giovedì 26 aprile 2018

smettetela di chiamarli complottisti...

E smettetela di chiamarci "complottisti". La realtà è peggio di quella che descrivevamo:

Esempio 1: setta segreta di fabbricazione di schiave sessuali sostenuta da soldi ebraici (quei Bronfman che sdoganarono Occhetto salvando i comunisti italiani) e legami con streghe e satanisti (toh, ma chi l'avrebbe mai immaginato?)

https://www.maurizioblondet.it/la-setta-segreta-delle-sorelle-bronfman/


Esempio 2: "bye bye italiche foreste": il nuovo testo Unico Forestale permetterà alle amministrazioni comunali di decidere, anche contro il parere del proprietario, il “recupero produttivo” dei boschi, assegnandoli a ditte e cooperative che poi devono pagare qualcosa al Comune...

http://www.apocalottimismo.it/ciao-italiche-foreste/


Esempio 3: "stanno coprendo qualcosa di grosso": la clinica e i giudici erano d'accordo nell'eseguire la condanna a morte del piccolo Alfie:

http://lanuovabq.it/it/esclusivo-il-video-che-inchioda-lah-stanno-coprendo-qualcosa-di-grosso


L'etichetta dispregiativa di "complottisti" nasce per mettere sullo stesso piano i creduloni e coloro che non credono ciecamente ai notiziari (cioè i non creduloni).

Il credulone approvato è quello che prende per oro colato le Notizie Ufficiali. I più facinorosi di costoro collaborano a Wikipedia (dove "la verità è data dal consenso") e ai blog "debunker" (la cui filosofia è "ehi, io sono più smart di voi").

Il credulone tollerato è quello che crede in panzane talmente grosse da essere inoffensivo o addirittura manipolabile.

Il non credulone, cioè quello cosciente che i padroni del discorso intendono dettarti l'agenda, si limita a non prendere per oro colato le Notizie Ufficiali e a diffidare delle etichette dispregiative che vanno tanto di moda.