martedì 12 maggio 2015

il mostro nazista


Leningrado, 1942:"Uccidete il mostro tedesco!" - manifesto antinazista della propaganda sovietica.


giovedì 7 maggio 2015

nuove statue di Stalin

Il KPRF (Partito Comunista della Federazione Russa) ha fatto recentemente erigere a proprie spese una nuova statua di Stalin (l'iniziativa sarà ripetuta in altre città).





mercoledì 6 maggio 2015

è morto il Kommissario Volpi?

Il Kommissario Volpi sarebbe morto ieri (festa liturgica di san Pio V), a seguito di un ictus avvenuto lo scorso venerdì (primo venerdì del mese, mese dell'Immacolata).

Verrà ricordato nei libri di storia per la accanita e instancabile persecuzione contro i Frati Francescani dell'Immacolata e il loro fondatore, padre Manelli.

Persecuzione "conto terzi", come spiegato in questo intervento:

http://www.papalepapale.com/cucciamastino/senza-categoria/e-morto-il-kommissario-volpi-ma-e-segreto-di-stato-vaticano/

Aggiornamento (7 giugno 2015): è ufficialmente morto il Kommissario Volpi:

http://www.corrispondenzaromana.it/notizie-brevi/e-morto-padre-fidenzio-volpi/

Finora non risulta un suo pentimento, per cui dobbiamo sperare che si sia ravveduto almeno in punto di morte.

Leo Taxil, chi è costui?

Leo Taxil pseudonimo di Marie-Joseph-Antoine-Gabriel Jogand (1854-1907), nella sua prima infanzia fu educato cristianamente, ma sin da giovane diciassettenne fu attratto dai princìpi rivoluzionari radicali, materialisti e garibaldini. Nel 1871 accolse festoso Garibaldi a Marsiglia e cambiò nome in Leo Taxil per non nuocere alla sua famiglia verso la fine del 1872. Nel 1880 entrò nella massoneria (Grande Oriente di Francia), ma nel 1881 ne fu espulso dato il suo carattere estremista e virulento. Nel 1885 un anno dopo la pubblicazione dell’Enciclica di Leone XIII sulla massoneria Humanum genus (1884) ritornò alla fede cattolica della sua prima infanzia e il 23 aprile del 1885 fece ammenda pubblica della sua appartenenza massonica e del suo passato rivoluzionario. Nel 1886 pubblicò Les frères trois points; Le Culte du Grand Architecte; Les soeurs maçonnes; Le Vatican  et les Franc-Maçons; Les Mystères de la Franc-Maçonnerie, tr. it., I misteri della Frammassoneria, Genova, Fassicomo, 1888. Nel 1888 conobbe don Paul Fesch, un sacerdote molto esperto nella polemica antimassonica, con cui collaborò sinceramente e amichevolmente nella lotta contro la massoneria sino al 1890 quando Taxil volle entrare in politica e si schierò (non ascoltando il consiglio di don Fesch) contro Edouard Drumont e l’ala cattolico/conservatrice che non lo seguì. Taxil fu sonoramente sconfitto e uscì da questa esperienza profondamente prostrato. Quindi pubblicò vari libri (Le Diable au XIXème siècle, 1892-1895; Mémoires d’un ex-palladiste, parfaite initiée indépendente 1895-1897, sotto il nome di Diana Vaughan; L’affaire Léo Taxil, 1897) sul culto reso a satana presso le super logge massoniche, nei quali il vero è mischiato all’immaginario e all’inventato. Durante il Congresso antimassonico di Trento nel 1896 i partecipanti iniziarono a capire che i libri di Taxil non erano del tutto attendibili, ma vi si trovava del vero mischiato al falso. Quindi Léo Taxil nel 1897 decise di rivelare, qualcuno (Antonino Romeo) pensa sotto minaccia della setta, di non essersi mai convertito, di essersi inventato tutto quanto alla sostanza e al modo e non di aver mischiato vero e falso. Don Paul Fesch (1858-1910) è sempre stato convinto della sincerità della conversione di Taxil, che avrebbe, secondo lui, ceduto moralmente e psicologicamente dopo la sconfitta nella lotta elettorale contro Edouard Drumont per mancanza di solida formazione cristiana e filosofica, essendo un neoconvertito (P. Fesch, Souvenirs d’un abbé journaliste, 1898). Don Fesch ritiene che negli scritti di Taxil vi è del vero (esattamente certificato anche da altri autori seri) da ritenere e dell’inventato da rigettare. Infatti dopo l’Enciclica di Leone XIII Humanum genus del 1884 la Massoneria si scatenò contro la Chiesa e i cattolici reagirono vivamente con vari libri ben fatti e documentati. Invece altri autori (come Taxil e forse Margiotta), ingenuamente, cercarono di presentare la realtà diabolica della Massoneria in maniera romanzata, che potesse essere letta anche dalle persone semplici. Fu ciò che fece (molto probabilmente, la questione è ancora aperta e disputata) Taxil. Ma la setta ne approfittò per screditare tutta la letteratura antimassonica come una invenzione romanzata o una “fiction” come si dice oggi, cioè la sostanza o la realtà assieme al modo di presentarla e descriverla. Anche la Chiesa aveva capito che la documentazione taxiliana era inesistente quanto al modo e nel Congresso antimassonico di Trento del 1896 p. Gruber e p. Portalié criticarono la metodologia di Taxil senza mettere in dubbio il carattere realmente sovversivo e anticristiano della Massoneria, che nelle retro logge arrivava sino al luciferismo (cfr. M. Colinon, La Massoneria e la Chiesa, Roma, Paoline, 1956; M.-F. James, Esoterisme, Occultisme, Franc-Maçonnerie et Christianisme aux XIXème et XXème siècles, Parigi, NEL, 1981, pp. 119, 247-252). Un caso analogo a quello taxiliano è quello di Domenico Margiotta, Ricordi di un Trentatré, Parigi-Lione, Delhomme et Briguet, 1895; Id., Le Palladisme. Culte de Satan-Lucifer dans les triangles maçonniques, Grenoble, Falque, 1895 (ma anche questo caso è disputato ed è  ancora aperto e vanno fatte le dovute distinzioni quanto alla sostanza reale e al modo di descriverla); cfr. P. Rosen, Satan e Compagnie, Parigi, Castermann, 1888; L. Meurin, La Franc-Maçonnerie, Synagogue de Satan, Parigi, 1893; A. Romeo, voce Satanismo, in Enciclopedia Cattolica, Città del Vaticano, 1953, vol. X, coll. 1953-1961; G. Fiorentino, Diavoli e frammassoni, Ravenna, Ed. Longo, 1981.

(don Curzio Nitoglia - articolo completo su Chiesa e Postconcilio)

lunedì 27 aprile 2015

una riflessione sulla beneficenza

"Beneficenza": la virtù della carità applicata ai lontani ma non ai vicini:

http://www.wolfstep.cc/post/generosiveria/

sabato 25 aprile 2015

gesuiticamente gesuitico gesuitante

Il principale vizietto dei gesuiti: la chiarezza...
«Per esempio mi domando se la cosiddetta teoria del gender non sia anche espressione di una frustrazione e di una rassegnazione, che mira a cancellare la differenza sessuale perché non sa più confrontarsi con essa. Il legame matrimoniale e familiare è una cosa seria, e lo è per tutti, non solo per i credenti. Vorrei esortare gli intellettuali a non disertare questo tema, come se fosse diventato secondario per limpegno a favore di una società più libera e più giusta».
L’esposizione gesuitica è invece, al solito, un saggio di semantica sibillina applicata: la formula dubitativa («mi domando se...»), i termini equivoci («espressione di una frustrazione e di una rassegnazione»), il luogocomunismo («il legame matrimoniale e familiare è una cosa seria»), lo slogan multifunzion e in cui tutti possono riconoscersi e che ciascuno è legittimato a brandire («l’impegno a favore di una società più libera e più giusta»).

[...]

Una volta di più, Magister punta il dito su quello che è oramai il segreto di Pulcinella: la presenza di una massiccia, agguerritissima lobby gay all’interno della Chiesa, e del Vaticano in particolare. Nonostante le incredibili vicende del Sinodo straordinario sulla famiglia (con la relatio post disceptationem che attribuisce nientemeno che «qualità trascendenti» all’omosessualità), questa lobby non ha ancora gettato la maschera del tutto. Lo sta facendo piano piano. D’altra parte, il coming out omo-ecclesiastico, l’uscita dai sacri armadi delle «cardinalesse» e delle «vescove» con vizietto (non disgiungibile, spesso, da quello contiguo della omo-efebofilia che i media chiamano «pedofilia» tout court), prima o poi è inevitabile. Si sa, del resto, quanto agli omosessuali, per vari motivi psicologici, piaccia l’esibizione, l’ostentazione boriosa e catartica della propria identità problematica.




(indovinate dunque quale è il gesuita di cui si parla. Le citazioni qui sopra vengono da un articolo su FDF).

sabato 18 aprile 2015

il monsignore brama d'esser gettato in mare

L’altra notizia dà conto di una lite scoppiata su un barcone tra migranti musulmani e cristiani, finita con dodici cristiani gettati in mare. In base alle testimonianze dei sopravvissuti la Procura di Palermo ha disposto il fermo per 15 presunti colpevoli di omicidio. “Un episodio triste, ma umano in cui non va esasperato l’odio religioso”, la riflessione di mons. Giancarlo Perego, direttore di Migrantes della CEI, un fatto che, continua, “sottolinea tutta la disperazione dei migranti per cui in uno spazio piccolo ognuno cerca di salvare la propria pelle".

Quando questo panciuto monsignore verrà gettato in mare (sono tentato di augurarmi che avvenga il più presto possibile), affermerò anch'io che è stato «un episodio triste, ma umano» e bla bla bla.

venerdì 17 aprile 2015

quella parola di troppo...

D'accordo, i lupi sono sempre bravissimi a interpretare a loro uso e consumo le parole degli agnelli.

D'accordo, era poco gentile cassare la domanda fatta dal giornalista.

D'accordo, non era Magistero.

D'accordo, al Papa va tutto il dovuto ossequio anche quando non parla ex cathedra, ecc. ecc.

Ma quando è stata l'ultima volta, nella storia della Chiesa Cattolica, in cui abbiamo avuto a che fare con un evento del genere?

"Chi sono io per giudicare?"

Poster del gay pride segnalato da:

http://fratresinunum.com/2015/04/14/papa-francisco-garoto-propaganda-da-marcha-gay-de-maringa/

lunedì 13 aprile 2015

Misericordiae VULNUS

Con la bolla Misericordiae Vultus è stato annunciato il piano quinquennale giubileo straordinario della Misericordia:
  • nella Nota Esplicativa viene comandato di aumentare vigorosamente l'impegno in difesa di Lutero del Vaticano II
  • (meno male che c'è un "forse"):  nel paragrafo 10 papa Bergoglio dice che: «Forse per tanto tempo abbiamo dimenticato di indicare e di vivere la via della misericordia» [sic! si faccia caso ad esempio alla "misericordia" usata contro i Frati Francescani dell'Immacolata, e contro i fedeli legati alla liturgia preconciliare]
  • nel paragrafo 18 veniamo avvisati che nella quaresima dell'Anno Giubilare verranno inviati da papa Bergoglio dei sacerdoti «missionari della misericordia», che i vescovi dovranno tassativamente inviare e accogliere.

I "missionari della misericordia" avranno addirittura «autorità di perdonare anche i peccati che sono riservati alla Sede Apostolica» (dev'essere un refuso: non si tratta dei peccati che solo la Sede Apostolica può compiere, ma delle scomuniche ad essi connesse).

Tali peccati hanno tutti la scomunica latae sententiae (cioè "sentenza già data": la scomunica è automatica nel momento in cui si commette l'atto) e il Codice di Diritto Canonico li elenca precisamente nei canoni tra il 1367 e il 1388 e sono:
  • sacrilegi contro l'Eucarestia
  • violenza contro la persona del Romano Pontefice
  • la violazione del segreto confessionale
  • il tentativo di "ordinare prete" una donna (l'ordinazione è comunque invalida)
  • l'«assoluzione del complice» (cioè il sacerdote che assolve in confessione la persona sua complice in atti contro il sesto comandamento - prima trombano fornicano e poi lui l'assolve - tale assoluzione è invalida tranne se amministrata in pericolo di morte)
  • l'ordinazione di vescovi senza il consenso del Romano Pontefice

Quest'ultimo punto è il più comico di tutti: vogliamo scommettere che durante la stagione dei saldi l'anno giubilare nessun "missionario della misericordia" assolverà mons. Williamson e mons. Faure?

giovedì 9 aprile 2015

S.Alphonsus, Doctor Zelantus


Chiesa dell'Arciconfraternita di S. Maria del Soccorso (Napoli)

mercoledì 8 aprile 2015

al posto di quella del santo francescano, la statua delle nuove divinità LGBT

That's incredible: ecco a voi l'ennesimo prete canterino, stavolta dalla Spagna. Ventottenne ordinato nel 2013, se la cava più col microfono che con calice e patena. Probabilmente non sa che statisticamente preti e suore canterini generalmente dopo pochi anni gettano l'abito alle ortiche, oppure scatenano truffe, oppure avviano gravidanze (come suor Germana, come padre Parente, come fra' Cionfoli, ecc.):

http://www.avvenire.it/Spettacoli/Pagine/The-voice-dopo-suor-Cristina-arriva-padre-Damian.aspx



Fra' Junipero Serra Ferrer (1713-1784) OFM, predicatore ed apostolo del Messico e successivamente (dal 1769 alla morte) della California, beatificato nel 1988 da papa Woytjla; la canonizzazione dovrebbe avvenire a settembre 2015 in California per mano di papa Bergoglio.
Da quasi un secolo e mezzo la California era titolare di una statua di fra' Serra in Campidoglio di Washington, sede del Congresso USA. Ora, per iniziativa di un senatore "cattolico gay", la statua di fra' Serra verrà rimossa e sostituita da una di Sally Ride, astronauta lesbica morta nel 2012, la prima astronauta donna nello spazio.

lunedì 6 aprile 2015

e mentre il vaticansecondismo langue a corto di vocazioni...

Sono notizie normali... per chi prende sul serio la Tradizione:

- col sostegno dell'IBP (quello commissariato dal "Cardinal Consiglio"), nasce in Colombia la comunità delle Ancelle Riparatrici della Sacra Famiglia, con già due novizie

- col sostegno della FSSP nasce in Austria la comunità delle Sorelle Missionarie di san Francesco d'Assisi - http://www.dominusvobiscum.org

fonte delle notizie:
http://rorate-caeli.blogspot.com/2015/04/two-new-traditional-catholic.html

venerdì 3 aprile 2015

"situazioni particolari": nuovo vescovo, addio veste talare

Citazioni da un articolo di Savona News:
Non è mistero, infatti, che Borghetti abbia già tra le proprie mani diverse “situazioni particolari” da analizzare e se c’è chi afferma già di notare tra le vie cittadine alcuni seminaristi fino a ieri con abito talare da oggi girare vestiti da laici e si vocifera già di qualche ammonimento ricevuto da Borghetti in persona, altre documentazioni saranno presto analizzate dal nuovo Vescovo. 

mercoledì 1 aprile 2015

diktat di Introvigne: "Burke nemico del popolo e controrivoluzionario trotskista!"

Il buon Introvigne, cioè quel personaggio ambiguo che si vantava di aver partecipato ad una "messa satanica" (sia pure andandosene via prima del sacrilegio), quello che si vantava di esser disceso nell'inaccessibile tempio panteista sotterraneo di Damanhur (sia pure solo fino a metà del tunnel), quello che amava farsi fotografare sulla tomba segreta di René Guénon (esoterista e gnostico convertitosi all'islam), in qualità di direttore del CESNUR, reggente vicario di Alleanza Cattolica (eh, già...) e della Società Transilvana di Dracula (eh, già...) ha emanato un diktat ai suoi fedelissimi che suona così:
«Alleanza Cattolica raccomanda ai suoi soci di non partecipare, e come associazione non partecipa, a iniziative che vedano protagonista S.E. il cardinale Burke» ...

le «stesse considerazioni fatte per Burke valgono per alcuni vescovi, come S.E. mons. Schneider e S.E. mons. Oliveri, ma la loro visibilità è molto minore di quella di S.E. il cardinale Burke»...

[il cardinale Burke] «appare organicamente inserito in un network anticonciliarista» [sic]...
...«non per quello che dice – può anche reiterare le professioni di fedeltà al Papa e al Concilio al mattino, al pomeriggio e alla sera, anche se qualche volta si esprime diversamente – ma per quello che fa»...

...«interviste ripetute a blog anticonciliaristi» [sic]... parteciperebbe a «riunioni carbonare» in cui «si parla di come “resistere” al Papa», sarebbe colpevole di «interferenze improprie nella questione dei Francescani dell’Immacolata» e di «sostegno alla prossima Marcia della Vita» del 10 maggio...

No, non è un pesce d'aprile. Il resto della notizia è qui:

http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2015/03/chi-ha-paura-del-cardinale-burke.html


Per la serie "internet non perdona": l'articolo di Giuseppe Trucco che il blog Messainlatino e il sito RiscossaCristiana hanno dovuto auto-censurarsi (pare a causa di una -ehm- "telefonata" di Introvigne) era ancora presente nella "cache" di Google e nel frattempo è stata riportata su vari siti web tra cui Corrispondenza Romana:

http://www.corrispondenzaromana.it/ecco-chi-ha-davvero-paura-del-cardinale-burke/