Il seguente schema è tratto da un articolo sull'ecumenismo, a firma
Prandianus, pubblicato su Unavox (anche in
PDF):
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV493_Ecumenismo_a_senso_unico.html
Pontificato
di Paolo VI (1963 – 1978):
Paolo VI benedice con la sinistra
1963
-10 giugno – Paolo VI impone
all’Università Gregoriana un congresso, in chiave elogiativa, su
Pierre Teilhard de Chardin, ignorando, così, il
Monitum del
Sant’Uffizio, 30 giugno 1962.
1964 – 4/6 gennaio –
pellegrinaggio in Terra Santa, dopo il quale Paolo
VI indosserà perennemente l’
efod,
il monile del sommo sacerdote Caifa.
1965 – Paolo VI abolisce
il Sant’Uffizio. A seguito di questo
provvedimento – omaggio alla dichiarazione conciliare
Dignitatis Humanae sulla
libertà di coscienza – l’errore corre per tutta la
cristianità nelle parrocchie, seminari e nelle UniversitÃ
cattoliche.
1965 – Paolo VI
riceve il Gran Maetro della P2, Licio
Gelli, insignendolo del titolo di “
Eques
ordinis sancti Silvestri Papae”.
1965 - Paolo VI
pronuncia l’elogio funebre del Gran Maestro (GOI)
Giordano Gamberini, vescovo della “
Chiesa
gnostica satanista”, già privilegiato interlocutore negli
incontri Chiesa/Massoneria.
1965 – In visita all’ONU,
Paolo VI prega nella cappella massonica, la “
Meditation room”, ove proclama la “
religione dell’uomo”.
1966 – Paolo VI dona
all’anglicano “
arcivescovo”
– laico - di Canterbury l’anello pontificio con cui lo scismatico
benedice i presenti.
1967 – Paolo VI abolisce
l’obbligo, per il clero, del giuramento
antimodernista già imposto da san Pio X.
1967 – Paolo VI depone,
con provvedimento d’autorità , il Primate
d’Ungheria, il cardinale Joseph Mindszenty ritenuto ostacolo al dialogo
Santa Sede/Unione Sovietica (
Ostpolitik).
1967 - Paolo VI
riceve in Vaticano il presidente dell’URSS,
Podgorny, dopo aver ricevuto anche il presidente della Jugoslavia,
Josip Tito.
1967 – Paolo VI insedia
la commissione per la stesura del
Novus
Ordo Missae, includendovi 6
protestanti membri effettivi - 3 luterani, 2 anglicani e uno della
comunità di Taizé - sotto la direzione del massone mons.
Annibale Bugnini. La santa Messa diventa “
sinassi” dei fedeli e “
cena”del Signore.
1968 – Paolo VI riceve in
Vaticano, in udienza pubblica, abbracciandolo
e stringendogli le mani, il comunista Janos Kadar, torturatore del
cardinal Mindszenty e boia di Imre Nagy.
1970 – Paolo VI
elogia le tre religioni monoteistiche che “
adorano lo stesso Dio”.
1971 – Paolo VI riceve in
udienza pubblica i membri della potente
massoneria ebraica, B’nai B’erith, chiamandoli “
Miei cari amici”.
1978 - Paolo VI,
dopo aver tollerato che associazioni cattoliche
si esprimessero in favore del divorzio, sotto la presidenza del
dc Emilio Colombo, permette che la legge 194 – G.U. 22 maggio n. 140
anno 119 – istitutiva dell’aborto, venga approvata col voto
unanime dei parlamentari democristiani consigliando loro di restare in
carica pur dovendo sottoscriverla. Assicura, così, l’assoluzione
prima del peccato.
Firmatari di spicco furono il dc Giulio Andreotti presidente del
Consiglio, la ministra dc Tina Anselmi e il presidente della
Repubblica, il dc Giovanni Leone. (Viene facile rammentare, a
proposito, l’episodio di Guido da Montefeltro narrato da Dante (
Inferno, XXVII, 67/109) in cui si
narra che Bonifacio VIII, in cambio di un consiglio fraudolento,
avrebbe perdonato a costui, in anticipo, il peccato che avrebbe
commesso. Stessa vicenda che vide il monaco, Giacomo da Poirino,
sospeso
a divinis dal beato
Pio IX per aver prima, egli, assolto in anticipo, fin dal 1854, il
conte di Cavour per le imminenti e future leggi e per le persecuzioni
programmate contro la Chiesa, e per averlo poi assistito in punto di
morte, giugno 1861, senza averne chiesto e ottenuto il pentimento
finale).
È interessante leggere cosa scrisse il deputato “
cattolico” – oggi, senatore
in aeternum - Giulio Andreotti a
margine di questa vicenda:
“Mi
sono posto il problema della controfirma a questa legge (lo ha fatto
anche Leone per la firma), ma se mi rifiutassi non solo apriremmo una
crisi dopo aver appena cominciato a turare le falle, ma oltre a subire
la legge sull’aborto la DC perderebbe anche la presidenza e sarebbe
davvero più grave” (G. Andreotti, Diari 1976/1979, Ed Rizzoli, Milano
19881 – cit. in: Roberto De Mattei Il Concilio Vaticano II, op. cit.
pag. 588).
Obbedire prima agli uomini e poi
a Dio!!! perché la presidenza vale più della
sacralità della vita.
Va ricordato che Paolo VI, sotto la spinta dei catechismi olandese e
francese, concesse al clero l’abbigliamento civile con la dismissione
della talare, la distribuzione dell’Eucaristia sulle mani e permise
l’opzione della cremazione –
l’antisegno
della Resurrezione! - facendo sua l’intera istanza del
pensiero laico, naturalistico, immanentistico e relativistico. Esiti,
questi, dell’intesa raggiunta con i protestanti, con la massoneria e
con l’ebraismo talmudico e con il comunismo.
È questa, allora, la Fede
tradizionale, immutabile e perenne della Chiesa?
Pontificato
di Giovanni Paolo II (1978 – 2005)
1980
– 1 giugno – Nella sede
dell’UNESCO Giovanni Paolo II loda la “
triade
giacobina”: libertà , fraternità , uguaglianza,
quale concetto essenzialmente cristiano.
1980 – 7 novembre -
Nell’incontro con la comunità luterana G.P.
II dice. “
Io vengo a voi verso
l’eredità spirituale di Martin Lutero, esponendone la profonda
spiritualità ”.
1981/1983 – G.P. II, con
la collaborazione del card. Ratzinger,
Prefetto della CDF promuove la revisione del Codice di Diritto Canonico
(CDC) cancellando il canone 2335 relativo alla condanna della
Massoneria.
1982 – 25 maggio – G.P.
II partecipa alla concelebrazione
anglicana nella cattedrale di Canterbury, violando il CDC.
1982 – 12 settembre –
G.P. II incontra frère Roger della
comunità protestante calvinista di Taizé
somministrandogli la Comunione.
1983 – 18 aprile – G.P.
II concede udienza ai membri della Commissione “
Trilateral” – i massoni Rockefeller
e Brzezinski.
1984 - G.P.
II concede udienza pubblica ai membri della
massoneria ebraica B’nai B’erith.
1986 – 2 febbraio – A
Madras, India, G.P. II viene “
cresimato”
da una sacerdotessa di
Shiva – il culto fallico - e segnato sulla fronte con “
crisma” di vacca “
sacra”.
1986 – ottobre – Parata
festivaliera interreligiosa di Assisi, dove
viene intronizzato, sul tabernacolo della chiesa di San Pietro, un
idoletto di Buddha, vietato l’ingresso alla statua della Madonna di
Fatima e commessi altri atti di servilismo ecumenico.
1986 – 22 dicembre – Nel
discorso ai cardinali G.P. II dice: “
L’incontro
tra le religioni ad Assisi
voleva confermare in maniera inequivocabile la mia convinzione che ogni
preghiera autentica è destata dallo Spirito Santo che è
presente, in maniera misteriosa, nel cuore di ogni uomo”.
1989 – 15 ottobre – la
CDF pubblica la lettera “
Orationis
forma”, con cui,
ignobilmente, propone ai cattolici, quali metodi di “
meditazione”, le tecniche
orientali: tantrismo, induismo, buddhismo, zen, yoga, meditazione
trascendentale, la cui caratteristica è il culto demoniaco.
1990 – 1 giugno – G.P. II
riceve in udienza pubblica il Dalai Lama,
esponente dell’ateismo buddista.
1993 – 15 febbraio – G.P.
II, in visita nel Sudan, termina il suo
discorso impartendo la benedizione in nome di Allah, con la formula “
Baraka Allah as-Sudan” (Allah
benedica il Sudan) –
O. R.
15/2/1993 - esprimendo la riconoscenza al governo per la tanta stima
dimostrata verso la Chiesa. (Non ricordava, G.P. II, che dal maggio
1983 al 1993 erano stati massacrati, da quel regime, più di 1
milione e 300.000 sudanesi tra cui migliaia di cristiani cattolici).
1993 – febbraio - G.P.
II visita il Benin dove partecipa
all’incontro con i “
grandi sacerdoti”
del Voodoo riconoscendo, testualmente, il valore della
sacralità (?) dei riti degli
antenati.
1993 – 24 giugno – a
Balamand (Libano), incontro Chiesa
cattolica/Chiesa ortodossa, dove viene emessa una
Dichiarazione nella quale si
critica e si condanna il “
proselitismo
cattolico” delle chiese uniati in quanto ostacolo al dialogo
ecumenico. Un metodo definito “
sorpassato
e non più accettato”.
1996 – giugno - A
Paderborn (cfr.
O.
R. 24/25 giugno pag, 4, 5, 6) G.P. II, per una
ricorrenza luterana, concelebra con i protestanti, chiede perdono per
le incomprensioni della Chiesa e loda Lutero.
1999 – 14 maggio - In
Vaticano, davanti a una delegazione
cristiano-islamica irakena, G.P. II bacia il Corano.
2001 – 6 maggio
- G. P. II visita la moschea di
Omayya a Damasco, pregando con gli esponenti islamici.
Giovanni Paolo II ha sviluppato la teologia della “
universale redenzione” e della “
Rivelazione sdoppiata” (cfr.
Johannes Dormann:
La teologia di
G.P. II e lo spirito di Assisi, 4 vv., ed. Ichthys, Albano) e
sulla scorta di
Nostra Aetate,
ha concesso riconoscimento di valenza soteriologica a tutte le
religioni i cui fondatori - Buddha, Lao Tse, Zoroastro, Maometto – “
hanno realizzato, con l’aiuto dello Spirito di Dio,
una più profonda
esperienza religiosa (!!??).
Trasmessa
agli altri, questa esperienza ha preso forma nelle dottrine, nei riti e
nelle varie religioni” (
O. R.
10 settembre 1998).
Pieno
contrasto con la dottrina ufficiale della Chiesa secondo cui: “
Lao Tse, Confucio, Buddha, Zoroastro,
Maometto e altre figure religiose della storia non hanno ricevuto la “locutio Dei”, la parola di Dio,
quindi non possono essere assimilati a Cristo e ai profeti”
(Bernardo Bartman,
Teologia Dogmatica,
ed. Paoline 1962, pag. 31) e
pieno
contrasto con la Enciclica “
Pascendi
dominici gregis” – II, b/c (8 sett. 1907) – la quale condanna il
concetto di “
esperienza religiosa
trasmessa agli altri”: esperienza che nasce dalla coscienza
personale, ma è priva della luce della rivelazione.
G.P. II, alludendo alla religiosità che nasce dalla coscienza
con l’aiuto di Dio, nega la Rivelazione autentica. Ecco
perché sono, oggi, numerose le diocesi ove, su sollecitazione
demenziale dell’Ordinario, vengono sperimentate, e condotte a fondo, le
tecniche orientali della meditazione. Alfiere e propagandista di
siffatta aberrante “
catechesi”
è il vescovo di Frascati, Mons. Raffaello Martinelli (cfr.: Come
meditare da Cristiani? – sito internet www.sancarlo.pcn.net).
Sotto il pontificato di G.P. II esplode lo scandalo
Ior/Mafia/Banco Ambrosiano/Solidarnosc.
È questa, allora, la Fede
tradizionale, immutabile e perenne della Chiesa?
Pontificato di Benedetto XVI (2005 –
28 febbraio 2013 - per dimissioni volontarie – 11 febbraio
2013)
1983
– In qualità di
Prefetto della CDF provvede a cancellare dal CDC, per “criterii
redazionali”(?), il canone 2335 dell’edizione 1917, che condannava,
senza appello, la Massoneria.
1999 – 31 giugno - Firma
della “
Dichiarazione
congiunta sulla dottrina della giustificazione” fra la Chiesa
cattolica e l’Unione Mondiale Luterana con la quale si ripudiano i
canoni del Concilio di Trento.
2005 – 9 giugno –
Incontro con i membri del Comitato Internazionale
Ebraico.
2005 – 19 agosto – Visita
alla Sinagoga di Colonia.
2006 – 30 novembre –
Visita alla “moschea blu” del sultano Ahmed a
Istambul dove, insieme al gran Muftì, prega rivolto verso
la Mecca.
2008 – 5 febbraio –
Modifica della versione tridentina della “
Preghiera per gli ebrei”.
2008 – 2 maggio –
Riceve in udienza una delegazione di mussulmani
sciiti dell’Iran.
2008 – 2 luglio – Durante
le cerimonie celebrate nel viaggio in
Australia, Benedetto XVI viene
cresimato
da uno sciamano/stregone aborigeno con l’imposizione delle
mani.
2009 - maggio –
Sospende la firma per la causa di beatificazione
di Pio XII. Padre Peter Gumpel accusa le reazioni ebraiche a cui il
Papa ha ceduto.
2009 – 12 maggio – Visita
alla moschea “
la Cupola della Roccia”.
2009 – 22 settembre – Il
cardinal A. Bagnasco - Pres. CEI - a
nome della Chiesa, afferma la
non
intenzione della Chiesa di operare
attivamente per la conversione degli
ebrei.
2009 - 4 novembre -
Promulga la Costituzione apostolica “
Anglicanorum
Coetibus” con cui
permette a pastori anglicani di rientrare nella Chiesa cattolica senza
perdere prerogative, quali lo stato coniugale, in ossequio alle “
venerande
tradizioni anglicane”! (Chiedere a san Thomas More e ai 70 mila
martiri inglesi, scozzesi, irlandesi immolati dal 1584 al 1679).
2010 – 18 gennaio -
Visita alla Sinagoga di Roma.
2011 – ottobre – Replica,
ad Assisi, del mondiale
festival
interreligioso durante il
quale chiede perdono all’Islam per le Crociate,
vergognandosene a nome della Chiesa
(
Il Giornale 29/10/2011):
strano, contraddittorio e paradossale, perché un anno
dopo, il 20 dicembre 2012, si ricorderà degli 800 martiri
di Otranto -
tutti uomini dai 15 anni in su, decapitati il 13 agosto 1480 per ordine
dell’ottomano Gedik Achmed Pascià in quanto renitenti
all’apostasìa –
dichiarandoli santi. Si sarà vergognato anche di costoro, di San
Domenico Guzman, di San Bernardo, di San Pio V, del beato Marco
d’Aviano?
2012 – 12 maggio – Riceve
in udienza i rappresentanti della massoneria
ebraica B’nai B’erith.
2012 – 14 novembre – In
visita all’Università Gregoriana
annuncia Pierre Teilhard de Chardin – ignorando il
Monitum del
Sant'Uffizio del 30 giugno 1962 con cui se ne condannano le idee
segnate da gravi errori - “
Patrono
della Nuova Evangelizzazione”… il “
punto omega”!! (Ma già nel
suo “
Introduzione al Cristianesimo”
– ed. Queriniana 1969/2005/2012, pagg. 75 e 226 - ne riconosceva gli
alti meriti e la necessità di accoglierlo come un fondamento del
pensiero cattolico). Incredibile!
2013 – 11 febbraio –
Ricorrenza di Lourdes – Benedetto XVI annuncia le
sue “dimissioni”. Il navarca abbandona il timone.
Non si possono elencare, perché innumerevoli e
tuttavia noti, i casi in cui le Conferenze Episcopali hanno concesso e
concedono, giusta esortazione del “
Direttorio
per l’applicazione dei princìpii e delle norme sull’ecumenismo”
– del 25 marzo 1993 - con ampia generosità , quasi a gara,
chiese, sale parrocchiali ed oratori ai vari anglicani, luterani,
battisti ed islamici per le loro rispettive cerimonie rendendosi
necessario, quando trattasi della chiesa, “
sfrattare” dal Tabernacolo il
Padrone di Casa. E si moltiplicano gli incontri diocesani e
parrocchiali con evangelici, battisti, luterani, ora nella chiesa
cattolica ora nelle loro, con evidente sprezzo delle precedenti norme
canoniche che ne vietavano lo svolgimento.
E se si pensa che ci è voluto un Motu Proprio per “
liberalizzare” la Messa tridentina,
peraltro
mai abolita, si
può constatare da che parte stia la Gerarchia postconciliare.