venerdì 31 maggio 2013

qualcuno mi spieghi bene cosa sta succedendo

Ieri sera processione del Corpus Domini. Sono arrivato tardissimo, a processione già iniziata. Resto dietro le transenne.
Definirla scalcagnata è dir poco. Gruppetti troppo veloci, gruppetti troppo lenti, servizio d'ordine quasi inesistente.
Gruppetti variopinti: grassi preti di colore accanto a preti italiani mingherlini, una suora vestita di bianco a braccetto con le consorelle in nero e bianconero, il prete con cappello e sciarpone, il giovanotto solitario in giacca e cravatta e ombrello formato famiglia, i preti in camice druidico (e tanti francescani e tante suore dietro le transenne e in giro altrove). Il gruppone di seminaristi: non ce n'erano due con la stessa cotta. Il gruppone di preti: non ce n'erano due con la stessa foggia di talare. Parecchio alto il numero di preti, suore e seminaristi stranieri.
Tre quarti dei consacrati partecipanti alla processione erano impegnati solo a scattare foto, a controllarsi l'abito o a guardare alle transenne per farsi notare da eventuali amici e conoscenti (andando spesso alle transenne a salutarli). Notevole la novizia che scattava foto delle schiene di quelli più avanti nella processione usando un grosso "tablet".
L'altro quarto dei consacrati/consacrandi e confraternite cantava e pregava a bassa voce, spesso con un'espressione di seccatura o di vergogna.
Finalmente passa il carro del Santissimo. La targa è SCV 1, quella che fino a febbraio scorso rappresentava l'auto privata del Papa è stata ora assegnata ad un grosso autocarro americano formato carnevale di Rio. Sul quale era stata allestita mezza cappella con due chierici davanti al Santissimo Sacramento (no, il Papa non era al volante, era a piedi e non mi sono accorto quando mi è passato davanti).
Passato l'autocarro, si scatena la fiumana di gente che corre da tutte le parti, per lo più per scattare foto e salutare gli amici (la processione non è neanche a metà), altri per svicolare verso casa. Un pelato delirava alle mie spalle parlando al telefonino di gazzarra "tal quale agli islamici" (l'odio alla Chiesa fa evidentemente credere perfino all'esistenza di processioni musulmane).
Quasi a dar ragione al pelato, dai gracchianti altoparlanti stava passando l'invocazione biascicata e trascinata: Gesù, nostro amico e nostro fratello...

E di tutto questo posso ancora dire che non mi desta troppe preoccupazioni.

La vera spiacevole sensazione è stata quando mi sono reso conto che al passaggio dell'autocarro del Santissimo, invece di guardare lo spettacolo e fotografare come tutti gli altri, ero l'unico inginocchiato sul selciato.

giovedì 30 maggio 2013

lapidario

Detto questo, sarò forse un cattolico depresso o acido o tragico? No, sono felice perché credo, perché ancora riesco a contemplare il creato e a farmi largo nella giungla del brutto, del deforme, cercando il bello nelle piccole cose. Ma sono un cattolico incazzato! Non sopporto più la retorica delle buone intenzioni e la doppiezza dei discorsi buonisti. Vorrei vedere dedizione in chi dovrebbe vigilare sulla fede e invece continuo a vedere un'inesausta gara all'inseguimento del mondo. Signore, per carità, convertili, donagli più luce perché nonostante tutto continuano a brancolare nel buio!
La citazione prosegue qui:

http://fidesetforma.blogspot.it/2013/05/il-papa-i-vescovi-pugliesi-e-il.html

mercoledì 29 maggio 2013

aggiornamenti su morale e sacramenti

Metti che un tizio, per godersi meglio il vizio della lussuria, faccia artificialmente trasformare il suo corpo contro natura.

Ai sontuosi funerali del prete abortista troverà certamente qualche Eminentissimo Cardinale pronto ad amministrargli il Santissimo Sacramento.

Intanto gli emissari di Satana ovviamente gongolano: ai trans sì e ai divorziati no? Urgente, dunque, il varo di una Legge per la Comunione ai Divorziati e per ogni specifica categoria di peccatori impenitenti che la rivendicasse.

La Comunione, infatti, bisogna negarla solo ai picchiati del latino che si ostinano a non bruciare incenso all'altare del dialogo.


http://www.unavox.it/FruttiPostconcilio/NuoviPreti/Il_funerale_del_Gallo.html

martedì 28 maggio 2013

arrestati perché dicevano il Rosario


Una foto che è una pagina di storia contemporanea:
è uno dei 100 giovani arrestati dalla Polizia francese ieri perché recitavano silenziosamente il Rosario.

http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/05/giovani-manifestanti-in-preghiera.html

lunedì 27 maggio 2013

sabato 25 maggio 2013

elevazione a 32 anni dell'età minima per accedere al sacerdozio

La seguente citazione è dal capitolo 26 dell'enciclica Quanta cura in cordibus nostris di Benedetto XVIII:
26. Sulla elevazione a trentadue anni dell'età minima per essere ordinati sacerdoti - Nel corso del secolo che ha concluso il secondo millennio siamo stati attivi e partecipi a mutazioni talvolta repentine che hanno modificato usi e costumi, oltre alla stessa durata e qualità della vita umana, della sua evoluzione fisica e psicologica. Da tempo gli specialisti lamentano che l'adolescenza tende a protrarsi sin dopo i vent'anni, in modo particolare nei soggetti occidentali di sesso maschile. Talune correnti culturali tendono poi a lasciare gli uomini in uno stato di minorità, di infanzia o di adolescenza prolungata¹. È impossibile non tenere conto in modo serio di queste realtà sociali e riconoscere che nell'odierna società ecclesiale, l'età minima prevista dal canone per essere ordinati sacerdoti², deve essere ragionevolmente aumentata di sette anni, non ultimo alla luce di numerose esperienze recenti, legate a numeri tutt'altro che esigui di giovani sacerdoti risultati alla prova dei fatti privi di maturità umana, morale e spirituale.

Disponiamo pertanto che non si proceda più alla sacra ordinazione sacerdotale prima dei trentadue anni compiuti.

Il candidato al sacerdozio non potrà essere ordinato diacono prima del compimento del trentunesimo anno di età e per un anno, prima di accedere al sacerdozio, che non sarà né automatico né un diritto acquisito con la sacra ordinazione diaconale, dovrà svolgere il sacro ministero dimostrando di avere acquisito la necessaria maturità per ricevere il secondo grado del Sacro Ordine; in caso contrario, non sia promosso al Sacro Ordine sacerdotale.

Il vescovo diocesano ha facoltà di concedere un anno di dispensa dall'età minima prevista per l'ordinazione diaconale e un anno di dispensa per l'ordinazione presbiterale, riducendo a sei mesi l'interstizio tra diaconato e presbiterato. Per ordinare però un presbitero al di sotto dei 30 anni compiuti è necessaria la dispensa riservata alla Sede Apostolica, tramite una richiesta dettagliata e non formale da parte dell'ordinario diocesano, che dovrà attestare e garantire sia l'idoneità sia la particolare maturità del candidato per il quale domanda ragionevole dispensa.

Il ciclo di formazione al sacerdozio, per tutti i candidati al di sotto dei 35 anni di età, deve avere una durata fissa pari a nove anni. È concessa facoltà al vescovo di ridurre i tempi a sette anni, al di sotto dei quali ogni dispensa è riservata alla Sede Apostolica. Per coloro che hanno compiuto 35 anni di età, il ciclo formativo dovrà svolgersi nell'arco di sette anni, con facoltà conferita al Vescovo diocesano di ridurre i tempi a sei anni, al di sotto dei quali la dispensa è riservata unicamente alla Sede Apostolica. Per coloro che hanno compiuto quarant'anni di età, il ciclo formativo dovrà svolgersi nell'arco di cinque anni, con facoltà conferita al vescovo diocesano di ridurre i tempi a quattro anni, al di sotto dei quali la dispensa è riservata unicamente alla Sede Apostolica.
[...]

In qualsiasi momento si può e si deve fare pastorale vocazionale³, ma il vero e proprio discernimento vocazionale non potrà avvenire prima del compimento del 21° anno di età. Solo al compimento del 21° anno di età può essere concesso di vivere per un periodo stabile massimo di sei mesi continuativi nella struttura formativa dell'istituto, per sperimentarne dall'interno la regola e gli stili di vita. Non si può essere ammessi al postulandato prima del compimento del 22° anno di età e non si può essere ammessi ai noviziati prima del compimento del 23° anno di età. Gli ordini e le congregazioni religiose nelle quali il noviziato ha una durata di un anno, dovranno elevarne la durata a due, inserendo prima del noviziato un anno pieno di postulandato.
[...]

I candidati ammessi alla formazione al sacerdozio ministeriale dopo la promulgazione di questo documento dovranno sottostare ai cicli formativi stabiliti, perché quanto da Noi disposto entra in vigore con effetti retroattivi immediati.


Citazioni da: Benedetto XVIII, Quanta cura in cordibus nostris. Enciclica in forma di Motu Proprio, Bonanno editore, 2013.

venerdì 24 maggio 2013

finisce in sordina il neodogma dello Scontro di Civiltà

Ma che fine hanno fatto tutti quei cattolici pensosamente allarmati dallo "Scontro di Civiltà"?

Avevamo sentito tanti dire, “con la crisi economica, si esaspera il razzismo e la guerra tra i poveri”. E’ una tesi caratteristicamente marxista, che comunque ha una sua logica.

E invece, a mano a mano che avanzava la crisi economica, almeno in Italia, abbiamo visto sparire lo “scontro di civiltàdall’interesse generale, e lo dimostrano le dure regole del mercato elettorale: basti pensare che alle ultime elezioni, da noi, Forza Nuova ha dovuto buttare tutto sulle banche, la Lega sul ritorno delle tasse al Nord. Anche tra i loro elettori di riferimento, tirava più la sopravvivenza quotidiana che la paura degli immigrati.

La citazione prosegue qui:

http://kelebeklerblog.com/2013/05/23/un-suicidio-nella-cattedrale-anzi-due-e-un-aperitivo-da-gedac-1/

http://kelebeklerblog.com/2013/05/24/un-suicidio-nella-cattedrale-anzi-due-e-un-aperitivo-da-gedac-2/

giovedì 23 maggio 2013

una cretina è per sempre

Il miglior articolo sul femminicidio l'ho trovato sul blog di un non cattolico.
Lo cito integralmente qui sotto.

Nota: questo blog non intende "endorsare" le fonti che cita ma solo citare materiale intelligente o comunque utile alla riflessione.




Da qualche giorno vedo diverse email riguardo il solito problema del "femminicidio". DI solito non me ne occupo in questi termini, perche' affermare che uccidere una donna sia piu' grave che uccidere un uomo e' come dire che uccidere un uomo sia MENO grave che uccidere una donna. Si tratta di un'affermazione stupida e illogica. Ma in questi giorni sono accadute cose che hanno richiamato in me ricordi diversi.
La prima domanda che occorre porsi quando si va a vedere il numero di donne uccise da uomini e' che tali uomini siano loro familiari nella stragrande maggioranza dei casi. In questo senso, occorre porsi una domanda: per quale motivo il pericolo arriva dal conosciuto e non dallo sconosciuto?

La logica vorrebbe che si incontri piu' facilmente il pericolo incontrando sconosciuti , o camminando in luoghi sconosciuti, che quando camminiamo in luoghi piu' conosciuti. Se ti imbatti in un pericolo in un luogo sconosciuto sei in una situazione piu' logica di quando ti imbatti in un pericolo in un luogo conosciuto. Per questo cio' che e' sconosciuto fa piu' paura: essenzialmente, associamo alle situazioni sconosciute, ai luoghi mai visti e alle persone mai incontrate prima un livello di pericolo piu' alto.

Se andiamo sul particolare, notiamo due cose:
  • Le donne picchiate o uccise sapevano che quell'uomo era pericoloso.
  • Le donne picchiate o uccise sapevano che in casa correvano pericoli.

Certo la stampa va a nozze con la storia che le vittime avevano denunciato ma la polizia non ci ha fatto nulla. E' come dire che qualcuno ti aggredisce, tu chiami la polizia ma non fuggi. Probabilmente tu chiami la polizia E fuggi. Come si deve fare di fronte ad ogni pericolo.
Cosi' abbiamo DUE domande generiche:
  • Perche' cosi' tante donne non fuggono da compagni violenti?
  • Perche' cosi' tante donna VIVONO con compagni violenti?

Alla prima domanda puoi rispondere solo indagando sui vincoli materiali, quando parliamo della seconda invece il problema e' diverso.

E' diverso perche' sapere che un maschio sia un prepotente, o un violento, non e' questione del senno di poi. E' questione del senno di PRIMA.

Se vado indietro nel tempo, quando ero un pochino un alieno tra i coetanei e certe cose le vedevo "da fuori", posso ragionevolmente dire una cosa: il maschio violento PIACE.

PIACE.

Vado indietro con la memoria al mio liceo. Gli adolescenti sono psicopatici a modo loro, e vivono in tempesta ormonale, ma ricordo i miei compagni di classe con una certa chiarezza. Alcuni erano dei prepotenti rodomonti dai voti pessimi , vestiti alla moda e atteggiamenti che all'epoca erano detti "rambismo". Ma non erano tutti. C'erano il Simone introverso e riflessivo, che reagiva alla forza solo se costretto. C'era il giuseppe grande e grosso , tutto sport e famiglia. Gia' evitavano di litigare con lui perche' era grosso e alto, poi lui se ne stava molto tranquillo a farsi gli affari suoi. C'era il Davide un poco lento ma decisamente una persona innocua. C'era Alberto il secchione, libri e casa. Mai visto litigare.

Poi c'erano quelli che definivamo "i stianaz", in ferrarese per indicare persone rissose, cazzoni violenti, oggi forse diremmo balordi.

Ora, visti da fuori i maschi meno violenti, piu' sensibili, per certi versi visibilmente dolci, per le ragazze erano trasparenti. Trasparenti sul serio. Come se non esistessero. Perche' erano sistematicamente e solo attratte dai peggiori.

Voglio dire, se un tizio ogni santa domenica va a tifare per una squadra che piu' del tifo ha il colera, come il Migliaro, e trova anche il modo di scazzottarsi, e se ne vanta, e io fossi una donna, eviterei a tutti i costi di trovarmi nella stessa stanza con lui. Cioe', tu lo SAI che e' violento. Se un altro tizio opprime e rompe le palle agli altri compagni minacciandoli e tormentandoli, specialmente i piu' deboli, e io fossi una donna, lo eviterei come la peste.

Ma non era proprio quello che ricordo. I piu' ricercati , per tutta l'adolescenza, erano rigorosamente quelli dagli atteggiamenti piu' evidentemente violenti ed aggressivi. C'era solo da scegliere tra altri ragazzi , alcuni anche belli, ma poco aggressivi, poco vistosi, dall'atteggiamento educato e gentile. Ma loro sceglievano altrimenti, TUTTE. Anzi: la cosa era cosi' marcata che anche ragazzi poco adatti al ruolo, cioe' ragazzi che non stavano con la violenza neanche a morire, "facevano gli sboroni", ovvero fingevano di essere violenti, aggressivi e prepotenti al solo scopo di piacere alle ragazze.

Ora, occorre una riflessione su questo.

Che genere di mondo ci aspettiamo, riguardo al "femminicidio", se le ragazze sin da adolescenti preferiscono il maschio piu' violento e trovano letteralmente trasparenti i maschi meno aggressivi? Se passano l'adolescenza a fidanzarsi con teppisti e bulli coi quali - a ragion veduta- dovrebbero temere di rimanere da sole nella stessa stanza, che genere di destino otterranno?

Quando ero in Marina potevo osservare equipaggi piu' corposi di maschi. Se chiudete un centinaio di ventenni in una nave per mesi e poi li rilasciate in una citta', ovviamente usciranno dalla nave col preciso scopo di accoppiarsi. Il problema e': chi ci riesce? Anche in questo caso, ad adolescenza finita, devo dire che la situazione non cambiava molto. Quelli piu' efficaci erano quelli che sorvegliavo per evitare nonnismo, i piu' aggressivi e i piu' violenti. Persone con le quali una donna avrebbe dovuto evitare di avere qualcosa a che fare, erano invece i piu' richiesti. Giravo per la citta' e incontravo i marinai piu' scolarizzati, meno aggressivi e piu' giudiziosi insieme a farsi le pizze o in giro per cinema, o in giro per la citta' , di solito non accompagnati, e i "peggiori" sempre con la loro "preda" a fianco.

Anche i ricordi universitari, e anche quelli che ho avendo fatto il buttafuori in alcune discoteche per pagarmi gli studi, non sono differenti. I problematici erano quelli preferiti dalle ragazze.

Ho visto cambiare questo atteggiamento attorno ai 30/35+ anni quando improvvisamente le poche donne rimaste libere sembravano allora preferire i maschi MENO aggressivi, ma c'era da dire che quasi tutti i maschi (specialmente i piu' aggressivi) erano gia' accasati, e se facciamo una classifica, si erano presi le ragazze piu' "gettonate" . Interessante, perche' se questo e' il risultato di una selezione, otteniamo qualcosa come l'elemento alfa di un branco di lupi che si accoppia solo con l'elemento alfa di un branco di lupe.

Sembra sensato, almeno per i lupi , ma il punto e' che l'elemento alfa del branco umano viene misurato -e preferito - per la sua violenza, prepotenza, agressivita'. Se ha senso per una lupa stare con il maschio che picchia tutti gli altri, NON ha affatto senso per una donna stare con l'uomo che aggredisce fisicamente e picchia tutti gli altri -ammesso che non sia in carcere.

Il "femminicidio" domestico e' il risultato OVVIO di una societa' ove le ragazze PREFERISCONO sin dall'infanzia il maschio piu' violento, piu' prepotente e piu' aggressivo. Una dinamica simile non puo' produrre altro.

Questi maschi non vengono evitati, discriminati o guardati con paura, come sarebbe logico fare. Sono addirittura PREFERITI agli altri.

Mi focalizzo su questo punto perche' e' il punto focale. Un tizio stupido e aggressivo ha MOLTE piu' possibilita' di trovare la ragazza dei suoi sogni per almeno tutta l'adolescenza e deve comunque lottare sino ai 30 anni. Almeno la componente delle coppie che si formano in giovane eta' e' fatta da questi elementi. Quando si arriva alla violenza, queste donne - che quasi sempre si sono sposate giovani : consideriamola prova a fortiori - non possono dire di non sapere che il compagno non fosse aggressivo e violento. Lo hanno scelto per questo.

A quel punto arriva il problema della naming convention. Ovvero del rinominare qualcosa.

Facciamo un esempio stupido. Quando ero giovane e molto testosteronico un ratto di fiume uccise uno dei miei gatti. Un giorno vidi un rattone (che io supponevo essere il colpevole) entrare nella "bugadara", una specie di lavanderia. Poiche' era semivuota e non c'erano nascondigli, presi un grosso bastone ed entrai. La topazza si mise a saltare e a stidere, e per pura fortuna riuscii a colpirla tipo baseball. Poi la finii al suolo.Poi andai da mio padre a vantarmene ma lui anziche' i complimenti mi fece un ronzatone violentissimo, dal momento che ero stato un idiota a chiudermi in una stanza con una bestiaccia cosi' forte e pericolosa e piena di leptospirosi.

Ora, immaginate che io avessi risposto : "ma quando sono con la pantegana mi sento sicuro!". Che e' la tipica risposta della cretina quando vi dice che ha scelto un idiota perche' e' forte e violento. Ovviamente c'e' un errore di fondo, ovvero il fatto che la pantegana non intende affatto proteggermi come la cretina suppone che il suo ragazzo faccia. La pantegana mi mordera' e mi attacchera' la leptospirosi. Allo stesso modo, se ti metti con un bullo chauvinista e facinoroso, nel lungo termine prima o poi iniziera' a menarti.

Qui c'e' il primo problema di nomenclatura, ovvero il fatto che la parola "sicurezza" viene piazzata a sproposito con un ragionamento del cazzo al preciso scopo di entrare nella stessa stanza con qualcuno che ti fara' del male.

Adesso andiamo alla seocnda fase. Ti sei messa col toro incazzato e vola la prima sberla. Il suggerimento sarebbe quello di fuggire ed in fretta.

Ma qui abbiamo il secondo stravolgimento dei termini. Per esempio, una cretina recentemente pestata dal moroso (e finita in ospedale per questo) ha appena "perdonato" il fidannzato violento. Se lo chiamiamo perdono e' facile vederlo come atto meritorio, quasi. Ma occorre dargli il nome corretto: la situazione per la quale un tizio ti picchia e tu non provi nessuno dei sentimenti legati all'inimicizia che l'atto implica non si chiama "perdono". Si chiama "atto di sottomissione".

Se io stramino di mazzate un tizio, e gli chiedo "hai qualche problema, pezzo di merda?" e lui mi dice "no, va bene, chiudiamola qui, senza rancore" non si parla di perdono: si chiama resa. Lui e' alla mia merce'. Io sono piu' forte, lo domino, e siccome per scelta non propaga il conflitto e si prende i danni, e' stato SOTTOMESSO. Fine.

Cosa succede quando io sottometto qualcuno, lo stramino di mazzate e quello mi dice che non ne nasce alcun odio o alcun conflitto, ovvero quando si arrende? Che messaggio mi da'? Mi da' un messaggio semplice semplice: "resa incondizionata". Posso disporre di lui come cazzo voglio, perche' l'ho sconfitto, abbattuto, e non ha nemmeno le forze per un sentimento di ostilita'.

Ora, come si chiama questa sottomissione, questa resa senza condizioni, questa volontaria subordinazione vessatoria nel linguaggio della cretina? Si chiama "ma io lo amoOOO!". Oppure, se preferite "io lo perdono"., o entrambe le cose.

Basta cambiare nome al concetto, e via: i nazisti perdonarono i sovietici che invasero Berlino, isn't it? Specialmente perche' erano appesi per il collo ad un ramo, ma dal punto di vista femminile questo e' amore.

Cosi', ho le idee molto chiare a riguardo: se esistesse quella che chiamo una "sana educazione al vaffanculo" e una certa "conoscenza del maschio", i bulletti aggressivi non vedrebbero toccherebbero una donna dai 14 anni sino alla morte, invece di essere al top dei piu' richiesti.

Il problema del "femminicidio" nasce da un preciso ordine nelle preferenze sociali, che inizia sin dall'adolescenza e si perpetua all'eta' adulta. Il problema si divide in due parti:
  1. Il maschio piu' aggressivo, violento e prepotente e' il preferito rispetto ai maschi magari piu' riflessivi, piu' gentili , piu' educati e piu' dolci, che sono invece disprezzati.
  2. Una volta conosciuto e approcciato il maschio peggiore possibile, anziche' fuggire dalla loro violnza queste donne si SOTTOMETTONO, rendendo pagante la violenza stessa, travestendo la sottomissione da "amore", "perdono" e non so che altro.
Non mi si dica che sia possibile "cambiare la cultura maschile" in queste condizioni. Finche' il maschio aggressivo, violento e prepotente e' preferito agli altri, che sono quasi invisibili per le coetanee, tutti faranno a gara per essere peggiori possibile.

Una sana educazione al vaffanculo , che lasci a secco i violenti (che sono perfettamente riconoscibili sin da adolescenti) , invertirebbe i termini della gara e sarebbero semmai i violenti a doversi mascherare e sembrare poi gentili. Il che presenta sempre un pericolo, ma almeno NON LO MOLTIPLICA.

Se uno vi ha fatto credere di essere gentile ed educato e poi e' un porco violento, siete state ingannate. Capita. Se lo mandate affanculo appena si manifesta, ha avuto giusto una chance e l'ha gettata via. Ma se lo scegliete per quanto e' "gangsta", e in seguito per quanto "vi fa sentire sicure" , cioe' per quanto e' violento e aggressivo, poi se vi mena , e voi lo perdonate pure, non dovete cacare il cazzo: non siete vittime, siete martiri volontarie.

Le martiri di una stupidita' che chiama "amore" o "perdono" la sottomissione.

In fondo, la morale e' sempre quella.

mercoledì 22 maggio 2013

sentiamo suor Maria Francesca

La Messa "tridentina" non è stata inventata da san Pio V né dal Concilio di Trento, ma risale ai tempi apostolici. La Liturgia, infatti, non è l'espressione d'un sentimento del fedele, ma è "la" preghiera ufficiale della Chiesa; è Dogma pregato. Essa racchiude qualcosa di eterno non costruito da mano umana. «Ecce ego vobiscum sum», dice Cristo alla sua Chiesa (Mt 28,20).

Il resto del lungo articolo di sr. Maria Francesca Perillo sulle origini apostolico-patristiche della Messa "tridentina" è qui:

http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/05/sr-maria-francesca-petrillo-fi-le.html

martedì 21 maggio 2013

sentiamo padre Amorth

Padre AMORTH - «Un vero esorcismo», secondo il decano degli esorcisti italiani, padre Gabriele Amorth. Ai microfoni di Un giorno da pecora, l'anziano religioso paolino rivela di aver incontrato martedì la persona sul cui capo il Pontefice ha posto le mani: «Ha 43 anni moglie e figli, si chiama Angelo, è posseduto da quattro demoni». «Io - confida padre Amorth - gli ho fatto un lungo esorcismo». E lo stesso, secondo il religioso paolino, avrebbe fatto Francesco. «Un esorcismo è anche quello che uno fa mettendo le mani sul capo della persona e pregando, senza ricorrere agli esorcismi scritti». Per il decano degli esorcisti, ad esporre Angelo alla «vendetta del demonio» sono stati i vescovi messicani che «non si sono opposti all'aborto come dovevano fare». Quanto alla smentita vaticana, padre Amorth afferma che «se hanno smentito vuol dire che non hanno capito niente». E cita «tre casi di esorcismi fatti da Giovanni Paolo II, senza nessun libro di esorcismi».

http://www.corriere.it/cronache/13_maggio_21/tv-cei-esorcismo-boffo-scuse_203492b0-c212-11e2-a4cd-35489c3421dc.shtml

Qui il video:

http://video.repubblica.it/dossier/il-nuovo-papa/papa-francesco-esorcismo-a-san-pietro-il-video-che-fa-discutere/128972/127475

Nota: nessuno ha notato che il prete ha consegnato un dossier cartaceo ad uno dello staff papale. Riguarderà il posseduto?

venerdì 17 maggio 2013

oggi meditiamo la Bibbia

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timoteo (4, 1-7):
 «Lo Spirito dichiara apertamente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede, dando retta a spiriti menzogneri e a dottrine diaboliche, sedotti dall’ipocrisia di impostori, già bollati a fuoco nella loro coscienza. Costoro vieteranno il matrimonio, imporranno di astenersi da alcuni cibi che Dio ha creato per essere mangiati con rendimento di grazie dai fedeli e da quanti conoscono la verità. Infatti tutto ciò che è stato creato da Dio è buono e nulla è da scartarsi, quando lo si prende con rendimento di grazie, perché esso viene santificato dalla parola di Dio e dalla preghiera. Proponendo queste cose ai fratelli sarai un buon ministro di Cristo Gesù, nutrito come sei dalle parole della fede e della buona dottrina che hai seguito. Rifiuta invece le favole profane, roba da vecchierelle».

Vediamo cosa succede oggi:
  • allontanamento dalla fede: lo vediamo ovunque
  • spiriti menzogneri: in abbondanza! Si pensi soltanto alla politically correctness, il meccanismo di difesa istituito per proteggere gli spiriti menzogneri
  • dottrine diaboliche: mai come nella nostra epoca assistiamo all'invasione di dottrine bizzarre, specialmente dall'oriente (reiki, buddismo, shiatsu, harekrishna, testimoni di geova, reincarnazione, maghi e fattucchiere...)
  • ipocrisia di impostori: qui vengono in mente certi venerati maestri che si spacciano per cattolici (Bose, Neocatecumenali, cattolici "adulti"...)
  • già bollati a fuoco nella loro coscienza: sono mentitori che sanno bene di star mentendo, ma continuano a mentire
  • vieteranno il matrimonio: non solo gay-pride, ma addirittura arresto per chi portava una felpa con il simbolo di una famiglia normale!
  • astenersi da alcuni cibi: non solo vegani ed ecologisti, ma anche la mania del dietologo
  • favole profane: il novello civismo de' noantri (il sindaco di Londra che raccomandava di risparmiare acqua evitando di tirare lo sciacquone quando si fa la pipì, oppure gli ecologisti tutto mercato equosolidale che raccomandano di non bere caffè perché una tazzina di caffé "incide" per 150 litri d'acqua sull'equilibrio del mondo...)

lunedì 13 maggio 2013

insperata grazia alla città di Napoli, e altre notizie

Morto l'ultimo abortista del Policlinico di Napoli: in quella struttura non si possono più uccidere bambini non nati:

http://www.uccronline.it/2012/03/20/al-policlinico-di-napoli-vince-la-vita-nessun-medico-abortista/



Citazione:
[Questi due italiani] in un recente articolo scientifico del Journal of medical ethics, sostengono, in quello che definiscono un «articolo accademico», la seguente tesi: abbiamo stabilito che per ragioni varie, dalle cattive condizioni economiche e psicologiche della gestante e della sua famiglia alla eventuale disabilità potenziale o effettiva del feto, è moralmente giustificabile annientare un non ancora nato; il corollario della tesi è che anche i neonati condividono la statuto di non persona, in senso razionale e volitivo, e quindi, sulla base delle stesse identiche ragioni, ciò che è possibile per i non nati, l'aborto, è possibile e moralmente giustificato anche per neonati, abortion after birth.
Questi ricercatori non sono isolati nel loro pensiero omicidario detto «utilitaristico»...
http://www.ilgiornale.it/news/interni/916211.html




Passiamo ad altro argomento:

le autorità civili dell'Eritrea si accorgono che un insegnante italiano risulta omosessualmente "sposato" con un tizio cileno. Licenziamento in tronco ed espulsione in una settimana:

http://palermo.repubblica.it/cronaca/2013/05/11/news/insegnante_espulso_dall_eritrea_perch_omosessuale-58549482/

venerdì 10 maggio 2013

turpi lenocini, mortiferi crimini, virali bufale

[...] non possiamo deplorare abbastanza la cecità di tante donne di ogni età e condizione, le quali, infatuate dall’ambizione di piacere non vedono quanto sia stolta certa foggia di vestire, con cui non solo suscitano la disapprovazione degli onesti, ma, ciò che è più grave, recano offesa a Dio. E in tale abbigliamento — che esse stesse in passato avrebbero respinto con orrore come troppo disdicevole alla modestia cristiana — non si limitano a presentarsi soltanto in pubblico, ma neppure si vergognano di entrare così indecentemente nelle chiese, di assistere alle sacre funzioni e di recare persino alla stessa mensa Eucaristica (nella quale si va a ricevere il divino Autore della purezza) i lenocini delle turpi passioni. Tralasciamo poi di parlare di quei balli esotici e barbari, uno peggiore dell’altro, venuti ora di moda nel gran mondo elegante; non si potrebbe trovare un mezzo più adatto per togliere ogni resto di pudore.
(dall'enciclica Sacra Propediem di Papa Benedetto XV)


Gli eventi cruciali di questa discesa agli inferi sono stati la legalizzazione del divorzio (1970) e dell’aborto (1978), a cui fece seguito il fallimento dei relativi referendum abrogativi (rispettivamente 1974 e 1981).
Andreotti, che firmò di persona la legge sull’aborto, e con lui l’intera classe politica democristiana, permise e tollerò questi crimini. In nome di questo realismo, non solo si è retto lo Stato, ma si è dato il via alla disgregazione delle famiglie italiane e sono stati condannati a morte milioni di bambini non nati. Di questo, ancora oggi, dovrebbero tenere conto quei cattolici che ancora straparlano di male minore e di voto utile: quel pragmatismo che può essere positivo in fatto di politica estera, economica e sociale, non lo è quando si tratta di principi non negoziabili.
(citato da http://www.campariedemaistre.com/2013/05/andreotti-il-machiavelli-democristiano.html)


Insomma: siamo dinnanzi all’ennesima bufala prodotta dal propaganda omosessualista, che non si ferma nemmeno davanti ai corpi di tre poveri adolescenti e e che si disinteressa persino delle nette smentite di chi avrebbe messo in giro la notizia. Googlare per credere: la bufala, venduta come immacolata verità, è diventata virale; nessuno si è procurato di verificarla (quindi di smentirla; credo che in Italia lo si faccia per primi su questo sito) e il mondo si è ormai irrimediabilmente convinto che in Sudafrica sia stato chiuso un campo dove si uccidevano omosessuali nel tentativo di “normalizzarli”. A distanza di ormai una decina di giorni, i portali gay già parlano d’altro; la propaganda, insomma, con uno stile da far impallidire il MinCulPop, pare aver vinto. Non contro di noi, che, invece, di questa storia vorremmo continuare a parlarne, per porci un semplice interrogativo: a cosa serve tutto ciò?
(citato da http://www.uccronline.it/2013/05/08/campo-che-converte-i-gay-effeminati-no-e-una-bufala/)

mercoledì 8 maggio 2013

Humpty Dumpty, cioè l'ermeneutica della continuità

Citazione:
"Quando uso una parola", Humpty Dumpty disse in tono piuttosto sdegnato, "essa significa esattamente quello che voglio – né di più né di meno."
"La domanda è", rispose Alice, "se si può fare in modo che le parole abbiano tanti significati diversi."
"La domanda è," replicò Humpty Dumpty, "chi è che comanda – tutto qui."
(dal libro "Alice nel paese delle meraviglie e Attraverso lo specchio magico di Lewis Carroll)

Esemplare citazione:
“Le affermazioni del Concilio Vaticano II e del Magistero pontificio posteriore, relative alla relazione fra la Chiesa cattolica e le confessioni cristiane non cattoliche, come al dovere sociale della religione e al diritto alla libertà religiosa, (1) la cui formulazione è difficilmente conciliabile con le precedenti affermazioni dottrinali del Magistero, (2) devono essere comprese alla luce della Tradizione intera e ininterrotta, (3) in maniera coerente con le verità precedentemente insegnate dal Magistero della Chiesa, (4) senza accettare alcuna interpretazione di queste affermazioni che possa portare ad esporre la dottrina cattolica in opposizione o in rottura con la Tradizione e con questo Magistero.”

martedì 7 maggio 2013

un gruppo contro il quale scagliarsi con odio

Utile promemoria:
«...A volte si ha l’impressione che la nostra società abbia bisogno di un gruppo almeno, al quale non riservare alcuna tolleranza; contro il quale poter tranquillamente scagliarsi con odio...»
(Benedetto XVI, Lettera ai vescovi della Chiesa cattolica riguardo alla remissione della scomunica dei 4 vescovi consacrati dall'arcivescovo Lefebvre, 10 marzo 2009)


lunedì 6 maggio 2013

finalmente in Afghanistan gli americani ne fanno una buona

Incredibile: in Afghanistan gli americani finalmente fanno qualcosa di buono: celebrazione della Messa Tridentina.

Quella di don Charles [US Navy] non è l'unica Messa Tridentina in Afghanistan, perché già l'anno scorso aveva cominciato un cappellano inglese:

http://rorate-caeli.blogspot.com/2013/05/another-traditional-latin-mass-in.html

domenica 5 maggio 2013

divorziati praticanti (e tanti auguri)

Il pretonzolo si difende: "non potevo rifiutargliela proprio durante la Messa"...

http://www.blitzquotidiano.it/politica-italiana/berlusconi-comunione-divorziato-avvocato-papa-333871/


“Lei adesso quest’ostia me la dà, e io poi i conti li farò con qualcun altro molto sopra di lei”:

http://www.blitzquotidiano.it/teatro/comunione-mara-venier-berlusconi-separati-sacramenti-divorzio-avvenire-412121/


Passiamo ad altri argomenti: la festa del Vesakh, una ricorrenza importante per la quale il Pontificio Coniglio per il Diavolo Irreligioso ha mandato i sacrosanti ed ineludibili auguri:

http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/interelg/documents/rc_pc_interelg_doc_20130502_festivita-buddista_it.html

sabato 4 maggio 2013

due ermeneutiche, una sola fregatura

"Due ermeneutiche, una sola fregatura: il Concilio pastorale Vaticano II":

http://unafides33.blogspot.it/2010/10/proposito-delle-due-ermeneutiche-del.html


«Si cerca di contrapporre "antica paccottiglia", "pizzi e merletti", all'aggiornamento, alla "sfida" di chi si crede moderno ed è invece vecchio dentro, fermo ai polverosi anni '60». Ecco una risposta all'acidità tutta clericale del gesuita Dall'Asta sulla costosissima "arte povera":

http://fidesetforma.blogspot.it/2013/04/il-piccato-commento-di-p-dallasta.html


Un araldista giustamente infuriato per gli stemmi papali si lascia sfuggire che Benedetto XVI "senza tiara" sembrava poco convinto di quella decisione dovuta piuttosto a "volontà collegiali", e che lo stemma del nuovo Papa è stato modificato più volte durante il mese di marzo 2013.
Fino a Giovanni Paolo II, uno stemma papale era sempre stato lo scudo con la tiara e le chiavi (tanto che non c'era bisogno di nessuna normativa per regolarlo). Ora, invece, approssimazioni, correzioni, semplicismo, piattezza, addirittura aggiungendo il motto, addirittura disegnata coi pennarelli (usando quello giallo per disegnare l'oro):

http://www.notiziarioaraldico.info/201304154086/foppoli-sullo-stemma-di-papa-francesco/

venerdì 3 maggio 2013

Anno Domini 2013: il rabbino critica il Pontefice

Ad aprile 2013 un Papa cita nell'omelia un passo degli atti degli Apostoli e c'è chi già sente il pericolo del «suscitare ostilità» contro gli ebrei:

http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/04/non-confondiamo-lantisemitismo-con.html


Passiamo ad altro argomento: il novello Nerone del 2013 si chiama Colombo:

http://www.uccronline.it/2013/04/30/furio-colombo-lattentato-a-boston-e-colpa-dei-cristiani/


Altre notizie: il sacro concertone del primo maggio a Roma si è svolto di fronte all'Arcibasilica Lateranense, quella che contiene la Cattedra Papale, e sul cui baldacchino sono conservati i reliquiari con le teste degli apostoli Pietro e Paolo:

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/primo-maggio-61-arresti-e-25-denunce-concertone-molti-droga-913442.html

giovedì 2 maggio 2013

i guai di tre Pontefici

Il seguente schema è tratto da un articolo sull'ecumenismo, a firma Prandianus, pubblicato su Unavox (anche in PDF):

http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV493_Ecumenismo_a_senso_unico.html





Pontificato di Paolo VI (1963 – 1978):




Paolo VI benedice con la sinistra


1963 -10 giugno – Paolo VI impone all’Università Gregoriana un congresso, in chiave elogiativa, su Pierre Teilhard de Chardin, ignorando, così, il Monitum del Sant’Uffizio, 30 giugno 1962.
1964 – 4/6 gennaio – pellegrinaggio in Terra Santa, dopo il quale Paolo VI indosserà perennemente l’efod, il  monile del sommo sacerdote Caifa.



1965 – Paolo VI abolisce il Sant’Uffizio. A seguito di questo provvedimento – omaggio alla dichiarazione conciliare Dignitatis Humanae sulla libertà di coscienza – l’errore corre per tutta la cristianità nelle parrocchie, seminari e nelle Università cattoliche.
 1965 – Paolo VI riceve il Gran Maetro della P2,  Licio Gelli, insignendolo del titolo di “Eques ordinis sancti Silvestri Papae”.
1965 -  Paolo VI pronuncia l’elogio funebre del Gran Maestro (GOI) Giordano Gamberini, vescovo della “Chiesa gnostica satanista”, già privilegiato interlocutore negli incontri Chiesa/Massoneria.
1965 – In visita all’ONU, Paolo VI prega nella cappella massonica, la “Meditation room”, ove proclama la “religione dell’uomo”.
1966 – Paolo VI dona all’anglicano “arcivescovo” – laico - di Canterbury l’anello pontificio con cui lo scismatico benedice i presenti.
1967 – Paolo VI abolisce l’obbligo, per il clero, del giuramento antimodernista già imposto da san Pio X.
1967 – Paolo VI depone, con provvedimento d’autorità, il Primate d’Ungheria, il cardinale Joseph Mindszenty ritenuto ostacolo al dialogo Santa Sede/Unione Sovietica (Ostpolitik).
1967 -  Paolo VI riceve in Vaticano il presidente dell’URSS, Podgorny, dopo aver ricevuto anche il presidente della Jugoslavia, Josip Tito.
1967 – Paolo VI insedia la commissione per la stesura del Novus Ordo Missae, includendovi 6 protestanti membri effettivi - 3 luterani, 2 anglicani e uno della comunità di Taizé - sotto la direzione del massone mons. Annibale Bugnini. La santa Messa diventa “sinassi” dei fedeli e “cena”del Signore.




1968 – Paolo VI riceve in Vaticano, in udienza pubblica, abbracciandolo e stringendogli le mani, il comunista Janos Kadar, torturatore del cardinal Mindszenty e boia di Imre Nagy.
1970 – Paolo VI  elogia le tre religioni monoteistiche che “adorano lo stesso Dio”.
1971 – Paolo VI riceve in udienza pubblica i membri della potente massoneria ebraica, B’nai B’erith, chiamandoli “Miei cari amici”.
1978 -  Paolo VI, dopo aver tollerato che associazioni cattoliche si  esprimessero in favore del divorzio, sotto la presidenza del dc Emilio Colombo, permette che la legge 194 – G.U. 22 maggio n. 140 anno 119 – istitutiva dell’aborto, venga  approvata col voto unanime dei parlamentari democristiani consigliando loro di restare in carica pur dovendo sottoscriverla. Assicura, così, l’assoluzione prima del peccato.
Firmatari di spicco furono il dc Giulio Andreotti presidente del Consiglio, la ministra dc Tina Anselmi e il presidente della Repubblica, il dc Giovanni Leone. (Viene facile rammentare, a proposito, l’episodio di Guido da Montefeltro narrato da Dante (Inferno, XXVII, 67/109) in cui si narra  che Bonifacio VIII, in cambio di un consiglio fraudolento, avrebbe perdonato a costui, in anticipo, il peccato che avrebbe commesso. Stessa vicenda che vide il monaco, Giacomo da Poirino, sospeso a divinis dal beato Pio IX per aver prima, egli, assolto in anticipo, fin dal 1854, il conte di Cavour per le imminenti e future leggi e per le persecuzioni programmate contro la Chiesa, e per averlo poi assistito in punto di morte, giugno 1861,  senza averne chiesto e ottenuto il pentimento finale).
È interessante leggere cosa scrisse il deputato “cattolico” – oggi, senatore in aeternum - Giulio Andreotti a margine di questa vicenda:
Mi sono posto il problema della controfirma a questa legge (lo ha fatto anche Leone per la firma), ma se mi rifiutassi non solo apriremmo una crisi dopo aver appena cominciato a turare le falle, ma oltre a subire la legge sull’aborto la DC perderebbe anche la presidenza e sarebbe davvero più grave” (G. Andreotti, Diari 1976/1979, Ed Rizzoli, Milano 19881 – cit. in: Roberto De Mattei  Il Concilio Vaticano II, op. cit. pag. 588).
Obbedire prima agli uomini e poi a Dio!!!  perché la presidenza vale più della sacralità della vita.

Va ricordato che Paolo VI, sotto la spinta dei catechismi olandese e francese, concesse al clero l’abbigliamento civile con la dismissione della talare, la distribuzione dell’Eucaristia sulle mani e permise l’opzione  della cremazione – l’antisegno della Resurrezione! - facendo sua l’intera istanza  del pensiero laico, naturalistico, immanentistico e relativistico. Esiti, questi, dell’intesa raggiunta con i protestanti, con la massoneria e con l’ebraismo talmudico e con il comunismo.

È questa, allora, la Fede tradizionale, immutabile e perenne della Chiesa?


Pontificato di Giovanni Paolo II (1978 – 2005)




1980 – 1 giugno – Nella sede dell’UNESCO Giovanni Paolo II loda la “triade giacobina”: libertà, fraternità, uguaglianza, quale concetto essenzialmente cristiano.
1980 – 7 novembre - Nell’incontro con la comunità luterana G.P. II dice. “Io vengo a voi verso l’eredità spirituale di Martin Lutero, esponendone la profonda spiritualità”.
1981/1983 – G.P. II, con la collaborazione del card. Ratzinger, Prefetto della CDF promuove la revisione del Codice di Diritto Canonico (CDC) cancellando il canone 2335 relativo alla condanna della Massoneria.
1982 – 25 maggio – G.P. II  partecipa alla concelebrazione anglicana nella cattedrale di Canterbury, violando il CDC.



1982 – 12 settembre – G.P. II incontra frère Roger della comunità protestante calvinista di Taizé somministrandogli la Comunione. 
1983 – 18 aprile – G.P. II concede udienza ai membri della Commissione “Trilateral” – i massoni Rockefeller e Brzezinski.


1984  - G.P. II  concede udienza pubblica ai membri della massoneria ebraica B’nai B’erith.
1986 – 2 febbraio – A Madras, India, G.P. II viene “cresimato” da una sacerdotessa di Shiva – il culto fallico - e segnato sulla fronte con “crisma” di vacca “sacra”.



1986 – ottobre – Parata festivaliera interreligiosa di Assisi, dove viene intronizzato, sul tabernacolo della chiesa di San Pietro, un idoletto di Buddha, vietato l’ingresso alla statua della Madonna di Fatima e commessi altri atti di servilismo ecumenico.


1986 – 22 dicembre – Nel discorso ai cardinali G.P. II dice: “ L’incontro tra le religioni ad Assisi voleva confermare in maniera inequivocabile la mia convinzione che ogni preghiera autentica è destata dallo Spirito Santo che è presente, in maniera misteriosa, nel cuore di ogni uomo”.
1989 – 15 ottobre – la CDF pubblica la lettera “Orationis forma”, con cui, ignobilmente, propone ai cattolici, quali metodi di “meditazione”, le tecniche orientali: tantrismo, induismo, buddhismo, zen, yoga, meditazione trascendentale, la cui caratteristica è il culto demoniaco.
1990 – 1 giugno – G.P. II riceve in udienza pubblica il Dalai Lama, esponente dell’ateismo buddista.
1993 – 15 febbraio – G.P. II, in visita nel Sudan, termina il suo discorso impartendo la benedizione in nome di Allah, con la formula “Baraka Allah as-Sudan” (Allah benedica il Sudan) – O. R. 15/2/1993 - esprimendo la riconoscenza al governo per la tanta stima dimostrata verso la Chiesa. (Non ricordava, G.P. II, che dal maggio 1983 al 1993 erano stati massacrati, da quel regime, più di 1 milione e 300.000 sudanesi tra cui migliaia di cristiani cattolici).
1993 – febbraio - G.P. II  visita il Benin dove partecipa all’incontro con i “grandi sacerdoti” del Voodoo riconoscendo, testualmente, il valore della sacralità (?) dei riti degli antenati.


1993 – 24 giugno – a Balamand (Libano), incontro Chiesa cattolica/Chiesa ortodossa, dove viene emessa una Dichiarazione nella quale si critica e si condanna il “proselitismo cattolico” delle chiese uniati in quanto ostacolo al dialogo ecumenico. Un metodo definito “sorpassato e non più accettato”.
1996 – giugno - A Paderborn (cfr. O. R. 24/25 giugno pag, 4, 5, 6) G.P. II,  per una  ricorrenza luterana, concelebra con i protestanti, chiede perdono per le incomprensioni della Chiesa e loda Lutero.
1999 – 14 maggio - In Vaticano, davanti a una delegazione cristiano-islamica irakena, G.P. II  bacia il Corano.


  2001 –  6 maggio -  G. P. II visita la moschea di Omayya a Damasco, pregando con gli esponenti islamici.


Giovanni Paolo II ha sviluppato la teologia della “universale redenzione” e della “Rivelazione sdoppiata” (cfr. Johannes Dormann: La teologia di G.P. II e lo spirito di Assisi, 4 vv., ed. Ichthys, Albano) e sulla scorta di Nostra Aetate, ha concesso riconoscimento di valenza soteriologica a tutte le religioni i cui fondatori - Buddha, Lao Tse, Zoroastro, Maometto – “hanno realizzato, con l’aiuto dello Spirito di Dio, una più profonda esperienza religiosa (!!??). Trasmessa agli altri, questa esperienza ha preso forma nelle dottrine, nei riti e nelle varie religioni” (O. R. 10 settembre 1998).  Pieno contrasto con la dottrina ufficiale della Chiesa secondo cui: “Lao Tse, Confucio, Buddha, Zoroastro, Maometto e altre figure religiose della storia non hanno ricevuto la “locutio Dei”, la parola di Dio, quindi non possono essere assimilati a Cristo e ai profeti” (Bernardo Bartman, Teologia Dogmatica, ed. Paoline 1962, pag. 31) e pieno contrasto con la Enciclica “Pascendi dominici gregis” – II, b/c (8 sett. 1907) – la quale condanna il concetto di “esperienza religiosa trasmessa agli altri”: esperienza che nasce dalla coscienza personale, ma è priva della luce della rivelazione.
G.P. II, alludendo alla religiosità che nasce dalla coscienza con l’aiuto di  Dio, nega la Rivelazione autentica. Ecco perché sono, oggi, numerose le diocesi ove, su sollecitazione demenziale dell’Ordinario, vengono sperimentate, e condotte a fondo, le tecniche orientali della meditazione. Alfiere e propagandista di siffatta aberrante “catechesi” è il vescovo di Frascati, Mons. Raffaello Martinelli (cfr.: Come meditare da Cristiani? – sito internet www.sancarlo.pcn.net).
Sotto il pontificato di G.P. II esplode lo scandalo Ior/Mafia/Banco Ambrosiano/Solidarnosc.

È questa, allora, la Fede tradizionale, immutabile e perenne della Chiesa?

Pontificato di Benedetto XVI  (2005 – 28 febbraio 2013  - per dimissioni volontarie – 11 febbraio 2013) 

 
1983 – In qualità di Prefetto della CDF provvede a cancellare dal CDC, per “criterii redazionali”(?), il canone 2335 dell’edizione 1917, che condannava, senza appello, la Massoneria.
1999 – 31 giugno - Firma della “Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione” fra la Chiesa cattolica e l’Unione Mondiale Luterana con la quale si ripudiano i canoni del Concilio di Trento.
2005 – 9 giugno – Incontro con i membri del Comitato Internazionale Ebraico.
2005 – 19 agosto – Visita alla Sinagoga di Colonia.
2006 – 30 novembre – Visita alla “moschea blu” del sultano Ahmed a Istambul  dove, insieme al gran Muftì, prega rivolto verso la Mecca.


2008 – 5 febbraio – Modifica della versione tridentina della “Preghiera  per gli ebrei”.
2008 – 2  maggio – Riceve in udienza una delegazione di mussulmani sciiti dell’Iran.
2008 – 2 luglio – Durante le cerimonie celebrate nel viaggio in Australia, Benedetto XVI viene cresimato da uno sciamano/stregone aborigeno con l’imposizione delle mani.


2009 -  maggio – Sospende la firma per la causa di beatificazione di Pio XII. Padre Peter Gumpel accusa le reazioni ebraiche a cui il Papa ha ceduto.


2009 – 12 maggio – Visita alla moschea “la Cupola della Roccia”.
2009 – 22 settembre – Il cardinal A. Bagnasco -  Pres. CEI - a nome della Chiesa, afferma la non intenzione della Chiesa di operare attivamente per la conversione degli ebrei.
2009 -  4 novembre - Promulga la Costituzione apostolica “Anglicanorum Coetibus” con cui permette a pastori anglicani di rientrare nella Chiesa cattolica senza perdere prerogative, quali lo stato coniugale, in ossequio alle “venerande tradizioni anglicane”! (Chiedere a san Thomas More e ai 70 mila martiri inglesi, scozzesi, irlandesi immolati dal 1584 al 1679).
2010 – 18 gennaio - Visita alla Sinagoga di Roma.


2011 – ottobre – Replica, ad Assisi, del mondiale festival interreligioso durante il quale chiede perdono all’Islam per le Crociate, vergognandosene a nome della Chiesa (Il Giornale 29/10/2011): strano, contraddittorio e  paradossale, perché un anno dopo, il 20 dicembre 2012,  si ricorderà degli 800 martiri di Otranto - tutti uomini dai 15 anni in su, decapitati il 13 agosto 1480 per ordine dell’ottomano Gedik Achmed Pascià in  quanto renitenti all’apostasìa – dichiarandoli santi. Si sarà vergognato anche di costoro, di San Domenico Guzman, di San Bernardo, di San Pio V, del beato Marco d’Aviano?


2012 – 12 maggio – Riceve in udienza i rappresentanti della massoneria ebraica B’nai B’erith.


2012 – 14 novembre – In visita all’Università Gregoriana annuncia Pierre Teilhard de Chardin – ignorando il Monitum del Sant'Uffizio del 30 giugno 1962  con cui se ne condannano le idee segnate da gravi errori - “Patrono della Nuova Evangelizzazione”… il “punto omega”!! (Ma già nel suo “Introduzione al Cristianesimo” – ed. Queriniana 1969/2005/2012, pagg. 75 e 226 - ne riconosceva gli alti meriti e la necessità di accoglierlo come un fondamento del pensiero cattolico). Incredibile!
2013 – 11 febbraio – Ricorrenza di Lourdes – Benedetto XVI annuncia le sue “dimissioni”. Il navarca abbandona il timone.

Non si possono  elencare, perché innumerevoli e  tuttavia noti, i casi in cui le Conferenze Episcopali hanno concesso e concedono, giusta esortazione del “Direttorio per l’applicazione dei princìpii e delle norme sull’ecumenismo” – del 25 marzo 1993 -  con ampia generosità, quasi a gara, chiese, sale parrocchiali ed oratori ai vari anglicani, luterani, battisti ed islamici per le loro rispettive cerimonie rendendosi necessario, quando trattasi della chiesa, “sfrattare” dal Tabernacolo il Padrone di Casa. E si moltiplicano gli incontri diocesani e parrocchiali con evangelici, battisti, luterani, ora nella chiesa cattolica ora nelle loro, con evidente sprezzo delle precedenti norme canoniche che ne vietavano lo svolgimento.
E se si pensa che ci è voluto un Motu Proprio per “liberalizzare” la Messa tridentina, peraltro mai abolita, si può constatare da che parte stia la Gerarchia postconciliare.

mercoledì 1 maggio 2013

sulla confusione "nuovo = buono"

Citazione:
La Tradizione è garanzia di bene; le innovazioni partecipano troppo sovente in misura più o meno rilevante della ribellione di Satana. Perciò Satana odia la tradizione e spinge alla innovazioni, diffondendo una subdola infezione, molto contagiosa e causa di un irresistibile prurito: il prurito della riforma.

Ai suoi più intimi Satana confida apertamente i suoi progetti e parla di riforma e di rivoluzione; agli altri parla semplicemente di “aggiornamento”. Aggiornarsi vuol dire lasciare il vecchio per il nuovo. Affinché questo avvenga Satana sostituisce alle categorie di bene e di male, le categorie di nuovo e di vecchio. Bene è il nuovo, perché nuovo, anche se di fatto è male; male è il vecchio, solo perché è vecchio, anche se di fatto è buono e ottimo. Così inducendo ad aggiornarsi, inducendo a lasciare il vecchio, induce a uscire di strada e a fare il male.

http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV494_Don_Pace_Ubbidienza_e_Fedelta.html