Dopo il danno, la beffa: i cattocomunisti e gli eretici godono e sguazzano dopo che il cardinale di Milano ha preso le distanze dal leader di Comunione e Liberazione in seguito ad una lettera firmata da nientemeno che 550 cattoprogressisti ambrosiani, accortisi (con qualche settimana di deplorevole ritardo) di una lettera di don Carròn inesorabilmente veritiera e perciò offensiva per loro.
La solenne calata di braghe di Scola è avvenuta l'8 giugno scorso davanti al Consiglio Presbiterale (wow), creando così il clamoroso precedente su cui faranno leva tutte le "proteste" future che la stampa orchestrerà (specialmente quando verranno tirate fuori le ridicole "rivelazioni" che gli faranno concludere la carriera da cardinale anziché da Pontefice):
http://www.adistaonline.it/index.php?op=articolo&id=51760
A suo tempo l'allora seminarista Angelo Scola fu fatto fuori dal seminario di Milano proprio in quanto ciellino. Don Giussani, faticosamente, riuscì a farlo inserire nella diocesi di Teramo (una vera vincita alla lotteria, vista la fine che generalmente fanno i seminaristi cacciati via perché rei di avere uno spirito anche solo vagamente tradizionale).
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