giovedì 14 novembre 2019

Extra Fraternitatem Nulla Salus? Prepotenza degli aspiranti monopolizzatori.

L'errore più madornale della tifoseria lefebvriana è la convinzione di essere i detentori dell'Esclusiva della Tradizione™ con l'immediato sottinteso che qualunque realtà tradizionale o è suddita della FSSPX oppure è modernista, inaffidabile, insignificante, compromessa, deprecabile. Tale errore, purtroppo, nasce dall'alto, dai vertici della FSSPX. Sottolineo alcuni punti da mons. Williamson:
La Tradizione cattolica, in Francia, ha tre case dirette da tre Ordini di monaci e frati provenienti dal passato della Chiesa: i Benedettini a Bellaigue, i Domenicani ad Avrillé, i Francescani a Morgon. Tutti e tre sono stati incoraggiati e aiutati a iniziare il loro percorso da Mons. Lefebvre, ma egli non ha mai rivendicato l’autorità su alcuno di essi, anzi ha rifiutato positivamente di farlo, perché non vedeva la Fraternità come avente una qualche missione monopolizzatrice della Tradizione o una funzione di controllo su tutte le iniziative Tradizionali.
[...]
Alcuni anni fa la FSSPX ha interrotto i rapporti con i Domenicani di Avrillé, considerati troppo indipendenti, mentre i Francescani hanno avuto bisogno nello stesso periodo di tempo per adottare una politica attentamente bilanciata tra cooperazione e indipendenza. Per quanto riguarda i Benedettini, il loro giovane Superiore in Brasile, Dom Placide, ha subito dallo scorso agosto una particolare pressione dalla Fraternità. Convocato a Menzingen da don Pagliarani, è stato rimproverato per la sua mancanza di cooperazione con la Fraternità, e gli è stato sottoposto un documento con cui avrebbe dovuto cedere alla Fraternità il controllo totale del Monastero benedettino! Quando – per dirla gentilmente – egli rifiutò l’offerta, è stato minacciato che sarebbe stato comunicato al mondo intero che la FSSPX avrebbe interrotto tutti i rapporti con il Monastero. Dom Placide rispose che spettava al SG [superiore generale, ndr] fare quello che riteneva meglio, e la minaccia cambiò. Essa divenne un avviso che la Fraternità avrebbe inviato a tutti suoi priorati ordinando loro di non inviare più vocazioni a Bellaigue. E questa minaccia è stata attuata.
Ora, nulla togliendo ai tanti meriti della FSSPX, quelle «tattiche da prepotenza» sono possibili solo a chi è profondamente convinto che la FSSPX detenga il Monopolio della Tradizione™. Cioè a chi banalizza la Tradizione stessa, compiacendosi dell'autoriduzione di fatto a Movimento Ecclesiale Col Suo Particolare Carisma®, che fa il mercato delle vacche vocazionali, che ha a cuore l'autoconservazione più che la Tradizione, che spera di diventare Prelatura Personale (cioè Riserva Indiana© che guadagni fedeli perché vi verrebbe automaticamente internato ogni sospetto di tradizionalismo), a dispetto di tutti i discorsi ufficiali e delle buone opere dei singoli membri. Extra Fraternitatem Nulla Traditio?

lunedì 11 novembre 2019

venerdì 8 novembre 2019

Mussolini in Paradiso

Stando alle rivelazioni della beata Edvige Carboni, il DVCE, Benito MVSSOLINI, dopo un periodo di sei anni in Purgatorio ha potuto accedere alla salvezza eterna (cioè al Paradiso), grazie alle numerose preghiere e sante Messe fatte celebrare in suo suffragio.

Ricordiamo che il DVCE, benché noto anticlericale, nelle ultime settimane di vita aveva ricevuto il conforto dei sacramenti. Circolano altre voci non ancora verificate, come ad esempio una sua lettera a padre Pio da Pietrelcina, in cui MVSSOLINI dichiara: «Ella mi ha riportato a Dio». Padre Pio, in un incontro con donna Rachele, le avrebbe riferito: «L'anima di suo marito potrà andare in Paradiso, in quanto si è pentito di alcuni suoi sbagli».

Benché esistano diversi gradi di santità, resta dunque possibile che in futuro la Chiesa raccomandi di chiedere grazie per intercessione di Benito MVSSOLINI.



Aggiornamento tecnico: segnalo un contro le banalizzazioni sul fascismo.