..."L’etichetta di tradizionalista o anticonciliarista è utilizzata in maniera analoga a quella di “fascista” con cui, negli anni Settanta, si pretendeva tappare la bocca ad ogni anticomunista. Allora il mito dominante negli ambienti politici era quello della Resistenza, oggi, negli ambienti ecclesiastici, è quello del Concilio Vaticano II.
La Resistenza, scriveva allora il filosofo Augusto Del Noce, cessa di essere un elemento da situare nella storia per diventare la misura della valutazione della storia. Oggi si ha l’impressione che il Concilio Vaticano II sia un evento che cessa di essere un elemento da situare nella Tradizione cattolica per diventare la misura stessa della valutazione della Tradizione..."
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1347753
..."un Concilio entra nella storia per i documenti che ha prodotto. Nel XVI secolo vi furono due Concili: il Concilio Laterano V (1512-1517) e il Concilio di Trento. L’unica definizione dogmatica del quinto Concilio Lateranense fu quella secondo cui l’anima umana individuale è immortale; il Lateranense fu sotto certi aspetti un Concilio mancato: perché non riuscì ad avviare la grande riforma di cui la Chiesa aveva bisogno, e neppure a prevedere e ad arrestare la pseudo-riforma che divampò, con le 95 tesi di Lutero, proprio nell’anno in cui il Concilio si concludeva. Tutti ricordano il grande Concilio di Trento; pochi ricordano il Concilio Laterano V. Casomai si ricorda il Concilio Laterano IV (1215), che definì che “fuori della Chiesa cattolica non c’è salvezza”: una verità che è entrata a far parte della infallibile Tradizione della Chiesa".
Mons. Éric Marie de Moulins d’Amieu de Beaufort si esprime sul settimanale
Le Pèlerin riguardo al Pèlerinage de Pentecôte (da Parigi a Chartres): è
sempre tempo di disprezzo
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*Vi proponiamo – in nostra traduzione – la lettera 1180 pubblicata da *Paix
Liturgique* il 31 marzo, in cui Christian Marquant, Presidente
dell’associazio...
22 minuti fa