sabato 28 settembre 2024

finché Bergoglio non si ravvede, Viganò ha sempre più ragione

Citazione:

In una gerarchia composta da vescovi e cardinali che dicono le cose a metà, o non le dicono proprio, Monsignor Viganò ha saputo certamente differenziarsi dalla “massa”. Non è poi certamente da negare che l’ex nunzio risulti essere una figura divisiva per le varie “fazioni della Tradizione”;

  1. ad esempio la FSSPX, fondata da Mons. Lefebvre, ha scelto di non sostenere pienamente Viganò a causa delle sue posizioni neo-sedevacantiste.
  2. I Sedevacantisti dal canto loro “sostengono” Viganò ma non totalmente perché, secondo loro, dovrebbe “dirla tutta”, dichiarando quindi che anche i predecessori di Francesco non furono papi legittimi.
  3. I conservatori invece, che ritengono la crisi essere iniziata solo 11 anni fa col papato di Francesco, appoggiano Monsignore solo quando critica le riforme attuate durante il pontificato bergogliano.
[...] ritengo che un buon tradizionalista non possa non prendere le parti dell’ex nunzio negli Usa: oggi è per noi un faro.

https://www.radiospada.org/2024/06/sul-caso-vigano-uno-sguardo-complessivo/

Personalissimo commento personale:

  1. per smentire Viganò è sufficiente che Bergoglio prenda sul serio quel famoso versetto: «e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli» (cfr. Lc 22,32). Finché Bergoglio non si ravvede, Viganò ha sempre più ragione. Ad oggi ancora non si trova una singola occasione in cui Bergoglio abbia davvero pasciuto gli agnelli e le pecorelle secondo il divino mandato.
  2. Il sedevacantismo normale ha due problemi: perdura da troppo tempo ("dal 28 ottobre 1958") e non si riesce a spiegare ai semplici (esempio: il Wojtyła che disse «il rosario è la mia preghiera preferita» non sarebbe Papa al pari del Bergoglio che ci etichettava sprezzantemente «sgranarosari»...).
  3. Certuni credono di poter domare la crisi della Chiesa facendosi tifoseria e contrapponendo il Ratzinger al Bergoglio. Per carità, Ratzinger non è del tutto impresentabile come Bergoglio, ma in quel caso l'unica cosa garantita è che i mali del vaticansecondismo verranno tutti preservati.

 

Citazione:

Nel 2019 Bergoglio ha promulgato il Motu proprio Vos estis lux mundi, emendato poi nel 2023, in cui stabilisce che un Vescovo che insabbia un caso di molestie sessuali di un proprio sacerdote deve essere rimosso e processato. Questo documento doveva, nelle intenzioni di Bergoglio, accreditare la narrazione della “tolleranza zero”. La sequenza di scandali venuti alla luce anche di recente dimostrano che si tratta in realtà di una mera operazione di facciata, che ha anche come effetto immediato l’avocazione a Roma delle cause di questo tipo, consentendone il controllo e – appunto – l’insabbiamento.
...
Bergoglio ha pubblicamente espresso il proprio apprezzamento per l’opera di mons. [...]: «Bravo, questo vescovo, bravo. È stato perseguitato, calunniato e lui fermo, sempre, giusto, uomo giusto. Per questo, quel giorno in cui andai a Palermo, ho voluto fare sosta prima a Piazza Armerina, per salutarlo; è un bravo vescovo». Con questo atto pubblico egli ha pesantemente interferito nell’autonomia e nell’indipendenza dei giudici italiani, usando l’autorevolezza e il prestigio del Papato – che Bergoglio usurpa – per coprire vergognosamente la corruzione dei suoi protetti.

Il Dicastero per la Dottrina della Fede, così solerte comminare scomuniche a chi denuncia il golpe modernista in atto nella Chiesa, ovviamente tace. Il suo Prefetto, Tucho Fernández, è un pornografo autore di osceni pamphlet eretici e erotici – tra cui La pasión mística e Sáname con tu boca – ed è evidente che un simile figuro non abbia alcuna intenzione di fare luce su scandali rispetto ai quali egli stesso e il suo Mandante hanno dimostrato una inquietante contiguità, proteggendone e addirittura promuovendone i colpevoli. Quante probabilità ci sono che mons. Gisana e mons. Perego siano processati da Fernández, quando Bergoglio dovrebbe essere il primo imputato in questa e altre analoghe cause penali? Cane non mangia cane!

La Chiesa Cattolica è nella stessa situazione di molti governi: essa è ostaggio di una cupola eversiva di corrotti e pervertiti, giunti sino ai vertici delle istituzioni e in grado di mettere a tacere tutti gli scandali di cui sono complici. Quando gli orrori specialmente contro i minori commessi da questa organizzazione criminale mondiale verranno alla luce, i responsabili non avranno un luogo in cui nascondersi.

[...]

Lo scisma è un peccato contro l’unità della Chiesa. Esso si consuma nel momento in cui un battezzato rifiuta di sottomettersi all’autorità del Romano Pontefice e di rimanere nella comunione di Fede e di Carità della Chiesa Cattolica. Ma cosa succede se al posto del Papa che difende e governa la Chiesa c’è un usurpatore che la demolisce sistematicamente, scelto e nominato con la frode dalla Mafia di San Gallo proprio per questo scopo? La Chiesa Cattolica è occupata da un corpo estraneo che le si sovrappone e la oscura come in un’eclissi: questo corpo estraneo non è la Chiesa, ma l’antichiesa del Falso Profeta, e come tale non è possibile essere in comunione con essa. I Cattolici appartengono alla Chiesa Cattolica, non alla sua contraffazione conciliare e sinodale di cui è capo Bergoglio. È Bergoglio ad essere in stato di scisma con la Chiesa di cui pretende di essere Papa, e in quanto eretico e scismatico costui non ha né può esercitare alcun potere, né richiedere alcuna obbedienza.

https://exsurgedomine.it/240821-giansoldati-ita/

 

Citazione:

Se non si può vedere, dopo aver usato la dovuta diligenza, che un uomo possiede tutti i segni e le caratteristiche identificative proprie di un papa – come l’essere maschio, battezzato, professare pubblicamente la fede cattolica, in comunione con i membri della Chiesa, in possesso dell’uso della ragione e debitamente eletto e accettato dalla Chiesa – allora non si può ragionevolmente concludere che tale uomo sia effettivamente il papa.
[...]
Un Papa dubbio deve essere considerato come non Papa. Infatti, esiste una massima tradizionale “papa dubius, papa nullus“. Un papa dubbio non è un papa. Rifiutare la sottomissione a un papa dubbio è un atto di prudenza, non un atto di scisma.
[...]
Un celebre teologo del XV secolo, il cardinale [Caetano], afferma: Se qualcuno, per un motivo ragionevole, sospetta della persona del papa e rifiuta la sua presenza e persino la sua giurisdizione, non commette il delitto di scisma, né alcun altro, purché sia pronto ad accettare il papa se non fosse sospettato.
https://www.aldomariavalli.it/2024/08/01/vigano-e-veramente-scismatico-uno-studio/


Finché Bergoglio non si ravvede, Viganò ha sempre più ragione.

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