lunedì 27 luglio 2015

mons.Tiso, «sacerdote esemplare»

Citazioni:
Il 14 marzo del 2000 Jàn Slota, sindaco di Ziliana, ha definito Tiso “un grande personaggio” ed ha voluto erigere una lapide commemorativa in onore dello scomparso ex Presidente della Slovacchia con l’approvazione della stragrande maggioranza (40 voti su 41) del consiglio comunale. Lo Stato di Israele ha protestato, ma il sindaco gli ha risposto che avrebbe fatto meglio ad occuparsi dei suoi problemi con i Palestinesi. Tuttavia le proteste dell’ambasciata Usa in Slovacchia, della comunità ebraica slovacca e l’intervento del governo slovacco hanno fatto rinviare il progetto. Il dibattito su Tiso continua «tuttora tra i suoi fautori – di cui fanno parte la stragrande maggioranza degli Slovacchi rifugiatisi in Usa e delle loro organizzazioni cattoliche, che lo considerano un martire e anelano alla sua beatificazione – ed i suoi detrattori che in lui vedono il traditore filo-nazista». La prestigiosa “Enciclopedia Cattolica” lo definisce «sacerdote esemplare» (Città del Vaticano, 1954, vol. XII, col. 142).
...
Quando il governo ceco il 9 marzo 1939 aggredì la Slovacchia dopo la sua separazione dalla Cechia, Hitler intervenne. Convocò Tiso e lo mise di fronte all’alternativa di scegliere tra l’indipendenza slovacca garantita dalla Germania oppure l’occupazione. Tiso optò per l’indipendenza, pur se limitata dalla tutela germanica. Tuttavia, la Costituzione della neonata Slovacchia si fondava non sulla dottrina nazionalsocialista, ma sull’amor patrio e la dottrina sociale cattolica, specialmente espressa nelle encicliche Rerum novarum di Leone XIII (1890) e Quadragesimo anno di Pio XI (1931).

Alcuni storici lo hanno dipinto come un antisemita biologico, opportunista asservito al nazionalsocialismo; altri come il padre gesuita Pierre Blet lo descrivono come «uomo di provata fedeltà alla Chiesa, ma anche profondamente votato alla causa della indipendenza slovacca, che avrebbe desiderato uscire dalla sua delicata posizione, ma che rimaneva al suo posto solo nella speranza di salvare il salvabile». Anche i nostri due Autori succitati scrivono: «Sicuramente gli eventi storici avevano costretto la Slovacchia di Tiso in un angolo dal quale non era facile uscire». Certamente Tiso dovette andare controcorrente: «con il suo corso nazionalista, il Paese aveva disincentivato gli investimenti da parte dei Cechi e degli Ebrei, che controllavano gran parte dei capitali investiti nelle industrie e nell’economia slovacca».
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Tiso scrisse: «offriremo agli Ebrei il 4% delle opportunità secondo la percentuale del 4% che essi rappresentano nell’ambito della nostra Nazione» (Slovàk 13 marzo 1940). In breve, una Nazione di 3 milioni di abitanti Slovacchi aveva un reddito del 60%, mentre il rimenerete 40% era posseduto dalla popolazione ebraica pari al 4%, ossia a 120.000 persone. La disproporzione era evidente ed andava corretta.

L'articolo prosegue qui:

http://www.doncurzionitoglia.com/mons_josef_tiso.htm

domenica 26 luglio 2015

certosine

Citazione:
Pur decise ad abbracciare la regola di vita dei Certosini, le monache, per alcuni secoli, ebbero una parte di vita comune più prolungata di quella dei monaci. Si pensava infatti che il temperamento femminile fosse meno adatto a sopportare lo stesso rigore di solitudine del ramo maschile. Dal 1970 circa, a seguito delle pressanti richieste delle monache per poter vivere la vita certosina nella sua pienezza, vi è stata una evoluzione verso una vita più solitaria, tanto che attualmente la vita delle monache è uguale a quella dei monaci.
[...]
Dopo la professione solenne o la donazione perpetua, le monache certosine possono ricevere la consacrazione delle vergini. Tale consacrazione avviene con un rito particolare; esso consiste non solo nella consegna da parte del Vescovo del velo e dell'anello, segni esterni della unione indissolubile allo Sposo divino, ma anche nella consegna della stola. Ciò conferisce alle consacrate qualche privilegio liturgico, il più importante dei quali è la proclamazione liturgica del Vangelo in alcune occasioni.
http://certosini.info/le_monache_certosine.htm

sabato 25 luglio 2015

al business dell'aborto serve l'ipersessualizzazione delle ragazzine

Un paio di citazioni dall'intervista a Carol Everett (disponibile su Youtube), ex direttrice di cliniche abortiste (ha assistito a circa 35.000 aborti, dopodiché si è convertita).

Carol Everett: (racconta della sua «conversione») … prima di tutto questo è un «business», il mercato è dato dagli aborti. La futura cliente delle cliniche dell’aborto è la ragazzina oggi di 13 anni che ricorrerà all’aborto come metodo di controllo delle gravidanze... dunque vanno per le scuole con l’obbiettivo di far fare loro, fra i 13 ed i 18 anni, dai 3 ai 5 aborti ... dunque devi fare in modo che a 12 anni restino incinta, questo per creare il mercato... per farlo si separano i figli dai genitori e dai loro valori... li si sessualizza dando loro tutte le informazioni sul sesso... e questo fin dall’asilo... [...]

Carol Everett: «Partiamo dall’inizio: la mia provvigione era di 25 dollari e l’obbiettivo era di 40.000 aborti l’anno. Dunque, potevo diventare milionaria... nel primo trimestre si sono fatti dai 10 ai 12 aborti all’ora... quello più economico costava 300 dollari, il medio 500... sono cifre a 3 zeri ogni ora, con un flusso continuo di ragazze che passano da una stanza all’altra... non ci sono protocolli... cartelle cliniche... se ne segni 10 e ne fai 12 saltano fuori 1.200 dollari l’ora che io e te possiamo far sparire... chi ci lavora non è un dipendente... ha un contratto di collaborazione esterna liquidato in contanti su base giornaliera... l’Agenzia delle Entrate non ne saprà mai nulla... questo è ancora l’affare, privo di regolamentazioni, più grosso che ci sia nel nostro Paese... più delle droghe illegali... nel 1988 risulta che fosse noto solo il 50% degli aborti... puoi farti un’idea di quanti bambini siano uccisi ogni giorno...

mercoledì 22 luglio 2015

sbalorditivo: gesuita afferma qualcosa di cattolico!

Lo scoop è su Rorate Caeli.

Il gesuita p. William Charge S.J., nell'omelia della quinta domenica dopo Pentecoste, ha affermato fra le altre cose:
Oggi il potere di Satana sta crescendo esponenzialmente, a causa dell'enormità dei peccati degli uomini.

Oggi esistono peccati che sono divenuti "istituzionalizzati", parte della nostra società e perfino delle nostre leggi e ciò, anziché provocarci rabbia, ci trova tolleranti e perfino disposti ad accettare lo stato delle cose. Il peccato istituzionalizzato è divenuto un peccato accettato.

Forse uno dei più chiari esempi è il peccato di aborto. È il grave peccato di uccidere la vita umana, è la violazione del quinto comandamento che è diventata legale. Alcuni dei nostri politici hanno perfino chiamato l'aborto "terreno sacro" da difendere, e hanno addirittura usato il termine "sacramento" per tale abominevole peccato.

La recente legiferazione della Corte Suprema sul "matrimonio omosessuale" è un altro chiaro esempio di peccato mortale che è stato istituzionalizzato. I peccati mortali di sodomia e impurità, in aggiunta a quello di uccidere, sono stati legalizzati. Per di più, nonostante la gravità di tali peccati, hanno avuto i nomi di un sacramento. Il peccato di sodomia è oggi chiamato "matrimonio": una menzogna che è diventata legge. Queste leggi sono un attacco diretto all'amoroso piano di Dio sulle famiglie, e a Dio stesso. Le nostre istituzioni - ed in particolare la Corte Suprema - stanno agendo come dei ministri della propaganda di Satana, promuovendo tolleranza per il peccato, chiamando "bene" il peccato.

Contro questa istituzionalizzazione del peccato che attacca Dio e la nostra società, dovrebbe essere scatenata la nostra ira. 

domenica 19 luglio 2015

scrittore ebreo aggredito da un transessuale in diretta televisiva

Sulla rete TV americana HNL, un programma, Dr. Drew on Call, ha messo in piedi un panel per discutere di questo premio [per il miglior transessuale di San Francisco]. «Discutere» significa nemmeno provare a dire che un uomo è un uomo e una donna è una donna.

Video su youtube dell'aggressione.

Di fatto, tutti gli ospiti del talk esprimono ammirazione per il coraggio di «Caytlin». L’unico che prova ad andare controcorrente è l’ospite negro, che rivendica – pensate un po’ – come il premio sia sbagliato perché «Caytlin [cioè Bruce Jenner, ndr] è una ricca donna bianca», e ci sono tanti poveri giovani transessuali negri che invece hanno più difficoltà di lei. È più o meno a questo punto che interviene l’articolista di Breitbart e proprietario del sito ThruthRevolt.org Shapiro, un giovane scrittore conservatore ebreo che si rifiuta di riferirsi a Jenner come ad una donna. Shapiro non ne vuole sapere di fare come tutti, ed usare pronomi femminili per parlare di transessuali.

«Sei crudele con i pronomi» lo bacchetta una bionda filo-trans. Il giovane comincia a fare discorsi naturalissimi, che però seminano il panico in studio. «Ai fatti non importano le vostre emozioni» dice sicuro. «Vi rivelo che ogni cellula nel corpo di Caytlin Jenner è maschile, con l’eccezione di alcune cellule del suo sperma».

I produttori dello show hanno messo a sedere a fianco del pericoloso omofobo tale Robert Albert Tur, ora detto Zoey: ex elicotterista militare, corporatura enorme, anche lui desideroso di divenire donna. Un soldatone ipervitaminico come solo sanno essere gli americani, però vestito da femmina, con capelli lunghi biondi, voce affettata e quintali di trucco. Viene un po’ da ridere, ma anche no.

Il trans-militare mette la mano dietro al collo di Shapiro – che indossa la kippah! – lo guarda fisso, e gli promette violenza: «o la pianti ora, o andrai a casa in ambulanza». In pratica, una minaccia fisica vera e propria, in diretta TV.

Come come? Salta fuori che i transessuali sono violenti e prepotenti? Shapiro è impaurito ma non molla; tutti gli altri gli danno addosso.

È uno spettacolo disarmante, che manda in confusione. Ogni singola declinazione del politicamente corretto presente (il negro, la bionda femminista, l’ispanico, etc.) vorrebbe che il trans-marine spaccasse la faccia al ragazzo giudeo. Pazzesco, e disorientante.

«Te la sei cercata usando il pronome maschile» «Lo hai chiamato sir» «hai mancato di rispetto».

Shapiro, in minoranza e minacciato pesantemente, tira dritto fino alla fine, e arriva a toccare il centro della questione: «Il discorso è se come società stiamo abbracciando la malattia mentale e la fissazione».

Di fatto, il popolarissimo manuale psichiatrico DSM – bibbia mondiale della psicopatologia edita dall’American Psychiatric Association, assediata dalla lobby gay sin dai primi anni Settanta, e con successo: l’omofilia nell’ultima edizione non è considerata un disturbo – ancora segnala la volontà di cambiare sesso come un problema mentale, e questo pur avendo nel 2012 cambiato la definizione, da gender identity disorder siamo passati a gender disphoria. Nemmeno l’associazione psichiatrica USA, infiltrata in ogni dove dal genderismo omosessualista, se la sente di dichiarare queste persone completamente sane di mente.

[citazione della parte centrale di un articolo di Roberto Del Bosco, L'imperatrice di San Francisco e altre storie; l'articolo completo è disponibile ai soli lettori abbonati a Effedieffe).

sabato 18 luglio 2015

una serie di articoli di Blondet sulla Bibbia

Segnalo una serie di recenti articoli di Maurizio Blondet:

- "Gesù «esseno»? al contrario..."

http://www.maurizioblondet.it/gesu-esseno-al-contrario/


- la vera Bibbia è quella in greco, non quella "ebraica":

http://www.maurizioblondet.it/la-bibbia-vera-e-quella-greca-non-lebraica/


- due articoli a proposito della traduzione fatta da san Gerolamo:




- e un articolo a proposito dei fissati del "testo masoretico" ebraico (con gran finale):

http://www.maurizioblondet.it/la-bibbia-greca-antidoto-al-talmud/

martedì 14 luglio 2015

notizie dalla Pravda

E così oggi citiamo la Pravda:

"L'Ucraina riceve dall'Europa i valori gay anziché soldi":
Il parlamentare ucraino Mikhail Gavrilyuk, noto anche come “Gavrilyuk il Cosacco” [...] ricorre al tema della tolleranza occidentale e dichiara che l’Ucraina è un Paese libero nel quale ognuno ha il diritto di far sesso con chi gli pare... anche se non dovrebbe farlo apertamente. Poi Gavrilyuk prosegue a sorpresa affermando che metà dei membri del Parlamento ucraino sono omosessuali e che, insieme ai loro amanti, comanderanno presto sull’intero Paese. Quindi, a coronamento del tutto, Gavrilyuk aggiunge che il Presidente Petro Poroshenko è un sostenitore delle parate gay e dei “valori” omosessuali e che legalizzerà presto i matrimoni gay in Ucraina.

Nell’Ucraina del XVII° secolo, i rapporti omosessuali erano proibiti e puniti con la morte. Quattro secoli fa, un omosessuale – maschio o femmina che fosse – era ritenuto un servitore del demonio ed i Cosacchi lo avrebbero fatto smembrare facendolo tirare dai cavalli o lo avrebbero ucciso impalandolo.

Ma cos’altro si aspettavano gli Ucraini dai loro amici Europei? Ovviamente soldi ed ingresso libero nei Paesi dell’unione. Ma questi non sono i valori che gli Europei caldeggiano per tutti. Preferiscono promuovere i valori gay. E questi, sì, senza limitazioni. È quanto l’Ucraina sta ricevendo dall’Europa.
http://english.pravda.ru/history/04-06-2013/124741-gay_adoption-0/

lunedì 13 luglio 2015

il modernismo dal volto umano...

«Finalmente un modernista dal ‘volto umano’: Francesco I. Come si fa a rifiutare la sua ‘mano tesa’ alla Tradizione?»
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Col timore di essere accusati di voler tornare al Medioevo o di voler restare nel ghetto alcuni dei nostri non se la sentono più di mantenere le posizioni dottrinali, che sono politicamente e teologicamente scorrette anche se son state costantemente affermate nelle encicliche come appartenenti alla vita e al diritto della Chiesa di ogni tempo.
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Ecco la trappola del “compromesso storico/teologico”! ecco Davide stringere la mano a Golia e non colpirlo in fronte con la fionda, la pietra e l’aiuto del Signore.
...
Un accordo pratico col neomodernismo porterebbe immancabilmente poco a poco al rinchiudersi della Tradizione in sagrestia con il riconoscimento ufficiale da parte del modernismo come è avvenuto agli Indiani d’America, rinchiusi nelle riserve e regolarmente riconosciuti.


http://www.effedieffe.com/index.php?option=com_content&view=article&id=317451:lingenuita-dei-tradizionalisti-di-fronte-alla-mano-tesa-dal-modernismo-&catid=83:free&Itemid=100021

venerdì 10 luglio 2015

più che omofobia è omomania (di persecuzione)

That's incredible: parroco di Arosio dice che «l'ideologia gender è più pericolosa dell'ISIS» e a fine messa un fedele omosessuale, infuriato per la neobestemmia, «chiede spiegazioni»:

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/como-prete-messa-lideologia-gay-peggio-dellisis-1102861.html


That's very incredible: la Cuccarini (sic!) aggredita e insultata come «omofoba» perché non ha disprezzato il già squinternato (e ormai dimenticato) Family Day di venti giorni fa:

http://www.lorellacuccarini.it/per-i-violenti/


Promemoria tecnico:
Nel nono capitolo della prima lettera ai Corinti si enumerano i vari tipi di peccato che ci condurranno in perdizione. A proposito della sodomia dice Paolo: "non possederanno il Regno di Dio [nemmeno] gli effeminati e i sodomiti". San Paolo, sempre divinamente ispirato, chiamava le cose con il loro nome. Cosi' il testo latino dice "neque molles neque masculorum concubitores", che traduce letteralmente il greco. Terminologia precisa dell'epoca: per i Romani il "mollis" era quello che faceva la parte della donna, il "masculorum concubitor", invece, l'attivo nel rapporto, il pederasta, colui che sodomizzava. Precisazione necessaria poiche' nella mentalita' comune si tendeva a considerare omo solo il mollis. Invece il peccato era il medesimo per tutti e due, fa capire con estrema chiarezza s. Paolo. Non ci poteva essere differenza, la "turpitudine" della cosa coinvolgeva perfettamente entrambi. Qui s. Paolo non parla delle lesbiche. Ne parla pero' nel celebre passo della Lettera ai Romani quando rileva che, venendo meno la fede in Dio, Dio abbandona gli uomini, che si credono sapienti, alla "stultitia", onde cadono nelle passioni piu' perverse, nell'"immondizia" di "passioni turpi". Infatti, "le loro donne hanno cambiato l'uso naturale, in quello che e' contro natura e gli uomini pure, etc." (Rm 1, 24 ss.).
"Ne' fornicatori, ne' idolatri, ne' adulteri, ne' effeminati, ne' sodomiti, ne' ladri, ne'avari, ne' ubriaconi, ne' maldicenti, ne'rapitori saranno eredi del Regno di Dio. E tali eravate alcuni di voi, ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati giustificati nel nome del Signore Gesu' Cristo e mediante lo Spirito del nostro Dio" (1 Cr 6, 10-11).

mercoledì 8 luglio 2015

la verbosità delle false apparizioni

In attesa della bastonata vaticana sui veggenti della "gospa chiacchierona", leggiamo un articolo riassuntivo sulle false apparizioni di Merdjugorje (diverse decine di migliaia di "messaggi" tutt'altro che soprannaturali):

http://radiospada.org/2015/07/il-silenzio-di-maria-e-la-verbosita-di-medjugorje/

domenica 5 luglio 2015

#ganzo!! #tostissimo! #superFichissimo!!!!

Ehilà, 'gggiovani! sentite questa, trendy al massimo, ganzissima: nella spiaggia "Bikini" (un nome, un programma!), #chiAMAchiama - ritwittatelo su facebook che è una roba tostofichissima con ceri, vele e drappeggi! Summer 2015, perché l'estate c'ha già rotto gli Zebedei!!!!!!!!!!

Squinzie e galletti, viandanti dell'amore (punto it), metteteci un Like, taggate a tutta forza, siamo la ComuniTabor, quelli feshion very very tost, coi nostri pretazzi Don Jei (per gli amici D.J. Gei Accs) e don Perizoma!!!!!1!!!!!!!!1!!uno!!!1!!!!

On the beach (perché "sulla spiaggia" è da tamarri catuozzi arterio) ci sarà l'Adorescion Eucarist, un vero sballo by night così potrete guardare le stelle (anzi, the Stars, very super fichissim) mentre vi scattate un discoselfie!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


(nota: come da direttiva dell'Ufficio Diocesano per la Pastorale Giovanile
e in ottemperanza alla necessità di Andare Sempre Incontro ai Giovani,
la presenza fisica del partecipante può essere comodamente sostituita da
un "Mi Piace" cliccato sull'apposita pagina Facebook realizzata per l'evento)

venerdì 3 luglio 2015

enclave francese in territorio italiano

Immaginate un istituto tradizionale che, pur essendo in Italia, non ordina mai sacerdoti italiani. Per esempio uno che sforna una decina di sacerdoti all'anno, ma rarissimamente c'è un italiano tra questi ultimi.

Il blog Messainlatino riporta la notizia delle ordinazioni sacerdotali dell'ICRSS (Istituto Cristo Re Sommo Sacerdote) a Gricigliano, in Toscana. Come al solito, fra i dieci novelli sacerdoti non c'era neanche un italiano.

Eppure le vocazioni italiane non mancano. Per quale bizzarro motivo gli italiani non riescono ad andare avanti nell'istituto di "monsignor" Wach a Gricigliano?

Attualmente l'istituto conta ben 1 (uno) sacerdote italiano, ordinato nel 2011. Nei venticinque anni precedenti ne erano stati ordinati altri quattro, tutti successivamente fuoriusciti dall'istituto.

Più che un'enclave francese in territorio italiano, andrebbe chiamata "gabbia dorata francese": le vocazioni francesi sono infatti privilegiate rispetto a quelle degli altri paesi. Ma solo chi ci ha vissuto dentro può confermarlo.

mercoledì 1 luglio 2015

dalla cultura "gay friendly" al totalitarismo omosessualista

Citazione
Non può più sfuggire a nessuno ormai il fatto che da anni – ma negli ultimi mesi con un crescendo impressionante – sta progressivamente imponendosi, anche negli ambienti dove meno questo dovrebbe accadere, una cultura “gay-friendly” per usare un eufemismo ormai fuori luogo, in quanto trattasi di vero e proprio totalitarismo omosessualista. Ovunque, in ogni parte dell’Occidente, ormai, il salto di qualità è devastante: i giorni in cui ci scandalizzavamo del “gay-pride” sono lontani: oggi gli omosessualisti hanno raggiunto ben altri obbiettivi, con i loro “innocui” gay-pride, “giustificati” anche in ambienti cattolici e di destra come ragazzate pittoresche, con le quali intanto hanno ottenuto quasi ovunque i “diritti civili” del “matrimonio” con relativo affidamento di bambini. Non basta: chi protesta è picchiato dalla polizia o perseguito legalmente all’estero, e anche in Italia come sappiamo il progetto è quello della persecuzione legale istituzionalizzata.
http://www.riscossacristiana.it/putin-e-il-mondo-alla-rovescia-di-massimo-viglione/