lunedì 4 giugno 2012

strage di vocazioni

Prendiamo spunto dal caso Gotti Tedeschi. Riassumo partendo da alcuni articoli:

- Al Bertone è quello che ha deciso che bisognava farlo fuori dallo IOR perché non lo gradiva più: praticamente una "vendetta"

- convocato dal CDA alle 14:30, G.T. viene lasciato parlare "senza interromperlo": tanto, qualsiasi cosa avrebbe detto, la sua cacciata era già decisa (con una "brutalità e opacità... [che] lasciano allibiti");

- avendo capito di aver parlato a vuoto, G.T. verso le 16 va via "senza darne avviso e senza aspettare di ricevere sia la notizia che i risultati del voto di sfiducia", cioè senza aspettare quella "defenestrazione particolarmente sgarbata"

- contro di lui, "integerrimo e tenace", piovono "capi di accusa sul filo dell'insulto ("incapacità...incapacità...") subito seguite dal solito sversamento di fango

- e il Papa tace, anzi, addirittura dice di "fidarsi" dei suoi "collaboratori"...

Scusate se è poco, ma a me pare la stessa dinamica per cui certi esimi rettori di seminario, superiori di congregazioni, ispettori, provinciali, madri badesse, eccetera, eliminano una vocazione rea di essere loro leggermente antipatica:

- il superiore organizza la cacciata del seminarista che gli sta antipatico, e lo fa in modo da non comparirne come artefice (non vuole sporcarsi le mani, le farà sporcare a qualche suo sottoposto), ricorrendo ad accuse generiche (esempio: "incapacità di dialogo") in modo che l'onere della prova sia a carico della vittima

- al seminarista viene data una possibilità di parlare per difendersi ma qualsiasi cosa dica (qualsiasi cosa dica: qualsiasi cosa), nulla cambierà della decisione già presa

- se il seminarista non resta a sorbirsi tutta l'inutile e brutale umiliazione, si dirà che è colpa sua che se ne è andato "senza darne avviso"

- contro l'ex seminarista, anche se noto come "integerrimo e tenace", pioveranno oltre alle accuse generiche e gravi e sul filo dell'insulto, anche una ricca dose di fango in modo che i suoi defenestratori, alla bisogna, potranno accusarlo di volersi vendicare (per esempio nel raro caso in cui il seminarista tentasse di appellarsi all'autorità ecclesiale di livello superiore)

- marchiato a fuoco come "uno che è stato cacciato via", l'ex seminarista avrà molta difficoltà a farsi accogliere da qualche altra parte: dopotutto "ci si fida dei collaboratori", e "cane non mangia cane"...

Questo collaudatissimo metodo Caifa ha prodotto un'interminabile strage di ottime vocazioni (maschili e femminili).

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