Pensosi e meditabondi i lefebvriani americani si chiedono se la satira sia un nuovo modo di combattere la crisi, mentre i semplici fedeli si chiedono meno retoricamente se le Domande Retoriche siano un buon modo di combattere la crisi.
Dato che i vertici lefevbriani sentono da tempo odore di Ufficio Timbri sul presunto contratto di Esclusiva della Tradizione, parallelamente avvertono la crescente necessità di frequenti sviolinate adulatorie e propiziatorie.
Come se non avessero capito che le due recenti "pasquinate" sono riuscite nella ciclopica impresa di spiegare con chiarezza al grande pubblico il malgoverno bergogliano e l'ambiguità gesuitica (munus gubernandi, munus docendi, e dunque la prossima satira scommetto che riguarderà il suo munus sanctificandi... ah, già, il Novissimus Ordo che fa rabbrividire perfino i fautori del Novus!).
“Complicano le parole della Messa disordinatamente con le cerimonie”,
Sant’Alfonso sul disastro della liturgia
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Dal capolavoro L’unico mio Re – Scritti alfonsiani per vivere bene nel
tempo e nell’eternità (raccolta di molti utili estratti del Doctor
Zelantissimus, in...
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