Detto ciò, ne approfittiamo per rivolgerci filialmente a Papa Francesco. Santità, anche noi fedeli legati alla Tradizione siamo pecore. Puzziamo come le altre e pertanto La preghiamo di ascoltarci: abbiamo infatti imparato dai Suoi discorsi che la Misericordia di Dio è infinita. Quindi siamo certi di ottenere attenzione e comprensione. Siamo per lo più giovani, cerchiamo di impegnarci nella vita di tutti i giorni per essere atleti di Gesù, come piace a Lei, andando sempre controcorrente, proprio come Lei ci insegna. Non siamo inamidati e nemmeno pelagiani, perché sappiamo bene che senza la grazia di Dio non riusciremmo a salvarci. Ebbene, noi siamo riconoscenti ai Francescani dell’Immacolata, perché ci hanno aiutato a vivere da buoni cristiani. Questi frati sono poveri davvero, nei fatti, e non solo a parole e questo a Lei dovrebbe piacere, Santo Padre. Quelli che conosciamo non sono zitelli acidi, non hanno la faccia da peperoncino in aceto: anzi, sono allegri, gioviali e simpatici, nonostante facciano una vita dura. Non hanno macchine di lusso, né vivono in appartamenti comodamente arredati. Ora, noi non sappiamo bene quali siano le motivazioni profonde che stanno alla base di questa lacerazione interna all’istituto dei FI, ma un tale provvedimento sanzionatorio recherebbe danno all’intero popolo di Dio che beneficia del servizio liturgico in usus antiquior. La liturgia, infatti, è un bene comune della Chiesa universale, anzi è “il bene” che fonda e alimenta la Chiesa. Privandone i fedeli, contemporaneamente si priverebbe l’intero Corpo Mistico dei frutti spirituali che da essa scaturiscono.http://www.campariedemaistre.com/2013/08/francescani-dellimmacolata-un.html
I FI, pur con tutti i loro limiti umani, ci hanno dato e ci danno un esempio concreto di santità vissuta. Santo Padre, in Italia sono questi cari e amati “frati azzurri” a garantire la celebrazione di molte Messe nella forma extraordinaria. Se Lei impedisce loro di proseguire il lavoro svolto sin qui, che ne sarà di noi giovani e meno giovani legati al Vetus Ordo?
[...]
E allora, Santità, Lei che conosce e ama le periferie, venga a visitarci: anche noi abbiamo bisogno delle sue cure e della sua protezione.
p.s.: per la serie "chi si scusa, si accusa", un imbarazzatissimo p. Lombardi afferma che non si intendeva "contraddire" il motu proprio Summorum Pontificum ma solo "rispondere a problemi specifici".
Il che mi ricorda l'ermeneutica dell'obbligatoria continuità: "da oggi si comanda che tutto è giallo; ciò che risultasse effettivamente verde, nero o blu, deve essere indicato come giallo":
http://www.news.va/it/news/risposta-di-padre-lombardi-a-proposito-della-nomin
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