domenica 30 ottobre 2011

Pio IX condanna i Savoia

Mi giunge questo SMS: «quando c'era il Duce, persino i trenini-giocattolo giungevano in orario».


"La famiglia di chi ruba a Dio non giunge alla quarta generazione": così diceva san Giovanni Bosco. Nel dicembre 1854 aveva messo in guardia il Re scrivendogli: "Persona illuminata ab alto ha detto: Apri l'occhio: è già morto uno. Se la legge [legge Rattazzi sulla soppressione di 334 conventi] passa, accadranno gravi disgrazie nella tua famiglia. Questo non è che il preludio dei mali. Erunt mala super mala in domo tua. Se non recedi, aprirai un abisso che non potrai scandagliare":

http://www.francobampi.it/franco/ditutto/curiosita/don_bosco.htm


Il Re viene scomunicato nel maggio 1855. Nel 1859 chiederà la remissione della scomunica (che papa Pio IX accordò senza condizioni), tornando però presto a pervertire tutti i diritti umani e divini. Nella Multis gravibusque del 17 dicembre 1860 Pio IX parla dei Savoia:

«...la pravità di uomini empi che si proclamano figli della Chiesa Cattolica, e sono anzi da chiamare figli delle tenebre... Tale cumulo di mali viene principalmente compiuto da coloro che, al fine di allargare la loro dominazione in Italia, pervertono audacemente tutti i diritti umani e divini, si dicono autori di pubblico bene, e dovunque invadono, a modo di fierissima tempesta, lasciano impresse orme di furore e di eccidio...»