Dopo 17 anni di lavori, apre finalmente il tunnel del San Gottardo, il più lungo del mondo (57 km di galleria costati 206 euro per ogni millimetro).
E la cerimonia ufficiale di apertura cos'è? Un rito satanico:
Altre foto e commenti qui:
http://ununiverso.altervista.org/blog/la-cerimonia-di-apertura-della-galleria-piu-lunga-del-mondo-e-stata-uno-strano-rituale-occulto/
L'Omelia di S.E. Mons. A. Schneider all' XIFestival di F&C l'ottobre scorso
2024. VIDEO
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*Riceviamo e pubblichiamo.*
*"*L'Omelia di S.E. Mons. A. Schneider. Verona, sabato 19 ottobre 2024,
presso l'Istituto salesiano "San Zeno". Messa in apertu...
22 minuti fa
https://it.wikipedia.org/wiki/Sch%C3%B6llenen
RispondiEliminaLa leggenda del Teufelsbrücke
La leggenda racconta che fu il diavolo in persona a erigere il primo ponte. Il paese di Uri da sempre desiderava un ponte che permettesse di attraversare la gola. Un landamano della valle disse Do sell der Tyfel e Brigg bue!" (lo farò costruire dal diavolo). Ritenendo questo utile per il suo paese, strinse un patto con il diavolo per la costruzione del manufatto. In questo patto si stabilì che il prezzo da pagare per l'opera, sarebbe stata l'anima del primo vivente che avrebbe attraversato il ponte. Il diavolo eseguì il ponte e si pose dall'altra parte della valle attendendo l'anima del primo fruitore. Gli urani fecero attraversare il ponte per primo a un caprone. Il diavolo vistosi ingannato e pieno di ira, afferrò un enorme masso con l'intenzione di scagliarlo contro il ponte, a quel punto comparve una fanciulla che portava una croce, croce che venne posta sopra il masso. Il demonio mancò dunque l'obiettivo nel lanciare l'enorme masso, che atterrò a valle proprio dove oggi si trova il portale urano del tunnel stradale del San Gottardo, in territorio di Göschenen. Fu così che il popolo di Uri riuscì con l'astuzia e l'aiuto dell'Onnipotente a ottenere quell'importante ponte. Da allora il nome rimase quello del suo costruttore Teufelsbrücke e l'enorme masso erratico presente a fianco della strada venne chiamato "Teufelsstein" (sasso del diavolo).
capita la leggenda al commento, ma non basta il folclore, pagano, a spiegare tutti i sottosensi dell'orrida celebrazione.
RispondiEliminaAnche perchè nella 'cerimonia' i corpi contorti, le nudità, il clima orgiastico, i fantasmi degli operai-sacrificio, e anche l'occhio e gli occhi tutti rimestati nel megaschermo, ipostasi del preternaturale, che si vedono nelle foto e nei filmati lo contrassegnano proprio come un rito satanico delle pretese elites "illuminate" tout court, che paiono anche prendersi gioco dell'uomo comune che assiste alla 'grande opera'.