martedì 23 ottobre 2012

...da quando gli USA decisero di utilizzare l'ideologia di sinistra...

Israel Shamir: “Per espressioni verbali antisemitiche molto meno forti, i paesi europei normalmente prevedono una condanna da due a cinque anni di prigione per la prima offesa recata. I russi applicano leggi sull’odio religioso anti-cristiano, e questa per i russi è davvero una novità. I russi hanno dimostrato che gli importa della figura di Gesù Cristo tanto quanto ai francesi importa di Auschwitz, e questo per gli europei è stato uno shock: evidentemente gli europei pensavano che le leggi anti-discriminazioni potessero essere applicate solo per proteggere gli ebrei e i gay".

http://federiciblog.altervista.org/2012/10/09/pussy-riot-contro-putin-da-londra-fino-a-mosca/

Valentin Zorin: “…non solo il loro nome (Pussy Riot) è inglese, ma parlano come se traducessero dall’inglese. Usano il linguaggio di un nativo americanizzato che pensa e parla il linguaggio dei colonizzatori. La Russia non è decisamente una colonia dell’Impero Anglo-Americano, o almeno ancora non è una colonia, ma già esistono i nativi colonizzati, e a branchi. Poiché la colonizzazione non è un evento solitario, è un processo prolungato nel tempo.
Le Pussy Riot appartengono alla sinistra radicale borghese tipica delle nazioni colonizzate. Le loro origini vanno cercate nei primi anni della guerra fredda, quando gli Stati Uniti decisero di utilizzare l’ideologia di sinistra per sconfiggere lo stesso comunismo. Femminismo, liberazione sessuale, anche i movimenti per i diritti civili erano sponsorizzati dalle agenzie di stato e da gruppi finanziari americani".

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