Giovedì scorso - festa dell'Immacolata - tal Giuliano Ferrara, dal suo pulpito televisivo nazionale, ha attaccato i demagoghi, tra cui coloro che pensano di cavare tanti miliardi di euro magicamente imponendo l'ICI alla Chiesa cattolica (che usufruisce della stessa legge di esenzione valida per Emergency, per la Facoltà Teologica Valdese, per gli ebrei, eccetera):
http://sursumcorda-dominum.blogspot.com/2011/12/chiesa-e-ici-quellesenzione-che-vale.html
Solo che non c'è niente di cui rallegrarsi: il novello Defensor Ecclesiae ha dimenticato di dare un termine di confronto sull'ingiustizia dell'ICI, ha evitato di dare ragioni, ha evitato di dire che l'ICI è in fin dei conti un balzello infame e iniquo. Per cui non è stato dissimile dai demagoghi che criticava.
Per esempio, avrebbe potuto benissimo porre una domanda: perché invece di prendersela con la Chiesa, non si pretende l'ICI dai sindacati? Sindacati e sedi di partito non pagano l'ICI: eppure non ci sono mica motivi religiosi...
http://www.ilgiornale.it/interni/bandiere_rosse_e_privilegi_doro_ecco_casta_sindacalisti/27-08-2011/articolo-id=542235
Se tal Ferrara lo avesse detto, avrebbe scatenato un dibattito serio anziché limitarsi a raccogliere il plauso dei cattolici ingenui. Ma evidentemente è proprio quest'ultimo risultato quello a cui mirava.
La Messa tradizionale nell'arte #192 - La Confessione, di G. Molteni
(1838), Milano #mtlnellarte #confessione #sacramenti #settimanasanta
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MEMENTOTE!
Ci avviciniamo al Tempo di Passione, che culminerà con i sacri riti del
Triduo della Settimana Santa.
*Per ricordare (ai nostri lettori e a n...
1 ora fa