giovedì 28 giugno 2018

Sovrappopolazione dei miei stivali

Premessa importante: urterò diverse suscettibilità, per cui chiedo cortesemente agli urtati di verificare con la calcolatrice, col buonsenso, con google e wikipedia, le considerazioni fatte qui sotto.

Qualcosa mi dice che la "sovrappopolazione" è un'emerita panzana creata ad arte, e che sulla Terra siamo decisamente meno dei fantomatici "7,6 miliardi" di cui cianciano tutte le Fonti Ufficiali.

Provo a dare qualche indicazione. Sarò noioso, ma solo per far notare che le cifre quadrano.

Partiamo da un primo indicatore tecnico: per mantenere identica una popolazione, la donna deve avere un tasso di fecondità totale (TFT) superiore a 2: cioè mille donne (ossia in una popolazione di duemila persone), nel corso della propria vita, devono dar luogo ad un totale di oltre 2000 nascite (per compensare gli altri fattori come mortalità, infertilità, ecc.); la wikipedia inglese indica una stima di 2,075 per l'Inghilterra (e valori simili per le nazioni industrializzate), con valori tra 2,5 e 3,3 per i paesi in via di sviluppo.
Il calcolo, più esattamente, è condotto così: entro una determinata popolazione, nel corso di un singolo anno, si osserva che percentuale di donne di età X ha partorito - si sommano i risultati per tutte le X relative all'età fertile (comunemente "da 15 a 49 anni di età") e si estrae il dato complessivo del paese per quell'anno.
Secondo lo stesso esempio, in un paese in cui per mantenere la stessa popolazione si stimi un tasso di 2,5, l'ipotetico aumento del venti per cento della popolazione avverrebbe con un tasso di 3 (cioè 2,5 più il venti per cento di 2,5) nel corso di quei 35 anni ("da 15 a 49", durata convenzionale dell'età fertile).

La sopracitata voce di wikipedia indica dei tassi molto alti (ci sono 120 paesi nel mondo che hanno un tasso maggiore o uguale di 2,1 - nessuno dei quali europeo: i più alti sono l'Islanda a 2,05 e l'Irlanda a 1,96), con una settantina di paesi aventi un valore maggiore di 3 (salvo rare eccezioni sono tutti africani), ma tali dati provengono tutti dal CIA World Factbook, un documento della CIA che in quanto tale è più politico che scientifico (tant'è che è messo a disposizione con la formula di "pubblico dominio"), con drastiche revisioni dei TFT del periodo 2015-2016 rispetto a quelli del 2000-2005.

Ora, osserviamo un grafico della crescita della popolazione dal 2000 al 2018. Si noti che è un periodo di diciotto anni (cioè circa metà della durata convenzionale dell'età fertile). Benché pubblicato da un sitarello tedesco acchiappa-clic nato un mesetto fa, le cifre iniziali e finali coincidono con quelle ufficialmente annunciate dai media e dalla wikipedia stessa (se sommate le popolazioni dei continenti, otterrete una popolazione mondiale di 6,093 miliardi per l'anno 2000 e 7,558 miliardi per maggio 2018, che sono esattamente gli stessi valori che ci hanno propinato i media nello stesso periodo). Notate le percentuali:



Questo grafico, pressoché identico a tanti altri pubblicati estraendo numeri e percentuali da documenti come quel World Facebook, presenta percentuali pazzesche. L'Europa sarebbe cresciuta di quindici milioni di abitanti, cioè del due per cento, a dispetto del fatto che tutti i suoi paesi hanno un TFT decisamente minore di 2 (tranne l'Islanda, che però ha appena trecentomila abitanti, cioè lo 0,5% dell'Europa). È pur vero che dal Dopoguerra in poi l'aspettativa di vita è largamente aumentata, ma sono gli stessi autori di tali statistiche a dirci sempre che in Europa il numero di morti è superiore a quello delle nascite (esattamente ciò che si esprime con un TFT inferiore a 2). Perciò la crescita della popolazione non potrebbe che avvenire grazie a fenomeni migratori ma... quante decine di milioni di immigrati sarebbero entrati in Europa in meno di un ventennio, tali non solo da coprire i TFT drammaticamente bassi ma addirittura da aumentare la popolazione di una quindicina di milioni?

Basterebbe già questa considerazione a considerare ridicoli i dati del grafico sopra presentato. Ma facciamone un'altra, riguardo agli USA e all'Australia, cioè un Occidente ricco e industrializzato. Vediamo un più venti per cento nel nord America, nel corso di "metà di un ciclo fertile". Questo significa che il TFT totale del nord America dovrebbe essere superiore al 140% (cioè 100% più il doppio di 20%) di 2, cioè dovrebbe essere superiore a 2,8: dovreste rilevare una tendenza sui grandi numeri (non banalmente su una piccola fetta di popolazione, ma proprio su tutta la popolazione) ad avere una media di quasi tre figli per ogni donna. Vi risulta che almeno in Canada e USA ci sia questa tendenza? Lo capite che per bilanciare la statistica "tre figli per donna" occorre che per ogni donna con un solo figlio esista una con cinque figli oppure due con quattro figli? È vero che tali due paesi vedono ondate di immigrati: ma pressoché tutto il nord America ha un TFT minore di due, quindi - se la matematica non è un'opinione - significa che almeno cento milioni di persone sarebbero migrate in nord America per far risultare quel dato finale equivalente ad un TFT di 2,8. Potete crederci? Stesso discorso per l'Australia, dove quel +30% di popolazione, confrontato con un TFT di 1,79 (dieci-quindici per cento in meno del minimo indispensabile per mantenere la popolazione: in 18 anni sarebbe dovuta almeno calare da 19 a 18 milioni), implica in 18 anni un'immigrazione pari al 37% della popolazione preesistente. Cosa direbbero i giornali se in neanche un ventennio la popolazione cresce di un 37% di sola immigrazione?

Veniamo all'Africa: +56,6% di popolazione in diciotto anni. Cioè +113% nel corso di un "ciclo fertile", ossia un TFT minimo pari al +113% di quello che manterrebbe la popolazione. Se nei "paesi in via di sviluppo" è ragionevolmente stimabile tra 2,5 e 3,3 e quello generale africano è 3, significa che dal 2000 al 2018 ha avuto un TFT di 6,39 (cioè 3 più il 113% di 3), un tasso elevatissimo, superiore a quello degli stessi dati giganteschi pubblicati dal World Factbook. A voler essere estremamente generosi e ritenendo quello africano di mantenimento a 2,5 avremmo comunque un TFT 2000-2018 pari a 5,32: ma vi rendete conto che questo statisticamente significa che venti donne africane devono generare almeno 106 figli? Vi rendete conto che le donne prolifiche non sono la maggioranza né sono sufficienti a bilanciare le statistiche?

Preparatevi per la bastonata finale: non esistono ondate migratorie di milioni di persone che vanno a stabilirsi definitivamente in Africa compensandone il TFT. È il contrario. Milioni di persone scappano dall'Africa. Dunque, alla luce delle gigantesche ondate di immigrazione nei paesi civilizzati ipotizzate sopra per compensare quei TFT così bassi (100 milioni in USA, oltre 15 milioni in Europa, ecc.), quanto più alto dev'essere il TFT medio africano rispetto a quel mostruoso 6,39 che è stato calcolato al netto delle emigrazioni?

In parole povere, assumendo generosamente che il TFT sia un dato onesto, la misura della popolazione mondiale è un'emerita bufala.

Aggiungo un'altra considerazione. Chi volesse instillare la fobia della "sovrappopolazione" avrebbe tutto l'interesse a ritoccare verso l'alto i TFT per far sembrare più realistici i propri numeroni. Nei paesi occidentali e industrializzati e internettizzati non è molto facile taroccare i TFT perché i dati sulle nascite non sono troppo nascosti (a causa di anagrafe, spese mediche, impegno del personale ospedaliero... non è che se dici che in tal regione i reparti di maternità sfornano il doppio di quel che il personale ospedaliero vede transitare, nessuno smentirebbe mai). Pertanto, per promuovere l'idea della "sovrappopolazione", i TFT da far volare alle stelle sono quelli dove è più difficile (oggi e nel prossimo futuro) verificarne anche a spanne il trend e l'andamento della popolazione. Si deve perciò avere l'onestà di ammettere che il proporre numeri un po' troppo grossi sulla "sovrappopolazione", a dispetto di TFT sempre più difficilmente "gonfiabili a piacere", è indicatore di una manovra "politica" che sta subendo in tempi recenti un'accelerazione.

È ragionevole credere che sia falso che la popolazione mondiale avrebbe appena "superato i sette virgola sei miliardi". Siamo molti di meno.

I dati sulla popolazione mondiale, quantomeno per il periodo 2000-2018 secondo quanto riportato da tutte le fonti "ufficiali" (e quindi da wikipedia e dagli altri), non sono credibili.
Siamo molto meno numerosi di quei 7,6 miliardi. Il maniacale dibattito sulla "sovrappopolazione" è nato ben prima del 2000. Per quanti decenni siamo stati presi per il naso riguardo alla popolazione mondiale?

Per chi smette di credere alla panzana della "sovrappopolazione" è particolarmente arduo fare una stima ragionevolmente precisa della popolazione mondiale e della sua crescita - fermo restando il dato di fatto che i paesi industrializzati per propria scelta da tempo vanno avanti a "crescita negativa" (cultura anti-famiglia, denatalità dovuta all'edonismo, perversione dell'infanzia, abortismo, contraccezione, omosessualismo...) e che in tanti paesi in via di sviluppo la popolazione sia effettivamente in aumento (ma non ai livelli proclamati dai fautori della fobia).

Le persone - e dunque i "milioni di persone", i "miliardi di persone" - non spuntano dal nulla, non arrivano migrando dal nulla, ma hanno avuto una madre e un padre e un'infanzia, cioè una storia. Se non c'è quella storia, non possono esserci quei numeri.

Resta dunque solo da interrogarsi su quali siano gli interessi ad alimentare quella fobia così freneticamente da renderla smentibile. Vasto campo che non sono in grado di affrontare, se non per un paio di temi che hanno stuzzicato il mio interesse.

Un tema è certamente l'industria della denatalità, principalmente aborto e contraccezione, che poggia sull'odio alla vita (oggettivamente satanico). Nei paesi industrializzati tale mercato è ormai saturo (chiediamoci quanto può crescere ancora la vendita di contraccettivi? di un 10-20%? del doppio? e di quanto può ancora realisticamente crescere il numero di aborti? la mercificazione del sesso "sicuro", come qualsiasi altro mercato, non può crescere all'infinito: tanto più che mina il proprio stesso terreno di conquista, autoriducendosi il numero dei futuri clienti) e non si vede certo un brillante avvenire nei paesi in via di sviluppo (a meno di trasformarli rapidamente in paesi industrializzati). Quando un commercio non può più crescere (cioè quando non ci si può più brillantemente speculare), in gergo finanziario lo si definisce "insostenibile" (esempio: l'epatite C viene debellata? Goldman-Sachs s'incazza), tanto più se i dati sulla crescita della popolazione mondiale sono stati esagerati: si direbbe perciò che l'industria della denatalità non abbia un futuro roseo ("sostenibile"), mentre quello dell'eutanasia è ancora lontanuccio dal poter poggiare sulla diffusione consolidata dell'idea (sempre indigesta) che gli anziani e gli improduttivi vadano ammazzati.

Un altro tema è quello di una rivoluzione sociale silenziosa in corso da parecchi decenni che consiste nell'esasperare il divario tra i "ricchi" e "tutti gli altri", tra i padroni e gli schiavi. La storia ha ripetutamente dimostrato che lo schiavo perfetto è quello che non sa di esserlo, cioè quello immerso nella mentalità del "stiamo vivendo la miglior vita possibile" (ancorché irta di difficoltà, fatiche, povertà e dolori), mentalità che i padroni hanno tutto l'interesse a consolidare per mantenere lo status quo (le rivoluzioni, del resto, non sono mai state fatte dai popoli, neppure quelli affamati e disperati, ma sempre dalle élite, dai pensatori dalla pancia pena e dagli annoiati figli di papà al loro seguito). Tale rivoluzione silenziosa è verificabile in dati meramente socioeconomici: si pensi ad esempio all'annichilimento della classe media (lampante in Italia e negli USA) nel corso di pochi decenni, la concentrazione delle ricchezze in sempre meno mani (l'un per cento della popolazione mondiale possiede il novanta per cento delle ricchezze mondiali), ecc., per cui non mi spingo oltre, limitandomi a far notare che tale rivoluzione ha ovviamente bisogno di promuovere l'odio alla vita.

mercoledì 27 giugno 2018

la bolla del debito studentesco USA

Un'americanata che non è nota a tutti: il debito studentesco per pagarsi il college o l'università (debito particolarmente costoso perché la retta "tutto completo" è raramente inferiore ai diecimila dollari l'anno). Al punto che negli USA è stato necessario introdurre una legge secondo cui il college non può esigere i pagamenti di debiti divenuti "troppo alti" - il che ha messo immediatamente fuori mercato una quindicina di college che erano nati... for profit, cioè al puro scopo di incamerare soldi. Come anche in Italia, la maggioranza assoluta di college e università sono posseduti dai "democratici" sinistrorsi.

Wikipedia indica attualmente 44 milioni di americani, studenti ed ex studenti, aventi un debito medio di 39.400 dollari a cranio, per cui occorreranno anni di attività lavorativa dell'ex studente solo per ripagare quel debito coi relativi interessi (senza contare i vosti della vita, del metter su famiglia, del comprar casa, ecc.), per un totale di 1480 miliardi di dollari, poco meno che l'enorme debito pubblico italiano, e addirittura superiore al debito accumulato dalle carte di credito. La situazione è peggiore per chi abbandona (o viene espulso) dall'università o dal college (cosa che comporta difficoltà nel trovare lavoro decentemente retribuito), perché la parte di debito accumulata va ripagata comunque. È particolarmente infame la clausola legale che non permette di liberarsi del debito attraverso le leggi sulla bancarotta, salvo complicate eccezioni e solo a seguito di un'azione legale.


Il debito studentesco americano può essere "federale" (le rate da pagare possono iniziare dopo 2-3 anni, ma ha alcuni limiti, oppure le rate possono iniziare contestualmente all'inizio degli studi, permettendo debiti più ampi), generalmente con un tasso di interesse del sette per cento, oppure "privato" (le rate si pagano dal momento in cui  ci si diploma o si abbandonano gli studi; hanno tassi di interesse più alti). La legge pone un limite massimo di indebitamento, per ora fissato a 138.500 dollari a studente. Già nel 1987 un ministro americano lamentava che il meccanismo del debito studentesco aveva indotto università e college ad aggiungere tutta una serie di servizi e attività sportive ed "educative" al solo scopo di far lievitare i costi della retta.

Il debito studentesco era stato istituito in buona fede nel 1958: i sovietici avevano appena lanciato lo Sputnik nello spazio e gli americani si erano resi conto che studiare materie scientifiche era troppo costoso.

Il debito studentesco è cresciuto costantemente (erano "solo" 406 miliardi nel 2006). Almeno sette milioni di debitori (dato del 2014) erano in difficoltà coi pagamenti, numero tragicamente destinato ad aumentare (quantomeno per il fatto che nella mentalità da perenni indebitati, si dà priorità a spese più urgenti che il servire un debito contratto decenni prima). Questi due fattori suggeriscono che quella del debito studentesco è una "bolla" speculativa pronta a scoppiare. Wikipedia si guarda bene dal parlarne, spostando l'argomento in una pensosa sottopagina piena di latinorum, per evitare che qualcuno cominci a chiedersi in quanti campi ci si è indebitati (cioè spostando i pagamenti al futuro, ai figli, ai nipoti e pronipoti) e chi è che trae vantaggio incamerando interessi.

In aggiunta ai costi medici (la sanità non è pubblica), cresciuti in quarant'anni ad un ritmo otto volte superiore all'inflazione, e al costo della vita, cresciuto a un ritmo cinque volte superiore, è da tempo che si fa notare che il "libero" popolo americano è in realtà un popolo di schiavi indebitati fino all'osso, al punto che il quaranta per cento delle famiglie americane è incapace di far fronte anche soltanto ad una spesa improvvisa di un migliaio di dollari. L'intero sistema educativo americano (insieme a un numero enorme di posti di lavoro) può collassare dando un colpo durissimo alla civiltà della "superpotenza" tale da richiedere non intere generazioni ma secoli per essere ripristinata. E del resto sarebbe la meritata punizione per aver assassinato le classi dirigenti di interi paesi (penso ad esempio all'Iraq, con l'indiscriminata e inutile uccisione di ingegneri, docenti universitari, medici...).

venerdì 22 giugno 2018

crolla l'impero del comunista Napolitano

Concludendo gli Esercizi Spirituali, il presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione don Julián Carrón «ha letto uno sconcertante telegramma in cui, a nome dei ventiquattromila aderenti alla Fraternità, si esprimeva Giorgio Napolitano a fresco di rielezione una “ammirazione per la sua persona”»:

https://www.riscossacristiana.it/voi-siete-il-sale-della-terra-analisi-dello-scivolamento-di-comunione-liberazione-verso-lo-spirito-di-questo-secolo/



Crolla l'impero del comunista Napolitano (davvero c'è un giudice a Milano?):

http://www.tg-quotidiano.net/2018/06/19/spuntano-carte-e-prove-bollenti-tg-e-media-di-regime-nascondono-la-verita-agli-italiani-sullo-spread/


Nostro commento:
a' Carrò, mavvaffanculo!

sabato 16 giugno 2018

quel che i giornali cattolici non osano scrivere

Quel vescovo pedofilo ha accolto preti pedofili? indovinate quale entità "ecclesiale" proteggeva tale allegra combriccola:

https://neocatecumenali.blogspot.com/2018/06/ferrovia-sotterranea-neocatecumenale-per-i-predatori-sessuali.html


E se andate in parrocchia, pregate sempre che non venga infettata dal Cammino - che anzitutto sostituirà brutture moderne con ancor più orripilanti brutture neocatecumenali:

https://letteremeridiane.blogspot.com/2018/06/salviamo-il-crocifisso-risorto-di-fra.html

venerdì 15 giugno 2018

American, oh, yeah, American...

Notizia 1: Scenario tipico delle università americane:
  • toilettes "multi-gender" e aree designate per fare wuḍūʾ (il rituale lavacro islamico da effettuarsi prima di un atto rilevante sotto il profilo della sharia)
  • corsi di laurea [sic!] in WGSR (Women, Gender, Sexuality, Race)
  • interi plessi dedicati agli Studi sulla Diversità
  • gruppi anti-bianchi (generalmente composti da neri)
  • le macchinette distributrici di merendine sempre fornite di hummus (neanche sapevo cos'era: ho dovuto chiedere a Wikipedia)
  • all'atto dell'iscrizione vengono chiesti ad ognuno "i suoi pronomi", che vengono poi timbrati sui tesserini degli studenti, in modo che chiunque - a partire dal personale docente e non docente - possa usare i pronomi (maschili, femminili, neutri) scelti dallo studente
  • i corsi di lingua straniera - 4 semestri minimo sono obbligatori - sono tenuti da docenti che non parlano fluentemente inglese.

Notizia 2: Per i settant'anni dell'esistenza dello stato di Israele, e in vista dei meriti per la ricostruzione del Tempio di Gerusalemme (nel quale intendono eseguire il Sacrificio secondo l'Antica Alleanza, quello abolito), il Centro Educativo per il Sinedrio e il Mikdash (il Tempio) ha emesso una moneta con... uh... il presidente Trump:

https://www.breakingisraelnews.com/105767/new-special-edition-temple-coin-minted-for-israels-70th-anniversary-the-end-of-the-exile/

Accanto alla faccia di Trump c'è quella del re persiano Ciro, che facilitò la costruzione del Secondo Tempio col quale terminò l'esilio babilonese nel 538 avanti Cristo. Il rabbino capo del Sanhedrin e Mikdash ha detto che l'agenda politica di Trump avrà successo solo se orientata a costruire il Terzo Tempio, e che non dovrà favorire nessuna "soluzione a due stati" (Palestina/Israele) altrimenti ciò significherà la caduta di Trump.

Tale moneta commemorativa d'argento è in vendita a 50 dollari comprensivi della donazione per la ricostruzione del Tempio.


Avevamo tutti scommesso su Trump - l'alternativa era la presidentessa abortista e guerrafondaia. E ora ci ritroviamo questo.

giovedì 14 giugno 2018

varie

Sacrifici umani a satana, cioè aborti:

http://www.postaborto.it/2018/06/sedicenne-costretta-ad-abortire.html


Non date l'Otto Per Mille all'Ufficio Affari Anche Religiosi del Piddì:

https://www.corrispondenzaromana.it/la-dichiarazione-dei-redditi-e-il-problema-dell8x1000-alla-cei/
 

Finalmente in arrivo il primo attentato islamico all'Italia! Il c.d. "terrorismo islamico", che in tutti questi anni non ci aveva mai cagato neppure di striscio, improvvisamente prenderà a cuore la guerra dei dazi e la questione delle sanzioni alla Russia:

https://www.maurizioblondet.it/macron-ci-trova-vomitevoli-attenti-allattentato-contro-salvini/
 

Certe volte non c'è bisogno di un esorcismo ma solo di una buona telecamera. Non era un poltergeist ma solo un ladro ben munito:

http://cabinetmagazine.org/issues/58/manaugh.php


RadioSpada ce l'ha giustamente contro le «porno-spose che al “vedo-non-vedo” hanno sostituito il “vedo-praticamente-anche-l’ecografia-addominale”», dimenticando di notare che la scienza perduta dell'esaltare la femminilità senza indulgere all'esibizione era strettamente legata al giungere casti al matrimonio. Chi non esalta la virtù finisce inevitabilmente per apparire moralista ("ommioddio coprite le cosce!"):

https://www.radiospada.org/2018/06/spadafashion-fiori-darancio/


Sempre RadioSpada, stavolta colta a leccarsi i baffi mentre pubblica un elenco di personalità sedevacantiste:

https://www.radiospada.org/2018/06/ai-piedi-del-trono-vuoto-policentrismo-sedevacantista-una-mappa/


Dalla pagina vale la pena rivedere l'epico video (le prime poche decine di secondi) in cui don Floriano consegna meritatamente alle fiamme il Concilio Vaticano II:

https://youtu.be/uyAzvHPirGc


In inglese: origini gesuitiche del comunismo:

https://thejesuitcontinuumomegapoint.blogspot.com/2014/06/jesuit-origins-of-communism-part-1.html


In inglese: gesuitismo e finanza globale:

https://thejesuitcontinuumomegapoint.blogspot.com/2014/06/the-jesuits-and-global-finance-system.html


In inglese: avvocati divorzisti con la pistola nel cassetto, perché non si può mai sapere:

https://www.nbcnews.com/news/us-news/dangers-divorce-law-attorneys-pack-pistols-install-panic-buttons-n881451

mercoledì 13 giugno 2018

quarantasettemila apparizioni false

Monsignor Peric se la prende innanzitutto con la figura “ambigua” che sarebbe apparsa e scrive: “si comporta in modo del tutto diverso dalla vera Madonna, Madre di Dio, nelle apparizioni riconosciute finora come autentiche dalla Chiesa: di solito non parla per prima; ride in maniera strana; dopo certe domande scompare e poi di nuovo ritorna; obbedisce ai ‘veggenti’ e al parroco che la fanno scendere dal colle in chiesa sebbene controvoglia. Non sa con sicurezza per quanto tempo apparirà; permette ad alcuni presenti di calpestare il suo velo steso per terra, di toccare la sua veste e il suo corpo. Questa non è la Madonna evangelica”.
http://www.ilgiornale.it/news/mondo/medjugorje-monsignor-peric-false-47-mila-apparizioni-mariane-1536517.html

mercoledì 6 giugno 2018

Quella lettera che Negri non scrisse.

Avrebbe potuto scriverla: non lo fece. Tanti altri vescovi avrebbero potuto scriverne una simile. Il papa promulga, la questione è scottante: il vescovo ottempera subito e si cava d'impiccio a costo zero. Rendendo felici i tradizionalisti e senza far infuriare il clero modernista. Tranne i presbiteri intenzionati a far guerra a prescindere: ma tanto l'hanno fatta lo stesso.
Ecco il testo della lettera. I nomi sono di fantasia. Anche quello di Negri. Sarebbe stato fantastico.
Diocesi di San Marino - Montefeltro

Ai Presbiteri
- Loro Sedi -

Prot. n. 7/07


Carissimi fratelli nel presbiterato,

stamattina, 7 luglio 2007, papa Benedetto XVI ha inviato la lettera apostolica motu proprio Summorum Pontificum con la quale ha stabilito che «è lecito celebrare il Sacrificio della Messa secondo l’edizione tipica del Messale Romano promulgato dal B. Giovanni XXIII nel 1962 e mai abrogato» (art. 1) ed in particolare che «la celebrazione secondo il Messale del B. Giovanni XXIII può aver luogo nei giorni feriali; nelle domeniche e nelle festività si può anche avere una celebrazione di tal genere» (art. 5 § 2); inoltre, «per i fedeli e i sacerdoti che lo chiedono, il parroco permetta le celebrazioni in questa forma straordinaria anche in circostanze particolari, come matrimoni, esequie o celebrazioni occasionali, ad esempio pellegrinaggi» (art. 5 § 3).

Dopo aver ricevuto telefonicamente la disponibilità di don Federico, parroco di Sant'Agata Feltria, don Claudio, parroco di Montecerignone, e don Sante, parroco di Secchiano, ed in particolare alla luce degli artt. 7, 8, 9, 10, stabilisco quanto segue:

1) nelle rispettive parrocchie, i tre menzionati parroci celebreranno ogni giorno una Messa secondo il Messale Romano promulgato dal B. Giovanni XXIII nel 1962 e mai abrogato; gli uffici diocesani e tutti i parroci della diocesi segnaleranno ufficialmente tali celebrazioni ai fedeli desiderosi;

2) per le richieste riguardanti Battesimi, Matrimoni, Riconciliazione, Unzione degli Infermi, Confermazione, nonché Esequie e Prima Comunione, i parroci che non sono in grado di garantire la celebrazione con l'antico e «mai abolito» rito, concedano il permesso per una delle tre summenzionate parrocchie, previa disponibilità del rispettivo parroco, al quale il fedele si rivolgerà anche per l'eventuale corso di preparazione;

3) nessun sacerdote è obbligato a celebrare in una forma o nell'altra: pertanto i parroci che intendano passare a celebrare esclusivamente secondo l'antico rito «mai abrogato» e che non siano in grado di garantire le Messe di orario della parrocchia devono rimettere l'incarico al vescovo;

4) in qualità di ordinario ritengo opportuno erigere qualche parrocchia personale (art. 10 del Summorum Pontificum) non appena ci sarà la disponibilità di qualche presbitero;

5) in qualità di ordinario ritengo accettabile la formazione al sacerdozio di candidati esclusivamente legati al rito «mai abrogato», incluso il conferimento dell'Ordine Sacro secondo lo stesso rito, alla ovvia condizione che non considerino invalido il Novus Ordo.

Nella lettera ai vescovi in occasione della pubblicazione del Summorum Pontificum Benedetto XVI ha lamentato che «notizie e giudizi fatti senza sufficiente informazione hanno creato non poca confusione». Invito i fratelli nel presbiterato a leggere e meditare tale lettera - per il momento disponibile solo sul sito web della Santa Sede - al fine di favorire quella «riconciliazione interna nel seno della chiesa» che il Papa tanto desidera: «Ciò che per le generazioni anteriori era sacro, anche per noi resta sacro e grande, e non può essere improvvisamente del tutto proibito o, addirittura, giudicato dannoso.»
Questa lettera è un falso. Un puro divertissement. Dolceamaro.
Pennabilli, 7 luglio 2017
devotissimo in Xto
+ Luigi Negri

domenica 3 giugno 2018

Contro la vulgata di "più asili nido per tutti"!

Sul Settimanale diocesano di Trieste "Vita Nuova" è stato pubblicato un coraggioso articolo "contro gli asili nido". Alla vulgata dominante, l'Autore, il Sacerdote e teologo don Samuele Cecotti, risponde ricordando l'ordine naturale delle cose: i figli debbono essere accuditi ed educati dai genitori!!!

Fa piacere, in questi tempi di Chiesa trasformata in Ufficio affari religiosi del PD, leggere su un Settimanale diocesano simili articoli.