lunedì 17 giugno 2013

"lobby gay in Vaticano": quale è la brutta parola ?

"Ogni contesto infestato da una lobby finisce col marcire dall'interno. Il Vaticano non fa eccezione, se è presente tale oscuro potere."

"Bello lo speciale di Servizio Pubblico sulle "lobby gay" in Vaticano. Bello e interessante ancora di più, se si nota che le persone intervistate avevano tutte giubbotti e maglie e quindi era forse pronto da qualche settimana. Da prima insomma che il Papa esternasse sulla questione da un quotidiano del Cile. Mistero che solo Santoro custodisce."

http://crisis.blogosfere.it/2013/06/vaticano-lobby-gay-qual-e-la-brutta-parola.html


"A mio avviso, quello che deve destare scandalo, indignazione e riprovazione non è la presenza della parola "gay", ma della parola "lobby". In qualunque contesto e abbinamento, l'esistenza di una lobby significa corruzione, ricatti, giochi di potere e in sostanza deformazione dell'attività di governo. Ne sono brillante esempio la lobby cementiera che ha devastato il nostro Paese, la lobby agroalimentare che distrugge l'agricoltura e la qualità del cibo, la lobby petrolifera su cui non c'è neppure da sprecare parole. In certi Paesi l'attività di lobby è legale, ma questo non cambia il quadro: pensiamo alla lobby delle armi in USA."

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