere in questo momento, avrai esito negativo. Non puoi vincere". Spadaro non ha risposto, ma ha bloccato Skojec. (Ester Maria Ledda su Fb)

giovedì 17 novembre 2016

Napoli: storie di ordinaria persecuzione anti-tridentina

L'ordinario dà e l'ausiliario si riprende (e la Pontificia Commissione svicola): non vi sembra la tipica scenetta partenopea dei "due compari"?

Il resto della notizia è qui (con numerosi dettagli nei commenti):

https://messatridentinanapoli.wordpress.com/2016/11/16/ansa-napoli-16-novembre/

mercoledì 16 novembre 2016

l'eredità di Oliveri

Citazione:
Stiamo parlando di un sottobosco diffuso, seppellito e nascosto, di atteggiamenti morbosi, di esplicite attenzioni sessuali e violenze su minori e persone indigenti. Si ha paura di parlarne perché si ha paura di incappare nell'accusa di pregiudizio, nell'avversità e nei confronti del clero.
http://www.savonanews.it/2016/11/15/leggi-notizia/argomenti/cronaca-2/articolo/sacerdoti-e-pedofilia-zanardi-con-il-nuovo-vescovo-di-albenga-nulla-e-cambiato.html

martedì 15 novembre 2016

il minaccioso OARCPF, e altre notizie

"OARCPF", chi è costui? È il gruppo di autori della lettera anonima con cui si annuncia il monitoraggio (e le sottintese delazioni) per avviare l'epurazione staliniana al covo di ciellini che è il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II, reo di non essere abbastanza francischiello. La cosa ridicola è che il Magister lo mette sullo stesso piano del benemerito Sodalitium Pianum:

http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2016/11/15/sodalitium-franciscanum-un-covo-di-spie-a-cattivo-servizio-del-papa/
Nota: nell'articolo viene citato tale Pierangelo Sequeri "teologo ferratissimo": in realtà il soggetto, casomai si salvasse, si farà come minimo diecimila anni di purgatorio per ogni volta che è stata cantata una delle sue ridicole canzoncine durante una liturgia, tariffa raddoppiata per quelle cantate nelle eventuali Messe in suo suffragio.

Recensione delle prime due puntate del telefilm su Pio XIII ("tredicesimo", esatto), "The Young Pope". Su RadioSpada sono comparse le recensioni anche delle puntate successive, che non segnalo per non rovinare la visione a chi le stesse ancora scaricando:

http://www.radiospada.org/2016/10/the-young-pope-impressioni-a-caldo-su-pio-xiii/


Toh, ma guarda, i valori giudeocristiani dell'occidente giudeocristiano: il presidente francese "la pera" ammette candidamente di aver ordinato almeno quattro assassinii mirati, subappaltando l'esecuzione materiale a droni americani...

venerdì 11 novembre 2016

la prigione della Lubyanka

Chi ha letto Arcipelago GULag di Solzhenitsyn ricorderà l'edificio "a forma di K" in piazza della Lubyanka a Mosca, quartier generale dai tempi della CeKà fino a quelli del KGB, oltre che prigione dove venivano sommariamente interrogati, processati, giustiziati e cremati i prigionieri durante il regime sovietico (non era l'unico edificio preposto a ciò, e forse come numero di esecuzioni non è stato neppure il peggiore - è però certo che chi veniva destinato ad essere interrogato alla Lubyanka quasi certamente non ne sarebbe uscito vivo).

Vi fu interrogato Solzhenitsyn stesso, nel 1945, poco tempo dopo che era stata ingrandita. Nella foto, cerchiata in rosso, la torre dove venivano bruciati i cadaveri, spacciata per centrale elettrica.

Restaurato nel 1983
Al terzo piano vi erano gli uffici dei capi della polizia segreta sovietica (che cambiò nome nel corso degli anni ma non la sede), tra cui Lavrentij Beria, Genrikh Yagoda (soprannominato "fragolina" per la sua efferatezza) e Yuri Andropov (futuro segretario del Comitato Centrale del PCUS nel 1983-84).

L'edificio-prigione continua sottoterra per un'altra decina di piani. Era tipico portare i prigionieri bendati lungo corridoi e scale attraverso percorsi interminabili, in modo che perdessero il senso dell'orientamento (in più al far perdere la percezione del tempo, privarli del sonno, pestarli e torturarli senza limiti, in celle buie e luce esclusivamente artificiale).

Cortile

Anche se trasformata in museo dopo la caduta dell'URSS, ancor oggi non è visitabile - a meno di non avere speciali privilegi di accesso della categoria dei segreti di stato.

Celle
Si stima che siano avvenute tra il 1918 e il 1948 circa quindicimila esecuzioni. Per coprire il rumore si ricorreva al frastuono dei motori e della "centrale elettrica". A partire dagli anni '30 fu attivato anche un laboratorio di veleni e tossine che sperimentava metodi per avvelenare senza lasciare tracce.

lunedì 7 novembre 2016

e poi si lamentano che leggo Blondet

Per farsi due sane cattoliche risate:

http://www.maurizioblondet.it/avete-notato-vaticano-sempre-ragione-al-mondo/

Promemoria su Livio Stalin Fanzaga:

sabato 5 novembre 2016

processione cattolica a Lund in riparazione delle bergoglionate

Contro il reato di concorso esterno in associazione eretica, il Rapid Response Team ha organizzato una processione mariana per le vie di Lund. Ecco qui il video riassuntivo:


Tra gli slogan sui cartelli bilingue: "non nascondere la verità cattolica!" - "come può dare unità la celebrazione di una ribellione?" - "la vera pace viene dal Cielo - ascoltate Nostra Signora di Fatima!"

Il video è a cura del Fatima Center.


mercoledì 2 novembre 2016

un gesuita che loda Lutero? e dove sarebbe la novità?

Citazione:
Personalmente, è un’altra la cosa che mi ha colpito della “liturgia” che Francesco è andato a celebrare coi luterani: la sua artificialità. E’ stata, palesemente, una operazione di vertice, costruita a freddo e dall’alto – a dispetto di tutte le chiacchiere di “Francesco” sulla Chiesa che deve andare a coinvolgersi alle “periferie”.

Dietro, non aveva i fedeli cattolici, come gli altri pastori di cui ha copiato le vestimenta pseudo-liturgiche, non hanno i fedeli. La richiesta di conciliazione non è arrivata “dal basso”, dalle “masse” né luterane né cattoliche – dico meglio, dalle “basi”, parlare di masse ormai è ridicolo. La “chiesa” luterana, e massimamente quella svedese, ormai non esiste nemmeno più – se non come forma statale, elite di potere aggrappata al nulla, a qualche cattedra universitaria di “teologia evangelica”: è uno spettro. 
Parimenti, Francesco, a parte i suoi soliti tre leccapiedi della gerarchia e ben noti carrieristi vaticani, e quattro giornalisti adulatori, era solo. Si è visto benissimo che quello che ha tentato è stato non un innesto, ma un'operazione di ingegneria genetica. Artefatta, innaturale, ordinata dall’alto – o da fuori.
http://www.maurizioblondet.it/lund-fusione-artificiale-freddo-sine-populo/


Insomma, tutta la fanfara sull'andare nelle Periferie Esistenziali, si risolve nell'andare invece a fare la sceneggiata che piace alle Centrali del Potere.

E quindi il sottoscritto, Esistenzialmente Periferico perché attaccato alla vera Periferia Esistenziale - quella della Tradizione cattolica - non può far altro che guardare sgomento il gesuitismo gesuitante che gesuiticamente eutanasizza la Chiesa Cattolica. E pensare che qualche decennio fa c'era gente che mi rimproverava l'antipatia verso i lorsignori gesuiti (e la definizione - non mia, ma di vecchia data - di ge-suini), e perfino la mia battutaccia involontariamente profetica: "se un gesuita diventasse Papa, sarebbe la fine".

Post Scriptum: sant'Ignazio di Loyola, fondatore dei gesuiti, prevedendo come sarebbe andata a finire proibì ai gesuiti di accettare incarichi ecclesiastici.

giovedì 20 ottobre 2016

il "Soccorso Rosso" della Vatikan Pravda

Storia del "vaticanista di successo" con imbarazzante dovizia di citazioni:

http://www.libertaepersona.org/wordpress/2016/01/andrea-tornielli-il-vaticanista-di-successo/


La Chiesa di Bergoglio, strumento altrui (e neppure protagonista):

http://www.fidesetforma.com/2016/10/16/vatikan-pravda/


Introvigne insinua che chi sostiene Putin riceve il soldino dal Cremlino ("magari!": qui ancora non s'è vito nemmeno un copeco):

http://www.riscossacristiana.it/la-stampa-galeazzi-tornielli-introvigne-ce-un-nuovo-cattivo-da-mettere-alla-gogna-chi-critica-bergoglio-e-apprezza-putin-ma-soprattutto-ce-il-tentativo-goffo/


Nota bene a proposito della Russia:
  • Un genitore in Russia non ha la preoccupazione che i suoi figli vengano corrotti fin dall’asilo, con l’insegnamento delle varie schifezze omosessuali.
  • Un bimbo abbandonato in Russia non corre il rischio di essere dato in affidamento o in adozione a una coppia di pervertiti/e.
  • La Russia non permette che orfani russi siano dati in adozione internazionale verso Stati che consentono l’adozione da parte di coppie di pervertiti/e.
  • In Russia è punita la propaganda omosessuale rivolta a minori. Inoltre le città russe non sono lerciate periodicamente, come lo nostre, dai “gay pride”.

Promemoria introvignesco, tratto dagli articoli sopracitati:


mercoledì 19 ottobre 2016

sabato 15 ottobre 2016

canonizzazione di San Lutero, protettore degli eretici

Si avvicina la sacra festa di Halloween (31 ottobre 2016), scelta nientemeno che dal Sommo Pontefice per celebrare, onorare, lodare e magari anche canonizzare Sua Santità San Lutero, protettore degli eretici e gran rifornitore di anime per l'inferno.


Secondo quanto comunicato dalla Sala Stampa Vaticana il programma prevede una "Preghiera Ecumenica", una liturgia definita "Evento Ecumenico", un incontro con le "Delegazioni Ecumeniche", e una "Santa Messa" (sicuramente "ecumenica") allo stadio.

Il logo è tutto un programma: è così brutto e idiota che sembra tratto da un Catechismo dei Fanciulli approvato dalla CEI, anzi, da qualche guida LGBT in uso nelle parrocchie:



Nota bene:
Nella sua Omelia della I domenica di Avvento Lutero dichiara:

«Io dichiaro che tutti i postriboli, gli omicidi, i furti, gli assassinii e gli adulteri sono meno malvagi di quell’abominazione che è la messa papista».

Mentre nel Contra Henricum Lutero afferma:

«Quando la messa sarà distrutta, penso che avremo distrutto anche il papato... Infatti il papato poggia sulla messa come su una roccia. Tutto questo crollerà necessariamente quando crollerà la loro abominevole e sacrilega messa».
La "Messa Papista" di cui parla San Lutero è praticamente la Messa Tridentina.

Orsù, andiamo tutti a Lund a glorificare Sua Santità San Lutero, uno dei più grandi spalancatori delle porte dell'inferno; magari poi andremo anche in pellegrinaggio a Wittenberg.

Lutero (tra i due è il nanetto)
onorato e osannato in Vaticano:
la realtà supera i più foschi timori

Infatti, come dice il Vangiuelo, noi esistiamo solo per mostrare ai luterani che bramiamo di essere "ecumenici".


Foto qui sotto: Bergoglio, equipaggiato di stola "Mit Luther, Zum Papst", riceve in omaggio un'edizione prestigiosa delle 95 Tesi che secondo la leggenda Lutero avrebbe affisso alla porta della cattedrale di Wittenberg suscitando profonde e dettagliate riflessioni teologiche nel popolino teologicamente coltissimo e raffinato.


venerdì 14 ottobre 2016

dopo le "primavere arabe", in arrivo la "primavera cattolica"

John Podesta, chi è costui?
John Podesta, capo della campagna di Hillary Clinton, in una mail spifferata da Wikileaks lo dice: stiamo organizzandoci “per aprire una primavera cattolica”, sul modello delle “primavere arabe” che tanto successo hanno avuto nel destabilizzare gli stati musulmani. Podesta, formalmente, è un cattolico. Nelle mail (che risalgono al 2011) dice: “ci vuole una primavera cattolica, in cui i cattolici stessi esigano la fine di una dittatura medievale e l’inizio di un po’ di democrazia e di rispetto per l’uguaglianza dei generi (gender equality) nella Chiesa cattolica. Sulla contraccezione (-…) i vescovi continueranno a contrastarla”. Ma quella è la politica della nuova Amministrazione, dice, perciò occorre battere i vescovi “conservatori”.
http://www.maurizioblondet.it/col-sotterfugio-tu-farai-la-guerra-ora-metodo-della-superpotenza-anche-la-chiesa/

Missione compiuta!

El Papa coronerà i guai fatti dal 2013 a oggi con i festeggiamenti all'eretico Lutero.

giovedì 13 ottobre 2016

vaticansecondisti sorpassano a sinistra i radicali

Toh, ma guarda un po':

  • una scuola cattolica promuove un corso obbligatorio di "educazione sessuale esplicita" comprensivo di dettagli "erotici" e "piccanti"
  • i genitori di qualche studente si oppongono, col cuore infranto, dicendo di sentirsi traditi da coloro ai quali avevano affidato l'educazione dei loro figli
  • la diocesi appoggia la scuola anziché la fede cattolica
  • la legge locale (Tenn. Code Ann. § 49-6-1301 et seq.) esige che le scuole pubbliche richiedano ai genitori il consenso scritto per la partecipazione a programmi di educazione sessuale, senza il quale gli alunni sono esentati
  • la scuola "cattolica" invece lo impone e basta, per la gioia dell'industria abortista
Prendete nota, perché quel che succede oggi in America succederà domattina anche in Italia:
  • scuola superiore "Father Ryan High School", di Nashville, nel Tennessee
  • vescovo della diocesi di Nashville (una faccia, un programma): David Choby
Fonte notizia: 



giovedì 6 ottobre 2016

notiziario vaticansecondista

Notizia 1: Radio Livio ci informa che per la Gospa Gospina la Pace è più importante della Verità: la sedicente "regina della pace" (parodia della Beatissima Vergine) sarebbe addirittura "felice" dell'incontro "ecumenico" di preghiera dello scorso XX Settembre ad Assisi.


Notizia 2: gesuiticamente gesuitico gesuitante:
«Ho accompagnato nella mia vita di sacerdote, vescovo e anche di Papa persone con tendenze e pratiche omosessuali. Le ho avvicinate al Signore. E mai le ho abbandonate».
http://www.ilgiornale.it/news/papa-francesco-accogliete-gay-e-trans-che-farebbe-ges-oggi-1313526.html

«Per favore, non dite che il Papa santificherà i trans».
Sottinteso: lo ha già fatto.
«L'anno scorso - racconta il Papa - ho ricevuto una lettera di uno spagnolo che mi raccontava la sua storia da bambino e ragazzo. Era una ragazza che ha sofferto tanto perché si sentiva ragazzo. Ha fatto l'intervento, ora è un impiegato di un ministero di una città spagnola ed è andato dal vescovo. Il vescovo lo ha accompagnato tanto, bravo vescovo, 'perdeva' tempo per accompagnare quest'uomo. Poi si è sposato, ha cambiato la sua identità civile e mi ha scritto che sarebbe stata una consolazione venire con la sua sposa. Li ho ricevuti ed erano contenti".

Maschio e femmina li creò... ma se qualche maschio si sente femmina, o viceversa, «va accompagnato e integrato. Questo è quello che farebbe Gesù oggi».

E poi si lamentano che uno diventa "tradizionalista"...

Signore, pietà!
Cristo, pietà!
Signore, pietà!

mercoledì 28 settembre 2016

servirà un vescovo per la diocesi di Marte

Sul pianeta rosso occorrerà anche qualche pianeta rossa: ecco un articolo in italiano (era ora) sulla colonizzazione di Marte, in cui non si cita il fatto di spedirvi gente e... -ehm-, lasciarli lì praticamente senza sacramenti:

https://attivissimo.blogspot.com/2016/09/elon-musk-tecnologie-fattibili-e-costi.html

martedì 27 settembre 2016

50 esorcisti in USA (tutto qui?)

Apprendo dal Telegraph che in tutti gli Stati Uniti ci sono solo cinquanta sacerdoti cattolici esorcisti in totale (l'articolo non nomina la legione di protestanti sedicenti esorcisti).

È un'intervista ai due esorcisti più famosi in USA (don V. Lampert e don G. Thomas), che lamentano la crescita delle richieste per vessazioni, infestazioni, possessioni, a causa dalla continua difusione negli Stati Uniti di droga, pornografia e "attività pagane" come l'evocare i morti, tarocchi, magia, adorazione di satana:

http://www.telegraph.co.uk/news/2016/09/26/leading-us-exorcists-explain-huge-increase-in-demand-for-the-rit/


Anche se indulge un pochino nell'imagery, l'articolo è decisamente onesto e dice anche l'indicibile - cioè che la metà delle richieste giunge da non cattolici, che gli esorcismi non si fanno su richiesta ("il nostro dovere è essere scettici... ed eliminare tutte le possibilità naturali prima di credere a una preternaturale"), che il rito di esorcismo avviene in latino ("la lingua più odiata dal demonio"), che generalmente un posseduto ha un'intera tribù di demoni.

Le richieste provengono non solo dagli USA ma anche dall'estero, specialmente da India e Africa, anche Turchia. Uno dei casi più difficili riguardava un uomo che era stato fatto numerose volte oggetto di maledizioni e attività occulte, quando era ancora nel grembo materno; un altro caso allarmante era quello di un uomo d'affari che aveva liberamente scelto di essere in rapporto con satana e di voler stare all'inferno dopo la morte.

All'inizio di agosto a Glasgow, in Scozia, c'era stato un caso in cui la polizia stessa, intervenuta in una casa dove abitava una famiglia di "cattolici devoti", ha consigliato di chiamare un esorcista perché gli agenti vi hanno visto "fenomeni mai visti prima":

http://www.dailyrecord.co.uk/news/scottish-news/poltergeist-baffles-hardened-police-scotland-8620581

martedì 20 settembre 2016

chiusa una finestra (di Overton) se ne apre un'altra

Minorenne belga subisce l'eutanasia forzata (cioè viene ammazzato dallo Stato) e nessun vescovo - neanche quello di Roma - trova da ridire.

http://www.maurizioblondet.it/tappe-forzate-verso-la-riforma-delle-pensioni-definitiva-eutanasia/


La "civiltà giudeocristiana occidentale dei valori occidentali giudeocristiani": la coalizione dei sudditi dell'americanismo lancia bombe al fosforo:

http://www.maurizioblondet.it/riconoscere-negli-usa-lanticivilta/


A titolo di curiosità: se lavo la macchina più di una volta alla settimana, mi chiamano "igienista ossessionato dalle pulizie". L'Italia è il paese della munnezza, specialmente al centro-sud, ancor più specialmente al sud. Vediamo un esempio fotografico dall'altra parte del mondo (anche in senso figurato):

http://en.rocketnews24.com/2016/09/19/8-reasons-japan-is-so-clean-the-wa-of-cleanliness/

domenica 18 settembre 2016

carismi di plastica: Francescani dell'Immacolata OGM

Per gli ingenui che ancora avessero qualche dubbio:

- se per assurdo fossero veri anche tutti gli scandali di cui sono stati accusati p. Manelli e i suoi collaboratori, perché mai la soluzione è consistita nel ripudiare il Voto Mariano, il voto di Povertà, la mistica francescana, il Summorum Pontificum e tutto il resto che era formalmente approvato dalla Santa Sede?

Dieci giorni fa c'è stata la professione solenne di trenta nuovi frati per una vita religiosa nei Francescani dell'Immacolata che:
non è più quella fondata da P. Manelli con P. Pellettieri,
non è più quella approvata nel 1990 dalla Santa Sede
con il Sommo Pontefice San Giovanni Paolo II,
non è più quella eretta nel 1998, di Diritto Pontificio:
– con il Voto Mariano primario e costitutivo,
– con il Voto della Povertà di San Francesco,
– quella personale e “comunitaria” -,
– con l’ascetica e la mistica francescana (Libro della Santificazione),
– con la Missionarietà secondo l’obbedienza,
– con l’aggiunta del Motu Proprio “Summorum pontificum”.
https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2016/09/la-fine-dei-ffi-8-settembre-2016.html

È di fatto una soppressione di un ordine religioso, spazzandone via gli irriducibili fedeli al carisma originariamente approvato, intimidendo tutti gli altri membri e inglobandoli in un ordine decisamente diverso.

E, come già trapelato all'epoca, lo scopo è di farli fagocitare dal comatoso e mummificato ordine dei Cappuccini.

giovedì 15 settembre 2016

promemoria tecnico per chi ha il terrore che "l'islam ci invade"

Il problema non è "l'islam ci invade". Quello è solo il sintomo della malattia, è solo la conseguenza della situazione attuale. Se "l'islam ci invade" è perché trova un vuoto, trova un territorio indifeso e malamente abitato da pochi deboli autolesionisti in perenne crisi d'identità.

La possibilità che "l'islam ci invade" è resa concreta dal suicidio di questa società, suicidio spirituale e materiale, che avviene attraverso l'affievolirsi della fede, i sacrilegi "standardizzati", la strage abortista, le immoralità "legalizzate"...

Se anche per ipotesi riuscissimo a "respingere l'islam che ci invade" (e come? a suon di condivisioni "fate girare" su Facebook?), verremmo comunque invasi da qualcos'altro (chiunque può invadere comodamente una terra di nessuno, in cui non c'è praticamente nessuno, in cui non trova alcuna resistenza, in cui restano solo sporcizia ordinata ed eleganti macerie), perché la così detta "civiltà occidentale" sta accanitamente praticando l'eutanasia su sé stessa.

Promemoria tecnico
per i facinorosi credenti
nel dogma dell'anticomunislam

1) come potete verificare rileggendo le poche righe qui sopra, non avevo detto da nessuna parte che occorre evitare di respingere l'invasione islamica;

2) ho detto invece che anche nell'utopica ottimistica ipotesi di riuscire a respingerla, resterà il vuoto - e un vuoto viene inevitabilmente riempito da qualcos'altro (e non certo di positivo);

3) e ciò avverrà perché il "sistema immunitario" dell'Occidente è praticamente morto (vedi riga evidenziata in giallo): Lepanto, Vienna, ecc., ci sono state perché c'era un vero popolo con una vera fede. Oggi, nell'Occidente Giudeocristiano dei Valori Giudeocristiani, cosa c'è?

martedì 13 settembre 2016

simboli che sopravvivono a lungo ai cambiamenti politici


Sulla sommità delle torri Borovickaja, Troickaja, Nikol'skaja e Spasskaja del Cremlino di Mosca, fino a novembre 1935, c'era l'antico stemma russo dell'aquila bicipite (foto qui sopra, le due teste rappresentano l'Oriente e l'Occidente), stemma imperiale della dinastia Romanov fino al 1917.


Nonostante i desideri di Lenin (morto a gennaio 1924), le condizioni economiche del paese non permisero di realizzare il progetto di sostituirla con la stella rossa.


Il comunismo ebbe bisogno di diciotto anni di tempo per spazzar via lo stemma imperiale.

Fu infatti nell'agosto del 1935 che Stalin deliberò la sostituzione dell'aquila bicipite col simbolo della stella rossa e la falce e il martello, questi ultimi coperti da diversi chilogrammi di pietre preziose, il tutto (con un peso totale di diverse tonnellate) col progetto di un basamento girevole per permettere di ammirarla da qualsiasi direzione.


Dopo la dissoluzione dell'Unione Sovietica nel 1992-1993, lo stemma della Federazione Russa (così come quello presidenziale russo) è tornato ad essere l'aquila bicipite.

Ma ventiquattro anni dopo, sulle torri del Cremlino, c'è ancora la stella rossa fatta installare da Stalin.


lunedì 12 settembre 2016

foto

Donna russa ripara un'immagine sacra a cui i sovietici, in odio alla fede, avevano deturpato e cancellato i volti. La foto è stata scattata da un ufficiale nazista durante la campagna di Russia.


domenica 11 settembre 2016

l'autoattentato americano di quindici anni fa

L'11 settembre 2001 è cominciata la guerra tra buoni e cattivi, cioè tra la sudditanza americanista e il resto del mondo, guidato dall'islam.

L'islam, in quel giorno, mette a segno un gran colpo, aggirando in modo improvviso e plateale tutti i sistemi di sicurezza della maggior potenza militare del mondo, come neanche nei film di guerra più avventurosi.

I perfidi Rambo musulmani distruggono le Torri Gemelle ed il WTC7: tre grattacieli con soli due aerei (dunque anche Maometto sa ottimizzare le risorse).

Gli aerei erano guidati da terroristi bravissimi: infatti, pilotare quegli aerei - per di più in quel modo acrobatico e complesso - normalmente richiede migliaia di ore di volo di esperienza e almeno sei mesi di training intensivo (oppure un sistema di teleguida a terra, che l'industria bellica USA pubblicizzava in pompa magna appena sei mesi prima degli attentati).

I terroristi piloti invece si erano esercitati solo in una scuoletta di volo domenicale, senza però riuscire a prendere neppure un diplomino per un aereo biposto ad elica.

Per puro caso, le Twin Towers erano state assicurate contro gli attentati, pochi mesi prima, con un premio di diversi miliardi di dollari, che da solo sarebbe più che sufficiente a ricostruirle.

Per un altro puro caso, nel 2000 le Twin Towers erano state proposte per la demolizione a causa dei costi proibitivi per il rifacimento dei 130 ascensori di ciascun grattacielo e per lo smaltimento di tutto l'amianto (che era ancora legale al momento dell'edificazione delle torri).

Molti altri "puro caso" esistono, per esempio il ritrovamento, ai piedi delle torri gemelle, del passaporto intatto di uno dei terroristi (che ha resistito ad esplosioni, impatti, fuoco e fiamme): grazie a quello, si è stabilito con certezza la dinamica dell'intero attentato in meno di tre giorni.

Oppure la sorprendente inutilità delle "scatole nere": caso unico nella storia degli incidenti aeronautici, 6 delle 8 "scatole nere" sono scomparse nel nulla, le altre 2 sono state ritrovate ma risultano mute.

Ma il prodigio maggiore è stato il crollo perfettamente verticale delle Twin Towers. Colpite lateralmente, cadono verticalmente, con lo stesso effetto di una demolizione controllata: un caso unico nell'intera storia dell'ingegneria edile.

In quello stesso 11 settembre 2001 l'islam ha messo a segno un altro colpo: il Pentagono.

L'aereo che doveva colpire il Pentagono effettua una manovra impossibile a bassa quota: anziché scendere normalmente e colpire il prima possibile (dove c'erano gli uffici degli alti esponenti del governo USA), fa una lunghissima e stranissima virata di oltre tre quarti di giro, in modo da arrivare a colpire perfettamente l'unica ala inutilizzata del Pentagono, che in quel momento era in ristrutturazione.

L'aereo islamico che colpisce il Pentagono, benché largo parecchie decine di metri, lascia un buco di pochissimi metri di diametro, lascia le finestre circostanti annerite ma coi vetri intatti, e non lascia nessun segno a terra: nel prato, pulito e ordinato, verrà ritrovato solo mezzo metro di lamiera strappata, senza segni di bruciature e con la rivettatura (la fila di bulloni) disposta verticalmente anziché orizzontalmente come nell'aereo vero.

Uno dei suoi motori a turbina, normalmente di un paio di metri abbondanti di diametro, viene ritrovato alquanto rimpicciolito (mezzo metro), come se appartenesse a ben altro tipo di velivolo. In compenso gli altri motori e le decine e decine di metri cubi di carburante e tutto il resto dell'aereo e dei suoi occupanti, si dissolvono istantaneamente nel nulla.

Ma l'islam aveva in serbo un quarto aereo, da mandare sulla Casa Bianca. Ce ne parla, in modo particolarmente "veritiero", il film che racconta dell'eroica fine degli eroici passeggeri che telefonano a casa per dire che abbatteranno l'aereo.

Il quarto aereo, infatti, precipita in un campo di fronte ad un boschetto, lasciando sul terreno solo una bruciatura di un paio di metri scarsi di diametro. La recinzione delle forze dell'ordine racchiude l'area colpita entro un raggio di una ventina di metri (contro i settanta metri e passa delle dimensioni dell'intero aereo).

Grazie alla televisione ed ai giornali, abbiamo subito saputo chi erano i terroristi, e abbiamo subito saputo che un miliardo di maomettani non vedono l'ora di fare altrettanto.

La guerra al terrorismo non conosce confini, specialmente televisivi.

Oggi il "nemico del popolo" è il terrorista qualificato come tale dalla TV e dai giornali.

Noi non crediamo al vergognoso "complottismo", che pretende di dirci che la "verità ufficiale" generosamente ammannitaci dai potenti della Terra non sarebbe la verità.

Noi siamo astuti, a noi non la si fa. Noi ci informiamo, leggendo attentamente i giornali, seguendo religiosamente i notiziari televisivi. Noi applichiamo il motto Roma locuta, causa finita, chiamando "Roma" la narrativa ufficiale, e disprezzando come "complottisti" i non credenti nella narrativa ufficiale.

Noi prestiamo particolare attenzione ai videomessaggi, alle lettere, ai messaggi audio dell'infinita schiera di luogotenenti del rinomato Osama Bin Laden, che dopo l'11 settembre 2001 è diventato un eccellente produttore e distributore di videoclip.

Noi sappiamo che televisione e giornali non ci mentono mai, e che la politica non ci mente mai, nemmeno quando sono in gioco interessi grandissimi, tranne quando si tratta delle piccole beghe tra provincialotti.

Infatti, in questa "guerra di percezione" cominciata l'11 settembre 2001, chi non crede alla verità ufficiale dev'essere per forza un fiancheggiatore dei terroristi, un ideologico sostenitore del comunislam, un complottista, un cretino.

Nel frattempo gli anni passano, la memoria si affievolisce, i "complottisti" si annoiano a ripetere le stesse cose, e i libri di storia possono celebrare l'anniversario del Famoso Colpaccio dei 19 Beduini contro la Libertà e la Pace.



Qualche nota a margine sugli attentati terroristici dell'11 settembre 2001, per evitare che quel giorno resti la fiaba dogmatica-sentimentale dei nostri anni.



(1) Qualcuno sapeva. Anzi, molti sapevano.

11 luglio 2001, due mesi prima degli attentati: funzionari dei servizi segreti USA avvisano i servizi segreti russi di un attacco USA contro l'Afghanistan, pianificato per l'ottobre successivo.

6 agosto 2001: l'ambasciatore tedesco in USA avvisa Bush che i servizi segreti tedeschi, intercettando comunicazioni di ambasciatori israeliani, hanno saputo di un grosso attacco previsto per il 10-11 settembre successivo. Bush risponde che era già al corrente degli imminenti attacchi.

12 agosto 2001, un mese prima degli attentati: un tenente della Marina USA, in carcere in Canada per frode, consegna una busta sigillata alle autorità carcerarie con l'incarico di aprirla il 14 settembre 2001. La busta viene protocollata. Quando verrà aperta il 14 settembre, vi si leggerà una precisa profezia: "charged World Trade Center with planes" ("è stato attaccato il WTC utilizzando aerei").

20 agosto 2001: Putin ordina ai servizi segreti russi di avvertire i servizi USA "nei termini più forti possibili" di imminenti attacchi ad aeroporti ed edifici pubblici.

fine agosto 2001: la ZIM, società di trasporti israeliana (il 50% è proprietà del governo israeliano) con sede nelle Torri Gemelle, trasloca in un'altra città. Il giornale israeliano Jerusalem Post, il 13 settembre, titolerà "i lavoratori della ZIM salvati dalla riduzione dei costi": in realtà il trasloco era stato improvviso e sprecone, visto che la ZIM a suo tempo aveva pagato anticipatamente l'affitto fino a tutto dicembre 2001. Si spargerà anche la voce (mai verificata) che migliaia di ebrei che lavoravano nelle Torri Gemelle si erano messi in ferie proprio quel giorno, salvando la vita.

6-7 settembre 2001: alcuni speculatori di borsa scommettono al ribasso sul valore delle azioni della American Airlines e della United Airlines, le compagnie aeree che vedranno i loro aerei dirottati e lanciati alla distruzione.

11 settembre 2001: all'alba, alcuni addetti della Odigo USA, un'azienda specializzata in messaggistica Internet, ricevono un breve messaggio da loro amici in Israele che li avvisa dell'attacco imminente.

Insomma, qualcuno "sapeva", anzi, molti "sapevano". Ma queste notizie, comparse nei giornali a settembre-ottobre 2001, sono poi state dimenticate. Nessuna indagine. Nessuna inchiesta. Nessuno ricorda più.

Chi chiede indagini su queste cose, anzi, chi semplicemente ricorda queste cose, viene etichettato spregiativamente "complottista".


(2)  George Bush non voleva saperne niente.

La mattina dell'11 settembre 2001 George Bush era in visita ad una scuola elementare.

Continua a parlare di allegre caprette ai bambini della scuola, mentre gli attacchi terroristici erano in corso. Nella trasmissione in diretta TV si vede il suo capo-staff sussurrargli qualcosa all'orecchio poco dopo le nove (quando il secondo aereo si è schiantato sulla seconda Torre). Bush non dice niente, e continua a parlare di caprette (eppure, con attentati del genere, c'era da pensare che il prossimo bersaglio potesse essere proprio lui).

Solo mezz'ora dopo il secondo attentato alle Torri Gemelle, cioè alle 9:30, Bush fa la sua prima dichiarazione: "ha avuto luogo un'aggressione terroristica all'America".


(3)  Le procedure mancate.

In campo aeronautico la sicurezza ha un che di paranoico perché i cieli sono alquanto affollati (si veda per esempio FlightRadar24). Tutto ciò che vola è soggetto a leggi ferree, che diventano sempre più rigorose col passare degli anni: un sistema pressoché a prova di errore.

Per esempio, se nel volare su territorio americano un aereo devia dalla rotta prefissata, si attivano tutte le procedure di emergenza (in volo e a terra). Se per tre-quattro minuti l'aereo non risponde alla Torre di Controllo a terra, si allerta l'Air Force, che ha dei caccia sempre pronti al decollo 24 ore su 24, che intercettano l'aereo "fuori rotta" con l'ordine di abbatterlo se non rientra subito in rotta: si tratta di procedure standard, non c'è bisogno di chiamare al telefono il presidente.

Non è raro un caso del genere. Era già successo nel 1999. Alle 9:33 del mattino un pilota di aereo privato (il solo occupante dell'aereo) va fuori rotta, la Torre di Controllo lo richiama, nessuna risposta. Alle 9:38 decollano due caccia F-16 dall'aeroporto più vicino, e alle 9:45 gli sono a fianco, a dodicimila metri di quota. È la procedura. Ed è successo di nuovo a giugno 2005, per un falso allarme dirottamento di un volo Londra-New York, prontamente affiancato da due caccia F-18.

Le procedure sono tanto più rigorose quanto più è grosso l'aereo fuori rotta.

L'11 settembre le procedure sono state disattese o hanno avuto ritardi fatali.

Nessuno si insospettisce del fatto che la mattina dell'11 settembre il "volo 11" devii di rotta di oltre novanta gradi e non risponda alla Torre di Controllo per oltre diciotto minuti. Solo dopo diciotto minuti vengono allertati i militari. Per di più, allertati nella base più lontana, non quella più vicina. E il primo caccia decollerà solo quando il disastro è già avvenuto sulla prima delle due Torri Gemelle, e arriverà in loco solo parecchi minuti dopo che il secondo aereo ha colpito la seconda Torre.

Nota: gli aerei che hanno colpito le Torri Gemelle volavano a una velocità tale (oltre 450 km/h: cioè oltre 125 metri al secondo) che un errore minimo sarebbe bastato all'aereo per mancare l'obiettivo di parecchie decine di metri.


(4)  Non solo le Torri Gemelle: anche la Casa Bianca.

Il "volo 93" risulta ufficialmente dirottato alle 9:16, circa un quarto d'ora dopo che le Torri gemelle sono state colpite.

Si sfracellerà al suolo nelle campagne, cinquanta minuti dopo che a terra si sapeva del dirottamento; solo dieci minuti dopo arriveranno finalmente i caccia supersonici sul posto.

Nonostante l'allarme, e nonostante ci fosse tutto il tempo, la Casa Bianca non è stata fatta evacuare. E sul posto, nel prato, resta solo un buco bruciacchiato di quattro o cinque metri di larghezza. E attorno al buco l'erba è ancora verde, non è bruciacchiata (nonostante l'aereo avesse in teoria almeno ventimila litri di carburante a bordo).

La storia degli "eroi" che combattono i "dirottatori" fino a far precipitare il proprio aereo verrà confezionata originariamente dalla rivista di moda "Vanity Fair", poi ripresa da altri giornali, e infine diverrà anche un film.


(5)  Non solo le Torri Gemelle: anche il Pentagono.

Il "volo 77", decollato da Washington, compie alle 8:46 un'inversione (virata di 180 gradi) e punta di nuovo su Washington. Alle 9:00 il transponder viene spento. Solo venti minuti dopo vengono allertati i militari, e solo sette minuti dopo ci sarà l'ordine di decollo per i caccia per intercettarlo, ma sarà troppo tardi.

Arrivato nei pressi del Pentagono, ciò che viene chiamato "volo 77" compie una manovra arditissima (scende con un percorso a spirale), vola rasoterra (senza alcun disturbo da vortici e turbolenze) e colpisce frontalmente l'unica ala del Pentagono dove non c'era personale governativo.

Lascia un buco di 3-4 metri di diametro, e praticamente scompare nel nulla (non si trovano i resti dei corpi, dei sedili, dei motori di due metri di diametro -cinque tonnellate ognuno-, delle ali), ad eccezione del "naso" dell'aereo che attraversa tre ali del Pentagono (abbattendo nel frattempo un centinaio di colonne di cemento armato). Venti delle ventisei finestre dell'ala restano coi vetri intatti.

Se invece di fare all'ultimo momento il virtuosismo tipicamente militare della manovra "a spirale" fosse sceso normalmente, avrebbe colpito dai tetti l'ala del Pentagono dove c'erano tutti i principali membri del governo e della sicurezza USA.


(6)  Le cosiddette indagini.

I servizi segreti USA (cioè FBI e CIA: i migliori servizi segreti del mondo) negano di aver mai avuto minimo sentore di quel che sarebbe successo l'11 settembre.

Due giorni dopo l'11 settembre l'FBI pubblica la lista dei 19 terroristi dirottatori, le loro biografie, i loro spostamenti in USA, le scuole di volo nelle quali si erano addestrati a pilotare aerei.

Scuole di volo private domenicali, dove non si impara certo a pilotare un jet da cento tonnellate, nelle quali tutti i giornalisti che vi si sono fiondati a intervistare scoprono che i terroristi non erano stati capaci di far volare correttamente neppure un piccolo biplano a elica.

In compenso i terroristi hanno seminato tracce dappertutto, bevendo alcolici in un locale di spogliarelli, bestemmiando, lasciando una copia del Corano nel locale, nel baule dell'auto, dei manuali di volo in arabo nell'auto che avevano noleggiato con carta di credito: come se volessero farsi notare a tutti i costi.

Nessuno tenterà di indagare seriamente sulla società ICTS, con sede in Olanda ma posseduta da israeliani (e quasi tutto il personale è israeliano), società a cui è appaltata la sicurezza degli aeroporti di Boston (da dove erano decollati gli aerei dirottati).


(7)  Il caso "antrace".

Nei primi giorni di ottobre 2001 cinque buste contenenti spore di antrace vengono recapitate a membri dell'opposizione del congresso USA.

Immediatamente viene accusato Saddam Hussein di produrre antrace e di usarlo contro gli USA. Nessuno si preoccupa di spiegare come mai l'antrace venga recapitato ad alcuni parlamentari dell'opposizione. Che senso ha? Sarebbe come se durante il governo Berlusconi, Saddam avesse mandato antrace a un paio di deputati rifondaroli.

A causa delle lettere all'antrace, il Congresso viene chiuso per diversi giorni nei quali Bush emana una serie di leggi di emergenza, fra cui il Patriot Act sulla riduzione delle libertà civili, passandolo senza votazioni e senza discussioni. In nome della "lotta al terrorismo" sono previste incarcerazioni senza accusa, intercettazioni senza limite, riduzione dei diritti individuali, etc. Dopo vari rinnovi, resterà in vigore almeno fino al 2019.

A dicembre 2001 salterà fuori sui giornali e in TV che l'antrace in questione era troppo complesso per essere sintetizzato da Saddam, e che poteva essere stato prodotto solo dai laboratori militari USA (alla faccia delle firme sui trattati contro le guerre batteriologiche). E il caso "antrace" sparirà automaticamente dai media e dalla memoria collettiva.


(8)  Gli israeliani danzanti.

L'11 settembre 2001 cinque uomini osservavano dal tetto di un edificio le Torri Gemelle in fiamme, e ballando e festeggiando si filmavano e fotografavano facendo il segno "V" con le dita.

Una cameriera li vede, li segnala alla polizia, vengono arrestati. Sono cinque cittadini israeliani, tutti con il visto di entrata in USA scaduto.

Vengono brevemente interrogati (non diranno nient'altro che: "non siamo noi il vostro problema: gli arabi sono il vostro problema") e poi subito espulsi dagli USA per "visto scaduto", nonostante sia appurato che alcuni di loro erano ex membri del Mossad (servizi segreti israeliani).

In pochi mesi verranno espulse oltre centoventi "spie israeliane", anche se le notizie in merito non arriveranno sui giornali italiani.


(9)  Speculatori sulla morte.

Anonimi speculatori scommettono in borsa sul ribasso delle compagnie aeree colpite, ma anche sulle compagnie assicurative.

Già all'epoca era attivo un servizio informatico (disponibile alla polizia USA) per conoscere ogni più piccolo movimento finanziario di chiunque abbia a che fare con la Borsa. Ma nonostante i prevedibili risultati clamorosi, nessuna indagine ha toccato l'argomento, nessuno speculatore è stato mai arrestato.

Ad aprile 2001 due finanzieri ebrei avevano stipulato un contratto di affitto per 99 anni il World Trade Center (prendendone possesso a fine luglio), con una enorme polizza assicurativa contro gli attentati terroristici, che ovviamente ha ripagato ampiamente l'investimento fatto (si trattava di pagare 115 milioni di dollari l'anno di affitto, mentre il risarcimento per gli attentati è stato poco sopra i sette miliardi di dollari; il caso è famoso perché l'investitore israeloamericano era riuscito per breve tempo a farsi riconoscere le due Torri come colpite da due attentati diversi, raddoppiando perciò il premio).

E dire che ad aprile 2001 non doveva sembrare un affarone, visto che c'erano da sostituire tutti gli ascensori (centotrenta per ognuna delle due Torri Gemelle) e da togliere qualche migliaio di tonnellate di amianto (operazione costosissima, per la quale l'ultimo bando di gara era stato inutilmente emesso nell'ottobre 2000). La distruzione delle Torri ha liberato nell'aria migliaia di tonnellate di amianto polverizzato, ma nessuno verrà indagato perché "la colpa è dei terroristi".


(10)  Atti di autoaggressione degli USA: qualche precedente storico.

1898: la corazzata americana Maine esplode e cola a picco nel porto dell'Avana; muoiono 266 marinai. Washington accusa le autorità spagnole (Cuba apparteneva allora alla Spagna), seguì la breve guerra in cui gli USA strapparono alla spagna Cuba e le Filippine. Molti decenni più tardi si appurerà che erano stati gli americani stessi a provocare l'incidente.

1915: il transatlantico Lusitania viene silurato da un sommergibile tedesco: 1198 morti, tra cui 138 americani. Pertanto gli USA entrano nella prima guerra mondiale. Molti storici affermano che il Lusitania è stato deliberatamente esposto dagli inglesi ai siluri tedeschi per trascinare gli USA in guerra.

1940: il presidente USA Roosevelt decreta l'embargo petrolifero globale contro il Giappone; il Giappone si offre perciò di uscire dall'Asse (perché ha riserve petrolifere molto limitate), ma l'embargo non viene tolto e vengono addirittura congelati i beni giapponesi in USA: segue perciò nel 1941 l'attacco di Pearl Harbor (4500 tra morti e feriti), e dunque gli USA entrano in guerra. È ormai accertato che Roosevelt spostò la flotta nel Pacifico (anziché nelle basi sulla costa USA o alle Hawaii) allo scopo di provocare i giapponesi all'attacco.

1962: i vertici della Difesa USA studiano strategie per fabbricare prove contro Cuba per avere un pretesto per invaderla (dopo il fallito tentativo della Baia dei Porci). L'ipotesi più gettonata è far volare un "aereo duplicato, con passeggeri selezionati, imbarcati sotto nomi falsi" da distruggere a distanza per poi addossare la colpa a Cuba: Kennedy si rifiutò. Pochi mesi dopo venne assassinato in circostanze tuttora non chiare.

2000-2001: nel settembre 2000 il PNAC (Project for a New American Century), istituto strategico dei politici neocon americani, si augurava "un evento catastrofico e catalizzatore, una nuova Pearl Harbour", per attivare una nuova politica interna ed estera dal carattere più aggressivo, risvegliando l'apparato militare e le lobby petrolifere. Creare cioè un nemico inacchiappabile (come nei cartoni animati) in modo da poter muovere guerra ovunque nel mondo, per proteggere o promuovere gli interessi di determinate lobby: basta che i media vi additino la presenza di "terroristi", basta far saltare qualche bomba di tanto in tanto nei posti giusti, e i mass-media completeranno l'opera.



Quanto riportato in questa pagina non è frutto di ipotesi: sono notizie comparse sui giornali e in TV (per lo più da fonti ufficiali e non sospettabili di "complottismo").

Solo che nella pioggia martellante quotidiana di notizie, ci siamo assuefatti, e dimentichiamo stasera quel che abbiamo sentito stamattina, a meno che la TV non ce lo riproponga in modo martellante.

Se chiedete a qualcuno "cos'è l'11 settembre?" vi risponderà che dei "terroristi islamici" hanno abbattuto le Torri Gemelle. Di tutto il resto (Pentagono, WTC7, antrace, etc) nulla. L'icona sacra delle Torri in fiamme è ormai acquisita alle credenze popolari intoccabili (pena l'essere dichiarati "cospirazionisti"), un vero dogma di fede, i cui talebani più infoiati amano fregiarsi dell'etichetta di debunkers.

Per informazioni, fonti e foto, consiglio il sito web:

http://xoomer.virgilio.it/911_subito/immagini_eloquenti.htm