lunedì 25 febbraio 2019

varie dal mondo e fuori dal mondo

Come al solito certe cose si possono affermare solo in una vignetta:

«Sì, trovare una cura per l'autismo sarebbe la più grande scoperta dopo il pane a fette. Ma ricordati che il non trovarla è esattamente ciò che ci mette il burro sul nostro pane».
Il problema coi vaccini è che in tempi recenti sono diventati un mercato che deve produrre crescenti profitti imponendo al pubblico quantità sempre maggiori del prodotto, sempre più obbligatorio, e contemporaneamente fomentando una posizione esasperata sul problema ("No-Vax") al duplice scopo di ridicolizzarla e di evitare che quel mercato vada ricondotto al suo scopo originario - promuovere la salute piuttosto che il profitto.

I facinorosi zelatori del "progresso scientifico" (nome orwelliano delle pratiche che aumentano i profitti e il valore azionario delle grosse aziende, e delle favolette raccontate da queste ultime, magari con il timbro ufficiale di "ricerca scientifica") hanno in più la fissazione di dover sputare sulla fede e sul buonsenso.
TL;DR: "oggi viviamo in un «medioevo» peggiore di quello dei libelli anti-medievali".


Per qualche misterioso motivo, dopo cinquant'anni dal primo sbarco sulla Luna (e 47 anni senza che nessuno ci abbia rimesso più piede) improvvisamente il sionismo decide nel 2019 di piantare la propria bandiera sulla Luna, in una missione "privata" (cioè "pagata", non necessariamente tutta dai sionisti).

Ovviamente nessuno ha avuto da ridire sugli ammennicoli di natura religiosa e politica che porterà con sé tale sonda spaziale. Immaginate dunque cosa sarebbe successo se una sonda russa avesse portato un Crocifisso, un Vangelo, un po' d'acqua santa e un ritratto di Putin (o di Salvini, se proprio ci credete ancora):

https://www.avvenire.it/mondo/pagine/israele-sulla-luna


Non ci stiamo più occupando delle cronache ecclesiali perché siamo ormai alla negazione della realtà operata dal gesuita argentino e dai suoi scagnozzi:
Il cardinale Blase Cupich, uno degli organizzatori del Summit, sembra pensare di poter sorvolare il problema delle reti omosessuali tra il clero con uno specioso stratagemma argomentativo. Sebbene l’80% dei casi di abuso siano “maschio su maschio”, egli sostiene che l’omosessualità stessa non è una delle cause. Alla luce dei fatti, questa affermazione del cardinale sembra abbastanza oltraggiosa.
https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2019/02/la-chiesa-che-ignora-lomosessualita.html

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