Ci giunge notizia della nascita del movimento politico "Popolo della Famiglia", fondato da Mario Adinolfi e Gianfranco Amato.
Chiamando a raccolta i
cattolici, promette di presentarsi già alle Amministrative 2016 con
"liste e candidati sindaco presenti in tutte le città d’Italia".
Da parte nostra, poniamo sul tavolo quattro temi, estremamente semplici, che - in quanto cattolici - vorremmo vederci chiariti.
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1) Fede. Vi presentate come un partito che chiama a raccolta i cattolici. Siete dunque per l'abolizione
del divorzio, della legge infanticida 194/78 (aborto), di ogni forma di
"unione civile" diversa dal matrimonio e di ogni forma di fecondazione
artificiale?
2) Gerarchia.
Agite di concerto con la Conferenza Episcopale Italiana? Vi riconoscete
nella linea politica dei suoi vertici e, in particolare, del suo segretario (Nunzio Galantino)?
3) Visione politica generale. Creare un movimento politico significa avere una visione complessiva della realtà : la politica non è solo politica familiare.
Avete uno sguardo unitario sugli scenari economici? Sugli quelli
internazionali? Sull'Unione Europea? Sul tema migratorio? Sulla riforma
costituzionale? Se sì, in cosa consiste?
4) Orizzonte partitico. Entrerete in una delle coalizioni esistenti (Se sì, quale)? Siete pronti a dichiarare pubblicamente
che nel caso in cui il vostro progetto non raggiungesse i suoi
obiettivi, non tentereste di "riciclarvi" in altri partiti (rendendo
questo movimento un semplice trampolino di lancio o un aggregatore di
voti da cedere)?
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