Posso onestamente sostenere che l'ambiente è oggi più tossico e distruttivo di quanto abbia mai visto. Per più di un decennio ho partecipato alla selezione dei candidati attraverso i colloqui. Ho capito che era tempo di lasciare quando non riuscivo più a guardare gli studenti negli occhi e dire loro che la banca era un bel posto in cui lavorare.
I miei clienti hanno una base totale di investimenti di mille miliardi di dollari. Sono sempre stato orgoglioso nel consigliare i miei clienti su cosa fosse il meglio per loro, anche se ciò significava meno soldi per la banca. Questa visione sta diventando sempre più impopolare alla Goldman Sachs.
Come siamo arrivati qui? E' cambiato il sistema della leadership. Oggi, se fai abbastanza denaro per la banca sarai promosso in posizioni chiave. Quali sono i tre modi veloci per riuscirci? 1) Esegui le "asce" Goldman, ovvero convinci i tuoi clienti a investire in prodotti di cui ci vogliamo liberare perché non hanno un profitto; 2) Vai a "Caccia di elefanti", ovvero induci i clienti a investire dove c'è il maggior profitto per Goldman. Sarò fuori moda, ma questo a me non piace; 3) Procurati una poltrona dove puoi fare trading su misteriosi prodotti con acronimi di tre lettere.
Mi fa sentire male il modo cinico in cui stanno depredando i clienti. Negli ultimi 12 mesi ho sentito cinque diversi direttori riferirsi ai loro clienti come "burattini". In questi giorni, la più comune domanda che ricevo dai nuovi assunti è "Quanti soldi ci tiriamo fuori da questo cliente?". Mi infastidisce ogni volta, perché rispecchia chiaramente quello che sentono dai loro capi. Non occorre essere scienziati per capire che il giovane analista seduto in un angolo, che sente parlare di "burattini", "strappare gli occhi" e "guadagnarci su", non diventerà un cittadino modello.
Citazione reperita qui:
http://crisis.blogosfere.it/2012/03/ex-goldman-sachs-i-nostri-clienti-sono-considerati-burattini.html
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