sabato 30 marzo 2013

a proposito di quella Dichiarazione di Fellay

Dopo aver letto il testo della dichiarazione di mons. Fellay dell'aprile 2012:

http://www.unavox.it/Documenti/Doc0500_Dichiarazione_Mons_Fellay.html

mi chiedevo perché la Fraternità Sacerdotale San Pio X (FSSPX) ancora non sia stata riammessa nella Chiesa Cattolica. "Ma insomma... Che altro vogliono?"

Mons. Williamson vede che con quella dichiarazione (successivamente "ritirata") la FSSPX accetta onestamente il Concilio Vaticano II (CV2).

E mi fa notare almeno quattro punti importanti:

1) l'accettazione del principio di "collegialità" (quello che oggi viene brandito come un'arma per imporre al Papa ciò che "democraticamente" decidono i vescovi; mi viene in mente come esempio papa Benedetto XVI che per diversi anni si ritrovava suo malgrado a dover amministrare l'Eucarestia "sulle mani"...)

2) ad un principio giusto (cioè quello per cui il Magistero è interprete autentico della Rivelazione) viene purtroppo addossata un'ambiguità (cioè: le parti del CV2 "da discutere legittimamente" diverrebbero metro di giudizio della Tradizione ancor prima che vengano discusse e chiarite: è come dire che il controllo di quanto carburante c'è nell'aereo si può rinviare comodamente a dopo il decollo... così, mentre sorvoli l'oceano, finalmente ti accorgi di essere a secco...)

3) l'accettazione dello slogan "il CV2 illumina/approfondisce/esplicita la Tradizione" è la stessa cosa che rifiutare di "discutere legittimamente". O si accetta lo slogan o si accetta una legittima discussione. Chi considera "indiscutibile" il CV2, o non lo ha mai letto o è in malafede (infatti, come già pacificamente dimostrato da più autori, molti passi del CV2 possono dar luogo a più interpretazioni diverse... o si fa finta che quei passi non esistono -come hanno fatto Giussani, Escrivà e altri- oppure si scelgono quelli più comodi al momento...)

4) affermare che le novità del CV2 siano da interpretare "alla luce della Tradizione" è la stessa cosa che decretare che «Tutte le camicie devono essere blu, e ogni camicia che non sia blu dev’essere considerata come blu!»

Si può non condividere l'opposizione di mons. Williamson al Novus Ordo, al nuovo Codice di Diritto Canonico, al CV2, ma i quattro punti sopra citati meritano una onesta riflessione. Specialmente chi nasconde la polvere sotto il tappeto dicendo che il CV2 va accettato senza 'se' e senza 'ma'.

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