martedì 26 gennaio 2016

cerimonia di Halloween 2016

Sua Santità Francesco I ha in animo di prendere parte ad una cerimonia contro la Federazione Luterana Mondiale, per commemorare il 499° infausto anniversario della Ribellione di Martin Lutero e dell'Eresia Protestante, in programma a Lund, Svezia, lunedì 31 ottobre 2016, festa protestante di Halloween, primi vespri di Ognissanti nella Chiesa Cattolica.

L'evento prevede:
- lettura pubblica della bolla Exsurge Domine
- celebrazione di una Messa secondo il Messale di san Pio V
- consegna alle fiamme dei volumi dell'opera omnia di Martin Lutero, con benedizione del fuoco
- pubblico ammonimento ai protestanti affinché ripudino l'eresia e rientrino nella Chiesa Cattolica Romana
http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2016/01/25/0052/00110.html

lunedì 25 gennaio 2016

Carròn svicola, i ciellini si infuriano

Mercoledì scorso: ciellini in rivolta contro il capo di CL:

http://www.italiaoggi.it/giornali/dettaglio_giornali.asp?id=2053362


Oggi: lettera aperta a don Carròn contro le sue ambiguità:

http://www.libertaepersona.org/wordpress/2016/01/lettera-aperta-a-don-carron/


Se continua così, Carròn dovrà dare le dimissioni - come avviene quando l'autorità di un capo non è più riconosciuta dai suoi sottoposti.

giovedì 21 gennaio 2016

la furia della "Misericordia" si abbatte micidiale anche sul Novus Horror

Per decisione di papa Bergoglio, la lavanda gastrica dei piedi (liturgia del giovedì santo) si deve fare con persone scelte in tutto il Popolo di Dio - ivi incluse donne e bambini.

Per il momento non si menziona la possibilità di scegliere - come aveva già personalmente fatto - una donna musulmana, cioè fuori dal Popolo di Dio.

I «cristiani ostinati nel "sempre è stato fatto così"» devono togliersi dalle balle. Ancora non hanno capito che lo Spirito del Concilio esige che tutto quello che era «sempre stato fatto cos컠è da abolire, e che ogni giorno è tale solo se porta qualche grossa novità rispetto ai precedenti.

domenica 17 gennaio 2016

minacce e insulti ai cristiani - chiesa della Dormizione, Gerusalemme

Così, tanto per dare una scrollatina a chi teme solo il "pericolo islamico":


Scimitarra insanguinata e
scritte minacciose in ebraico
(fonte: Apostati si diventa)

giovedì 14 gennaio 2016

gesuitismo gesuiticamente gesuitante

Citazione 1:
Alle riunioni regionali ci viene chiesto in modo “gesuitico” di non parlare più di consacrazione al Sacro Cuore (richiesta fatta esplicitamente dal Signore) e di Santa Margherita Maria perché i tempi sono cambiati e la gente non comprende più questi termini. 
da: https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2016/01/cambiamenti-da-non-subire-lo.html


Citazione 2:
Insomma è stata un’orgia di comunicazione, pubbliche relazioni, pubblicità-progresso di El Papa che piace-a-tutti.

Un’orgia di quella mondanità spirituale che lui bolla nei cattolici.
da:  http://www.maurizioblondet.it/non-critichero-piu-el-papa-e-inutile/


Citazione 3:
Se un gesuita dovesse salire al soglio pontificio, lo sfascio sarà totale e repentino.
da: il sottoscritto, data imprecisata verso la fine del XX secolo

mercoledì 13 gennaio 2016

"la libertà vi farà liberi": la mutazione genetica di Cielle

In un tipico articolo di fuffa ecclesiale da giornaletto arcidiocesano - cioè di quelli che vanno letti tra le righe -, si ammette che:
L’elaborazione condensata nel libro “La bellezza disarmata” di Julian Carron, il presidente della Fraternità di Comunione e liberazione, sembra costituire la piattaforma della mutazione genetica di Comunione e liberazione. Se tale operazione sia un ritorno ai fondamenti di don Giussani o piuttosto il loro tradimento è già oggetto di una discussione interna a CL tanto lacerante quanto sotterranea.
L'articolo prosegue lamentando che nel movimento di CL l'impegno politico ha avuto "preminenza" sull'aspetto ecclesiale e quello socio-economico, e che "gli inconvenienti" dell'impegno in politica "sono finiti sulle pagine dei giornali"... in parole povere, l'articolista sposa in pieno la propaganda anticiellina dei comunisti degli anni '70.

E lo fa per giustificare don Julian Carròn, leader di CL, che al movimento «propone» (cioè ordina):
Carron propone, ora, una revisione, se non della categoria astratta, almeno della pratica che ne è seguita. Si propone di “sfrondare” la presenza, denunciando la tentazione di sostituire la fede con un progetto e di contare troppo sulla politica. 
In parole povere, dato che nonostante tutti i compromessi in politica da qualche anno eminenti figure di CL hanno azzeccato ragguardevoli figuracce, si corre ai ripari. Cioè si definisce un capro espiatorio, lo si qualifica come in preda al «panico» e lo si bastona in modo da accattivarsi le improbabili simpatie dalla burocrazia curiale.

Lo scopo della mutazione genetica Ã¨ infatti di «consentire al movimento ecclesiale di CL di giocare un nuovo ruolo culturale e educativo nella società italiana e nella Chiesa». Come a dire che grazie a quelle figuracce sarebbe scaduto l'intero patrimonio "culturale e educativo" (e soprattutto curiale) di CL.

E quale è il metodo indicato da Carròn per giocare tale "nuovo ruolo"? Lo scivolamento verso lo spirito di questo secolo e una robusta iniezione di ottimismo (come se i ciellini ne avessero davvero bisogno): “quando il mondo crolla, c’è qualcosa che permane: la realtà!”. La realtà è positiva “per il Mistero che la abita” (insomma, la solita riduzione della virtù della speranza a sorridente ottimismo).

Al che il buon Donga, direttore del sito web Cultura Cattolica, prende coraggio e insorge:
Sono personalmente contro e inorridito dagli OGM spirituali, perché anteporre la libertà alla verità mi fa sentire puzza di zolfo. In questo caso da «La verità vi farà liberi» a «la libertà vi farà veri».
***

Alcuni articoli in tema:

incredibile ma vero

Papa Bergoglio fa qualche correzione di tiro:
Papa Francesco qui nel libro spiega che «avevo detto in quella occasione: se una persona è gay, cerca il Signore e ha buona volontà, chi sono io per giudicarla? Avevo parafrasato a memoria il Catechismo della Chiesa cattolica, dove si spiega che queste persone vanno trattate con delicatezza e non si devono emarginare. Innanzitutto mi piace che si parli di “persone omosessuali”: prima c’è la persona, nella sua interezza e dignità. E la persona non è definita soltanto dalla sua tendenza sessuale: non dimentichiamoci che siamo tutti creature amate da Dio, destinatarie del suo infinito amore. Io preferisco che le persone omosessuali vengano a confessarsi.
...
Andare verso gli emarginati, verso i peccatori, non significa permettere ai lupi di entrare nel gregge
https://bergoglionate.wordpress.com/2016/01/13/la-bergoglionata-allincontrario-di-papa-francesco/

lunedì 11 gennaio 2016

Chiesa della Misericordia? esatto: i confessionali sono vuoti ("chi è lei per giudicarmi?")

Citazione:
Due esempi valgano per tutti. Un signore di mezza età, al quale ho chiesto, con discrezione e delicatezza, se era pentito di una ripetuta serie di peccati gravi contro il settimo comandamento "non rubare", dei quali si era accusato con una certa leggerezza e quasi scherzando sulle circostanze non certo attenuanti che li avevano accompagnati, mi ha risposto riprendendo una frase di papa Francesco: “La misericordia non conosce limiti” e mostrandosi sorpreso che ricordassi a lui la necessità del pentimento e del proposito di evitare in futuro di ricadere nello stesso peccato: “Quel che ho fatto ho fatto. Quel che farò lo deciderò quando uscirò da qui. Come la penso su ciò che ho compiuto è questione tra me e Dio. Sono qui solo per avere quello che spetta a tutti almeno a Natale: poter fare la comunione a mezzanotte!” E ha concluso parafrasando l’ormai celeberrima espressione di papa Francesco: “Chi è lei per giudicarmi?”.

Una giovane signora, alla quale avevo proposto come gesto penitenziale, legato all’assoluzione sacramentale di un grave peccato contro il quinto comandamento "non uccidere", la preghiera in ginocchio davanti al Santissimo Sacramento esposto sull’altare della chiesa e un atto di carità materiale verso un povero nella misura delle sue possibilità, mi ha risposto seccata che il papa aveva detto pochi giorni prima che “nessuno deve chiederci nulla in cambio della misericordia di Dio, perché è gratis”, e che non aveva né tempo per fermarsi in chiesa a pregare (doveva “correre a fare gli acquisti natalizi in centro città”), né soldi da dare ai poveri (“che tanto non ne hanno bisogno perché ne hanno più di noi”).
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1351203

sabato 9 gennaio 2016

oro, incenso e mirra

Su Facebook circola questa immaginetta relativa ad una certa bergogliata (le crocette rosse sono state aggiunte perché altrimenti è blasfema):


Io però vorrei muovere un indignato appunto agli autori della foto e ai protagonisti della scenetta.

Ma come? Oro, incenso e mirra sono rappresentati dall'ebraismo (oro), dal buddismo (incenso e stregonerie) e dalla mortifera dea Kalì (mirra)?

E come mai hanno messo in posizione "prostrata" il candelabro ebraico? C'è qualche altro sottinteso?

Mah!

domenica 3 gennaio 2016

perfino il discorso apocrifo di Bergoglio! ne sentivamo davvero la necessità

Citazione:
A quanto pare i numerosi abitanti del Condividistan, regione depressa tristemente nota per la cronica incapacità dei nativi di leggere o pensare prima di inoltrare a tutti qualunque cosa ricevano, non si chiedono perché mai Papa Francesco dovrebbe usare frasi come “Utilizzare il dolore per lapidare il piacere” ed esprimersi in modo così sgrammaticato.

È particolarmente sconfortante il fatto che abbocchino anche molti seguaci del Papa, che dovrebbero conoscere piuttosto bene i temi e gli stili papali e dovrebbero sapere che tutti i suoi discorsi sono archiviati online. Infatti queste parole non sono sue (lo nota anche La Stampa) ma provengono, tradotte, dal libro Dez Leis Para Ser Feliz (in spagnolo Diez leyes para ser feliz) di Augusto Cury, come segnala Blogdazero.

Ma la cosa che più mi sconforta non è chi crede che queste parole provengano dal Papa: è la consapevolezza che ci dev’essere stato qualcuno che per primo ha preso queste parole e le ha intenzionalmente attribuite al Papa prima di diffonderle. Perché? Con quale tornaconto? Boh. Se Dante vivesse oggi, nell’epoca dei social network, scommetto che concepirebbe un girone apposito per chi avea del cell fatto trombetta.
Citato da qui:

http://attivissimo.blogspot.com/2016/01/antibufala-il-discorso-di-papa-francesco.html