“Crosetto: “Italia e ONU non prendono ordini da Israele. Attacchi a Unifil
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3 ore fa
Il Papa ha approvato «in forma specifica» la persecuzione dei Francescani dell'Immacolata... ed ha vietato loro la messa antica! Poichè BXVI ha sancito in atti ufficiali che la Messa Antica non è mai stata abolita (altrimenti con Paolo VI avremmo il primo beato apostata), consegue che l'apostasia sancita in atti infallibili da S.PioV è finita su Bergoglio.
RispondiEliminaIl divieto della Messa tradizionale è una prepotenza ma non è la negazione di una verità di fede, tanto meno il ripudio della fede.
EliminaGridare "eresia" e "apostasia" di fronte alle prepotenze sminuisce il valore di quelle parole.
Bolla di S. Pio V
RispondiEliminapunto VI. Anzi, in virtù dell'autorità Apostolica noi concediamo, a tutti i sacerdoti, a tenore della presente, l'lndulto Perpetuo di poter seguire, in modo generale, in qualunque Chiesa, senza scrupolo alcuno di coscienza o pericolo di incorrere in alcuna pena, giudizio o censura, questo stesso Messale, di cui avranno la piena facoltà di servirsi liberamente e lecitamente, così che Prelati, Amministratori, Canonici, Cappellani e tutti gli altri Sacerdoti secolari, qualunque sia il loro grado, o i Regolari, a qualunque Ordine appartengano, non siano tenuti a celebrare la Messa in maniera differente da quella che Noi abbiamo prescritta ne d'altra parte, possano venir costretti e spinti da alcuno a cambiare questo Messale. VII. Similmente, decretiamo e dichiariamo che le presenti Lettere in nessun tempo potranno venir revocate o diminuite, ma stabili sempre e valide dovranno perseverare nel loro vigore ........................... XI. Nessuno dunque, e in nessun modo, si permetta con temerario ardimento di violare e trasgredire questo Nostro documento: facoltà, statuto, ordinamento, mandato, precetto, concessione, indulto dichiarazione, volontari, decreto e inibizione. Che se qualcuno avrà l'audacia di attentarvi, sappia che incorrerà nell'indignazione di Dio onnipotente e dei Suoi beati Apostoli Pietro e Paolo. Dato a Roma, presso San Pietro, il giorno quattordici di luglio, nell'anno mille cinquecento settanta, quinto del Nostro Pontificato.
Esatto.
EliminaMa non ci leggo nessuna condanna per "eresia" o "apostasia".
Leggo solo "l'indignazione di Dio onnipotente etc. etc."
Vedi, io sono il primo a gridare contro l'ingiustizia. Ma bisogna usare le parole esatte. Se ad ogni ingiustizia gridi "eresia, apostasia" vuol dire che hai la sindrome di "al lupo, al lupo".
EliminaChe se qualcuno avrà l'audacia di attentarvi, sappia che incorrerà nell'indignazione di Dio onnipotente e dei Suoi beati Apostoli Pietro e Paolo. Dato a Roma, presso San Pietro, il giorno quattordici di luglio, nell'anno mille cinquecento settanta, quinto del Nostro Pontificato.
EliminaPeriferico ha ragione. Questa è la formula più grave dell'anatema. Scomunica eresia ed apostasia ne sono però implicitamente riconosciute e ricomprese. Saluti
Ma vi state ancora a interrogare se le decisioni di Bergoglio rispondano ad un criterio canonico? Mi sembra tempo perso: fa quel che vuole, dice quel che gli passa per la testa, racconta di quando fumava spinelli come buttafuori in un locale malfamato (parole sue) e farnetica su proselitismo e conversioni... Potete immaginarvi cosa gli importa se quel che fa è legittimo o no.
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