sabato 15 settembre 2018

Il telos degli hacker e il tribalismo frutto delle ideologie

ESR, un noto promotore della cultura hacker (da intendersi in senso legittimo, cioè come variegato popolo di "smanettoni" accomunati dal voler produrre software esemplare, infrastrutture funzionanti, risultati non necessariamente utili/economici ma ingegneristicamente eleganti) dice la sua in merito al recente moltiplicarsi dei casi di progetti open source che, nella foga di essere inclusivi e aperti alle diversità, tirano fuori risultati eccentrici (esempio: gli attuali autori del linguaggio di programmazione Python stanno spazzando via dai sorgenti i riferimenti alla terminologia "non inclusiva" come processo padre / processo figlio, sebbene tale terminologia informatica sia universalmente in auge da parecchi decenni).

ESR si è attirato ovviamente qualche critica: "nel dire che la politica non deve influire sulla cultura hacker stai facendo un'affermazione politica". ESR controbatte ricordando lo scopo - il telos - della "macchina sociale" che è il mondo della cultura hacker, distinguendo tra la politica intesa a difenderla e la politica che o non è necessaria o è dannosa perché porta inevitabilmente a divisioni "tribali" tra gli smanettoni rendendo più difficile la realizzazione di soluzioni tecniche eleganti e funzionanti. E aggiunge che i fautori della "diversità" non sono altro che totalitaristi in erba che vogliono imporre le loro regole e un "controllo mentale" del prossimo.

L'articolo continua con un esempio spinoso: la cultura hacker dovrebbe difendere il diritto di quel Wilson di distribuire i files del progetto di una pistola "stampabile" con una qualsiasi stampante 3D? La risposta è sì, perché uno degli elementi della cultura hacker è la possibilità di copiare, modificare, riutilizzare, e il Potere non ama distinguere tra effettivo utilizzo e potenziale utilizzo. L'ateo ESR arriva ad un soffio dall'ammettere che la morale precede lo Stato.
Potremmo qui aggiungere tutte le nostre considerazioni morali ma ci limitiamo ad una sola osservazione: la tecnologia moderna è il terrore di coloro che hanno sempre voluto ridurre la morale a moralismo illudendosi che vietare l'utilizzo di certi oggetti (telefonino, internet, stampante 3D...) produca automagicamente la virtù.

L'articolo di ESR è qui: http://esr.ibiblio.org/?p=8120

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