Un periodo storico può essere giudicato dal suo stesso modo di considerare il periodo da cui è stato preceduto. Una generazione che deprime la generazione precedente, che non riesce a vederne le grandezze e il significato necessario, non può che essere meschina e senza fiducia in se stessa (...)Don Giussani, il 27 dicembre 1997, lo commentava così:
Nella svalutazione del passato è implicita una giustificazione della nullità del presente.
(Antonio Gramsci, Quaderni, XXVIII)
Sembra un canone della Chiesa cattolica.
Gramsci dice il vero: la grande alternativa per la vita di un uomo e di un popolo è infatti tra ideologia e tradizione.
L'ideologia nasce in qualsiasi momento come novità che si impone a prescindere dal passato (e questo non può che diventare un'inevitabile possibilità di andare contro il passato)...