domenica 25 ottobre 2015

c'è gran festa all'inferno: molte anime potranno finalmente mangiare e bere la propria condanna..."

Pare che anche stavolta «da qualche fessura sia entrato il fumo di Satana nel tempio di Dio».

Si allarga dunque ancor di più la valanga di danni a cui dovranno porre rimedio i successori del gesuita Bergoglio.

La "fessura" stavolta consiste nella votazione al Sinodo per concedere ufficialmente la Comunione agli indegni, sia pure valutando "caso per caso" (ma ditemi voi chi tra loro non crederà di essere un "caso particolare e meritevole"...).

Cioè consiste nell'autorizzare il sacrilegio: ed il tutto è passato ieri con una maggioranza di un solo voto in più, proprio come quando "passò" nel 1989 la sprezzante "Comunione sulla mano".

https://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2015/10/e-bergoglio-che-e-salito-sulla-cattedra.html


I normalisti si trastullano felici leggendo che nel nefando articolo 85 è stato citato il numero 84 della Familiaris Consortio. Poveri ingenui. Anche per la "comunione sulla mano" c'era una vasta quantità di raccomandazioni e precisazioni e limitazioni che sono state sempre ignorate.

Ora, il punto è che prima del sinodo la soluzione a quei "casi particolari" già c'era, e se proprio c'erano tutte le condizioni per una Comunione non sacrilega, si poteva concederla in forma privata evitando lo scandalo. Non c'era bisogno di una decisione "sinodale".

È quantomeno sospetto quando la gerarchia si affanna a legiferare per risolvere un problema già risolto in precedenza.

Tutto questo senza contare la faciloneria con cui oggi si concede la Comunione (cfr. ad esempio l'infernale Bagnasco che ha amministrato il Corpo di Cristo ad un impenitente Wladimiro "Luxuria").

Ripeto per maggior chiarezza: è quantomeno sospetto il fatto che la gerarchia si affanni a legiferare per risolvere un problema che non si pone, per di più alla luce della faciloneria del clero e dell'episcopato della nostra epoca.

https://letturine.blogspot.it/2015/10/in-principio-fu-mammona.html


Quanta gente era in pericolo di perdere l'ultima occasione di salvezza, se non avesse prestamente avuto la concessione della "Comunione sulle mani"?

E quanti divorziati risposati oggi sarebbero in pericolo di perdere l'ultima occasione di salvezza, se non gli si concede immediatamente e pubblicamente "la Comunione caso per caso"?

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