mercoledì 8 ottobre 2025

allora, a che punto siamo?


Er giubbileo d'a grattachecca
Promemoria: «il prossimo Papa deve abrogare e condannare gli errori di Bergoglio».

(È il minimo sindacale; dal Pastore della Chiesa Universale ci aspetteremmo che metta un argine al modernismo, o almeno freni il vaticansecondismo, o almeno semini qualche buon seme per il futuro, o almeno un singolo buon semino, «e dai, D'Alema, di' una cosa di sinistra, di' qualcosa anche non di sinistra...!»).

E lo diciamo perché pensiamo che il successore di Pietro non solo abbia l'autorità ma sia tenuto anche ad utilizzarla (non vorrete mica che si sotterri il talento affidato!).

Sarei un protestante (o peggio) se pensassi che:

  • che il Papa andrebbe "lasciato fare" perché lo Spirito "sa meglio"
    • scusate, ma lo Spirito non è una bacchetta magica, e il «timore dei circoncisi» da parte di Pietro non era esattamente ispirato dallo Spirito...
  • che il Papa "sa quello che fa" e che non dobbiamo "insegnargli il mestiere"
    • scusate, ma se da tutta una vita ci lamentiamo delle pagliacciate di parrocchia (e contestualmente dell'irreperibilità di confessori, delle vaccate nelle omelie, del rincitrullimento di vescovi e clero) e poi un Papa si presta a benedire un pezzettone di ghiaccio, un indifferentismo religioso, addirittura di "cambiamenti dottrinali", nel nostro piccolo, temendo per la salute nostra e dei nostri cari, un po' c'incazziamo
  • che il Signore "scrive dritto sulle righe storte degli uomini"
    • sarebbe meglio se gli uomini - specialmente la gerarchia - quelle righe le facesse dritte, no? il vicario di Cristo è tenuto a pascere gli agnelli e le pecorelle, o a fungere da mascotte delle tifoserie?
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Nel quinto mese di pontificato abbiamo visto per esempio:

Vien da chiedere: papaleó, ma va tutto bene? sicuro?

Il papa ha appena compiuto settant'anni e il tempo si fa breve anche per lui.
Quanti anni di pontificato prevede di avere?
Quanta salute realisticamente avrà per guidare la Chiesa nei prossimi due o tre lustri?
Intende pascere pecorelle e agnelli, oppure essere solo un "pontificato di transizione"?
Quanti altri pontefici "di transizione" toccherà aspettare prima di vedere una raddrizzatina al timone della barca di Pietro?

Ripassiamo l'elenco aggiornato di tutte le abrogazioni/condanne avvenute nei primi cinque mesi di pontificato di Leone XIV: ci sembra di trovarne ben sei (eh già, praticamente una media di una al mese, e anche piuttosto misere):

  1. ripristino della gratifica da 500€ per i dipendenti della Città del Vaticano abolita da Bergoglio
  2. correzione (un po' criptica) che scardinerebbe i presupposti dell'Amoris Laetitia: «il matrimonio non è un ideale, ma il canone del vero amore tra l’uomo e la donna: amore totale, fedele, fecondo»
  3. segno di discontinuità (un po' criptico) con riferimento a Dio, a san Paolo, e addirittura ai «migranti e rifugiati cattolici» (poffarbacco!)
  4. condanna del panteismo (sebbene in un lungo telegramma inviato da Parolin a nome del Papa): l'uomo non deve sottomettersi al creato «come schiavo o adoratore della natura, poiché queste cose ci sono state date per raggiungere il nostro fine di lodare Dio e ottenere così la salvezza delle nostre anime»
  5. Giuda si è escluso dalla salvezza, contrariamente a ciò che insinuavano i gesuitanti gesuitici
  6. ci sarebbero anche notizie bancario-finanziarie sulla cui rilevanza lascio discettare gli esperti.

Allora, tutto qui?

E che pensare del continuo nominare il Bergoglio (fin dal primo saluto del primo giorno)?

Insomma, qualunque idea si abbia del Prevost, nei fatti siamo ancora in pieno vaticansecondismo bergoglista - con la sola differenza che il Papa non sta più insultando i cattolici e, occasionalmente (vedi punteggi di cui sopra), ci lancia un contentino.

  • Domanda: quanti contentini ci vorranno per rimediare agli inenarrabili danni prodotti dal nefando Concilio e dai suoi fan degli ultimi 65 anni?