Pur decise ad abbracciare la regola di vita dei Certosini, le monache, per alcuni secoli, ebbero una parte di vita comune più prolungata di quella dei monaci. Si pensava infatti che il temperamento femminile fosse meno adatto a sopportare lo stesso rigore di solitudine del ramo maschile. Dal 1970 circa, a seguito delle pressanti richieste delle monache per poter vivere la vita certosina nella sua pienezza, vi è stata una evoluzione verso una vita più solitaria, tanto che attualmente la vita delle monache è uguale a quella dei monaci.http://certosini.info/le_monache_certosine.htm
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Dopo la professione solenne o la donazione perpetua, le monache certosine possono ricevere la consacrazione delle vergini. Tale consacrazione avviene con un rito particolare; esso consiste non solo nella consegna da parte del Vescovo del velo e dell'anello, segni esterni della unione indissolubile allo Sposo divino, ma anche nella consegna della stola. Ciò conferisce alle consacrate qualche privilegio liturgico, il più importante dei quali è la proclamazione liturgica del Vangelo in alcune occasioni.
“Complicano le parole della Messa disordinatamente con le cerimonie”,
Sant’Alfonso sul disastro della liturgia
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