Citazione:
[...] Chi deve decidere se confinare in casa o obbligare al vaccino l’intera popolazione si avvale di strumenti di rilevazione inaffidabili, proprio perché tramite questi riesce a falsare i dati, con la complicità dei media mainstream. Poco importa se il virus ha una mortalità simile a quella di un’influenza stagionale e se il numero dei decessi è in linea con gli anni precedenti: qualcuno ha deciso che c’è una pandemia e che si deve demolire l’economia mondiale per creare le premesse del Great Reset. Gli argomenti razionali, le valutazioni scientifiche, l’esperienza di scienziati seri impegnati nella cura dei pazienti non valgono nulla, dinanzi al copione che è stato imposto agli attori. Lo stesso avviene per le elezioni negli USA: dinanzi all’evidenza della frode – che va acquisendo i contorni di un vero e proprio colpo di stato da parte di menti criminali – i media si ostinano a presentare Joe Biden come il vincitore, e i leader mondiali – ivi compresa la Santa Sede – si affrettano a riconoscergli la vittoria, a screditare gli avversari Repubblicani, a presentare Trump come un prepotente solitario che sta per esser abbandonato dai suoi e dalla stessa First Lady. Poco importa che su internet si vedano decine e decine di video con le irregolarità commesse durante le operazioni di spoglio, o che vi siano centinaia di testimonianze sui brogli: i Dem, i media e tutto il cast ripetono che Biden è Presidente eletto e che Trump deve farsi da parte. Perché, nel regno della menzogna, se la realtà non corrisponde alla narrazione, è la realtà che va corretta e censurata. Così milioni di persone in piazza per protestare contro il lockdown o contro le frodi elettorali non esistono, per il semplice fatto che il mainstream non li mostra in tv e li censura su internet; e quello che esso denuncia come fake news va acriticamente considerato tale.
[...] Se quarant’anni fa destava orrore apprendere delle molestie compiute da un prete su un ragazzino, da qualche anno la cronaca ci informa dell’irruzione della Gendarmeria vaticana nell’appartamento del segretario del Cardinale Coccopalmerio nel palazzo del Sant’Uffizio, dove si teneva un festino di chierici con droga e prostituti. Da qui a legittimare la pedofilia, come vorrebbero alcuni politici, il passo sarà relativamente breve: le premesse poste dalla teorizzazione di presunti «diritti sessuali» dei minori, l’imposizione dell’educazione sessuale nelle scuole primarie su raccomandazione dell’ONU e i tentativi di legiferare nei Parlamenti per abbassare l’età del consenso vanno tutti nella medesima direzione. Qualche ingenuo – ammesso che di ingenuità ancora si possa parlare – dirà che mai la Chiesa potrà dirsi favorevole alla corruzione dei bambini, perché ciò contraddirebbe l’ininterrotto Magistero cattolico; io mi limito a ricordare ciò che solo qualche anno fa si diceva a proposito dei cosiddetti «matrimoni» omosessuali, o sull’ordinazione delle donne, il celibato ecclesiastico, l’abolizione della pena di morte, e ciò che viceversa si afferma impunemente oggi, col plauso del mondo.
[...] Potremmo stupirci se, dopo aver constatato i brogli elettorali nell’elezione del Presidente degli Stati Uniti, “qualcuno” cercasse di manipolare anche l’elezione del Sommo Pontefice? Non dimentichiamo che, come già rilevato da più parti, alla quarta votazione del secondo giorno, nell’ultimo Conclave emerse una irregolarità nel computo delle schede, sanata con una nuova votazione in deroga a quanto previsto dalla Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis promulgata da Giovanni Paolo II nel 1996.
Il resto è qui:
https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2020/11/arcivescovo-carlo-maria-vigano-margine.html
Mio commento:
da anni Tagle è indicato come "papabile" e in tempi recenti Bergoglio sembra stia lavorando per farlo suo successore (sapendo che "nel segreto dell'urna Dio ti vede, Stalin no"). Quale che sia il successore di Bergoglio, è facile prevedere che sarà un pochino più conservatore ed elegante dell'Argentino, e magari rimedierà anche ad alcune delle bergoglionate più grosse (bisogna pur dare un contentino ai "moderati", non sia mai che aprano gli occhi e diventino "tradizionalisti" e massimalisti), ma si guarderà bene dallo scalfire l'andazzo generale. Come sempre, quando un Papa è una ciofeca, quello che deve preoccupare i cattolici è il suo successore.