Dio infatti continua a provvedere il potere necessario a insegnare e governare, ma gli uomini non ne fanno (buon) uso. L’importante è non vedere il potere come una sorta di provvidenza mistica che preserva il Papa dal portare la Chiesa allo sbando: è un potere, specie quello dell’infallibilità in docendo, che si deve riscontrare in atti precisi che il Papa può avere il dovere di compiere, come condannare un errore o definire una dottrina, e che può non compiere per negligenza o addirittura cattiva volontà , se non complicità con i nemici della Chiesa
Evidentemente oggi ostacoli enormi sono messi a chi vuole conoscere qual è veramente la dottrina della Chiesa, senza che questo possa diventare mai del tutto impossibile. Ciò rimane ragionevole e non violenta in nessun modo l’esistenza o la costituzione della Chiesa; il fatto che le autorità della Chiesa mettano in atto un inganno a danno dei fedeli, senza però poterlo fare usando il potere di insegnare in modo formale, non va contro nessun dogma o promessa di Gesù Cristo (a meno che, come dicevamo, si abbia dell’assistenza divina al Papato e alla Chiesa una visione estremamente romantica, generica, vaga).
http://www.sanpiox.it/public/index.php?option=com_content&view=article&id=1348
Citazione 2:
Sant'Alfonso parla del caso di un "Papa eretico": «Benché allora, come meglio dicono altri, non sarebbe il papa privato del pontificato [potestà di giurisdizione] dal concilio come suo superiore [difatti è inferiore], ma ne sarebbe spogliato immediatamente da Cristo, divenendo allora soggetto affatto inabile, e caduto dal suo officio».
Papa Pio IX, su coloro che sono stati ingiustamente (ma legittimamente) scomunicati per scisma: «Infatti, sebbene possa avvenire che per l’umana incapacità qualcuno possa essere colpito ingiustamente di censure dal proprio Prelato, è tuttavia necessario - come ha ammonito il Nostro Predecessore san Gregorio Magno -“che colui che è sotto la guida del proprio Pastore abbia il salutare timore di essere sempre vincolato, anche se ingiustamente colpito, e non riprenda temerariamente il giudizio del proprio Superiore, affinché la colpa che non esisteva non diventi arroganza a causa dello scottante richiamo”».
http://radiospada.org/2014/05/breve-confutazione-allo-scritto-permanenza-del-papato-permanenza-della-chiesa/
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