sabato 25 giugno 2011

per la carriera, cos'è che aiuta?

«Essere ebreo lo ha aiutato nella sua carriera, mentre la sua fede cattolica lo ha portato a perdere due lavori e a vedersi chiudere molte porte in faccia nel mondo dei media».

http://www.rinocammilleri.com/2011/06/coren/


"Vatican insider": non passa giorno che non spunti fuori un nuovo sito web dedicato alle cose vaticane (eh, già: si parla tanto di Vaticano e tanto poco di dogmi di fede). Ecco un simpatico infographic interattivo su come viene eletto il Papa (traduzione in italiano: non vedono l'ora che papa Ratzinger si tolga dai piedi):

http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/vaticano/come-si-elegge-il-papa/


I rapporti ebraico-sionisti con fascismo e nazionalsocialismo sono tanti. Dai molti ebrei che erano esponenti di spicco del regime, ai soldati israeliti dell’esercito di Mussolini, dal gruppo ebraico-fascista che editava la rivista “La Nostra Bandiera” fino agli intensi scambi del leader sionista (e futuro presidente israeliano) Weizmann col duce, dalla scuola marittima di Civitavechia in cui verrà istituito un corso sionista revisionista, nucleo della futura marina israeliana, sino alla corrente massimalista del Brit Ha’birionim, fieramente fascista ed addirittura plaudente verso molti aspetti dell’ideologia hitleriana. Del resto, per quanto riguarda i “tedeschi”, si arriva addirittura a casi più eclatanti: ad esempio l’Haavara, il grande accordo di trasferimento nazi-sionista per facilitare l’uscita degli ebrei dal Reich in direzione della Palestina, gli incontri tra i “servizi” sionisti e le autorità tedesche per favorire l’emigrazione, i campi di riaddestramento su suolo tedesco per i pionieri ebrei (i futuri coloni) facilitati dagli esponenti della gerarchi nazionalsocialista. Il gruppo revisionista scissionista del Lehi arriverà a proporre un’alleanza di guerra alla Germania: combattere al fianco dei tedeschi nella seconda guerra mondiale pur di ottenere uno stato ebraico. Sul lato non-sionista è stato interessante vedere come gruppi di ebrei “assimilati” guardarono con attenzione l’arrivo al potere del nazionalsocialismo e si dichiararono pronti a venire a patti con esso. Alcuni tra gli ebrei “ortodossi” parvero accogliere con un certo favore quelle leggi di Norimbrega che, separando maggiormente giudei e gentili, davano nuovo impulso alla “purezza ebraica”:

http://forzanuovauniversita.wordpress.com/2011/06/05/lasse-roma-berlino-tel-aviv/

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