martedì 7 marzo 2017

vescovo ciellino nega l'immortalità dell'anima

Sentite questa raffica di cazzate che culmina nell'eresia: l'ha scritta monsignor Paolo Martinelli, vescovo ausiliare di Milano, incidentalmente ciellino, sul sito web della diocesi di Milano:
È vero che la fede cristiana non ha e non vuole dare una risposta concettuale al tema del dolore. Tuttavia afferma radicalmente il senso, la direzione e il significato che ogni vita umana possiede per il fatto stesso di esistere. Ciascuno è “in relazione” e posto dentro il misterioso disegno buono del Padre. Esistere è essere voluti. Il nostro è un Dio che si è sporcato le mani con la sofferenza, l’angoscia e la morte.
La risposta non sta in parole di spiegazione, ma in una presenza che ama, fino alla fine. La fede cristiana non parla di immortalità dell’anima; la morte non è liberazione dal corpo, come si ripete spesso in questi giorni.
Appena qualcuno gli ha fatto notare l'eresia (penso tirandogli addosso un Catechismo), la pagina è stata corretta e l'affermazione in neretto è magicamente sparita.

Ne resta però traccia nella cache di Google cliccando [qui] (se non si riesce a leggere selezionate in alto la "Versione solo testo") e perfino nella citazione di Google:

https://www.google.it/search?channel=fs&q="Paolo+Martinelli"+immortalità+dell'anima+Chiesadimilano

p.s.: ma al Martinelli, chi gli ha dato la patente di vescovo?


Aggiornamento: articolo completo di screen-shot:

https://www.riscossacristiana.it/dj-fabo-la-diocesi-ambrosiana-celebra-il-suicidio-di-paolo-deotto/

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