Per la sagra delle castronerie, (ri)ecco a voi il (solito) Bruno Forte. In uno dei suoi studi, Bruno Forte comincia con l’attribuire scarso valore storico ai racconti del sepolcro vuoto, ritenendo questo argomento ambiguo e frutto del lavoro redazionale degli evangelisti, considerando la Risurrezione nientemeno che (tenetevi forte) una "leggenda eziologica". Da un articolo di qualche anno fa:
http://www.rinascimentosacro.org/2011/04/il-sepolcro-vuoto-una-leggenda-secondo-bruno-forte/
Interessante considerazione: l'assoluzione sacramentale ridotta a diritto acquisito...
http://www.labussolaquotidiana.it/ita/articoli-se-lassoluzionediventa-un-diritto-civile-1707.htm
Di fronte all'evidenza della realtà, il conservatorismo ha improvvisamente scoperto "l'ermeneutica della continuità", con risultati comici, come l'Inos Biffi che elogiava Bugnini. Vedo che anche Magister (che scrive per conto di uno degli eminentissimi) prosegue con un certo accanimento contro quelli che sprezzantemente chiama "i delusi da papa Benedetto XVI" ai quali "il Vaticano risponde". Tanta foga nel difendere un principio indica che i cosiddetti "delusi" hanno centrato alquanto bene il bersaglio:
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1347670
"L'ermeneutica della continuità" era una mazzata all'idiozia dei progressisti: è spassoso vedere ora i conservatori farne improvvisamente e disperatamente una bandiera.
Mons. Éric Marie de Moulins d’Amieu de Beaufort si esprime sul settimanale
Le Pèlerin riguardo al Pèlerinage de Pentecôte (da Parigi a Chartres): è
sempre tempo di disprezzo
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*Vi proponiamo – in nostra traduzione – la lettera 1180 pubblicata da *Paix
Liturgique* il 31 marzo, in cui Christian Marquant, Presidente
dell’associazio...
34 minuti fa