martedì 14 novembre 2017

una piccola "Pascendi"

Articolo "perché ho firmato la Correctio Filialis": vale la pena di leggerlo:

https://www.corrispondenzaromana.it/notizie-dalla-rete/la-mia-posizione-entro-la-correctio/

Qualche citazione:
Di fronte a tutto questo la “Correctio” è una piccola “Pascendi”, centodieci anni dopo, che però, e drammaticamente, non proviene da un pontefice ma è rivolta a lui come censura. [...]
...la sensibilità pastorale, vuota di ragioni teologiche, è divenuta una corsa a alleggerire, esonerare, scriminare. Le preoccupazioni “pastorali” (se tali si possono ancora chiamare), che guidano cleri e episcopati, consistono oggi nel cercare di garantire una sorta di trattamento egualitario ai fedeli, di gratificarli con un pubblico riconoscimento di parità di diritti (di cui l’accesso all’eucaristia è solo la parte emergente), quale che sia la loro situazione di fronte a teologia morale e diritto canonico. La prassi pastorale della misericordia (non molti sembrano accorgersene, nemmeno il papa) rincorre, in particolare nelle società urbane e secolarizzanti di tutto il mondo, nelle “periferie esistenziali” piccolo borghesi dunque (non nelle “favelas”), la macchina perversa dell’ipertrofia dei diritti individuali. Diritti e vantaggi, dunque: la pastorale tende ad assomigliare ad un’opera aziendale di fidelizzazione dei clienti...

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