Proviamo perciò a riepilogare:
- c'è ancora una parte mancante del "terzo segreto di Fatima", che riguarda un cattivo Concilio, una cattiva Messa e... la compresenza di due Papi. Ratzinger è quantomai reticente (e da cardinale lo era per ordine di Giovanni Paolo II).
- Ratzinger ha sempre detto di aver scelto liberamente di dare le dimissioni da Papa "attivo", nel senso che non ha rinunciato al proprio incarico e neppure all'abito. È come se qualcosa lo avesse liberamente convinto che era necessario mettersi da parte senza ritirarsi.
- Questo "qualcosa" doveva essere nell'aria da parecchio tempo, visto che delle sue dimissioni se ne parlava già da prima di quel fatidico settembre 2012, quando quella misteriosa lettera dalla Germania accese la miccia definitiva della decisione di mettersi da parte senza ritirarsi, mentre il colpo finale sarebbe stato dovuto allo "IOR escluso dallo SWIFT".
Se il "vescovo vestito di bianco" colpito mentre si aggira tra le macerie di Roma è Bergoglio, un Ratzinger ancora vivente garantirebbe continuità alla Chiesa (in funzione di evitare che un nuovo Papa anche peggiore di Bergoglio ne porti avanti l'opera?).
In tutto questo, "in Portogallo si conserverà la fede ecc.".
Insomma, i fatimisti sbagliano solo perché in alcuni punti si basano su informazioni incomplete o false, mentre i fatalisti sbagliano solo perché per pigrizia mentale fanno corto circuito ("Bergoglio non è papa!" ecc.).