sabato 22 ottobre 2011

sugli odiatori e sull'onore di un Parlamento

«L’onore di un Parlamento è parlare di ebrei, è vigilare sull’antisemitismo, combatterlo in ogni modo. Attenzione, occhi aperti, le cose sono assai più complesse di quel che paiono. Tutte le motivazioni sbandierate per odiare gli ebrei, per disprezzarli o condannarli, per quanto siano inique e scellerate, risultano pudìche; dicono di un odiatore che ha timore del proprio stesso odio e deve travestirlo con vesti acconce. [...]

«L’odio antisemita punta al bersaglio più grandioso che si possa immaginare, Dio [...]

«O-dio, una parola che incorpora Dio, come a volerlo soffocare… o a tenerselo stretto? Dio non muore, l’odiatore insiste ma non ce la fa; per questo insiste… o per altro, per trovare uno squarcio di luce? Dio è indistruttibile, gli ebrei sono odiati perché, a Sua immagine e somiglianza, nei secoli resistono. [...]

«Le streghe furono uccise per la loro bellezza, gli ebrei per la loro ricchezza. Una ricchezza spirituale che traspare dai loro occhi mai domi, dalla loro incrollabile, violenta e delicata, resistenza al sopruso. [...]

«Sigmund Freud, il più grande teologo del Novecento... [...]

«I fari del Web sono puntati sugli ebrei, neppure c’è bisogno di scendere in piazza con le kefiah in testa come si faceva nel Sessantotto, oggi i giovani vogliono stare comodi per insultare, al caldo, davanti al computer e alla birra. [...]


Citazioni tratte dall'articolo:

http://www.ilfoglio.it/soloqui/10789

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