mercoledì 29 aprile 2020

mons. Viganò mi corregge...

Citazione:
Occorre precisare, a scanso di equivoci, che la Conferenza Episcopale non ha alcuna autorità sui Vescovi, i quali hanno piena giurisdizione nella propria Diocesi, in unione con la Sede Apostolica. E questo è ancor più importante nel momento in cui abbiamo compreso quanto la CEI sia fin troppo accondiscendente, anzi succube, nei riguardi del Governo italiano.

I Vescovi non devono aspettare che un organismo senza alcuna giurisdizione dica loro cosa fare: spetta a loro decidere come comportarsi, con prudenza e saggezza, per garantire ai fedeli i Sacramenti e la celebrazione della Messa. E lo possono fare senza dover chiedere né alla CEI né tantomeno allo Stato, la cui autorità finisce davanti al sagrato delle nostre chiese, e lì deve fermarsi. [...]

Il Cardinale Parolin, nella veste di sponsor del Presidente Conte, si trova in grande imbarazzo ed in conflitto di interessi. Mi riferisco alla scandalosa spartizione dei fondi pubblici [...]

Non permettete che con la scusa di una presunta epidemia si limitino le libertà della Chiesa! non permettetelo né da parte dello Stato, né da parte della CEI! Il Signore vi chiederà conto delle anime che sono morte senza Sacramenti, dei peccatori che non hanno potuto riconciliarsi con Lui, dell’aver voi permesso che, per la prima volta nella storia a partire dall’Editto di Costantino, fosse proibito ai fedeli di celebrare degnamente la Santa Pasqua. I vostri sacerdoti non sono pavidi, ma eroici testimoni, e soffrono per gli ordini arbitrari che impartite loro. I vostri fedeli vi implorano: non restate sordi al loro grido!
https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2020/04/intervista-tutto-campo-mons-vigano.html

lunedì 27 aprile 2020

a belare sono i pastori (come al solito)

Per la "Fase Due" il governo non autorizza le Messe (par di essere nell'Unione Sovietica di Stalin) e perciò la CEI, Conferenza Donabbondiesca Italiota, geme annunciando con voce stridula che il sacro governativo Decreto...
"...esclude arbitrariamente la possibilità di celebrare la Messa con il popolo."
Chissà che non siano gemiti di piacere. Prima hanno volenterosamente e vigorosamente calato le braghe a velocità supersonica e ora piagnucolano che gliel'han messo a pitoffio:
"I Vescovi italiani non possono accettare di vedere compromesso l’esercizio della libertà di culto."
Potevate dirlo prima, cazzodibudda! A inizio crisi, ai primi di marzo! Potevate benissimo proclamare che se è possibile andare dal tabaccaio rispettando il canonico metro di distanza, doveva essere possibile anche andare a Messa, rispettando il canonico metro di distanza! O forse volete sottintendere "missione compiuta" e vi serviva un alibi di fronte agli agnelli e alle pecorelle del gregge, giustamente infuriati?
"Dovrebbe essere chiaro a tutti che l’impegno al servizio verso i poveri, così significativo in questa emergenza, nasce da una fede che deve potersi nutrire alle sue sorgenti, in particolare la vita sacramentale."
State dicendo che i sacramenti sarebbero il contentino per le attività assistenziali? O è una specie di minaccia di rappresaglia? Serve mica a salvare almeno le apparenze? (Infatti il governo - bontà sua - disporrà prossimamente un "protocollo" per le Messe: proprio quello che ci serviva per farci invidiare dal Partito Comunista Cinese).

Avevamo sempre desiderato illuderci che la gerarchia della neochiesa conciliare fosse affetta solo da imbecillità e da ricchionate private. Ma eravamo stati troppo ottimisti.
Qui Deus vult perdere, prius dementat.

 

sabato 25 aprile 2020

cultura generale

«Siamo l'unica nazione che festeggia il giorno in cui venne invasa da una nazione nemica».


Citazione:
quantomeno tutte le Nazioni occidentali e i loro satelliti, e vari altri Paesi al mondo, sarebbero ostaggio di una mafia internazionale globalista, con ramificazioni tra politici, grandi famiglie imprenditoriali, persone dello spettacolo, e soprattutto tra i media di ogni Paese.
https://www.ilprimatonazionale.it/esteri/complotto-q-chi-sono-qanon-teoria-cospirazione-usa-153794/


Citazione:
È brutto dirlo, ma c'è [presumo che ci sia] in ogni governo una stanza dove un funzionario sta facendo il conteggio di quanto si risparmierà in pensioni a causa della morìa degli anziani. E accanto a quella stanza ce n'è [presumo che ce ne sia] un'altra in cui si pensa come sfruttare la pandemia per indebolire il "nemico".
https://attivissimo.blogspot.com/2020/04/perche-dare-dati-unapp-di-tracciamento.html


Video: l'on. Sgarbi s'incazza (e a ragione)


Video: l'on. Cunial s'incazza (e a ragione)

venerdì 24 aprile 2020

lead-in questions dalla Congregazione per la Dottrina della Fede

Nella tradizione postconciliare delle lead-in questions - le "domande che contengono già la risposta" - di cui ricordiamo il famigerato esempio del "questionario" per i Francescani dell'Immacolata, ecco il questionario anti-Summorum.

Noterete che è composto di nove domande. La decima, infatti, era sicuramente una domanda retorica: "10. Ritieni che la forma extraordinaria sia voluta dal Papa?"

Il questionario è scritto in lingua clericalese, che benché condivida la grammatica e il vocabolario della lingua italiana, ha significati diversi.

Pertanto, ecco qui sotto la traduzione clericalese-italiano delle domande del questionario.

1. Qual è la situazione all’interno della Sua diocesi riguardo la forma straordinaria del Rito Romano?

Traduzione dal clericalese: Ci dica la sua opinione negativa. Oppure ci dica che i fedeli non lo vogliono. Oppure ci parli dello sfascio dei gruppi stabili. Insomma, ci dica qualcosa per cancellare il Summorum.

2. Se vi è celebrata la forma straordinaria, ciò è dovuto a una necessità pastorale reale o è promosso dall’iniziativa di un singolo sacerdote?

Traduzione dal clericalese: Una pastorale del Concilio non può consentire la forma preconciliare, pertanto dev'essere per forza un'iniziativa di un singolo prete eccentrico e poco attento all'unità della Chiesa.

3. Secondo Lei, esistono aspetti positivi o negativi dell’uso della forma straordinaria?

Traduzione: Devono esistere per forza degli aspetti negativi. Se non li menziona, lei è nemico del Concilio.

4. Le norme e le condizioni del Summorum Pontificum sono rispettate?

Traduzione: Il Summorum consentiva troppo. È riuscito a scovare qualche appiglio per proibirne le celebrazioni? Siamo tutt'orecchi.

5. Ritiene che all’interno della Sua diocesi la forma ordinaria abbia adottato elementi della forma straordinaria?

Traduzione: Esiste forse qualche prete conciliare che si è preso la briga di andare ad almeno assistere la Messa tridentina celebrata da un confratello, e per di più andandoci allo scopo di capire se la propria ars celebrandi è farraginosa o carnevalesca?

6. Per la celebrazione della Messa, Lei usa il Messale promulgato da Papa Giovanni XXIII nel 1962?

Traduzione: Nel caso, la pagherà molto cara.

7. Oltre alla celebrazione della Messa nella forma straordinaria, vengono fatte altre celebrazioni (per esempio il Battesimo, la Confermazione, il Matrimonio, la Penitenza, l’Unzione degli Infermi, l’Ordinazione, l’Ufficio Divino, il Triduo Pasquale, i riti funerari) seguendo libri liturgici anteriori al Concilio Vaticano II?

Traduzione: La pagherà molto cara se ha concesso qualcosa di più della Messa. Vuole mica abolire il Concilio?

8. Il motu proprio Summorum Pontifucum ha influenzato la vita dei seminari (il seminario della diocesi) e di altri istituti di formazione?

Traduzione: La pagherà molto cara se non ha adoperato ogni trucchetto e mezzuccio pur di indurre i seminaristi e i formatori a pensare che "quella roba" è contraria al Concilio e stronca le carriere.

9. Tredici anni dopo il motu proprio Summorum Pontificum, qual è il Suo giudizio sulla forma straordinaria del Rito Romano?

Traduzione: La preghiamo di esprimere un giudizio negativo, perché "la maggioranza" è vincolata a fare altrettanto.

giovedì 23 aprile 2020

quando in gran segreto mandano un questionario ai vescovi significa che...

Dopo che abbiamo visto tante manovrine furbette da parte di certa gerarchia, non ci meravigliamo più.

Ecco dunque il "questionario-alibi" che giunge "a sorpresa" dalla CDF proprio negli stessi giorni in cui i vescovi italioti decidevano di fare lo sciopero dei sacramenti.

Purtroppo è ben nota l'attitudine della gerarchia progressista e bergoglizzata nei confronti della liturgia tridentina: sopprimere, ridurre a "riserva indiana" e annacquare, e nel frattempo escogitare altri trucchi per sopprimere.

Ci permettiamo qui di rispondere a nome del vescovo di questa diocesi, certi di interpretare bene la sua mens.

1. Qual è la situazione all’interno della Sua diocesi riguardo la forma straordinaria del Rito Romano?

"Sono contrario. Vorrei impedirla del tutto."
2. Se vi è celebrata la forma straordinaria, ciò è dovuto a una necessità pastorale reale o è promosso dall’iniziativa di un singolo sacerdote?

"È promossa da un gruppo di laici che hanno trovato un sacerdote - per fortuna molto anziano e malmesso - che li asseconda. Però fin dall'inizio gli diedi ordine perentorio di fare terrorismo psicologico conciliare e di imbottire le prediche di vaticansecondismo esasperato."
3. Secondo Lei, esistono aspetti positivi o negativi dell’uso della forma straordinaria?

"Come ho ripetuto cento volte al minuto a quel gruppo stabile di fedeli, il Concilio Vaticano II non deve essere messo in discussione - col sottinteso che il solo nominare la forma straordinaria equivale a mettere in discussione il Concilio. Pertanto esistono solo aspetti negativi, mannaggia a Benedetto XVI che promulgò il Summorum."

4. Le norme e le condizioni del Summorum Pontificum sono rispettate?

"Purtroppo è da tempo che ancora non trovo una scusa ma i miei informatori ce la stanno mettendo tutta."

5. Ritiene che all’interno della Sua diocesi la forma ordinaria abbia adottato elementi della forma straordinaria?

"Assolutamente no, e sono fiero di questo mio successo, peraltro aiutato da decenni di accurata selezione vocazionale (estirpando chiunque avesse un minimo di simpatia per il latino o le talari), da prebende distribuite esclusivamente ai preti più progressisti, e dal fatto che quella Messa preconciliare viene celebrata in una cappella in cui non mette mai piede nessuno."

6. Per la celebrazione della Messa, Lei usa il Messale promulgato da Papa Giovanni XXIII nel 1962?

"Mai usato in vita mia nulla di preconciliare, e ne vado fiero. Però avevo tentato di imporre ai preconciliari la Messa di Paolo VI in latino: non ci sono cascati. Non sono cascati neppure nel tranello del Messale del 1965. Per cui il loro prete usa quello del 1962."
7. Oltre alla celebrazione della Messa nella forma straordinaria, vengono fatte altre celebrazioni (per esempio il Battesimo, la Confermazione, il Matrimonio, la Penitenza, l’Unzione degli Infermi, l’Ordinazione, l’Ufficio Divino, il Triduo Pasquale, i riti funerari) seguendo libri liturgici anteriori al Concilio Vaticano II?
"Non ho mai autorizzato nulla di tutto questo. Si contentino della Messa e basta, non tentino di tirare col dito tutto il braccio. Vogliamo mica cancellare il Concilio?!"
8. Il motu proprio Summorum Pontificum ha influenzato la vita dei seminari (il seminario della diocesi) e di altri istituti di formazione?
"Assolutamente no. Nel seminario diocesano il Summorum viene indicato come una concessione per pochi vecchietti nostalgici e testardi. Il bello è che non ho dovuto neppure impegnarmi per ottenere questo risultato: sono decenni che formatori e seminaristi vengono accuratamente selezionati sulla loro fedeltà allo spirito del Concilio."
9. Tredici anni dopo il motu proprio Summorum Pontificum, qual è il Suo giudizio sulla forma straordinaria del Rito Romano?
"Il mio giudizio è che l'esperienza può considerarsi conclusa. La salute fisica del loro celebrante è agli sgoccioli. L'unico sacerdote che potrebbe rimpiazzarlo - estremamente conservatore - si rifiuta di celebrare la Messa preconciliare, non c'è stato neppure bisogno di fare pressioni."

Commento conclusivo:  Bergoglio, con questo questionario, «fa in modo che gli altri facciano il suo lavoro spiacevole. Quando la Congregazione per la Dottrina della Fede (CDF) avrà ultimato la compilazione, quel che dobbiamo aspettarci sarà una valutazione estremamente negativa della Messa latina da parte di vescovi progressisti o neutrali, il pontefice metterà la palla in campo e dirà che abolire il Vetus Ordo è una raccomandazione CDF".

mercoledì 22 aprile 2020

l'inversione radicale dei fini nella neochiesa conciliare

Citazione:
...proibire o limitare il culto per neutralizzare un’epidemia sarebbe, da parte del potere dello Stato, non solo illegittimo (per abuso del suo potere temporale, che non può avere per oggetto l’esercizio del culto) ma anche assurdo, poiché la neutralizzazione dell’epidemia deve avere come fine ultimo di favorire l’esercizio del culto. A meno di supporre l’inversione radicale dei fini e di sostituire il disordine all’ordine: invece di ordinare la salute (con la neutralizzazione dell’epidemia) all’esercizio del culto, sarebbe l’esercizio del culto (essendo ristretto e proibito) ad essere ordinato alla salute. Purtroppo è esattamente ciò che accade nelle presenti circostanze, e che giustifica la recente constatazione di Mons. Schneider: «Gli uomini di Chiesa accordano più importanza al corpo mortale che all’anima immortale degli uomini»...
https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2020/04/brevi-considerazioni-sul-tempo-di.htm


Per capirla, occorre leggere Blondet. (E se perfino un carabiniere prende quel genere di cantonate...)

https://www.maurizioblondet.it/il-carabiniere-in-chiesa-avanguardia-dellorda/

L’astuzia, tipica dei mistificatori, consiste nello screditare in modo generico l’avversario, insinuando abilmente dubbi, presunte collusioni, colloqui privati che - per chi conosce le dinamiche della politica e della cosa pubblica - non sono né strane né appannaggio esclusivo degli orridi complottisti di destra. Il tutto condito con riprese sapientemente confezionate del Cardinale che celebra la Messa tridentina, del professore aristocratico in giacca di tweed nel suo salotto, del sacerdote che declina una villana telefonata. E la colonna sonora, al limite del ridicolo: marcette fasciste quando si parla dell’estrema destra ultraconservatrice che osa nientemeno che chieder di andare a Messa per Pasqua, la musichetta di Benny Hill mentre si inquadra l’americano amico di Steve Bannon che esce dall’Abbazia, e viceversa il Miserere di Allegri per le immagini di Bergoglio che, con la ieraticità che lo contraddistingue, arranca da solo in San Pietro sotto la pioggia. Nemmeno Leni Riefenstahl sarebbe riuscita a confezionare un video più ideologicamente connotato.
https://opportuneimportune.blogspot.com/2020/04/dio-patria-famiglia-spa.html


A suo tempo dicevamo che Viganò meritava di essere eletto Papa. Ecco un'intervista che lo conferma ampiamente:

https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2020/04/mons-vigano-sullinsabbiamento-del-terzo.html

domenica 19 aprile 2020

continua il suicidio della neochiesa conciliare, bramosa di farsi regolare dal Decisore Politico

Poi dicono che uno s'incazza.

Dall'omelia-avviso pubblicata su Avvenire (quotidiano dei neovescovi conciliari) di ieri:
Ora, mentre guardiamo alla seconda fase dell’emergenza pandemica, quella in cui il calo della pressione del contagio virale consentirà una rimodulazione delle misure di isolamento e la ripartenza delle attività più urgenti per la vita sociale ed economica, anche la Chiesa italiana si prepara alla ripresa delle celebrazioni pubbliche essenziali – in primis la Messa e i sacramenti – nella misura e nella forma in cui sarà possibile nell’ambito delle nuove misure di profilassi che il decisore politico varerà. Queste celebrazioni non sono meno necessarie per i fedeli di quanto lo siano altre attività sociali per i cittadini.

Chiaro?
È il Decisore Politico ad avere diritto esclusivo di Varare Sempre Nuove Misure di Profilassi per stabilire ogni giorno Misura e Forma di accesso a Messe e sacramenti. Infatti Messe e sacramenti Non Sono Attività Essenziali, né sono fra le Più Urgenti. Sono solo attività sociali per i cittadini di dignità e grado pari alle altre (ma certamente inferiori al comprarsi le sigarette).

È il DE CI SO RE PO LI TI CO

Capito? "Sovrano è chi decide lo stato d'eccezione", ragion per cui:

nella neochiesa conciliare
è sovrano soltanto il
DE-CI-SO-RE
PO-LI-TI-CO

Una calata di braghe suprema, da barzelletta sgangherata, possibile solo ad una gerarchia completamente svirilizzata (o ricattata, fate voi), che nell'anno di disgrazia 2020 ha capito che la propria autorità non viene da Nostro Signore come si era sempre creduto, ma dal Decisore Politico, personaggio fumoso e indiscutibile. Prima si sono infilati il cappio al collo da soli, ora chiedono al Decisore Politico di stringerglielo per bene. Roba che il Partito Comunista Cinese ci invidia a morte. "Com'è umano, lei, signor Decisore Politico! la prego, ci calpesti e ci disprezzi, giacché in qualità di neochiesa conciliare siamo sale insipido".

E se qualche chierico osasse non allinearsi, state sicuri che la mafia episcopale gliela farà pagare cara. (Per questo anche quelli che erano leoni si sono rintanati frettolosamente dietro la scusa dell'Ubbidienza e dell'Ossequio ai Successori degli Apostoli: dopotutto al «pasci i miei agnelli» si può disubbidire, alla Conferenza Episcopale non si può muovere nemmeno un vago accenno di critica).

Ma il bello deve ancora venire.
In sintesi (ma vi invito a leggere [qui] la riflessione completa):
  • i pastori hanno mostrato di assecondare frettolosamente l'idea che i sacramenti sono superflui
  • non hanno costellato il periodo di digiuno da essi facendo di tutto per dirli essenziali
  • ora che timidamente chiedono il permesso di amministrarli, pare che il solo problema sia il contagio
  • le modalità liturgiche già in atto prima della sospensione sono ispirate da un'ide(ologi)a di chiesa (volutamente minuscolo) prima che da una logica sanitaria e di fede;
  • il popolo di Dio non accede ai confessionali mediamente da almeno due mesi;
  • discutendo della facoltà di accedere ai sacramenti, è portato a farne un diritto;
  • non potendosi muovere liberamente ci si dovrà recare nella chiesa più vicina, prendere o lasciare;
  • rischiamo di comunicarci senza essere confessati da mesi e non pensarci nemmeno;
  • rischiamo di vivere messe che saranno ancora di più la festa della komunità (con la K);
  • rischiamo di vederci imposta la comunione sulla mano;
  • rischiamo litigi, polemiche e di passare per degli emeriti rompiscatole o denunciati;
  • oppure di rimanere volontariamente senza comunione sacramentale, come adesso;
  • inoltre, per assolvere il precetto, tornando ad esistere la possibilità di farlo, dovremo obbligatoriamente andare a queste Messe. 
E poi dicono che uno s'incazza.

martedì 14 aprile 2020

"la Gospa è scappata!"

Citazioni:
«[La] sedicente Madonna avrebbe annunciato alla falsa veggente Mirjana che non le sarebbe più apparsa a frequente cadenza, ma solo una volta all’anno. Non è forse una strana coincidenza, specie considerando che il tutto non era nel messaggio ufficiale del 18 marzo, ma solo una “confidenza” rivolta alla falsa veggente, o come dire: un dialogo privato tra donne?
[...]
E qui faccio notare che a certi soggetti non è molto chiaro che il tempo passa e, come suol dirsi, tutti i nodi vengono poi al pettine. A tal proposito ricordo che nel 2001, alla sedicente veggente Vicka, dopo vent’anni dall’inizio delle apparizioni e dopo la rivelazione dei tremebondi segreti, fu chiesto: «Se non puoi comunicare la data dei segreti, puoi almeno dirci con una metafora calcistica, a che punto siamo del match?». Rispose Vicka: «Ãˆ già iniziato il secondo tempo», dando così implicitamente come limite il 2021 [vedere QUI]. Dal gennaio del 2018 la trombetta della religione medjugoriana, Padre Livio Fanzaga, ammonisce che «i tempi sono vicini» e che «la rivelazione dei segreti è imminente» [vedere QUI].Vedremo a breve che cosa s’inventeranno questi personaggi, o quale eventuale ripensamento metteranno in bocca alla Gospa, dopo essersi imprigionati da loro stessi in un castello di menzogne. Faranno all’incirca come i Testimoni di Geova che più volte annunciarono la fine del mondo, cambiando poi date o dicendo che c’era stato un errore di calcolo … Perché a questo sono giunti i capocomici della Gospa-Story: alla cabbala gospara. Un fatto è certo: la pandemia ha fatto cessare apparizioni e messaggi e fatta fuggire dopo tre decenni questa falsa Madonna postina. Qualcuno vuole smentire questo palese dato di fatto?
Sottoscrivibilissimo.

Purtroppo il presbitero autore di tali affermazioni ha infilato, nella stessa e-omelia, l'insinuazione che sarebbe aristotelicamente e cattolicamente giustissimo poter comprare le sigarette ma non poter accedere alla Comunione. Sottinteso: durante le pestilenze passate, la Chiesa, essendo preconciliare, aveva sempre sbagliato a considerare il "pane di vita eterna" più importante del "pane del panettiere" (e delle sigarette). Pazienza. Magari sta solo reagendo all'inestinguibile lamento delle bigotte su facebook.

Ma torniamo sul pezzo.

Un ricordo personale. Nel 1997 il giovanissimo sottoscritto venne a sapere per caso dell'esistenza delle "apparizioni" di Merdjugorje e passò un frenetico pomeriggio on-line nel tentativo di recuperarne i testi (facendo volare la bolletta telefonica): "la Beatissima Vergine ha parlato? ma allora voglio sapere tutto ciò che ha detto!" Ricerca sommamente infruttuosa: tutti riportavano solo qualche messaggio sporadico recente e particolarmente generico.

Qualche giorno dopo, dai salesiani, ritrovai un dischetto con gran parte dei "messaggi" del periodo degli anni Ottanta ma senza i primi uno o due anni anni. Una banalità mostruosa. Qualche salesiano doveva aver avuto il mio stesso entusiasmo nel cominciare la ricerca e la mia stessa frustrazione nello scoprire la suprema banalità della "Gospa-fervorino".

In qualità di giovincello e di devoto della Beatissima Vergine, mi imposi di considerare secondario ciò che la Gospa aveva "detto" e di considerare primari i vantati "frutti" delle apparizioni: come ad esempio gente di proverbiale avarizia che senza batter ciglio brucia trecentomila lire di benzina nel week-end perché decide a capriccio di dover fare una puntatina a Merdjugorje (avarizia tuttora mai minimamente intaccata).

Anche alla luce dei presunti "frutti" non mi ci vollero troppi anni per passare dalla delusione al più profondo scetticismo. Il colpo di grazia (mi si conceda il gioco di parole) fu la lettura del libro [formato RTF] dell'inglese Michael Davies (1936-2004), che avendo una moglie croata poté tradurre con accuratezza la documentazione già disponibile sul caso e tuttora silenziata o ignorata dai possibilisti e dai fanatici.

sabato 11 aprile 2020

ma come?

Ma come? Avevamo vietato le Messe, non avevamo detto una parola mentre nelle cliniche si continuava ad abortire nonostante tutte le prestazioni sanitarie fossero sospese a causa dell’emergenza, abbiamo anche consigliato di sollazzarsi con i video porno, e arriva un Monsignore che chiama a raccolta i refrattari per scacciare Satana e gli angeli apostatici? Cosa dirà la Pachamama?
https://opportuneimportune.blogspot.com/2020/04/nel-silenzio-sacro-del-sabato-santo-si.html


Nel mio piccolo, alle 15:00 in punto, avevo recitato (in latino) la preghiera a san Michele arcangelo.

venerdì 10 aprile 2020

prosegue il suicidio della neochiesa conciliare

Vedo che i padri del sito web L'isola di Patmos vanno sbraitando in coro contro i cattolici addolorati che protestano contro lo sciopero dei sacramenti. È comprensibile che i padri si sentano offesi da certi eccessi di qualche "leone da tastiera" (e soprattutto "leonesse" di facebook), ma non possono pretendere di gettar via il bambino insieme all'acqua sporca.
Perciò il mio invito è: PROTESTATE, CAZZO, PROTESTATE!! affinché resti storicamente traccia del vostro dolore, perché una volta passata quest'emergenza, quando la società civile in combutta coi vescovi conciliari troverà nuove scuse per mettere agli arresti domiciliari la vita di fede e impedirvi l'accesso ai sacramenti, non siate tra quelli a cui si potrà dire: "ma tu all'epoca del coronavirus fosti così «ubbidiente» ad accontentarti delle celebrazioni su internet".
I neovescovi conciliari, talvolta persino in buona fede, hanno creduto che per «pascere gli agnelli» occorreva affamarli. Con ciò stesso hanno fatto capire da che parte stanno e quale "ricompensa" riceveranno. Verrebbe da dire: "che il Signore abbia pietà di loro!", ma il nostro pensiero corre anzitutto a noi stessi e agli agnelli che costoro hanno smesso di pascere.

La neochiesa conciliare è infaticabile nel costituire gravissimi precedenti:

Francescano "culo per aria"
in adorazione della Pachamama

Arriverà un giorno in cui i buoni Pastori e quanti sono fedeli alla Tradizione - ossia i Cattolici veri, le vere membra del Corpo Mistico - si troveranno scacciati, additati come nemici dell’unità della neochiesa, seminatori di scismi, odiatori dell’umanità e colpevoli di empietà per non volersi prostrare dinanzi alla pachamama.
https://opportuneimportune.blogspot.com/2020/04/green-apostasy-o-della-restaurazione.html
 
Ci avviciniamo ai giorni sacri della Passione del Salvatore, che inizia nel Cenacolo con il tradimento di uno dei Dodici; non è illegittimo chiedersi se le parole di comprensione con cui il 16 Giugno 2016 Bergoglio ha cercato di riabilitare Giuda non fossero un goffo tentativo di discolpa anche per se stesso.
Questo agghiacciante pensiero trova ulteriore conferma nella terribile decisione di interdire alla Cattolicità di celebrare la Pasqua, per la prima volta dopo due mila anni dalla Risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo.
https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2020/04/carlo-maria-vigano-vicario-di-cristo-fa.html


Rocca Imperiale (Cosenza): 400 euro di multa al parroco e quarantena forzata di 14 giorni perché, secondo il verbale dei Carabinieri:
"...Sebbene lo spostamento non fosse motivato da situazione lavorativa o da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute, si spostava all’interno del territorio del comune di Rocca Imperiale."
https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2020/04/portare-il-crocifisso-attraverso-il_4.html

venerdì 3 aprile 2020

Stasera alle 18,30 Messa e consacrazione di Roma e dell'Italia al Cuore Immacolato di Maria.

Per seguire: clic qui diretta youtube.
Messalino: Die 15 septembris - Septem Dolorum Beatæ Mariæ Virginis

Testo:
 
Consacrazione di Roma e dell’Italia
al Cuore Immacolato di Maria
O Maria, Madre di Dio, Vergine santa e immacolata,
Corredentrice del genere umano elevata alla gloria del Cielo,
stretti nella prova, noi ci prostriamo umilmente ai Tuoi piedi
per implorare la Tua onnipotente intercessione di Mediatrice di tutte le grazie.
Siamo ben consapevoli degli innumerevoli e gravi peccati nostri e di tutti gli Italiani,
ma ricorriamo a Te confidando nel Tuo inesauribile amore materno
e contando sulla consacrazione della nostra Nazione compiuta dai Vescovi nel 1959.
A nome di tutti i membri del nostro popolo,
per l’incolumità della Patria intera e di Roma, sua capitale,
noi ci consacriamo nuovamente, con le nostre famiglie, al Tuo Cuore Immacolato,
per ottenere da Te la conversione dei peccatori e il rinnovamento del clero,
il ritorno alla vera fede, a un culto degno e alla sanità morale,
la cessazione dell’epidemia e la liberazione dalla dittatura finanziaria.
Per mezzo di Te, ci offriamo più perfettamente al Signore Gesù Cristo, Re del cielo e della terra,
per riparare tanti sacrilegi, profanazioni e gesti di sincretismo o idolatria
che smentiscono o rinnegano la fede in Lui, unico Salvatore,
e per impetrare la penitenza finale degli ammalati
che devono lasciare questo mondo senza i conforti religiosi.
Per quanto indegni e incapaci, osiamo credere che, per Tua benevolenza,
questo atto possa attirare su tutto il Paese le grazie di cui ha bisogno
per tornare a riconoscere la regalità universale del Figlio Tuo
e il sovrano Suo dominio su questa terra benedetta,
che ha scelto come sede del Suo Vicario.
Fa’ che le nostre preghiere e sacrifici affrettino il trionfo del Tuo Cuore Immacolato
a beneficio e salvezza di tutti gli uomini dal cuore retto
e a definitiva sconfitta dei nemici di Dio,
servitori di quel serpente cui Tu hai schiacciato la testa.
Tu, che hai generato il Salvatore delle nostre anime, salvaci!

Salve, Regina, Mater misericordiae,
vita, dulcedo et spes nostra, salve!
Ad te clamamus, exsules filii Evae;
ad te suspiramus, gementes et flentes
in hac lacrimarum valle.
Eia ergo, Advocata nostra,
illos tuos misericordes oculos ad nos converte;
et Iesum, benedictum fructum ventris tui,
nobis, post hoc exsilium, ostende.
O clemens, o pia, o dulcis Virgo Maria!