lunedì 7 novembre 2016

e poi si lamentano che leggo Blondet

Per farsi due sane cattoliche risate:

http://www.maurizioblondet.it/avete-notato-vaticano-sempre-ragione-al-mondo/

Promemoria su Livio Stalin Fanzaga:

5 commenti:

  1. Otto anni fa in USA non ci fu tutta la cagnara che c'è oggi sulle elezioni.

    Par di vedere gli italiani di una dozzina d'anni fa, uniti e concordi nell'aggredire il Berlusca - come quell'esimia signora che arrivò a dirmi - serissima - che le tasse non devono diminuire perché sono belle e giuste (sottinteso: Berlusconi ha detto che in Italia ci sono troppe tasse, per cui ha indiscutibilmente torto in quanto il suo cognome è "Berlusconi")... ed è stata ampiamente accontentata da tutti i successori. Ricordo ancora la predica del gesuitico gesuitante all'incontrino obbligatorio la sera prima delle elezioni, un'ora di acrobazie per dire che Berlusconi è il male e che bisogna votare a sinistra. Non solo i parroci distribuivano sottintesi anti-berlusconiani e soprintesi di votare a sinistra: perfino il vescovo si scomodò a dire che il Berlusca era un personaggio volgare e inaffidabile e che non andava sostenuto. I ragazzi del seminario pensarono bene di esibire la bandiera gay della pace arcobaleno (indovinate il sottinteso), mentre le ragazze della parrocchia erano quotidianamente furenti contro il Politico dalle Tot Reti Televisive irrispettoso delle donne.

    Ora sta succedendo la stessa cosa negli USA. Ho notato che tutti gli autori americani che seguo (che finora erano stati del tutto indifferenti alla politica) hanno ritenuto urgente dedicare tra ieri e oggi qualche strale furioso contro Trump, naturalmente nulla che riguardi minimamente il suo programma politico, che fingono di non conoscere (o semplicemente hanno evitato di informarsi). Il teatrino delle elezioni USA ha un che di grossolano e ridicolo, visto che ci sono diversi Stati in cui non è necessario un documento d'identità per votare, e visto che per esprimere il voto basta pigiare un touch-screen (e nessuno è in grado di verificare il software e l'affidabilità e il funzionamento di tali macchine...), per cui i numeretti finali che esibiranno come risultato delle elezioni saranno sinceri come una moneta da tre dollari.

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  2. Guardi che Assange, dopo il dietrofront de FBI sulle e-mails di Clinton ha detto che verrà eletta perché lo chiedono i poteri forti, banche, industrie delle armi e Saudi Arabia che ci ha messo un botto di soldi e che è sull'orlo della bancarotta per diatribe tribali fra i successori dell'emiro che, viste le poligamie in uso, sono più numerosi delle cavallette del deserto.

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  3. Come già indicato perfino sul Fatto Quotidiano, le elezioni americane le vincerà in ogni caso Israele.

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  4. Ecco alcune riflessioni di Benedetto XVI che ci aiutano a capire la presenza del castigo divino nella storia della salvezza, sarebbe bene pubblicarle per ricordarle alla gente, sopratuttto a Socci che nega che Ratzinger creda nella dottrina castigo divino:

    "Oggi dobbiamo imparare nuovamente che l'amore per il peccatore e l'amore per la vittima stanno nel giusto equilibrio per il fatto che io punisco il peccatore nella forma possibile ed appropriata. In questo senso nel passato c'è stata un'alterazione della coscienza per cui è subentrato un oscuramento del diritto e della necessità della pena. Ed in fin dei conti anche un restringimento anche del concetto di amore, che non è soltanto gentilezza e cortesia, ma che è amore nella verità. E della verità fa parte anche il fatto che devo punire chi ha peccato contro il vero amore."

    Benedetto XVI, Luce del Mondo, p. 47


    "Interpella, in modo speciale, i popoli che hanno ricevuto l’annuncio del Vangelo. Se guardiamo la storia, siamo costretti a registrare non di rado la freddezza e la ribellione di cristiani incoerenti. In conseguenza di ciò, Dio, pur non venendo mai meno alla sua promessa di salvezza, ha dovuto spesso ricorrere al castigo".

    Benedetto XVI, CAPPELLA PAPALE PER L’APERTURA DELLA XII ASSEMBLEA GENERALE
    ORDINARIA DEL SINODO DEI VESCOVI, 2008

    "E’ quanto emerge già dalla prima lettura, tratta dal Libro delle Cronache dell’Antico Testamento (cfr 2 Cr 36,14–16.19–23): l’autore sacro propone una sintetica e significativa interpretazione della storia del popolo eletto, che sperimenta la punizione di Dio come conseguenza del suo comportamento ribelle: il tempio è distrutto e il popolo in esilio non ha più terra; realmente sembra che sia stato dimenticato da Dio. Ma poi vede che attraverso i castighi Dio persegue un disegno di misericordia. Sarà la distruzione della città santa e del tempio – come detto -, sarà l’esilio a toccare il cuore del popolo e a farlo tornare al suo Dio per conoscerlo più profondamente. E allora il Signore, dimostrando l’assoluto primato della sua iniziativa su ogni sforzo puramente umano, si servirà di un pagano, Ciro re di Persia, per liberare Israele. Nel testo ascoltato l’ira e la misericordia del Signore si confrontano in una sequenza dai contorni drammatici, ma alla fine trionfa l’amore, perché Dio è amore. Come non raccogliere dal ricordo di quei lontani eventi il messaggio valido per ogni tempo, compreso il nostro? Pensando ai secoli passati possiamo vedere come Dio continui ad amarci anche attraverso i castighi. I disegni di Dio, anche quando passano attraverso la prova, mirano sempre ad un esito di misericordia e di perdono".

    Benedetto XVI, omelia di quaresima del 26 marzo 2006


    Cordiali saluti

    Luigi Marazzi

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  5. Per favore, non girate il coltello nella piaga ancora sanguinante, le parole e le omelie-catechesi di Papa Benedetto mancano come l'aria.......invece solo miasmi ci fanno respirare da oltretevere.

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