L'articolo qui sotto è stato inviato dal lettore Alfonso.
Dopo la lettura dell'articolo di don Elia "Scacco matto?", mi sono deciso a inviarti questo scritto. Che si fosse giunti alla tragica fine della partita per scacco matto è stata la consapevolezza più volte provata nella storia della Chiesa cattolica. Ma si facevano sempre "i conti senza il Soprannaturale". La Chiesa di Cristo ha continuato a vivere seppure continuamente aggredita e ferita. Forse che oggi la sua metamorfosi e la sua deriva verso l'annichilimento è senza speranza?
Dum exsistit vita, exsistit spes.
Ero a Milano, pioveva, avevo tempo e sono entrato in una Chiesa sulla via per la stazione centrale. Seduto sulla panca, sfogliavo il libro delle preghiere e dei canti. Fra le mani mi sono ritrovato un foglietto su cui era scritto a mano:
"Qualcuno affermò: quando le due sette saranno una carne sola, la Chiesa Cattolica diventerà, sic et sempliciter, ciò contro cui Gesù predicò e contro cui insegnò ai suoi discepoli a combattere. La parola cristianesimo non avrà più significato. Ci si ricorderà a mala pena che è esistito un ebreo della Galilea di nome Gesù, che morì sulla croce. Ecco, questo è il tempo del sacrilego connubio: massoni e gesuiti finalmente uniti nella carne. Misera Chiesa, come potrai più resistere alla forza distruttiva della Massoneria, essendosi realizzata la sua intima fusione con la falsa forza antagonista per eccellenza, ovvero l'Ordine dei Gesuiti. Passati e lontani sono i tempi in cui nei silenziosi e remoti saloni dei palazzi i sovrani, simulando di essere cattolici, accoglievano "di notte tempo i liberali ... e i nemici dei gesuiti". Voci sante hanno gridato e messo in guardia sul pericolo massonico che infiltrava la Chiesa, ma a nulla è valso. Come si potrà ora permanere nella fede cristiana, frequentando questo luogo ove il Signore è dileggiato e si proclama che Dio non esiste?"
Per quelle coincidenze che ti meravigliano, ma che tornano utili, avevo portato con me per leggerlo durante il viaggio un libricino edito circa 150 anni fa, che riportava anche una conferenza sulla massoneria. Rientrato a casa, ne ho voluto riassumere il contenuto, considerandolo attualissimo.
"La storia e la dottrina di quella setta universale, che s'intitola dei Framassoni, ne svelano lo scopo che è "l'abbrutimento di tutti i popoli e il trionfo di tutte le più scellerate passione", principalmente "coll'abbattimento di tutte le religioni".
"Come suole avvenire per l'ordinario, anche le società dei liberi muratori crebbero in potenza e fortuna, e si diffusero rapidamente per tutto il mondo. Se non che, invece di progredire nel primitivo e nobile scopo, per cui erano surte, incominciarono ad ammettere nel loro seno uomini d'ogni fede e d'ogni principio, a tal segno, che in manifeste propagande degenarono di grossolani errori e di dottrine sociali perniciosissime".
La "ribalda setta dei Frammassoni, che sparsi in tutto il mondo, sebbene con differenti maniere, tendono ad abolire qualunque specie di superstizione, per cui essi intendono la religione; di abolire ogni tirannia, che per essi significa ogni autorità di governo; di stabilire la libertà, ossia la confusione e il disordine; di proclamare la fratellanza, che vuol dire il pubblico libertinaggio, la comunanza delle donne, e la distruzione della famiglia; di predicare finalmente a tutti gli uomini l'uguaglianza, che in altri termini non è altro che la distruzione dei beni e l'universale saccheggio dei ricchi".
"Lo scopo della Framassoneria non è più un mistero per nessuno. Essa vuole l'abolizione d'ogni culto e la distruzione d'ogni potere", che non sia quello suo proprio, "ma vela le sue mire e nasconde le sue intenzioni sotto li speciosi nomi di rigenerazione, di progresso, di nazionalità, e d'indipendenza. E con questa maschera, è con questa ipocrisia che essa giunse a guadagnarsi gli animi di un Federico re di Prussia, di un Giuseppe II imperatore d'Austria, di Caterina imperatrice di Russia, dei re di Polonia, di Danimarca, di Svezia, e della maggior parte dei principi di Germania.
Appena la Framassoneria giunse a conquistare alle sue perverse dottrine gli uomini più eminenti della politica, e le teste coronate più ragguardevoli dell'Europa, appena "ebbe attirata intorno a sé la più alta classe della società ed "ebbe corrotti i filosofi e i letterati più insigni, essa ... incominciò subito le sue declamazioni e le sue invettive contro le superstizioni dei popoli e il fanatismo delle moltitudini. Incominciò ad assalire col ridicolo e colla calunnia tutte le cerimonie sacre, e specialmente la liturgia romana, e tutto ciò che contribuiva a mantenere vivo nel clero e presso i fedeli il rispetto e l'ossequio verso il romano Pontefice e la sua Sede. Tutte le armi, che seppero loro somministrare la erudizione, la scienza, le arti, la filosofia, la debolezza dei principi e la complicità, tutte furono adoperate con arte dai Framassoni. Assunsero essi tutte le forme e tutti i toni. Dal burlesco al patetico, dal leggiero opuscolo al pesante foglio, dal serio trattato al dilettevole romanzo. I teatri per ordine loro risuonarono delle parole tirannia, dispotismo, superstizione. Nelle scuole cuoprivano il furibondo loro odio sotto il velo del patriottismo, della filantropia e della libertà dei popoli. Usando questi metodi, i framassoni ordirono e accesero le rivoluzioni, inferocirono i popoli, abbatterono le dinastie.
"Un'associazione composta d'uomini di tutti i paesi, di ogni religione e di qualunque rango, legati fra loro sotto la fede del giuramento di mantenere in un modo inviolabile il segreto della loro intera esistenza, sottoposti a delle forme e lugubri prove, occupantisi di cerimonie fantastiche e notturne, ecco ciò che chiamasi la Framassoneria. Ѐ vero che l'Ordine Massonico parlava di sommessione alle leggi e di rispetto ai sovrani; che negli stati monarchici portava dei brindisi ai sovrani, e nelle repubbliche ai maestranti supremi. Ma queste riserve e queste apparenze gli erano comandate dalla prudenza, e dal sospetto, che già destava nei governi. Nella Massoneria eravi un'ombra, un mistero, un giuramento terribile da pronunciare, un segreto da custodire sotto pena di essere condannati alla esecrazione ed alla morte. Eranvi dei segni particolari, con cui i fratelli si riconoscevano alle due estremità della terra. Essa trovò nei nobili e nei pricipi più protettori, che nemici. Nel mentre essa precipitava le masse a tutti gli eccessi, circondava l'infelice Luigi XVI, e gli prodigava proteste della più ardente fedeltà. Essa riuscì a strappargli per tal modo tutti i mezzi per afferrare il potere. Impiegando a vicenda la forza e la minaccia, l'ipocrisia e l'adulazione, giunse a tenere in mano tutta l'autorità dello stato. Il potere legislativo, il potere esecutivo, tutto era nelle mani dei Framassoni, anche l'armata. Giunti a tal punto, i Framassoni gettarono per un momento la maschera. Proclamarono i famosi diritti dell'uomo, rinchiusero il re al Tempio e ve lo fecero miseramente morire. Dal momento che la Framassoneria trionfò, non vi ebbe più in Francia altro culto che quello della Ragione. La ghigliottina restò in permanenza. S'imprigionò, si esigliò, si fucilò, si mitragliò, si fece guerra, si quadriplicarono le imposte, si rovinò il commercio, si piantarono gli alberi della della libertà, si esposero da per tutto i simboli della framassoneria. Mentre la miseria giunse al suo colmo, i framassoni si arricchirono e governarono. Essi erano felici: il voto di Voltaire erasi adempiuto. Essi avevano distrutto l'infame (la Religione di Cristo)! Ma mentre i governi erano rovesciati, le chiese profanate, gli altari distrutti ed il popolo languiva di fame, o tremava d'orrore, mentre tutto il mondo si cuopriva di rovine e di lutto, la setta infernale decretò che non eravi Dio; e invece della fede cristiana, ordinò che si adorasse una prostituta!"
"Ma Dio non paga sempre il sabato. La Framassoneria è abile, è potentissima per rovesciare e per distruggere corone e imperii; ma è debole, è inetta per guidare a buon termine le opere sue." Il destino dei maestri delle prime loggie è di subire le stesse pene che hanno fatto patire agli innocenti.
"Umiltà, progresso, incivilimento, libertà, eguaglianza! Ecco le magiche parole, le seducenti esclamazioni, che suonano oggi sulle bocche di tutti; che echeggiano più frequentemente nelle aule parlamentari; che ingemmano quasi sempre i proclami dei ministri e i discorsi delle corone. Ma che in realtà non servono ad altro mai, che ad ingannare i semplici ed a sedurre le moltitudini.
Sono parecchi anni che ci si ripete all'orecchio da falsi apostoli e da sedicenti filosofi, che è prossima l'ora dell'universale riscatto, e che i diversi popoli del mondo formeranno tra breve una sola famiglia di fratelli. Eppure la società non ha offerto giammai spettacolo più miserando e più desolante di quello che ci presentano i tempi nostri. Dal giorno in cui con voce beffarda e con ipocrita commozione ci profferirono per la prima volta quelle rimbombanti parole, allo scroscio delle bipenne, che facea rotolare sul patibolo le teste dei re, l'umanità è diventata preda del più ributtante egoismo e della più sfrontata ambizione. Egli è appunto allorché più enfatico odesi il grido di libertà, che ribadisconsi più duramente le catene ai popoli. Ѐ quando si strombazza di continuo eguaglianza e fraternità, che infierisce più cinico il monopolio e che impazza più furibonda la umana cupidità. Ѐ allor che predicasi più costantemente progresso, incivilimento, istruzione, che con maggiore ruina la società si sfascia, l'intelletto offuscasi, e alla ignoranza, alla barbarie degli umani primordii e regni e popoli si riconducono.
L'umanità, la beneficenza, l'incivilimento, il progresso non sono ... straniere merci nel mondo. Sempre si videro, ma sempre facili a contraffarsi."
"La prima e vera emancipazione dell'uomo è quella ... delle sue passioni. Senza di questa è impossibile ogni altra; e dessa è opera del solo Iddio". "Ivi è libertà, ove è lo spirito di Dio."
Eroi dei nostri giorni, ercoli del secolo decimono, emancipatori dell'odierna Italia .. voi pretendete stendere la mano agli schiavi di tutto il mondo e di portare la fiaccola dell'incivilimento e pel il progresso nelle più remote contrade, proprio voi cui l'ambizione, la crapula, la licenza snervano l'intelletto, offuscano la ragione, e isteriliscono gli affetti?"
Ovunque "le loggie massoniche si propagarono, vi si propagarono di conseguenza la licenza, il libertinaggio, l'insubordinazione e l'empietà. Uomini perversi, appartenenti alla Massoneria, poterono impunemente spargervi il veleno delle loro dottrine, e impunemente proclamarvi lo scellerato voto "che colle budella dell'ultimo dei preti si dovesse strangolare l'ultimo dei re!"
Ditemi voi se quanto riassunto sopra non si addice perfettamente alla situazione d'oggi nella Chiesa Cattolica, per cui giustamente è stato scritto da don Elia: "I massoni non hanno mai voluto uno di loro sul soglio pontificio: sarebbe diventato troppo potente e, oltretutto, avrebbe potuto ricattarli. Ora, dunque, secondo i loro progetti, i massoni hanno piazzato sul soglio di Pietro non un membro delle logge, ma un uomo che ha le loro idee. Non c’è più bisogno di ricattare il Papa né di fare ostruzionismo come al successore: l’eletto ha superato le attese, perché è proprio convinto di ciò che fa e dice. Se negli ultimi due predecessori si poteva lamentare una certa influenza di correnti filosofico-teologiche franco-germaniche, qui raccogliamo i frutti più maturi – o meglio marci – del movimento modernista: è il non-pensiero e la non-dottrina che stanno trionfando, avvolti in un’aura di gnosi iniziatica e popolare al tempo stesso: con il pieno sviluppo dei germi gettati nel ’68, una società giunta ad un avanzato stato di decomposizione è ormai disposta a inghiottire qualsiasi assurdità, salvo poi ringhiare rabbiosa perché l’esistenza è diventata invivibile… Niente paura: la bonaria figura del nuovo “profeta” sta finalmente ricreando la Chiesa come la vuole lui, una Chiesa “spirituale” in cui ognuno può sentirsi accolto senza condizioni perché non ci sono più né dogmi né barriere né condanne, ma solo ponti, abbracci, sorrisi e pacche sulle spalle. Poco importa che, nella realtà, le parrocchie in cui ancora va qualcuno siano spesso ambienti estremamente conflittuali e litigiosi: il peccato, i problemi, le divergenze non esistono più, è bastato cambiare le parole." "L’uomo nuovo della gnosi massonica si libera così da quelle pastoie che gli impedivano di giungere al culmine della propria evoluzione e di farsi dio."
Sembrerebbe che si sia realizzata la previsione di Max Stirner:
"All'inizio dell'età moderna sta l'uomo-dio. Alla sua fine scomparirà soltanto una parte dell'uomo-dio, e cioè il dio? Ma può veramente morire l'uomo-dio se in lui muore soltanto il Dio? Non si è riflettuto su questo problema, poiché si pensava di aver già fatto tutto portando vittoriosamente a compimento, ai giorni nostri, l'opera dell'illuminismo, il superamento di Dio; non si è notato che l'uomo ha ucciso Dio soltanto per diventare lui stesso - unico Dio nei cieli: L'aldilà fuori di noi è stato certo spazzato via e la grande impresa degli illuministi è compiuta; ma l'aldilà dentro di noi è diventato un nuovo cielo che ci invita a nuove scalate celesti."Siamo allo scacco matto?
"La penna è più potente della spada" la spada se brandita da mani capaci e giuste esprime “forza benefica”; ma se cade in mani indegne ed impure può divenire “malefica”. ANCHE LA PENNA!!!
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