venerdì 31 ottobre 2025

a proposito dei credenti nel Concilio

Poi esce una roba come questa, e i pompieri
subito dicono: "calma, ragazzi, ora vi spiego"
Punto 1: il Concilio Vaticano II è un concilio "pastorale".

  • Cioè non impegna la fede.
  • Cioè è criticabile.
    Esempio: l'IBP, nei suoi statuti approvati da Benedetto XVI nel 2006, contempla la possibilità di una critica costruttiva al Concilio Vaticano II.
Punto 2: i testi del Concilio hanno diverso spessore.
  • Le implicazioni di una "Dichiarazione" sono evidentemente diverse da quelle di una "Costituzione Dogmatica" (e restano entrambe "pastorali").
  • I "conciliari" ("credenti nel Concilio"), invece, trattano qualsiasi appunto con "tu rifiuti il Concilio, tu dunque rifiuti la fede!"
Punto 3: i testi del Concilio contraddicono in più punti il Magistero precedente.
  • Vedasi ad esempio questo breve florilegio.
  • In caso di contraddizioni, valgono di più i concili "dogmatici" o quello "pastorale"?
Punto 4: per i "conciliari", il Concilio non consiste nei suoi testi ma in certe interpretazioni.
  • I "conciliari" fanno dire al Concilio cose che i testi del Concilio non hanno detto (esempio: se non sei favorevole alla "comunione in mano", o alle "chierichette", diranno che non accetti il Concilio).
  • I "conciliari", secondo convenienza, contraddicono palesemente i testi del Concilio (esempio: il Concilio stabilisce che al canto gregoriano spetta «il posto principale» nelle liturgie, ma il gregoriano è stato fatto sparire dalle parrocchie: chi osasse riproporlo verrebbe subito etichettato dai conciliari come retrogrado e "preconciliare").
Erano novità necessarie?
Punto 5:
i "conciliari" convergono sull'«evitare il passato», sul mettere da parte la Tradizione e il Magistero (e la liturgia) "preconciliari".
  • Esempio: se un seminarista afferma di preferire la liturgia tradizionale in latino, viene rifiutato dai seminari, "il tuo posto non è qui, va' dai lefebvriani o in uno di quei pochissimi istituti tradizionali".
  • L'aggettivo "preconciliare" è diventato praticamente un insulto.
  • In nome del Concilio è stato modificato tutto: la Messa, il calendario liturgico, il codice di diritto canonico...
  • Eccezioni alla regola: secondo convenienza. Esempio: ancora esiste il monsignorato.
Punto 6: il Concilio continua a partorire bizzarre novità.
  • Esempio: la "sinodalità", di cui venti secoli di vita della Chiesa e di figure di santità avevano sapientemente fatto a meno.
Punto 7: il Concilio si impone tramite autoritarismo e ricatti morali, poiché le sue novità e le sue giravolte non hanno come sostegno santità o Tradizione.
  • Esempio: non sei favorevole alla "comunione in mano"? Allora sei "contro il Concilio, contro la Chiesa, indietrista, divisivo", eccetera.
  • La foga con cui esigono ubbidienza al Concilio Pastorale (cioè alle loro interpretazioni), è infinitamente superiore alle energie che spendono per promuovere Tradizione e Magistero che lo hanno preceduto.
  • E no, non si può sempre usare la scusa del "ma il prete/vescovo/papa era in buona fede, è stato solo gabbato dai suoi consiglieri e collaboratori, aveva le mani legate".
Punto 8: il Concilio si impone anche tramite ignoranza, perché i conciliari hanno impedito in ogni modo possibile il confronto onesto con le realtà che lo precedevano.
  • Esempio: i chierici e vescovi nati dopo il 1960, cioè quelli che del Vetus Ordo hanno al massimo qualche ricordo molto sbiadito, ritengono (talvolta persino in buona fede) di non aver nulla da imparare dalla liturgia tradizionale, ritengono "vecchio e superato" il Catechismo di san Pio X, ecc.
  • Il sottoscritto, da undicenne, non capiva perché i libretti del catechismo fossero così scemi, e perché una cosa così santa come la Messa dovesse essere accompagnata da sciatteria liturgica, gesti pacchiani e canzonette imbecilli, robe talmente cringe da non poter invitare i compagni di scuola a partecipare al gruppo ministranti.
Punto 9: il Concilio e le sue novità sono già stati autorevolmente criticati da numerosi validi autori, anche fra quelli che lo ritenevano positivo.
  • Esempio: Brunero Gherardini, Un discorso da fare e, successivamente, Un discorso mancato (chi l'avrebbe mai detto).
Punto 10: non è mai stato precisamente chiarito il modo di recepire il Concilio.
  • Esempio: Benedetto XVI che tenta di giocare la fallimentare carta dell'«ermeneutica della continuità».
  • Ma come si fa a recepire un magistero liquido che cambia a seconda delle mode e degli interpreti?
  • Per recepirlo dovete approvare anche la Pachamama, il Giubigay, la dichiarazione indifferentista di Abu Dhabi, la Cattedra Permanente all'Anglicano...
Punto 11: i "conciliari" intendono estinguere la liturgia tradizionale, persino quando elargiscono un contentino.
  • Esempio: l'autore del Summorum Pontificum del 2007 si è guardato bene dall'avvalersene celebrando almeno una Messa tridentina, anche solo in privato, anche dopo aver abdicato.
  • Ma già con l'istruzione applicativa Universae Ecclesiae del 2011 si limitava ad elencare solo sei sacramenti ("dimenticando" l'ordine sacro).
  • La Traditionis Custodes del 2021 castra drasticamente il Summorum Pontificum, per di più impedendo a tutti i sacerdoti ordinati dalla sua promulgazione di celebrare la liturgia tridentina.
Punto 12: per permanere ufficialmente nella Chiesa senza abbracciare le interpretazioni conciliari e la liturgia conciliare esistono pochissime opzioni, piuttosto acrobatiche e praticamente senza futuro.
  • "Ma c'è il don Secci a Vocogno": bene, ma quanti altri sacerdoti come lui trovi nel resto d'Italia? E quanti altri in futuro ne potranno esistere?
  • "Ma ci sono gli istituti tradizionali (FSSP, IBP, ICRSS)": bene, ma quanti altri nuovi ne possono nascere? Quelli esistenti, quanti sacerdoti all'anno possono ordinare? Quanto radioso è il loro futuro viste le loro vicissitudini?
  • "Ma ci sono i preti che ancora celebrano secondo il Summorum Pontificum": bene, ma a parte il fatto che gran parte di loro è dottrinalmente "conciliare" (per convenienza o per convinzione), quando non avranno più la salute per celebrare, da chi verranno sostituiti?
  • "Ma ci sono i lefebvriani": bene, ma fino a quando celebreranno "validamente ma illecitamente"? E che via d'uscita hanno riguardo all'ordinazione di nuovi vescovi?
  • Quanto tempo e chilometri ti costa oggi andare ad una Messa tradizionale? E ai tuoi cari?
Ma è ancora peggio per i sacerdoti:
  • Comunione "sulla mano": se un sacerdote non se la sente più di amministrarla "sulla mano", è da considerarsi "dentro" o "fuori" dalla comunione gerarchica della Chiesa Cattolica? E il suo ordinario, ordinariamente come lo considererà?
  • Fiducia Supplicans: se un sacerdote si rifiuta di benedire una coppia di sоdоmiti, è da considerarsi "dentro" o "fuori"?
  • Amoris Laetitia: se un sacerdote si rifiuta di dare la Comunione a una coppia "irregolare", è da considerarsi "dentro" o "fuori"?
  • Traditionis Custodes: se un sacerdote non se la sente più di celebrare in Novus Ordo, è da considerarsi "dentro" o "fuori"?


Inutile tergiversare.

Può realisticamente capitare che qualche fedele (e magari anche qualche sacerdote) cominci a nutrire qualche perplessità, per esempio:

  • quando i pastori infliggono qualche novità "conciliare", come fanno le pecorelle a difendersi?
  • una vocazione non abbastanza "conciliare", come potrà mai provare fiducia e gratitudine verso i superiori "conciliari"?
  • un fedele non abbastanza "conciliare", come dovrà regolarsi quando gli verranno tolte (o si estingueranno) anche le ultime briciole del buon cibo spirituale "preconciliare"?
  • i vescovi "conciliari" sono pastori o mercenari?
  • quando un vescovo o addirittura un Papa promuove qualcosa di "conciliare", sta agendo da pastore o da mercenario?