Note a margine di un articolo di Chiesa e postconcilio.
Mi segnalano un'entusiasmante ricostruzione della faccendaccia delle dimissioni di Benedetto XVI, a sostegno della traballante tesi secondo cui Ratzinger sarebbe ancora l'unico vero Papa e che attraverso le proprie dimissioni avrebbe teso un trappolone alla cricca modernista dei bergoglioni:
https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/26807576/papa-benedetto-xvi-possibile-ricostruzione-piano-b-dimissioni.html
Ora, sebbene abbia l'apparenza di entusiasmante, mi lascia qualche perplessità .
La prima perplessità è che un giochetto del genere può durare al massimo un pomeriggio, è già rischiosissimo farlo durare una settimana (chi garantiva a Ratzinger che sarebbe rimasto vivo per un'altra settimana? non solo di salute personale di un ottantaseienne: certa gente - già di suo troppo suscettibile - può procurarti velocemente una "morte naturale"), siamo invece a più di otto anni (quanto crede di sopravvivere ancora Ratzinger? quale sarebbe il piano B del suo piano B? chi potrebbe autorevolmente prendere il suo posto nel momento in cui si compiano i suoi giorni terreni mentre un Bergoglio o neo-Bergoglio è ancora in sella? quante condizioni - umane e soprannaturali - devono verificarsi per la brillante riuscita del "piano"?).
La seconda perplessità è che il trappolone è troppo poco accompagnato da fatti: saremmo di fronte ad un "4D-chess" intuibile da blogger dilettanti ma non dagli addetti ai lavori (amici e nemici)? Dopotutto Benedetto XVI conservava un minimo di libertà e in tanti momenti sarebbe bastato proferire un monosillabo a favor di telecamere per dare irrimediabili stangate ai modernisti. Al debole seppur benemerito Summorum Pontificum, ad esempio, sarebbe bastato il suggello di poche parole per centuplicarne la portata. O figuratevi cosa avrebbe scatenato la pubblicazione di una foto celebrando in Vetus Ordo. E invece... La tifoseria ratzingeriana, mossa quasi esclusivamente dal cristiano disagio per le bergoglionate, può solo crogiolarsi in questo sogno di "4D-chess" nella pia attesa di un colpo di scena come quelli dei finali dei film.
La terza perplessità è che comunque vadano le cose, si sarebbe trattato pur sempre di un ingannare tutti i fedeli (fedeli in buona fede) per ottenere un risultato. Suona un po' come un'azione malvagia intrapresa per un fine buono. È una responsabilità un po' troppo grossa da prendersi, vi pare? Per giustificarla si dovrebbe ipotizzare qualcosa di enorme (un'apparizione celeste che gli dica di operare un colossale inganno ai fedeli?) per convincere un ottantaseienne (oggi 94 passati) a fare un grosso piano a lungo termine per vederne - o almeno dirigerne - la riuscita.
Promemoria: in quel fatale 2013, con la data "Febbraio 2013", circolò da fine gennaio il numero speciale di Chiesa viva completamente dedicato a Ratzinger pontefice regnante. L'autore, don Luigi Villa, venne a mancare proprio mentre concludeva la stesura del numero, nel novembre precedente. Anche ostinandosi a rifiutare gran parte della disarmante quantità di indizi (Villa intravede simboli massonici un po' dappertutto), restano troppe ombre sul "Papa emerito" e vaticansecondista non troppo indigesto. La riuscita del Grosso Piano "Trappolone" implicherebbe che la Chiesa che rinascerà sarà ... vaticansecondista-compatibile.
http://www.chiesaviva.com/457%20mensile.pdf
Biografia dettagliata di don Luigi Villa:
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV370_Don_Luigi_Villa.html
Quanto sopra valga perciò come invito alla prudenza e al non autoridursi a tifoseria. Come diceva don Curzio, anche se ci sono ragioni per sostenere soggetti come Ratzinger, Trump, eccetera, non significa che costoro siano la salvezza della Chiesa.
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Benedetto XVI in preghiera con i musulmani
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