sabato 31 ottobre 2015

il Popolo Cattolico dice la sua in metropolitana...

Citazione:
La barca di Pietro si è avviata dentro un tunnel sempre più buio in cui la sta guidando un nocchiero che, palesemente, vuole sfasciarla per fare chissà cosa del travame che ne ricaverà. Ma non dobbiamo illuderci di vedere tanto presto la luce. Questo Papa piace troppo, davvero troppo, a chi non è cattolico e non intende diventarlo e a chi è cattolico e vuole esserlo sempre meno.

L’altro giorno, in metropolitana a Milano, stavano sedute davanti a me due signore sui sessant’anni. Una leggeva quell’ammasso di luoghi comuni riciclati che è la Laudato si’ e l’altra non ha resistito alla tentazione di dire la sua. Una a dire magnificenze di questo Papa che ogni sera manda un Tir di aiuti ai bisognosi, che somiglia tanto al Papa Buono e che, testuale, “ha voluto chiamarsi Francesco per la natura”. E l’altra a rispondere che finalmente è arrivato l’uomo coraggioso che, testuale, “ci ha liberati perché, per duemila anni, la Chiesa (il maiuscolo è mio) ci aveva rubato la vita”.
[...]
Caro Mauro, questo Papa piace a questa Chiesa e a questo mondo. Non era mai capitato che l’una e l’altro marciassero a ranghi compatti dietro al Vicario di Cristo.
http://www.riscossacristiana.it/fuori-moda-la-posta-di-alessandro-gnocchi-rubrica-settimanale-2/

martedì 27 ottobre 2015

flagello divino a Bologna

Per farsi un'idea di un vescovo non si dovrebbe partire dalla faccia che ha. Ma... ma lo avete visto bene? Con decenza parlando, sembra il personaggio cattivo, viscido e sporco di un film horror:


Tutti quelli che hanno odiato l'ortodossia di Caffarra possono finalmente festeggiare. Per almeno quindici anni. Orsù, bolognesi, consolatevi: è vero che è della Sant'Egidio, ma almeno non è Bruno Forte come si diceva fino a non troppe settimane fa...

domenica 25 ottobre 2015

c'è gran festa all'inferno: molte anime potranno finalmente mangiare e bere la propria condanna..."

Pare che anche stavolta «da qualche fessura sia entrato il fumo di Satana nel tempio di Dio».

Si allarga dunque ancor di più la valanga di danni a cui dovranno porre rimedio i successori del gesuita Bergoglio.

La "fessura" stavolta consiste nella votazione al Sinodo per concedere ufficialmente la Comunione agli indegni, sia pure valutando "caso per caso" (ma ditemi voi chi tra loro non crederà di essere un "caso particolare e meritevole"...).

Cioè consiste nell'autorizzare il sacrilegio: ed il tutto è passato ieri con una maggioranza di un solo voto in più, proprio come quando "passò" nel 1989 la sprezzante "Comunione sulla mano".

https://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2015/10/e-bergoglio-che-e-salito-sulla-cattedra.html


I normalisti si trastullano felici leggendo che nel nefando articolo 85 è stato citato il numero 84 della Familiaris Consortio. Poveri ingenui. Anche per la "comunione sulla mano" c'era una vasta quantità di raccomandazioni e precisazioni e limitazioni che sono state sempre ignorate.

Ora, il punto è che prima del sinodo la soluzione a quei "casi particolari" già c'era, e se proprio c'erano tutte le condizioni per una Comunione non sacrilega, si poteva concederla in forma privata evitando lo scandalo. Non c'era bisogno di una decisione "sinodale".

È quantomeno sospetto quando la gerarchia si affanna a legiferare per risolvere un problema già risolto in precedenza.

Tutto questo senza contare la faciloneria con cui oggi si concede la Comunione (cfr. ad esempio l'infernale Bagnasco che ha amministrato il Corpo di Cristo ad un impenitente Wladimiro "Luxuria").

Ripeto per maggior chiarezza: è quantomeno sospetto il fatto che la gerarchia si affanni a legiferare per risolvere un problema che non si pone, per di più alla luce della faciloneria del clero e dell'episcopato della nostra epoca.

https://letturine.blogspot.it/2015/10/in-principio-fu-mammona.html


Quanta gente era in pericolo di perdere l'ultima occasione di salvezza, se non avesse prestamente avuto la concessione della "Comunione sulle mani"?

E quanti divorziati risposati oggi sarebbero in pericolo di perdere l'ultima occasione di salvezza, se non gli si concede immediatamente e pubblicamente "la Comunione caso per caso"?

sabato 24 ottobre 2015

hanno paura di una preghiera... (indovinate chi)

Citazione:
Un amico di Biella mi racconta che aveva convinto il suo giovane parroco (romeno) a terminare la Messa con la preghiera a San Michele che Leone XIII ordinò fosse recitata dal sacerdote in ginocchio nelle funzioni feriali, e che fu soppressa nel 1964 sotto Paolo VI. “Sancte Michael Arcangele, defende nos in proelio; contra nequitiam ed insidias diaboli esto praesidium…”. Il prete ha dovuto smettere perché i parrocchiani, avevano detto che la preghiera “li spaventava…Come? Il diavolo, adesso?! C’è da aver paura?”.

Questo è la condizione di buoni cattolici d’oggi, probabilmente anche buoni cattolici se vanno a messe feriali: aver paura di una preghiera. Che era un presidio. Papa Leone la scrisse di suo pugno dopo essere stato visitato da una visione, il 13 ottobre 1884, in cui una potente voce cavernosa chiedeva cento anni per distruggere la Chiesa: appunto per evocare la protezione del primo arcangelo contro Lucifero. Bisognava spaventarsi quando la protezione fu tolta, magari. Ma non è colpa nostra. “Nei testi conciliari l’inferno non si trova menzionato mai col termine proprio, e solo una volta per obliquo con la perifrasi ‘fuoco eterno’. Alla dottrina stessa dell’inferno non si trova dedicata alcuna pericope”, scrive Romano Amerio (Iota Unum, capitolo Escatologia). L’inferno è stato espulso dalle gerarchie, la sua eternità negata dai teologi. I vescovi di Francia rigettarono il dogma, nel 1978, comunicando ai fedeli che “l’inferno è semplicemente un modo di parlare del Cristo a uomini poco evoluti religiosamente: noi, da allora, ci siamo evoluti…”.

Si è visto come siamo religiosamente evoluti, se essere cattolici significa aver paura di una preghiera. Si noti che, dai sondaggi, almeno metà di quelli che ancor si dicono cattolici non crede all’inferno, né al paradiso; e poi, questi spiriti forti “si spaventano” a sentir nominare “Satanas”, superstiziosamente. O è la ripugnanza invincibile di gente tutta votata all’aldiquà alla sola idea che la nostra vita si adempia nell’aldilà? A tal punto è persa la nozione della tragicità inerente all’esistenza umana? In credenti? Credenti in che cosa, c’è da chiedersi.

L’immagine che diamo noi pochi cattolici rimasti, di timorose pecorelle che in fondo si raccomandano a Gesù e Maria perché ci risparmino i mali di questo mondo; il pacifismo che dà nell’imbelle e confina con la pusillanimità (non escludo me stesso dal gregge) è increscioso, nei tempi che corrono e in quelli che verranno; ed è contrario alla fede, che ci dovrebbe rendere – una volta confessati e comunicati – pronti anche alla morte. Mi domando se non ci sia mancata una pedagogia del coraggio; perché se è vero che la fortezza (la costanza nelle avversità e nelle persecuzioni) è un “dono dello Spirito Santo”, esso è una virtù: e alle virtù ci si allena, essendo esse “buone abitudini” da acquistare.

Il resto dell'articolo è qui:

http://www.maurizioblondet.it/cattolici-la-nostra-e-la-religione-del-coraggio/

venerdì 16 ottobre 2015

oggi parliamo del demonio

Gli americani arrivano sempre primi:



Sempre in tema "demonio", ecco una corbelleria del Cavalcoli candidamente rilasciata al Vatican Insipider:

...la comunione ai divorziati che vivono una seconda unione... «tocca chiaramente la disciplina e non la sostanza» del matrimonio.

http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/sinodo-famiglia-43987/

Ha fatto un altro passo avanti in direzione Bagnasco (quel tizio che concesse la Comunione ad un certo Wladimiro Luxuria).

http://www.corrispondenzaromana.it/i-tre-marchiani-errori-di-padre-cavalcoli/

mercoledì 14 ottobre 2015

invasione islamica? macché!!

Nessuna invasione islamica, ragazzi: si tratta solo del suicidio dell'Occidente Giudeocristiano dei Valori Giudeocristiani:

http://www.maurizioblondet.it/udo-ufkotte-la-germania-si-consegna-allislam/


Una citazione dal sopracitato articolo per far capire l'andazzo:
In Austria un musulmano può tranquillamente lodare Adolf Hitler per avere massicciamente sacrificato degli ebrei senza essere perseguito. Un tribunale di Linz, infatti, nel 2015 ha sancito che la lode a Hitler per la morte degli ebrei era legittima per un imputato turco e che le sue esternazioni su Facebook erano legittime.

http://www.jpost.com/Diaspora/Austrian-prosecutor-Call-to-kill-Jews-is-legal-criticism-of-Israel-390760

Lo stesso capita quando durante una manifestazione antisemita dei musulmani gridano “Gli ebrei nella camera a gas”. I tribunali si piegano all’andazzo generale. Una volta ciò veniva chiamato “deviazione” della giustizia, oggigiorno invece è la normalità.

Nel gennaio 2015 un pastore protestante di Brema ha dichiarato che l’Islam di per sé non appartiene alla Germania. I media hanno esposto questo fatto caricaturandolo. In altre parole, la libertà d’opinione nei confronti dell’Islam viene sempre più ridotta.

Nel marzo 2015 un pensionato tedesco di 82 anni (che, da bambino, è sopravvissuto alla seconda guerra mondiale) è stato imprigionato per 6 mesi perché non aveva pagato una tassa di 50 euro. http://www.suedkurier.de/region/schwarzwald-baar-heuberg/st-georgen/Nach-Streit-um-Ausweis-Rentner-82-aus-St-Georgen-wird-verhaftet;art410944,7671279

Contemporaneamente dei giudici tedeschi hanno concesso la libertà vigilata a un giovane bulgaro che aveva messo in circolazione 65.000 euro in valuta falsa.

http://www.merkur.de/lokales/muenchen/stadt-muenchen/bewaehrung-bluetenbande-4784318.html

martedì 6 ottobre 2015

roba da gesuiti...

Una furbata gesuitica: il querulo "monsignor finocchio" presto verrà... "perdonato":

http://secondonatura.blogspot.it/2015/10/la-furbata-del-prete-invertito-alla.html


Commento di Danilo Quinto sul querulo di cui sopra:

http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2015/10/danilo-quinto-chi-appartenete-gesu-o.html


Sempre sul querulo di cui sopra, sentiamo cosa ne dice sant'Alfonso de' Liguori:

http://intuajustitia.blogspot.com/2015/10/prete-del-vaticano-fa-coming-out-sono.html


Articolo di don Mauro Tranquillo su papa Bergoglio che incontra un sodomita col suo compagno, mentre un certo "padre Lombardi" si è affrettato a dire che l'incontro con Kim Davis (la funzionaria processata per aver rifiutato licenze matrimoniali agli invertiti) «non deve essere considerato come un appoggio»:

http://www.sanpiox.it/public/index.php?option=com_content&view=article&id=1667:due-curiose-coincidenze-e-il-sospetto-di-eresia&catid=64&Itemid=81

lunedì 5 ottobre 2015

in principio fu Mammona

Citazione:
Nell’imminenza dell’apertura del Sinodo sulla famiglia che si prevede sarà pieno di carità nell’aprire la Comunione ai divorziati risposati, sarà bene ricordare perché i cardinali tedeschi, Kasper, Marx eccetera, vogliono assolutamente questo progresso.

Il motivo è la “tassa ecclesiastica”, Kirchensteuer, che tutti i cattolici tedeschi sono obbligati a pagare alla Chiesa. Chi non la paga viene escluso dai sacramenti, salvo in punto di morte. Ora, con la secolarizzazione dilagante nella società, sempre più cattolici anche in Germania divorziano, e poi si rifanno una famiglia con un’altra o un altro. Si allontanano dalla Chiesa, non essendo più in grazia di Dio. E cessano di contribuire.

Il gettito della Kirchensteuer, ohimé, diminuisce inesorabilmente da anni; e la Chiesa tedesca intesa come organizzazione è “cresciuta” fino a diventare un colosso burocratico, con 40mila dipendenti stipendiati. E da continuare a stipendiare. La buro-Chiesa rischia seriamente la bancarotta. Ecco dunque le geratrchie sono le più misericordiose e più calde nello spingere per ridare i sacramenti ai divorziati che (per le norme cattoliche) convivono in peccato. O come ha detto il cardinal Kasper, che anche queste pecorelle disperse “partecipino pienamente alla vita della Chiesa”. L’avverbio “pienamente” è pieno di significato. Si dà la Comunione a peccatori non pentiti (sacrilega, diceva la Chiesa di ieri) in cambio dei quattrini. La Chiesa di una volta chiamava questo “simonia”, commercio delle cose sacre. Oggi si chiama “misericordia”.
http://www.maurizioblondet.it/perche-i-cardinali-tedeschi-sono-tanto-misericordiosi/

venerdì 2 ottobre 2015

una trentina di gesuiti dietro le quinte preparano la prossima sorpresa sinodal-bergogliana...

Citazione:
Domani saranno rivelate le nuove procedure per il Sinodo sulla Famiglia, previsto per ottobre; e secondo quanto scrive Edward Pentin non c’è da aspettarsi molta trasparenza: gli interventi dei Padri sinodali non dovrebbero essere resi pubblici, come è avvenuto l’anno scorso, in totale rottura con la prassi di sempre, i lavori dei Circuli Minores anch’essi segreti, o riassunti e filtrati dagli addetti stampa.

Scrive Pentin inoltre che non ci saranno né un documento intermedio, né un messaggio finale. “Il Papa non vuole niente di scritto dai Padri sinodali”. Forse per essere il più libero possibile di decidere senza nessun tipo di legame o suggerimento. Un po’ come è avvenuto per il Motu Proprio sui processi di nullità, dove gli uffici competenti della Santa Sede non sono stati neanche consultati.

In questo contesto da una dozzina di giorni una trentina di persone, quasi tutti gesuiti, con qualche argentino, stanno lavorando intorno ai temi del Sinodo, in maniera molto riservata, sotto il coordinamento di padre Antonio Spadaro, il direttore della Civiltà Cattolica, che passa molto tempo a Santa Marta, in consultazione con il Papa.

La discrezione sui lavori si estende anche ai gesuiti della stessa Casa, la villa della Civiltà Cattolica, Villa Malta, sul Pincio, dove viene svolto una parte del lavoro. Un’ipotesi è che la “task force” lavori per fornire al Papa gli strumenti per un eventuale documento post-sinodale in tema di eucarestia ai divorziati risposati, conviventi e coppie dello stesso sesso.

http://www.lastampa.it/2015/10/01/blogs/san-pietro-e-dintorni/sinodo-lavori-discreti-in-corso-qOzhNOJ6AkwCrMJiWfGHNO/pagina.html