Papa Giovanni Paolo I non fece in tempo a ammonire personalmente i gesuiti: "sappiate sempre distinguere i compiti dei sacerdoti religiosi da quelli che sono propri dei laici. I sacerdoti devono ispirare e animare i laici all'adempimento dei loro doveri, ma non devono sostituirsi ad essi, trascurando il proprio specifico compito nella azione evangelizzatrice. Per questa azione evangelizzatrice, S. Ignazio esige dai suoi figli una soda dottrina, acquistata mediante una lunga e accurata preparazione"... "non permettete che insegnamenti e pubblicazioni di gesuiti abbiano a causare confusione e disorientamento in mezzo ai fedeli, ricordatevi che la missione affidatavi dal Vicario di Cristo è di annunciare, in maniera bensì adatta alla mentalità di oggi, ma nella sua integrità e purezza, il messaggio cristiano, contenuto nel deposito della rivelazione, di cui interprete autentico è il Magistero della Chiesa.
Questo naturalmente comporta che negli istituti e facoltà, ove si formano i giovani gesuiti, sia parimente insegnata una dottrina solida e sicura..."
http://www.papaluciani.it/30set.html
Un'altra strigliata per il Cammino Neocatecumenale:
http://neocatecumenali.blogspot.com/2011/06/filippine-il-cammino-e-ancora-da.html
Altro che "delusi". Radaelli risponde al padre Cavalcoli:
http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2011/06/magister-insiste-nel-qualificare-delusi.html
Mons. Éric Marie de Moulins d’Amieu de Beaufort si esprime sul settimanale
Le Pèlerin riguardo al Pèlerinage de Pentecôte (da Parigi a Chartres): è
sempre tempo di disprezzo
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*Vi proponiamo – in nostra traduzione – la lettera 1180 pubblicata da *Paix
Liturgique* il 31 marzo, in cui Christian Marquant, Presidente
dell’associazio...
53 minuti fa