sabato 23 maggio 2020

il futuro è dei 'gggiovani

A margine di un articolo su AnalisiDifesa:
Citazione:
Ne consiglio la lettura soprattutto ai giovani. Quella miriade di sottoccupati nelle consegne a domicilio, contenti perché vanno in giro sul motorino e non devono pensare. Le migliaia di aitanti istruttori di nuoto e body building in palestre e “centri benessere” che non hanno ricevuto nemmeno i 600 euro promessi, e le cui palestre non apriranno più. Lo leggano i tanti giovani che hanno qualche lavoretto del cavolo nella “Industria dell’Apericena” e della movida, o come “animatori” nei villaggi turistici, che pensavano di fare per sempre i disc jockey e gli incisori di tatuaggi e gli “esperti” di aquagym, e di poter vivere senza progetti né serietà nelle pieghe della (ex)società del benessere. Lo leggano gli studenti che avranno l’esame di maturità facilitato, perché tanto per loro il governo non ha in progetto di impiegarli davvero. Insomma tutta quella formicolante gioventù che campava, senza bisogno di studiare, di informarsi, di capire, di quei mestierucci marginali da tempo libero – spero si sia accorta che per loro non c’è più tanto lavoro nel post-Covid per gente senza testa né pensieri. Che bisogna davvero aver imparato qualcosa di serio, adesso. Leggano l’articolo. Sono le armi che gli insegneranno ad usare, quando li manderanno a fare le guerre per Sion.
https://www.maurizioblondet.it/giulietto-chiesa-ci-aveva-avvertito/

venerdì 22 maggio 2020

notizie da prima di quell'«undicisettembre mondiale»

13 dicembre 2019: in USA il 33 per cento del debito nelle carte di credico (una bolla prossima a scoppiare) è dovuto a spese mediche:

https://www.cnbc.com/2019/12/13/33percent-of-credit-card-debt-is-medical-bills-how-to-manage-those-debts.html
 

6 febbraio 2020: cattolici cinesi senza Messa da due settimane (immaginatevi i cattolici milanesi senza Messa dal 24 febbraio, e il resto dei cattolici italiani senza Messa dal 12 marzo al 17 maggio):

https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2020/02/cattolici-cinesi-senza-messa-da-due.html


21 febbraio 2020: la crisi pandemia sta cominciando, e intanto prosegue il boom di AirBNB ("Air bed and breakfast", perché i primi due clienti nel 2009 dormirono su un materassino ad aria; dieci anni dopo, nel 2019, la società stava per lanciarsi in borsa con un valore di mercato di 30 miliardi di dollari): Airbnb, da Bologna a Napoli gli affitti brevi “sfrattano” famiglie e studenti. “Il padrone di casa triplica il canone, andiamo in periferia”:

https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/02/21/airbnb-da-bologna-a-napoli-gli-affitti-brevi-sfrattano-famiglie-e-studenti-il-padrone-di-casa-triplica-il-canone-andiamo-in-periferia/5708844/


21 agosto 2009: il MINISAL, cioè il Ministero della Salute, stipula on contratto per l'acquisto di 24 milioni di dosi dell'influenza suina H1N1 che già stava scomparendo: «più che vaccinazioni, sembrano saldi di fine stagione» - e infatti 23,5 milioni di dosi restarono inutilizzate e furono buttate via dopo la scadenza (chissà quanto sarà costato lo smaltimento di tali rifiuti speciali):

https://www.repubblica.it/cronaca/2010/01/16/news/vaccino_virus_a-1966773/

lunedì 18 maggio 2020

da affiggere in parrocchia

Dispositivo dell'art. 403 Codice penale
Chiunque pubblicamente offende [la religione dello Stato] una confessione religiosa, mediante vilipendio di chi la professa, è punito con la multa da euro 1.000 a euro 5.000.

Si applica la multa da euro 2.000 a euro 6.000 a chi offende [la religione dello Stato] una confessione religiosa, mediante vilipendio di un ministro del culto.
Dispositivo dell'art. 404 Codice penale:
Chiunque, in un luogo destinato al culto, o in un luogo pubblico o aperto al pubblico, offendendo una confessione religiosa, vilipende con espressioni ingiuriose cose che formino oggetto di culto, o siano consacrate al culto, o siano destinate necessariamente all'esercizio del culto, ovvero commette il fatto in occasione di funzioni religiose, compiute in luogo privato da un ministro del culto, è punito con la multa da euro 1.000 a euro 5.000.

Chiunque pubblicamente e intenzionalmente distrugge, disperde, deteriora, rende inservibili o imbratta cose che formino oggetto di culto o siano consacrate al culto o siano destinate necessariamente all'esercizio del culto è punito con la reclusione fino a due anni.
Dispositivo dell'art. 405 Codice penale
Chiunque impedisce o turba l'esercizio di funzioni, cerimonie o pratiche religiose del culto di una confessione religiosa, le quali si compiano con l'assistenza di un ministro del culto medesimo o in un luogo destinato al culto, o in un luogo pubblico o aperto al pubblico, è punito con la reclusione fino a due anni.

Se concorrono fatti di violenza alle persone o di minaccia, si applica la reclusione da uno a tre anni.
Dispositivo dell'art. 409 Codice penale:
Chiunque, fuori dei casi preveduti dall'articolo 405, impedisce o turba un funerale o un servizio funebre è punito con la reclusione fino a un anno.

domenica 17 maggio 2020

re: Summorum

[...] questa stronzata iperbolica che uno deve conoscere il latino altrimenti non può capire la messa tridentina. Mia nipote ha sette anni e va pazza per un giochino del cellulare che ha spopolato fra tutte le sue coetanee anche quelle meno intelligenti di lei. Il giochino ha tutta l'interfaccia in inglese, game, gift, stamina, options, character, home, presets, tutte le spiegazioni in inglese, tutti i suggerimenti e tutorial in inglese. E' vero che options ha anchee l'icona della rotella dentata come in tante altre app ma a sette anni, capiscimi, solo sette anni, l'inglese non scoraggia nè lei nè le amiche anzi, capiscono il senso, discutono fra di loro quello che sono riuscite a fare, i significati e le funzioni di quello che hanno scoperto. Per diventare operativa e giocare autonomamente bastò un'oretta in compagnia con una sua amica: installa il gioco, questo si fa così, qui si risponde così, ciao ciao. Un'ora. Bastata un'ora per diventare autonoma. La vicina di casa, più grandicella (otto anni) ha già pubblicato un video su youtube dove mostra quello che è riuscita a fare. Stiamo parlando di un giochino completamente in inglese.
Allora, quando uno stronzo mitriato ti dice che il latino è un ostacolo, che non lo conosci o non lo hai studiato, che bisogna capire per partecipare, che non puoi stare sempre col naso nel messalino, non solo ti sta perculando alla grande, ma sta insinuando che sei estremamente più ritardato di un ritardato di sette anni. [...]

giovedì 14 maggio 2020

il regime di sorveglianza elettronica-vaccinista, e altre notizie di cronaca

Citazione:
Come è già stato ripetuto fin troppe volte (ma inutilmente) nel nostro paese muoiono “normalmente” 650 mila italiani l’anno, ossia 1780 al giorno più o meno. Provate solo a immaginare che ogni sera tutti i tg aprissero come prima notizia, con il tono ansioso e finto-doloroso che abbiamo imparato a conoscere:
Anche oggi 638 morti d’infarto e ischemie, comunica il responsabile della Protezione Civile”
“Oggi il numero dei morti per cancro è di 493, un lieve aumento rispetto a ieri; stasera uno speciale con il cancerologo profesSor X e tre cardiologhi della clinica Y: cosa possiamo fare per diminuire queste stragi?”

Non si può fare niente, perché questo è il numero normale di morti per cancro e per infarto ogni giorno. Quasi 500 al giorno, oltre 600 al giorno. Ma siamo certi che se i tg aprissero con queste cifre, l’opinione pubblica sarebbe altrettanto terrorizzata quanto lo è stata resa dal tambureggiare sul Covid19 dai media, dal governo – anzi da tutti i governi europei e dalla UE secondo il programma sopra menzionato. I decessi per coronavirus nell’intera Europa – 150913 al 9 maggio – sono quasi la metà dei morti per infarto nella sola Italia (230 mila l’anno) e meno dei morti per tumore in Italia (180 mila).
https://www.maurizioblondet.it/commissione-ue-ecco-il-suo-progetto-di-vaccinazione-totale/


Altre notizie:

https://www.corrispondenzaromana.it/il-caso-minutella-un-po-di-chiarezza/

https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2020/05/un-sintomo-della-tragica-decadenza-in.html

https://lacrunadellago.net/2020/05/11/lo-studio-scientifico-del-dottor-baccoil-virus-non-e-letale-i-numeri-sui-morti-sono-falsi/

http://www.gianlucamarletta.it/wordpress/2020/04/lockdown/


Intanto, la Nuova Narrativa™ esige che la colpa sia dei cattolici:

https://www.maurizioblondet.it/chicco-adotta-la-nuova-narrativa/

mercoledì 13 maggio 2020

ma quali UFO, grigi, insettoidi, rettiliani, eccetera: sono demoni, si tratta di possessione diabolica

"Una natura letteralmente satanica e ingannatrice": è questa la realtà degli "alieni" e dei famosi rapimenti dagli UFO (noti nel gergo ufologico come "abductions"). Il caso di padre Madau, del 13 settembre 1948:

http://www.gianlucamarletta.it/wordpress/2020/04/esorcismi-anti-alieni/


A titolo di curiosità, la recensione di due film, presumibilmente Il Quarto Tipo (2009) sui rapimenti alieni, e Paranormal Activity (2007), sulle possessioni:


https://ucciellino.blogspot.com/2010/06/cinema-possessioni-diaboliche-ed.html


...e la recensione di un altro film, che per la trama somiglia a Communion (1989) o a Dark Skies (2013) sui rapimenti alieni:

https://ucciellino.blogspot.com/2014/04/inutile-chiamarli-grigi.html

sabato 9 maggio 2020

Epica trollata di don Ariel contro il Summorum Pontificum

Ho seguito il lungo intervento di don Ariel che chiede di abolire il Summorum Pontificum.

Anzitutto gli ha già risposto Benedetto XVI: «Ciò che per le generazioni anteriori era sacro, anche per noi resta sacro e grande, e non può essere improvvisamente del tutto proibito o, addirittura, giudicato dannoso» (Lettera di Benedetto XVI ai vescovi in occasione del Summorum Pontificum, 7 luglio 2007).

Queste parole don Ariel le conosce bene. E sa pure meglio di noi che se parte la moda dei papi che annullano le positive legiferazioni dei papi precedenti, a Dio piacendo un prossimo Papa abolirà gli "infelici, inopportuni e dannosi" Concilio Vaticano II e Riforma Liturgica.

Dunque: perché oggi don Ariel all'improvviso si scaglia contro il Summorum Pontificum (e, per logica conseguenza, contro la stessa Messa tridentina)? Perché l'esercito di sbroccati da Facebook - che pure sta provvedendo a "bannare" - non gli dà tregua. Ed ancor più perché è il suo modo elegante di confermare da proprie fonti che l'Inquilino di Santa Marta ha già firmato la condanna a morte di quel motu proprio. Come direbbe Sun Tzu se fosse seminarista, "se non puoi impedire un atto iniquo dei superiori, fàttene mosca cocchiera prima che diventi pubblico". Sapete, l'Inquilino ha già il comodo alibi della comunione obbligatoria sulle mani...

Vorrei fermarmi qui ma dato che le sue argomentazioni a volte mi sembrano capziose e cavillose ed errate, devo aggiungere qualche chiosa. In ordine sparso:

1) Don Ariel invoca l'abolizione del motu proprio Summorum Pontificum in virtù del principio che l'universalità non può sottostare alla particolarità. Da questo punto di vista, e solo in linea di principio, si potrebbe perfino dargli ragione: quel motu proprio è, di fatto, una piccola toppa su uno strappo "universale". Ma eliminare la toppa esige anzitutto il risanare lo strappo, cioè correggere drasticamente la Riforma Liturgica. Se la Riforma è talmente mal recepita che ha bisogno di essere Riformata, significa che non è buona. Se l'introduzione di un nuovo sistema frenante ottiene di moltiplicare tantissimo gli incidenti, è onesto incolpare tutti i guidatori? Specialmente alla luce del fatto che chi preferisce usare il vecchio sistema non fa incidenti?

2) Nella prima metà del video don Ariel depreca gli eccessi dovuti all'abolizione della lingua sacra (il latino) e a quei sociologismi da romanticismo "tedesco decadente" nei documenti conciliari, un Concilio "nato vecchio e partorito morto", inquinato di hegelismo, "senza uno sguardo rivolto verso il futuro", ecc. Ciononostante proclama la sua incrollabile fedeltà al Concilio, come se non notasse il rapporto causa-effetto (oppure come se stesse lanciando uno zuccherino ai monsignorini che lo tengono d'occhio). Sarebbe come a fronte dell'iniqua legge che liberalizza l'aborto, dolersi che troppe mamme sopprimano il figlio in grembo.

3) Don Ariel certamente avrà letto l'enciclica Quanta cura in cordibus nostris, e di sicuro si sarà chiesto: perché la Riforma Liturgica è stata fatta prima di ripulire adeguatamente la formazione al sacerdozio? E perché è stata calata addosso al clero e ai fedeli praticamente da un giorno all'altro? Ed in attesa della Riforma della Riforma che auspica, perché dovrebbe essere «improvvisamente del tutto proibito o, addirittura, giudicato dannoso» ciò che «per le generazioni anteriori era sacro»?

4) Non gli si può contestare il prendersela con coloro che confondono la forma esteriore con la sostanza. Ma è scorretto fare di tutta l'erba un fascio, sia perché le logomachie dei leoni di Facebook non sono un campione veramente rappresentativo dell'intero gregge del Signore, sia perché chi non è provvisto di adeguati studi liturgici si esprimerà più frequentemente sulla forma (che vede e che vive) che sulla sostanza (che non è capace di descrivere con rigore da scafato liturgista), senza che ciò implichi che ama più la forma che la sostanza. Ed anche ignorando del tutto ogni questione liturgica, è forse impossibile abbeverarsi a quello stesso sacro fonte che «per le generazioni anteriori era sacro»?

5) Quando retoricamente dice che "i problemi si risolvono camminando in avanti, non tornando indietro", don Ariel sta dimenticando che se davanti hai un precipizio, devi tornare indietro sulla retta via, non proseguire verso il precipizio rimproverando chi ti ricorda l'esistenza del precipizio. Quando definisce "cadavere" la Chiesa tradizionale, sembra confondere il popolo Summorum con i club di nostalgici della monarchia. La Chiesa conciliare, intanto, corre spedita verso il precipizio (si vedano ad esempio le stangate che si è autoinflitta in occasione della recente pandemia). Il pianto di un bambino è inteso a segnalare alla madre un disagio: la buona madre, anche senza spiegazioni dettagliate, capisce subito cos'è che non va. Possiamo chiamare "Santa Madre Chiesa" quella gerarchia che invece insulta il bambino, lo mette a tacere (e a digiuno forzato) e gli dice che non capisce niente di liturgia?

6) Don Ariel finge di non sapere che quegli "accidenti esterni" di tradizione plurisecolare non sono pennellate estrose di qualche parroco chic ma hanno ognuno una loro storia. Il fatto che l'apostolo Pietro celebrasse sprovvisto di "diaconi in dalmatica", non implica che manipoli e dalmatiche e tutto il resto siano aggiunte arbitrarie. Con quella stessa logica si può infatti condannare quasi qualsiasi cosa del Novus Ordo, poiché Simon Pietro non l'ha usata (ricordiamo che Paolo VI dovette urgentemente intervenire d'autorità perché la beta release della Novus Ordo non conteneva neppure il segno della croce all'inizio). Condannare le esteriorità "antiche" per propugnare un'esteriorità "moderna" equivale a insinuare che la liturgia sarebbe un musical teatrale da aggiornare ogni volta che impazza una nuova moda...

7) Don Ariel dice che i fautori del Vetus Ordo adoperano quest'ultimo "contro la Riforma Liturgica e un Concilio della Chiesa". Questo è specularmente vero anche e soprattutto nella direzione opposta. E, dopo quanto sopra riportato, è a dir poco bizzarro considerare superiore e adeguata una liturgia inventata letteralmente a tavolino come coi mattoncini delle costruzioni, per poi subito considerare vecchiume per latinisti dotati di molto tempo libero la liturgia tridentina (rimasta strutturalmente identica per almeno tredici secoli e poggiante su tradizioni ancora più antiche), che gode di indulto perpetuo, e che ha nutrito intere schiere di santi, e che una certa fetta di cattolici oggi ancora ricorda (anche il clero, anche il vescovo che ha ordinato don Ariel al sacerdozio, anche lo stesso Papa). Come se il maggior merito e principale scopo della Novus Ordo fosse quello di spedire in soffitta la Vetus. Che strano... dove abbiamo mai sentito battere tanto su quest'argomento? E come mai Benedetto XVI, sopra citato, era convinto esattamente del contrario, al punto da infliggerci la poco felice espressione del "due forme dello stesso rito"?

8) Se è legittimo criticare quelli che "si inventano un passato mai esistito, per imprigionarsi al suo interno", è almeno altrettanto legittimo criticare quelli che si inventano un presente inesistente per imprigionarsi al suo interno. In questo secondo caso, infatti, d'improvviso viene calata addosso ai fedeli una novità che i fedeli non desideravano né abbisognavano. Liturgie-musical, fumosità su Ponti e Muri, dialogo con la Pachamama, frecciatine velenose gratuite contro i presunti "rigidi", affidamenti "in differita", "Protocolli" ridicoli... scusate, ma in quale "presente" vivono i fautori di questa merda? (non posso certo chiamarla cura delle anime). Don Ariel ha intelligenza più che sufficiente per comprendere i motivi per cui certuni si rifugiano in quel "passato" che non è davvero passato, e che lui distorce in modo da presumere "mai esistito" (straw man argument).

9) La comoda invettiva contro apparenze ed esteriorità contiene una trappola: quella del legittimare non solo la spontaneità e genuinità, ma anche il caos, la confusione, l'anarchia. L'abito non fa il monaco ma lo veste. La talare non fa il prete, ma ne trasmette per prima la dignità. Un prete in abiti da pensionato, con o senza linguetta anglicana penzoloni dal colletto della camicia, verrà percepito come un impiegato statale del sacro, non come un ministro di Dio "vicino alla gente". Inutile dire che il pastore "deve puzzare di pecore" se il pastore in questione si mostra come uno svaccato passacarte. Prendersela con la "rigidità" - cioè contro chi ricorda che certe "apparenze ed esteriorità" costituiscono un vero e proprio dress-code del sacerdote e della liturgia - significa banalizzare il soprannaturale. Quando preti e seminaristi "rigidi" (cioè tradizionalisti) vengono accusati di "fuggire da incombenze pastorali reali", li si sta accusando di fuggire la preghiera e la celebrazione dei sacramenti, oppure di non essere abbastanza clown da parrocchia ad uso entertainment di qualche topo di sagrestia, a perdere tempo in insignificanti riunioni-fiume, cartelloni, giochi estivi, preparazione sagra della melenzana con la cioccolata, redazione turni del campo di calcetto, ecc.? E in quei casi in cui veramente tali soggetti sono "innamorati di un passato che non hanno mai vissuto", siamo proprio sicuri che la loro non sia la reazione all'essere stati accanitamente deprivati di forme, metodi, ordine, dress-code validi per tutti? Siamo proprio certi che il loro non sia un rifiuto dell'anarchia ministeriale e liturgica? Eppure don Ariel per un attimo sembrava averlo riconosciuto, che un prete-clown "si mette a fare il tridentino per un processo psicologico reattivo". Si reagisce ad un male, un fastidio, un'ingiustizia, non alla propria stessa natura: uno con la vocazione a fare il clown non reagirà.

10) Si fa presto a criticare il sacerdote che passa all'antico rito senza "studiare la sua evoluzione nei secoli". Ma allora il don Ariel perché non dice lo stesso della Novus Ordo? Forse che i giovani leviti di oggi sono addottoratissimi su ciò che celebrano? Forse che nel 1969, nelle poche settimane fra la promulgazione e l'entrata in vigore, c'era stato abbastanza tempo per aggiornarsi e studiare teologicamente fin nelle minuzie la nuova liturgia che Paolo VI impose come obbligatoria? E nel frattempo, fino ad oggi, nei seminari si è fatto qualcosa in tal senso? Essendo nata appena cinquantun anni fa, si potrebbero oggi studiarne tutti gli abusi per far capire cosa non devono fare i preti Novus Ordo: e invece don Ariel stesso lamenta che coi preti di oggi, in dieci parrocchie diverse vedi dieci messe diverse.

11) Per vivere la liturgia tradizionale non è necessario avere una conoscenza professorale del latino. Al di là del fatto che il latino della liturgia è alla portata di un adolescente liceale, se bambini di quattro o cinque anni possono recitare con frutto l'Ave Maria, non si capisce perché il sacerdote dovrebbe diventare un Esperto Latinista prima di poter dire Introibo ad altare Dei. Dopotutto, oggi, gente che a stento sa scrivere il proprio nome, sa già pronunciare week-end last-minute pole-position playstation, forse non con l'accento della Regina, ma certamente con padronanza del significato. Il fatto che qualche prete tridentino sbagli qualche accento o pronuncia non implica automaticamente che è un "rigido amante delle forme che vive in un passato che non ha vissuto" ecc. ecc. Esigere che la liturgia tridentina venga limitata agli "specialisti" e latinisti è come vietare di ascoltare la musica classica a chi non ha il diploma di conservatorio. E ora come glielo dico alla nonna (che ha solo la quinta elementare) che la Riforma Musicale esige di mandare in soffitta Beethoven, Schubert, Vivaldi, Mozart, Scarlatti, e che lei può e deve ascoltare solo i trapper e persino manifestare proattivo entusiasmo?

12) Dopo 50 minuti di omelia e l'ennesima presa per i fondelli dei "latinorum", finalmente don Ariel ammette a denti stretti che a cercare le Messe Summorum sono anche i giovani, stufi delle Messe-buffonata Novus Ordo. Abolire il Summorum significa obbligarli a sorbirsi le buffonate (meglio: "originalità esotiche"), perché non tutti hanno a disposizione almeno un don Ariel (e beato il don Ariel, che può celebrare in latino! Un parroco non può realisticamente permettersi questo lusso). E dunque, per concludere: pensate che il Bergoglio che vi obbliga alla buffonata andrebbe elogiato, e il Ratzinger che vi consente di schivare la buffonata andrebbe abolito? "Ma non siate ridicoli!"

giovedì 7 maggio 2020

il tragicomico Protocollo della Chiesa Patriottica Italiota

Esattamente come temuto, il "Protocollo" impone l'obbligo della Comunione "sulle mani", cioè consolida il sacrilegio protestante-conciliare:

https://www.aldomariavalli.it/2020/05/07/messe-con-il-popolo-dal-18-maggio-firmato-protocollo/


A pensare al Corpo di Cristo e alle anime che ancora lo onoravano, c'è più da piangere che da ridere, ma mi si consenta di far notare che i Mercenari Episcopali della Chiesa Patriottica Italiota hanno letteralmente scaricato addosso al pretame Novus Ordo l'incombenza di adottare il famigerato Protocollo (dovranno sanificare anziché santificare) e gli scrupoli di coscienza che ne derivano (eh già: che fai di fronte ai tuoi fedeli di vecchia data che legittimamente ti chiedono di ricevere "alla bocca" come avevano sempre fatto? pilatescamente te ne infischi del diritto e te ne lavi le mani? pun intended).

Ah, dovranno anche celebrare più Messe e senza concelebrare (ma sì! più soldi per le "intenzioni" e per le cassette delle offerte! e bravi i furbacchioni: prima si stufavano di celebrare Messa, ora le moltiplicheranno per recuperare i due mesi di magra)
Alla lista dei miei peccati devo aggiungere un peccato di buonismo, riguardante tutte le parolacce e le imprecazioni che non ho proferito contro i vescovi.

Tra i pochi vescovi ancora degni del loro stato, annoveriamo Schneder e Viganò. Segnaliamo di quest'ultimo l'importante appello:

https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2020/05/appello-per-la-chiesa-e-per-il-mondo-ai_7.html

lunedì 4 maggio 2020

vescovi rincoglioniti: la consacrazione in differita!

Poi dicono che uno s'incazza.
Poi dicono che uno si sente preso per il culo dai vescovi.

Come se pensassero che la Beatissima Vergine non se ne sarebbe accorta dello sporco trucchetto, i vescovi hanno fatto la consacrazione l'affidamento a Maria il 27 (nel santuario di Caravaggio) e quindi hanno trasmesso la registrazione venerdì alle 21, come se tutta la faccenda fosse solo uno spettacolo da esibire al popolo bue a una data ora:

https://www.aldomariavalli.it/2020/05/03/il-1-maggio-non-ce-stato-alcun-affidamento-a-maria-latto-e-avvenuto-il-27-aprile-ed-e-stato-registrato/


Infatti i vescovi conciliari sono devoti non della Madonna ma solo del Nuovo Ordine Mondiale. Per non dimenticarlo, rileggiamoci un articolo pubblicato senza alcuna ironia sul quotidiano dei vescovi lo scorso 10 aprile:

https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/il-momento-di-gettare-le-basi-per-un-nuovo-ordine-mondiale


Ma chissà, forse la truffa dell'affidamento in differita è stata una cosa buona, perché ora i fedeli cattolici, di fronte ad ogni trasmissione di celebrazioni, si chiederanno dubitabondi se l'evento in questione stia realmente avvenendo davvero oppure se la trasmissione "in diretta" è solo un "nastro" di una registrazione passata.

domenica 3 maggio 2020

Faggioli, chi è costui?

I circoli progressisti si sentono «traditi» perché secondo loro Bergoglio non ha devastato abbastanza la Chiesa:
Si ha l’impressione che negli ultimi mesi il dinamismo del suo pontificato abbia iniziato a raggiungere il suo limite. E questa non è solo l’opinione dei teologi che sono coinvolti nei dibattiti sulla riforma della Chiesa.
[...]
Ciò è particolarmente doloroso per i più ardenti sostenitori del papa perché, sin dalla sua elezione nel 2013, aveva reso assolutamente chiaro che credeva che il tradizionalismo liturgico fosse incompatibile con un “andare avanti” della Chiesa. Tuttavia, non ha solo permesso al baraccone tradizionalista di continuare, non ha fatto nulla per impedire ai principali uffici e funzionari vaticani di incoraggiarlo. Ciò ha peggiorato ulteriormente la situazione, soprattutto per alcune Chiese locali.
Commento di Cesare Baronio:
Vedo come molto più semplice l’elezione di un nuovo Papa: il Sacro Collegio è composto da personaggi di comprovata fede bergogliana, alcuni dei quali certamente ultraprogressisti. L’unico problema risiederà quindi nell’escogitare un modo per costringere Bergoglio a rassegnare le dimissioni.

Mi pare quindi ragionevole presumere, in questo contesto, che le dimissioni verranno presentate come risultato di un attacco orchestrato dai “nemici di papa Francesco”, probabilmente facendogli compiere un gesto talmente grave da suscitare una reazione forte e inevitabile nei Cardinali e nei Prelati conservatori. E sarà una trappola.
L'articolo completo - con una lunga ma necessaria introduzione sui "due stendardi" - è qui:

https://opportuneimportune.blogspot.com/2020/04/i-due-stendardi.html