Visto che la correzione formale (alias pubblica tirata d'orecchie, esattamente il terrore di ogni gesuita) è stata rinviata alle calende greche, non potendo sperare su Leone XIV Scola (che anziché ruggire bela, e per lo più in direzione del minareto), abbiamo dovuto aspettare Clemente XV Di Gualdo (che riesce persino a farla vaticansecondo-compatibile, tanto è grossa la cantonata di Amoris Letitia):
http://isoladipatmos.com/il-sommo-pontefice-clemente-xv-corregge-la-amoris-laetitia-con-il-suo-motu-proprio-cum-magna-tristitia-confermando-la-disciplina-di-san-giovanni-paolo-ii-sulla-materia-dei-di/
Viene un certo magone a leggere le espressioni di Clemente XV, che dovrebbero essere quelle di tutti i Papi: «Pertanto, nella totale incuranza delle critiche interne e dei pubblici insuccessi che potrebbero ricadere su di Noi, memori che il Romano Pontefice deve anelare di piacere a Cristo Signore nel fare la Sua volontà...»
Pubblicato il programma del prossimo Pellegrinaggio Summorum Pontificum!
(Roma, 24-26 ottobre 2025) #sumpont2025
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*Quando mancano duecentocinque giorni all’inizio della *14ª Peregrinatio ad
Petri Sedem*, il *Coetus internationalis Summorum Pontificum* ha reso noto
il ...
21 minuti fa