martedì 4 ottobre 2011

il pensiero debole del teologo Forte

«Martiri fascisti» come i «martiri cristiani», anzi «superiori ai martiri cristiani», perché «hanno sacrificato le proprie vite non per la promessa del Paradiso ma per difendere la Patria e l’idea, quindi senza aspirare ad alcun premio». Con questo spirito – sintetizzato dall’ex repubblichino di Salò Stelvio Dal Piaz – si è svolta al cimitero del Verano di Roma, lo scorso 25 settembre, la commemorazione dei «martiri» di Rovetta, 43 soldati appartenenti alla Legione Tagliamento della Repubblica Sociale Italiana di Mussolini, uccisi dai partigiani il 28 luglio del 1945 a Rovetta, nel bergamasco, negli ultimi giorni della seconda guerra mondiale.

http://www.adistaonline.it/index.php?op=articolo&id=50780


Drammatica testimonianza post-Fivet e post-aborto:

http://www.postaborto.it/2011/09/limmagine-del-bambino-morto-si-scolpi.html


Pensiero debole del teologo Forte: come superare il Magistero senza darlo a vedere. La Chiesa di “domani”, per Forte, “fatta di cattolici e non”, avrà un “nuovo ruolo”: togliersi dai piedi il magistero e i sacramenti…

http://www.papalepapale.com/develop/loracolo-di-chietibruno-forte-io-progressistacredo-la-chiesa-una-e-glocal/