lunedì 15 dicembre 2014

senti chi parla

Da qual pulpito vien la predica: un blog di cristianisti (StranoCristiano) qualche tempo fa criticava un politico sinistrorso perché ha proferito «una serie di frasi ad effetto il cui succo è ridurre la fede a “un’ispirazione religiosa utile alla società”».

Per capire chi sono cristianisti, teocon, catto-neocon, basta leggere almeno i primi paragrafi di questo articolo pubblicato in rete più di dieci anni fa:


http://www.kelebekler.com/occ/mdc.htm

«...Se la notte il cristianista sogna la cavalleria di San Bernardo, di giorno però applaude i bombardieri B-52; ed è di questo che nel Giorno del Giudizio, si può sperare, gli verrà chiesto di rendere conto...»

L'articolo originale è di Brunelli, su Vita di ottobre 2001:


http://www.kelebekler.com/occ/xisti.htm

Breve citazione (che nel 2001 già descriveva con estrema precisione quello che sarebbero poi diventati i soggetti come il blog StranoCristiano):
Un nuovo genere di cristianesimo s'aggira per l'Europa, quello militante. Un nuovo genere di cristiani s'aggira per l'Europa. Sono i "cristianisti". Ne circolano varie specie, alcuni indossano la tonaca, altri giacca e cravatta. C'è la versione aristocratica e quella scapigliata. Ma in comune tutti i cristianisti hanno il piglio del cattolico da combattimento. Basta chiacchiere ecumeniche, occorre un'identità forte. Si sentono minoranza. Ma non calano le brache, loro. In politica stanno di preferenza col centrodestra, in economia sono ultraliberisti, a livello internazionale, ferventi americanisti. 
E fin qui di anticonformismo non sembrerebbe essercene molto. Ma la vera novità dei cristianisti non è la scelta dello schieramento. È il pathos che ci mettono. Lo spirito di militanza. E soprattutto la forte motivazione ideologico-religiosa. Dalla teologia dell'unicità di Cristo Salvatore discende senza dubbi un atteggiamento belligerante verso l'Islam. Dalla critica ortodossa del pelagianesimo viene l'accusa sprezzante a quei cristiani che si dedicano prevalentemente alle iniziative sociali in favore degli "ultimi". Dalla denuncia dell'irenismo teologico si arriva all'entusiasmo (non solo approvazione, ma entusiasmo) per le spedizioni militari alleate.
Tutte queste caratteristiche sono l'essenza del perfetto cristianista. 

Insomma, da qual pulpito vien la predica.

Riducono il cristianesimo ad un cinico odio anti-islamico.
Riducono la dottrina sociale della Chiesa ad un banale americanismo.
Riducono la pratica della fede ad un generico anticomunismo.

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