Il responsabile delle vocazioni va giustamente a curiosare nella bacheca facebook e scopre cose vergognosamente inaudite e turpi!
Il giovane viene dunque allontanato bruscamente dagli incontri vocazionali:
“La linea del nostro seminario non è quella che ho intuito tu ti aspetti: ho letto la tua pagina facebook che è incompatibile con la nostra ecclesiologia”Infatti il giovane aveva osato cliccare su "Mi piace" nel gruppo facebook intitolato: "La Messa di San Pio V: altari maestosi, rito sublime, comunione in ginocchio".
Decisamente, un caso di incompatibilità ecclesiologica veramente grave:
http://blog.messainlatino.it/2013/07/escluso-negli-incontri-vocazionali.html
Risatina amara a margine della notizia: quel genio di A.Carrad. che ha dato la notizia sul blog sopra citato, ha omesso di pubblicare i nomi del boia e della vittima (quando meriterebbero invece grande pubblicità, non soltanto una segnalazione al dicastero Ecclesia Dei che nel migliore dei casi scriverà una generica letterina di blanda ammonizione).
Una delle cose più temute da chi compie iniquità è la pubblicità.
Sono poche le cose veramente temute dai preti e dai vescovi più del sentir gridare in pubblica piazza le loro vere malefatte ai danni della Chiesa.
Tanto più quando riguardano l'autocastrazione vocazionale di cui sono tanto zelanti.
La Madonna,"Regina di Internet", lo ha salvato in extremis, per cui troverà presto la strada giusta. Lasciamo perdere l'Ecclesia Dei, in tempi di vescovificato bergogliano più si gira al largo da Roma meglio è. Mazzarino da ALMA PREX
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