giovedì 4 luglio 2013

ermeneutica della continuità: cioè senza esempi concreti

Quando si parla di “continuità” nella Chiesa tra prima del Concilio Vaticano II e dopo il Concilio Vaticano II, non si arriva mai a spiegare nel concreto, dentro le cose, come si mostra questa continuità. Certo, si tratta sempre della Santa Madre Chiesa, sia prima che dopo il Concilio, ma in quello che nella Chiesa di oggi si dice e si fa, appare questa continuità? È proprio difficile dimostrarlo.

http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/07/editoriale-di-radicati-nella-fede-il.html


Nonostante i proclami dei catto-ottimisti come Introvigne sulla Nuova Bussola Quotidiana (uh? esiste ancora?), qualche dolorosa constatazione viene a galla: tanta caciara sulla collegialità, sull'unità, sulla carità, sì, ma... la Verità che fine ha fatto?

http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/07/piu-collegialita-piu-unita-piu-carita-e.html


Passiamo ad altro argomento: un articolo sul "Magazzino 18" di Trieste, sessant'anni dopo con ancora le masserizie di coloro che erano fuggiti dal comunismo di Tito:

http://www.fredianosessi.it/documenti/Trieste,%20Magazzino%2018.pdf